Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Se è vero che la tecnologia nasce con l’obiettivo di semplificarci la vita, allora possiamo dire che questa applicazione rappresenta un “ritorno alle origini” perché, in una sola piattaforma (una sola icona sullo schermo del telefono e una sola password per capirci), permette di gestire praticamente a 360° le attività legate all’abitare, dai contenuti domotici presenti, alla comunicazione con l’amministratore del condominio, fino a servizi di lavanderia a domicilio, per non dire massaggi e trattamenti estetici, sempre a domicilio. Una formula che segna l’evoluzione della tecnologia digitale domotica (ovvero la possibilità di gestire gli impianti elettrici di casa da remoto, luci, sicurezza, climatizzazione), perché integra la domotica stessa all’interno di un sistema più ampio, quello della rete trasversale di sistemi e servizi che interessano la nostra sfera privata. Domotica avanzata, il caso dei Giardini d’Inverno Milano La formula è già stata sperimentata con lo stabile Giardini d’Inverno Milano, in via Pirelli, come spiega l’amministratore unico della startup TitiroDigital Francesca Cassani che ha sviluppato TitiroApp: “Questo stabile piuttosto alto ci ha permesso di sperimentare ed efficientare la struttura seguendo un percorso preciso, partendo dallo sviluppatore immobiliare, per arrivare al residente e all’amministratore, rendendo la gestione del living il più efficiente possibile. Noi andiamo ad integrare la domotica laddove è presente, quindi ci interfacciamo con i fornitori, andiamo a gestire tramite app la prenotazione e il controllo accessi delle aree comuni andiamo a gestire un canale di comunicazione dedicato, una sorta di casella inbox dove si incontrano virtualmente e comunicano lo sviluppatore immobiliare e successivamente la reception, l’amministratore e altri attori in campo, in maniera che risultino visibili e condivisi sia le comunicazioni di base, come eventuali guasti dell’ascensore, per fare un esempio, ma anche i documenti dell’amministrazione, i bilanci, per esempio. Dal prossimo anno l’obiettivo è quello di far pagare anche le spese condominiali attraverso l’app. Oltre a questo c’è tutta la parte legata ai servizi, la lavanderia, il lavaggio dell’auto, prenotare massaggi o trattamenti estetici a domicilio, una serie di servizi integrati nell’app, perché il punto è questo se uno ha cento app ne usa tre, se uno ne ha una sola la sfrutta al massimo, il nostro slogan è questo, tutto in un’unica app, insomma riuscire a fornire un prodotto che metta a sistema già una serie di funzioni e funzionalità presenti, di real estate, migliorando il palazzo e la vita dei sui residenti. Inoltre facciamo ricerca per andare a fornire allo sviluppatore informazioni e accorgimenti sulle reali e nuove esigenze che si possono presentare”. Infine si parla di costi: “I costi che i condomini devono sostenere sono di manutenzione e aggiornamento. Inoltre molti dei nostri partner offrono tariffe agevolate agli utenti di TitiroDigital. Chi chiede servizi a MamaClean attraverso Titiro Digilat, per esempio, non paga i costi di consegna. A conti fatti parte della spesa viene ammortizzata dai benefici che hai sia a livello di risparmio reale ma anche a livello di tempo che si guadagna”. L’applicazione fornisce anche il personale di reception e il concierge per integrare ulteriormente il servizio e per avere un solo interlocutore referente. Diversi anche i partner nel settore domotico, tra cui anche Vimar. TitiroDigital lavora molto sulle nuove costruzioni perché sul patrimonio da riqualificare è necessario che ci sia la volontà di investire in contenuti tecnologici, una strada non sempre praticata. È anche per questo che insieme a Scenari Immobiliari, in occasione del 30esimo Forum, sono stati presentati i risultati di una ricerca che quantifica il plusvalore derivante da una “ristrutturazione illuminata” di questo genere e sensibilizza sui benefici in termini economici che si avrebbero, inserendo condominio e abitazione all’interno di questa rete. La ristrutturazione del patrimonio immobiliare genera un valore aggiunto che si attesta tra il 6,5% e il 17,5% del prezzo, secondo i dati presentati di recente da Scenari Immobiliari. Circa il 20% di questo plusvalore è generato dalla presenza di contenuti tecnologici di diversa natura e con diversi obiettivi. Ma l’implementazione tecnologica e gestionale non è riferita solo alla singola unità e agli eventuali sistemi domotici che questa può presentare, bensì all’intero contesto architettonico e urbanistico in cui l’immobile si trova che, per valorizzare concretamente il patrimonio costruito deve seguire contestualmente i processi di riqualificazione e ammodernamento delle unità immobiliari. La modernizzazione degli edifici in chiave tecnologica insieme all’efficientamento degli aspetti gestionali, come il monitoraggio di costi e consumi, per esempio, contribuisce anche a salvaguardare nel tempo gli aspetti edilizi, strutturali, impiantistici, e anche quelli economici legati al valore aggiunto iniziale, come il contenimento delle spese e il maggior livello di resilienza rispetto agli andamenti del mercato. Se gli operatori del settore, soprattutto quelli legati all’ambito delle ristrutturazioni diventano più sensibili a questi temi, come è previsto che sia, gli investimenti in piattaforme di gestione che hanno raggiunto gli 1,3 miliardi di euro nel corso del 2021, potrebbero superare i 2,5 miliardi di euro nel 2025. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento