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Quello della sicurezza sul posto di lavoro è un concetto ampio e cruciale, fatto di tanti elementi che non possono mai mancare e che devono dialogare in una stretta e precisa connessione. Ogni volta che si apre un cantiere occorre espletare una serie di formalità che puntano soprattutto alla salvaguardia di chi nell’area di lavoro si troverà a operare fisicamente: tecnici, ingegneri, operai ma non solo. Ecco perché, nel corso del tempo, il concetto di antinfortunistica si è fatto sempre più centrale nel dibattito e i DPI, ovvero i ‘dispositivi di protezione individuali’, sono divenuti presidi indispensabili per scongiurare rischi anche mortali sul posto di lavoro. Il riferimento è a guanti, caschi, tute con elementi catarifrangenti e una serie di calzature pensate e disegnate ad hoc – con l’ausilio di tecnologie sofisticate – per rispondere a necessità sempre diverse in relazione a mansioni specifiche: su questo sito ne troverete un’ampia selezione. I DPI dialogano strettamente con tutta una serie di accorgimenti tecnici, uniti a doppio filo al concetto di sicurezza, che non sono connessi solo ed esclusivamente al ‘classico’ cantiere edile. Quando si vuole aprire un’attività – per esempio un negozio, un bar, un ufficio o un’azienda specializzata – occorre curare per prima cosa la messa in sicurezza dell’area di lavoro. Una volta individuato l’immobile da destinare al nuovo esercizio, si deve pensare a rendere agibile la zona oltre a controllare le vie d’uscita e provvedere al check complessivo di sistema antincendio, elettrico e di aerazione. Per limitare rischi e pericoli, nel caso in cui occorra procedere con lavori propedeutici all’apertura, si deve pensare anche al posizionamento della segnaletica di sicurezza. Ogni cartello ha una specifica funzione La segnaletica di sicurezza ha l’importante obiettivo di richiamare l’attenzione dei lavoratori su potenziali situazioni di pericolo e comportamenti da evitare: offre linee guida, informazioni e indica le regole da rispettare per evitare l’insorgere di situazioni d’emergenza. I cartelli possono riguardare la presenza di determinati macchinari in movimento oppure di certe sostanze chimiche che potrebbero rappresentare un rischio per l’incolumità delle persone. Suggeriscono la presenza di vie di fuga ma anche quella di porte tagliafuoco o estintori, inoltre offrono preziosi consigli per la gestione della situazione in casi limite. I cartelli sono diversificati a seconda della particolare informazione che contengono: possono indicare un divieto, un pericolo oppure un obbligo. Ma ne esistono anche di ‘multisimbolo’, i quali – a chi li osserva – danno insieme una serie di diverse informazioni utili, facendo leva anche sulla percezione dei colori. Ciascun elemento della segnaletica di sicurezza si caratterizza infatti per un certo colore distintivo: da lontano deve essere sempre possibile capire se proseguendo in quella direzione si vada incontro a un pericolo, un macchinario in movimento, oppure si infranga un divieto. I segnali devono essere sempre ben visibili (per esempio con scarsa luce) e scritti chiaramente, insomma rappresentano le linee guida all’interno dell’area di lavoro. Quando ci si trova in una situazione incerta o di pericolo infatti non si può fare affidamento sulla serenità d’animo. Negli attimi più caotici o difficili bisogna sempre intercettare la giusta indicazione con un solo sguardo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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