Appalti: novità della legge Merloni

Maggiore flessibilità sui livelli di progettazione, responsabile del procedimento anche non dirigente, affidamento diretto dell’intera progettazione al vincitore del concorso, pubblicità su internet.
Sono queste alcune delle numerose novità contenute nello schema di regolamento della legge quadro sui lavori pubblici che la commissione ministeriale istituita dal viceministro Ugo Martinat e presieduta da Marcello Arredi ha diramato per il concerto del ministero dell’Ambiente e dei Beni culturali.
Va subito precisato che il provvedimento, che dovrebbe sostituire il vigente DPR 554/99, dopo il concerto ministeriale dovrà ottenere diversi pareri prima di essere approvato. Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici (che avrà 60 giorni per esprimersi) sarà il primo organo a ricevere la bozza, prima della deliberazione preliminare del Consiglio dei ministri; successivamente il testo passerà alla Conferenza Stato-Regioni, per poi andare alle commissioni parlamentari competenti per materia (che dovrebbero rendere il parere entro 60 giorni) e al Consiglio di Stato (che avrà 45 giorni per pronunciarsi). Infine, occorrerà approvare il provvedimento nuovamente in Consiglio dei ministri in via definitiva.
Il testo, in via generale, si segnala innanzitutto per una notevole semplificazione. A titolo di esempio basti citare che sono stati abrogati diversi allegati fra cui quello sull’attribuzione dei punteggi con il cosiddetto “confronto a coppie” e quello sulla scelta degli offerenti nelle gare di progettazione sotto soglia.
Sono stati da un lato dettagliati alcuni aspetti dei livelli di progettazione, ma nello stesso tempo è stata data facoltà al responsabile del procedimento di ridurre gli elaborati a seconda della tipologia di intervento da progettare. Lo stesso responsabile del procedimento potrà anche essere un dipendente con qualifica diversa da quella di dirigente (oggi soltanto i dirigenti possono essere nominati responsabili del procedimento).
Il provvedimento recepisce poi una serie di disposizioni che già sono presenti nel disegno di legge comunitaria per il 2004 che dovrebbe essere a breve approvato, e che puntano ad adeguare la normativa ai rilievi della Commissione Europea soprattutto per gli affidamenti sotto soglia e per la finanza di progetto. Per quest’ultima si segnala l’introduzione della definizione di asseverazione del piano economico finanziario e l’obbligo di rendere noto nell’avviso indicativo quali saranno i criteri per la valutazione delle proposte dei promotori.
Vengono introdotte ex novo anche le “tornate di gara” per le procedure di appalto di lavori al di sotto dei 750 mila euro che consentiranno di svolgere più gare contemporaneamente chiedendo però ai concorrenti una sola volta la documentazione di gara.
Novità anche per i concorsi di progettazione: al vincitore saranno affidati gli sviluppi successivi della progettazione, anche se la direttiva 2004/18 non prevede un obbligo in tal senso ma lascia libere le singole amministrazioni di decidere. Viene infine richiesta la pubblicazione dei bandi di gara sui siti internet dando maggiore trasparenza all’azione amministrativa.

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