Ampliamento de La Casa di Nicola, struttura assistenziale per persone affette da disagio psichico a Tavernola Bergamasca.Indice:
La Casa di Nicola è una comunità riabilitativa sita a Tavernola Bergamasca, in affaccio sul lago d’Iseo, nata dalla generosa e benemerita iniziativa dell’Ingegner Angelo Malfer Poma e della sua famiglia, che ha permesso la realizzazione di una struttura all’avanguardia nel trattamento dei disturbi della sfera psichica, in un contesto di eccezionale pregio vedutistico e ambientale, parte integrante del percorso di recupero delle difficoltà degli ospiti.
Il complesso si è caratterizzato, sin dalla sua origine, per la dimensione familiare e l’elevato livello di protezione socio-sanitaria; fattori che hanno consentito di sviluppare percorsi di concreto reinserimento dei pazienti in una vita autonoma di compiute relazioni sociali.
A partire dal 2013, lo studio milanese +d3, con gli Architetti Claudio Sangiorgi ed Elisa Porro, ne ha studiato l’ampliamento, in stretto raccordo con la società Hope srl e con i competenti uffici tecnici della Pubblica Amministrazione ai suoi diversi livelli (Asl provinciale, Comunità Montana, Comune, ecc.).
L’obiettivo, in concomitanza anche con la definitiva chiusura degli OPG, era quello di potenziare l’offerta di posti della comunità e, a un tempo, renderla idonea ad accogliere casi anche di maggior criticità clinica.
Il progetto di ampliamento
Il progetto di ampliamento, volto a consentire il passaggio da 10 a 20 ospiti, si è basato su alcuni punti cardine:
- garantire il massimo standard in termini di spazi e servizi da previsione normativa;
- inserire l’addizione in modo armonico nel contesto ambientale e naturalistico che caratterizza l’area;
- prestare una particolare attenzione alla facilità gestionale, manutentiva e delle funzioni di controllo della struttura;
- curare gli inevitabili termini di attenzione alla custodia degli ospiti, evitando tuttavia che ciò si risolvesse in sistemi e manufatti di impatto “reclusivo” per i residenti e i visitatori.
Un progetto durato tre anni e studiato nei minimi dettagli esecutivi (dalle problematiche strutturali legate alla peculiare conformazione del sito, sino agli speciali arredi forniti dalla ditta Mazzoni di Milano), ma capace proprio per questo di superare con riconoscimenti espliciti, di apprezzamento per la qualità conseguita, tutti i numerosi vagli di giusta verifica e tutela che, un siffatto tema, reca con sé.
La struttura ampliata
Inaugurata il giorno 15 aprile 2019, alla presenza davvero partecipata delle istituzioni locali e della cittadinanza, la rinnovata “Casa di Nicola” è dotata di sei camere doppie e otto singole, ognuna con proprio servizio igienico di accesso indipendente.
La struttura ha impianto di riscaldamento a pavimento e sistema di ventilazione meccanica controllata, in grado di gestire in automatico i ricambi d’aria, anche senza l’apertura delle finestre. Dispone, poi, di un nuovo grande spazio per attività di laboratorio e di un ancora più generoso ambiente di relazione o per eventi.
Ne è stata,ovviamente, anche potenziata l’articolazione di spazi di servizio, sia ripensando i vani della primitiva struttura, con ampliamento conseguente dei locali ambulatorio/infermeria e sala da pranzo, sia arricchendo il complesso di una nuova e grande lavanderia e di un deposito di proporzioni adeguate alla configurazione della comunità, per come questa risultante a seguito dei lavori.
L’architettura dell’edificio
L’architettura della nuova addizione si caratterizza per la linearità delle percorrenze dell’unico corpo di fabbrica, che in realtà, per tramite di alcuni “tagli” in corrispondenza di altrettante aperture su ampi terrazzi in affaccio verso il lago, si viene articolando in tre riconoscibili blocchi, variamente rivestiti in pietra o in legno e dal profilo di altezza leggermente differente tra loro.
Il risultato è quello di un ideale terrazzamento in pietra, memoria dei muri di contenimento a secco delle balze del terreno, propri della tradizione, che ben si armonizza nel declivio e con la preesistente struttura, a dispetto comunque degli 800 metri quadri di sviluppo complessivo che realizza.
All’interno, la galleria di distribuzione delle singole camere, è ariosamente illuminata da lucernari a soffitto, che scandiscono la ritmatura del corridoio, conferendo qualità di luce a uno spazio altrimenti cieco.
Un progetto in cui si legge, con tutta evidenza, il richiamo all’architettura di Giancarlo De Carlo, che costituisce da sempre fonte di ispirazione per lo studio +d3.
Scheda intervento “La Casa di Nicola”, Tavernola Bergamasca:
- Progetto: 2013-2016; Costruzione: 2017-2019.
- Progettazione, Direzione Lavori e Coordinamento per la sicurezza: Studio di Architettura +d3 (Arch. Claudio Sangiorgi ed Elisa Porro).
- Committenza: Hope srl.
- Impresa: Sorosina srl (Tavernola Bergamasca).
Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici
Commenta questo approfondimento