Ancora agevolazioni

Lunga vita al 36%. Continua la politica governativa di aiuto al settore delle costruzioni. Numerose, a questo proposito, le novità contenute in Finanziaria: soppressione anticipata dell’Invim, proroga per un anno dello sconto del 36% e dell’Iva al 10% sulle ristrutturazioni anche se con qualche limitazione. Per ciò che concerne sconti e Iva, infatti, il beneficio, da calcolare entro il limite di spesa dei 77.468,53 euro (150 milioni) è stato prorogato sino al 31 dicembre 2002. I pagamenti eseguiti durante l’anno (sempre esclusivamente da effettuarsi tramite bonifico bancario) potranno, però, essere recuperati esclusivamente in 10 rate annuali (per il passato la detrazione prosegue con la cadenza scelta a suo tempo). Non è dunque più possibile ripartire lo sconto fiscale nel più breve, e vantaggioso, periodo di 5 anni. Si tratta di un’amara sorpresa visto che, calcolando l’inflazione del decennio, alla fine il beneficio finanziario si riduce al 33% reale. Decisamente ridotti anche gli importi dei lavori. Se le opere di ristrutturazione nell’appartamento o nel condominio sono iniziate negli anni passati (dal gennaio 1998) e proseguono anche nel 2002 il totale su cui calcolare la detrazione è di 150 milioni complessivi e non 150 milioni l’anno come avveniva in precedenza. Nella Finanziaria si conferma, invece, il limite di 150 milioni per ogni contribuente: due coniugi comproprietari, ad esempio, possono beneficiare dello sconto del 36% su una spesa di 300 milioni. Tra le maggiori novità la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali anche per gli interventi ti recupero eseguiti su interi fabbricati da imprese e cooperative edilizie che poi vendono o assegnano le unità immobiliari rinnovate. Lo sconto può essere usato esclusivamente dall’acquirente o dall’assegnatario di ogni singolo appartamento. Rivoluzione anche sul fronte dell’Invim. Dal primo gennaio di quest’anno chi vende un immobile non paga più l’imposta comunale sull’incremento di valore.

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