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Assobeton – Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi di Confindustria – denuncia la grave situazione di crisi venutasi a creare nel proprio comparto di riferimento. Si attendevano, infatti, prima della scadenza delle norme vigenti (DM del 1996) avvenuta il 31 dicembre 2007, le nuove Norme Tecniche preposte a regolare il settore delle Costruzioni. Il Ministero delle Infrastrutture aveva approvato il testo del DM a fine luglio 2007, ma lo scorso 21 dicembre un reclamo dell’Austria, in sede Europea, ha bloccato la pubblicazione del testo del nuovo decreto ministeriale. La situazione attuale è di pura emergenza: il settore infrastrutture è infatti a rischio ritardi e blocchi e si paventa il ricorso generalizzato alla cassa integrazione, almeno per l’intero mese di febbraio e per la maggioranza dei lavoratori delle aziende del comparto della prefabbricazione, ovvero tutte quelle che producono elementi strutturali. Queste si troveranno infatti fra qualche giorno ad aver terminato la produzione riferita a progetti depositati entro dicembre del 2007 e sarebbero costrette a chiudere, in attesa della pubblicazione della nuova normativa. Infatti, nell’incertezza di quanto contenuto nel testo del decreto di fine 2007, il cosìdetto “mille proroghe”, molte regioni hanno dato disposizioni agli organi competenti sul loro territorio di accettare, dal 1 gennaio 2008, solo progetti redatti in base al DM del 2005, mai applicato, in quanto non in linea con gli Eurocodici e ritenuto inutilizzabile; tutto ciò ha portato all’attuale impossibilità di depositare nuovi progetti e di conseguenza di produrre elementi strutturali prefabbricati. Dal primo gennaio di quest’anno sono state inviate da più parti richieste di chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture, per chiarire se fosse ancora possibile impiegare il DM del 1996 oppure no. L’azione del Ministero è stata quella di stralciare le parti contestate dall’Austria dalle Nuove Norme Tecniche, per arrivare ad una rapida pubblicazione del nuovo testo, che è stata annunciata per fine mese. Se questo fosse confermato, il nuovo DM sarebbe applicabile dopo 30 giorni, quindi a partire dai primi di marzo. Lo stallo, quindi si protrarrebbe per tutto il prossimo mese di febbraio. Il Presidente di Assobeton – Renzo Bullo – molto preoccupato ha dichiarato: “La situazione di incertezza e di possibile paralisi in cui ci troviamo non ha paragoni nel tempo. Mai un intero settore come quello della produzione di infrastrutture prefabbricate è stata soggetto ad un rischio così concreto e reale come oggi. E’ fondamentale che il Ministero delle Infrastrutture ci dica come lavorare e ci metta in condizioni di farlo al meglio nel più breve tempo possibile nel rispetto di regole precise. Se questo non avverrà nelle prossime ore le nostre aziende dovranno chiudere in attesa del nuovo testo e, oltre all’enorme danno economico, assisteremo al fermo delle grandi opere nazionali e alla cassa integrazione immediata per migliaia e migliaia di lavoratori; due fattori sui quali non si può certo più tergiversare”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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