Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Una gestione sostenibile del ciclo idrico permette di ridurre i consumi idrici e di valorizzare le acque di scarto. In questo tema si inseriscono gli impianti di depurazione delle acque grigie, sistemi che permettono di recuperare e trattare parte dell’acqua di scarto, riutilizzandola per scopi non potabili.Indice: Acque grigie: cosa sono? Recupero acque grigie: interventi necessari Il sistema di trattamento delle acque grigie La fitodepurazione Per le proprie attività l’uomo utilizza grandissime quantità di acqua, potabile e non, molto spesso senza preoccuparsi di preservare questa risorsa sempre più a rischio. Anche nella vita di tutti i giorni, in una normale residenza il consumo di acqua è molto spesso incontrollato e soddisfiamo ogni nostro bisogno con acqua potabile di grande valore prelevata dalla rete pubblica. L’acqua di scarto di rubinetti e docce, che può essere recuperata e riutilizzata, rappresenta circa il 70% del consumo di acqua medio di una famiglia Per una gestione sostenibile del ciclo idrico invece, oltre a ridurre i consumi, sarebbe opportuno non sprecare preziosa acqua potabile quando non ne abbiamo un reale bisogno. Per ridurre i consumi di acqua potabile, “riciclando” acqua altrimenti inutilizzabile, è possibile ricorrere a sistemi di raccolta delle acque piovane oppure di recupero delle acque grigie. Acque grigie: cosa sono? Le acque grigie provengono dagli scarichi di lavandini, docce e vasche; acqua di minor pregio che può essere recuperata, trattata e riutilizzata per scopi non potabili. Nella maggior parte delle nostre case l’acqua potabile, prelevata dalla rete pubblica, viene usata indifferentemente per le cassette del wc o per il lavaggio di alimenti, con uno spreco di acqua di qualità superiore al dovuto. La maggior parte delle acque di scarico domestico sono recuperabili, poiché contengono sostanze organiche degradabili in breve tempo e una carica batterica che può essere gestita facilmente. Le acque grigie sono composte solo al 50% da sostanze organiche, da azoto per il 10% circa e la restante parte da fosforo. Il discorso è diverso per le acque nere, derivanti dagli scarichi del wc, in quanto il loro trattamento risulta essere più complesso e lungo. Infatti, il carico organico contenuto nelle acque grigie è meno della metà rispetto a quello nelle acque nere e in un arco di tempo di qualche giorno si riesce a rimuovere anche il 90% delle sostanze, il doppio rispetto a quello che si ottiene con quelle nere. In luoghi come complessi alberghieri e centri sportivi il trattamento delle grandi quantità di acqua di scarto permette di risparmiare molto per usi non potabili come l’irrigazione Le acque grigie trattate possono essere riutilizzate per scopi non potabili in diverse tipologie di edificio. Tra gli usi riconosciuti di queste acque si annoverano l’alimentazione di wc e orinatoi, impianti antincendio, alimentazione di fontane e vasche d’acqua, impianti di irrigazione, circuiti di impianti di climatizzazione, lavanderie. Recupero acque grigie: interventi necessari Predisporre un impianto di trattamento delle acque grigie è più semplice nel caso di nuove costruzioni o di edifici esistenti soggetti a importanti ristrutturazioni, in quanto è necessario un preciso intervento anche sulla rete di distribuzione. È fondamentale che vi sia una separazione delle reti di scarico delle acque nere e delle acque grigie, così come deve essere distinta la rete di distribuzione idrica di acqua potabile e non potabile. Dalla rete di scarico, le acque grigie sono portate in un apposito sistema di trattamento e depurazione dell’acqua, da cui poi verranno reimmesse in circolo sotto forma di acqua chiara non potabile. Le acque di scarico vengono raccolte e convogliate al sistema di trattamento delle acque grigie, da cui poi vengono ridistribuite. Fonte: Idro Group Esistono diverse tipologie di impianto e la miglior tecnologia per ogni singolo caso va commisurata in base al fabbisogno di acqua previsto e al luogo di installazione, in quanto un sistema può servire un complesso abitativo, così come un condominio o un’abitazione singola. Se si vuole usare l’acqua per usi domestici, l’acqua trattata, chiaramente, deve rispettare una serie di requisiti imposti dall’Unione Europea per le acque di balneazione. I costi per tutti gli interventi necessari, sono compensati da un risparmio idrico nel tempo e da una bassa necessità di effettuare opere di manutenzione. Il sistema di trattamento delle acque grigie Riutilizzare le acque grigie affidandosi ad un impianto compatto di trattamento delle stesse, garantisce di poter contare su una qualità dell’acqua costante, con una rimozione pressoché totale dei batteri. Il sistema di trattamento, in base al modello scelto, può essere installato sia in posizione interrata che in un locale tecnico interno ed è generalmente interamente automatico. Il processo di depurazione delle acque avviene in diverse fasi, ciascuna in un’apposita vasca. La prima fase consiste in un pre-filtraggio meccanico che elimina i materiali di dimensioni maggiori, attraverso un filtro provvisto di pulizia automatica. Gli scarti di questa operazione vengono inviati nella rete fognaria. In una fase successiva, avviene un trattamento biologico: in un unico contenitore avvengono le fasi di ossidazione e sedimentazione, con una regolare espulsione degli scarti del processo. Il sistema è controllato in modo elettronico da un’apposita centralina. Successivamente si ha un ulteriore trattamento dell’acqua, attraverso delle lampade UV, che abbattono anche il carico batterico dell’acqua e la rendono inodore, così da poterla immagazzinare senza alcuna problematica. Delle apposite pompe a pressione si occuperanno del trasporto delle acque chiare trattate. La fitodepurazione Oltre agli impianti illustrati nel precedente paragrafo, esistono dei sistemi di trattamento naturali delle acque grigie. In questi processi la depurazione avviene in un bacino impermeabilizzato con apposite membrane e riempito con specie vegetali acquatiche. La fitodepurazione avviene per la combinazione dell’azione del substrato ghiaioso, delle piante, delle acque reflue e dei microrganismi che si formano. Sistema di fitodepurazione sommessa orizzontale, Depur Systems Attraverso reazioni naturali, in uscita dall’impianto di fitodepurazione si ottiene acqua depurata secondo i limiti previsti dalla legge (D.lgs. 152/06). Esistono diverse tipologie di impianto, ma la loro progettazione va seguita attentamente con precisi requisiti e un’attenta scelta delle specie vegetali. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento