Cappotto termico, distanze legali e aumento di cubatura: c’è il rischio di commettere un abuso edilizio 05/11/2024
Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Durabilità e resistenza del legno all’attacco di agenti biologiciIl legno e le sue classi di utilizzo: le norme di riferimentoDifferenze di funghi che colpiscono il legnoInsetti xilofagi, quali sonoCome proteggersi dai funghiPrevenzione contro gli insetti xilofagi Il legno, materiale naturale per eccellenza, è largamente utilizzato nell’edilizia e nella produzione di mobili, grazie alle sue proprietà estetiche, isolanti e strutturali. Tuttavia, la sua origine organica lo rende vulnerabile agli attacchi di agenti biologici come funghi e insetti, che possono comprometterne la resistenza, la funzionalità e l’estetica. Il biodeterioramento del legno non solo riduce la durata dei manufatti ma può anche comportare costi significativi per la manutenzione e il restauro. In questo articolo, approfondiamo le cause principali di biodeterioramento, analizzando i diversi agenti, le loro caratteristiche e i metodi di prevenzione e trattamento del legno. Durabilità e resistenza del legno all’attacco di agenti biologici Ogni tipo di legno ha un grado di durabilità naturale che ne determina la resistenza al degrado provocato da organismi biologici, come i funghi xilofagi, insetti lignivori e organismi marini perforatori. Questi organismi si nutrono dei componenti chimici della parete cellulare del legno o delle sostanze di riserva contenute nelle cellule parenchimatiche, come zuccheri e amidi. Chi opera nel settore del legno deve conoscere la durabilità delle varie specie legnose e identificare i principali organismi che possono rappresentare una minaccia. Questo è particolarmente rilevante anche perché la durabilità è regolamentata dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CEE e dal più recente Regolamento Prodotti da Costruzione. Per il legno massiccio, la classe di durabilità naturale è da tempo documentata e indica la capacità di una determinata specie legnosa, a volte in base alla provenienza, di resistere all’azione degradante degli organismi lignivori. In particolare, si può fare riferimento alla norma UNI EN 350. Il legno e le sue classi di utilizzo: le norme di riferimento La norma UNI EN 350 fornisce una classificazione della durabilità naturale del legno massiccio, che si riferisce alla sua resistenza intrinseca agli attacchi di insetti e funghi. In particolare, la norma suddivide il legno in cinque classi di utilizzo: Classe 1: legno utilizzato in ambienti interni, protetto dalle intemperie (es. pavimenti, mobili). Classe 2: legno utilizzato in ambienti interni, ma potenzialmente esposto a rischi di umidità localizzata (es. carpenteria, elementi di copertura, bagni, cucine). Classe 3: legno utilizzato all’esterno, soggetto a rapidi cambiamenti tra condizioni umide e secche (es. finestre, porte esterne, rivestimenti esterni). Classe 4: legno utilizzato all’esterno e sottoposto a umidità permanente (es. recinzioni, pali, ponti, passerelle esterne). Classe 5: legno in contatto diretto con acqua di mare (es. moli, banchine, opere marittime). Differenze di funghi che colpiscono il legno I funghi costituiscono una delle minacce più diffuse per il legno, specialmente per le strutture esposte all’umidità. Le condizioni ambientali favorevoli, come elevati livelli di umidità superiori al 20%, temperature comprese tra i 20 e i 30 gradi Celsius e una scarsa ventilazione, favoriscono il loro sviluppo. Tra i principali tipi di funghi che attaccano il legno, troviamo i funghi della marcescenza bianca, i quali degradano selettivamente la lignina, lasciando dietro di sé una struttura fibrosa e biancastra. Questi funghi attaccano principalmente legni teneri come il pioppo e il faggio e sono particolarmente comuni in ambienti molto umidi. Un altro tipo di fungo, la marcescenza bruna, si nutre della cellulosa e dell’emicellulosa del legno, causando una significativa riduzione della resistenza del materiale e una struttura friabile. Questo tipo di marcescenza si manifesta con una colorazione marrone del legno e una diminuzione del volume, ed è spesso riscontrabile in specie come pino e abete. Infine, i funghi della marcescenza morbida si sviluppano principalmente sulla superficie del legno, penetrando gradualmente negli strati più profondi. Questo processo di deterioramento è generalmente più lento rispetto a quello causato dai funghi della marcescenza bruna o bianca. Insetti xilofagi, quali sono Gli insetti xilofagi, comunemente noti come “mangiatori di legno,” comprendono diverse specie di coleotteri e termiti, costituendo una delle principali minacce per il legno utilizzato in costruzioni e arredi. Questi insetti si nutrono della cellulosa e della lignina presenti nel legno, scavando gallerie che provocano danni strutturali significativi e compromettono l’integrità del materiale. Tra le più famose ci sono le termiti, che si trovano principalmente nelle regioni a clima caldo, rappresentano un ulteriore pericolo. Questi insetti sociali attaccano il legno dall’interno, rendendo difficile la loro individuazione. L’attacco delle termiti è particolarmente insidioso, poiché possono distruggere interi elementi strutturali prima che i danni diventino visibili. La loro presenza richiede quindi attenzione e misure preventive adeguate per proteggere il legno da questi nemici silenziosi. Ma ugualmente famosi ci sono gli anobidi, o più conosciuti come tarli, che spiccano per la loro diffusione. Questi insetti sono noti per le piccole gallerie che scavano nel legno. Gli adulti depongono le uova nelle fessure del legno, e le larve, una volta schiuse, si nutrono della cellulosa per diversi anni prima di emergere. I danni causati dai tarli spesso diventano evidenti solo dopo un lungo periodo, manifestandosi con piccoli fori di uscita sul legno. Un altro gruppo di insetti xilofagi è rappresentato dai cerambicidi, conosciuti anche come capricorni delle case. Questi insetti attaccano prevalentemente il legno tenero, come l’abete, e sono in grado di provocare danni significativi a travi e strutture portanti. Le larve scavano ampie gallerie, riducendo drasticamente la resistenza meccanica del legno e rendendo le strutture vulnerabili. Come proteggersi dai funghi La prevenzione è fondamentale per proteggere il legno dai funghi, e diverse misure possono essere adottate a tal fine. Innanzitutto, è essenziale controllare i livelli di umidità, mantenendoli al di sotto del 20%. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso una buona ventilazione degli ambienti, l’utilizzo di deumidificatori e l’implementazione di misure per prevenire infiltrazioni d’acqua. Inoltre, l’applicazione di trattamenti protettivi, come fungicidi e impregnanti specifici, può creare una barriera efficace contro le spore fungine. Molti di questi prodotti contengono sostanze biocide che inibiscono la crescita dei funghi, offrendo un ulteriore livello di protezione. FEEL WOOD è la linea di impregnanti e finiture di Fassa, all’acqua e al solvente, per il trattamento e la cura di manufatti in legno. Un altro aspetto cruciale è la scelta del legno. Alcune specie, come il teak e il cedro, possiedono oli naturali che rendono il legno meno suscettibile agli attacchi fungini. Optare per queste essenze in ambienti umidi può contribuire a ridurre il rischio di biodeterioramento. Qualora si verifichi già un attacco fungino, è fondamentale intervenire tempestivamente per limitare i danni. La rimozione delle parti danneggiate e l’applicazione di trattamenti fungicidi specifici possono aiutare a contenere la diffusione dei funghi e proteggere il legno rimasto. Prevenzione contro gli insetti xilofagi Prevenire gli attacchi di insetti xilofagi richiede una strategia che combina trattamenti specifici e precauzioni ambientali. Un approccio efficace è l’uso di trattamenti antitarlo e termiticidi, ovvero prodotti chimici progettati per trattare il legno e prevenire la proliferazione di questi insetti. Questi prodotti possono essere applicati tramite iniezioni o spruzzature, e in alcuni casi, mobili o travi possono essere sottoposti a trattamenti in apposite camere a gas, per garantire una protezione approfondita. Un altro aspetto importante della prevenzione è l’essiccazione e la stagionatura del legno. Il legno ben essiccato e stagionato risulta meno suscettibile agli attacchi degli insetti, poiché questi tendono a preferire materiali freschi e umidi. Assicurarsi che il legno sia adeguatamente essiccato prima del suo utilizzo può ridurre notevolmente il rischio di infestazione. In aggiunta, l’implementazione di barriere fisiche può contribuire a proteggere il legno. Tecniche come l’uso di schermi o reti protettive sono particolarmente utili per impedire l’accesso degli insetti in zone a rischio di attacco, come quelle più esposte. Nel caso in cui il legno risulti già infestato, i metodi di trattamento variano in base alla specie di insetto e al tipo di danno subito. In alcune situazioni, potrebbe essere necessario sostituire le parti gravemente danneggiate. In alternativa, si possono adottare trattamenti chimici o termici, come il trattamento a microonde, per eliminare larve e uova, contribuendo così a ripristinare l’integrità del legno. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento