Aosta, inaugurato il polo universitario firmato MCA

Dopo anni di attesa, l’università della Valle d’Aosta ha aperto ufficialmente i battenti. L’edificio, di quattro piani fuori terra, è dotato di facciate che si ispirano all’immagine del ghiacciaio e che ne costituiscono l’elemento caratterizzante in termini di riconoscibilità. Il progetto di MCA – Mario Cucinella Architects

A cura di:

Il polo universitario della Valle d’Aosta

È di qualche giorno fa la notizia dell’inaugurazione dell’università della Valle d’Aosta: un’architettura contemporanea che porta la firma di Mario Cucinella Architects.

Ci sono voluti anni, ma alla fine si è arrivati al fatidico taglio del nastro, presenti le autorità regionali, dell’università e i professionisti chiamati a progettare e a realizzare il nuovo polo universitario valdostano.

Il nuovo landmark di Aosta

L’intervento di MCA, che si colloca in un’area nevralgica a ridosso del centro storico di Aosta, prevede la conservazione e il recupero dei principali corpi di fabbrica esistenti dell’ex caserma Testafochi, e la realizzazione di un polo universitario.

Particolare della facciata del polo universitario della Valle d’Aosta

Il progetto, riconoscibile come landmark della città contemporanea di Aosta, pur rispettando l’impostazione planimetrica dell’impianto originale, rivoluziona l’intera area aprendola alla città.

Gli edifici sono progettati per ospitare gli spazi destinati alla didattica e alle attività comuni delle diverse facoltà, che potranno accogliere circa duemila studenti. Il nuovo intervento rafforza le attività culturali, estende il patrimonio di aree verdi e lo integra fino a costituire un sistema che attraversa la città.

Il ghiacciaio di Cucinella

Il progetto del nuovo polo universitario è un esempio di come sia possibile concepire un’architettura contemporanea in complicità con il paesaggio e con il clima. L’immagine del ghiacciaio che ispira il progetto non è casuale, né mero gesto formale.

Il polo universitario della Valle d’Aosta firmato MCA

Colori e caratteristiche creano da un lato un legame forte con il paesaggio alpino innevato, discostandosi dall’estrema rigidità delle preesistenze della caserma, dall’altro generano una forma che garantisce elevate performance energetiche.

All’interno dell’università viene privilegiata un’organizzazione in cui l’edificio, rifacendosi alle forme organizzative degli organismi vegetali, è dotato di propria autonomia funzionale.

La facciata del nuovo polo universitario della Valle d’Aosta
Il sistema di facciata costituisce l’elemento caratterizzante e di riconoscibilità dell’opera

Il progetto si sviluppa su quattro livelli fuori terra (piano terreno, piano primo, secondo e terzo) e due livelli interrati.

Le caratteristiche geometriche e i materiali delle facciate mutano in funzione del livello e dell’affaccio, diradandosi a partire dal primo livello ed in adiacenza agli spazi destinati alla didattica in modo da garantire l’accesso e la modulazione ottimale della luce naturale.

A ridosso della piazza universitaria, invece, la pelle si deforma e si compatta in modo da consentirne al massimo l’integrazione e trasformando di fatto una parte del prospetto del nuovo fabbricato in elemento di arredo urbano.

Il sistema di facciata

Il sistema di facciata costituisce l’elemento caratterizzante in termini di relazione con gli spazi esterni e di riconoscibilità dell’edificio.

L’involucro del nuovo polo universitario della Valle d’Aosta
L’involucro è costituito da centine metalliche e da cassoni scatolari orizzontali in Betacryl, che costituiscono la struttura portante delle partizioni vetrate e opache di facciata

Tale sistema è stato trattato in modo differente tra fronte città e fronte piazza, prevedendo per quest’ultimo, a ridosso degli spazi di circolazione, la creazione di un involucro intelaiato.

Quest’ultimo è costituito da centine metalliche e da cassoni scatolari orizzontali in Betacryl, che costituiscono la struttura portante delle partizioni vetrate e opache di facciata e al contempo un efficace sistema di schermatura solare.

La scala interna del nuovo polo universitario della Valle d’Aosta
La scala interna

Strutturalmente l’edificio è basato sull’impiego di grandi solai in cemento armato sostenuti da una serie di setti, anche essi in cemento armato. Tale soluzione, oltre a consentire la creazione di ampie campate libere da elementi portanti, ha portato un vantaggio nel posizionamento delle aule.

Al piano terra, e in particolare in prossimità delle estremità, sono state posizionate la caffetteria e l’accesso all’aula magna.

Pianta al piano terra del polo universitario della Valle d’Aosta
Pianta al piano terra

La scelta di posizionare le funzioni a questo livello favorisce l’accesso alla piazza “Jardin de l’Autonomie” così da rendere il piano terra permeabile sia a livello visivo che fisico. Le aule sono invece distribuite nei livelli fuori terra e sono rivolte verso la città.

Nei livelli interrati, oltre ai locali tecnici per i quali è stata prevista la costruzione di appositi cavedi e spazi di manutenzione, sono stati realizzati due laboratori informatici, una sala studio e l’aula magna, che ospita fino a 176 posti.

Le strategie ambientali

L’analisi delle condizioni climatiche tipiche del luogo è stata fondamentale nella costruzione di un edificio climaticamente reattivo.

Pianta del primo piano del polo universitario della Valle d’Aosta
Pianta del primo piano (credits, MCA – Mario Cucinella Architects)

Individuando le potenzialità e le criticità dell’area di intervento, come i percorsi solari, la dinamica delle ombre e l’esposizione ai venti dominanti, è stata studiata una soluzione che permetta una protezione efficace alle condizioni metereologiche estreme, sfruttando al contempo le risorse ambientali per sostenere la propria operatività.

L’analisi dell’irraggiamento solare sull’area di progetto ha evidenziato un ombreggiamento generato dal versante sud della valle sul lotto soprattutto nel periodo invernale. L’ottimizzazione della forma ha così suggerito una soluzione in cui la presenza dei nuovi edifici non riduca, se non in maniera trascurabile, l’illuminazione solare delle costruzioni circostanti.

Pianta del primo piano interrato del polo universitario della Valle d’Aosta
Pianta del primo piano interrato – (credits, MCA – Mario Cucinella Architects)

L’elevata escursione termica giornaliera e stagionale, combinata con i fattori sopra descritti, ha orientato la progettazione di volumetrie caratterizzate dalla massima compattezza e da un elevato livello di isolamento termico. La progettazione integrata degli involucri e degli impianti garantirà un basso consumo energetico degli edifici e il contemporaneo utilizzo di fonti rinnovabili.

Parla l’architetto Mario Cucinella

«Il polo universitario della Valle d’Aosta – afferma Mario Cucinella, founder & design director di MCA – Mario Cucinella Architects – rappresenta un esempio di come l’architettura possa dialogare con il territorio, rispettando il passato e aprendo nuovi spazi di condivisione per il futuro. Il recupero dell’ex caserma Testafochi non è solo una riqualificazione urbana, ma un’occasione per creare un nuovo punto di riferimento culturale e formativo per la città di Aosta. Questo progetto dimostra come sia possibile coniugare la memoria storica con una visione innovativa, capace di rispondere alle esigenze della comunità e alle sfide ambientali del nostro tempo».

Prospetto nord polo universitario della Valle d’Aosta
Prospetto nord (credits, MCA – Mario Cucinella Architects)

Parla l’impiantista

«Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione degli impianti tecnologici della nuova sede dell’università di Aosta – ha sottolineato Cristina Avella di Adicom Group, società che si è occupata della fornitura e dell’installazione degli impianti tecnologici e multimediali -: un progetto che unisce innovazione tecnologica e didattica evoluta. Il nostro obiettivo era creare spazi interattivi e dinamici funzionali all’apprendimento per promuovere una formazione moderna e innovativa. Le soluzioni d’avanguardia che abbiamo messo in atto offriranno un valore aggiunto all’intera comunità accademica».

Prospetto sud polo universitario della Valle d’Aosta
Prospetto sud (credits, MCA – Mario Cucinella Architects)

Una storia lunga vent’anni

L’inaugurazione dello scorso fine settembre del polo universitario della Vallee d’Aosta ha una lunga storia alle spalle, che inizia nel 2000 con l’approvazione di un decreto legislativo che dava attuazione allo statuto speciale della Valle d’Aosta in materia di potestà legislativa riguardante il finanziamento dell’università e dell’edilizia universitaria.

Il 2009 è invece l’anno della firma dell’accordo di programma con il quale la Regione affidava il progetto a una società a totale partecipazione pubblica, costituita ad hoc, la Nuova Università Valdostana.

Schema energetico del polo universitario della Valle d’Aosta
Schema energetico dell’edificio (credits, MCA – Mario Cucinella Architects)

Tre anni dopo la giunta regionale approva il progetto preliminare, che porta la firma di Mario Cucinella.

Nel 2013 viene approvato il progetto esecutivo e nell’ottobre dello stesso anno parte la gara che verrà aggiudicata nel giugno dell’anno dopo, per 33 milioni di euro, all’associazione temporanea di imprese guidata dalla Vico, con partenza ufficiale dei lavori per il primo lotto e per la realizzazione di uno dei due edifici in cui si svolgerà la didattica nel 2014. La costruzione vera e propria del nuovo edificio inizia nel 2016.

MCA – Mario Cucinella Architects

Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio MCA – Mario Cucinella Architects ha sede a Bologna e Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MCA è specializzato nella progettazione architettonica. Lo studio ha realizzato progetti in varie parti del mondo, mentre ha in corso di realizzazione una cinquantina di progetti. MCA collabora con SOS – School of Sustainability Foundation, una scuola per giovani professionisti e neolaureati. La scuola è stata fondata nel 2015 da Mario Cucinella e ha sede a Milano.

Scheda progetto Università della Valle d’Aosta

  • Località: Aosta
  • Committente: Société Infrastructures Valdôtaines
  • Progettazione: MCA – Mario Cucinella Architects
  • Progettazione impianti: Adicom Group
  • Anno: 2023
  • Area: 52.000 mq



Consiglia questo progetto ai tuoi amici

Commenta questo progetto