La produzione in fabbrica dei blocchi di cemento ne ha permesso una grande evoluzione e l’industrializzazione di questo procedimento ha portato a raggiungere un equilibrio tra riduzione dei tempi di produzione, qualità dei materiali e dei manufatti e aggiunta di caratteristiche innovative.
Fondamentale è risultato da sempre lo studio delle miscele tra legante, inerti e additivi, che segue sostanzialmente le stesse regole delle miscele ordinarie. Se però nei getti in opera l’attenzione e la cura risultano approssimative, nella produzione in stabilimento è necessario invece seguire in modo più preciso determinate modalità.
Tipologie di blocchi in cemento
Esistono diverse tipologie di blocchi in cemento che possono essere suddivise in quattro gruppi:
- blocco da intonaco, caratterizzato da una superficie grezza che permette la stesura dell’intonaco come finitura,
- blocco faccia a vista per interno, caratterizzato da un’estetica che ne permette l’utilizzo senza finitura,
- blocco faccia a vista per esterno, aggiungendo alla valenza estetica anche proprietà che lo rendono resistente agli agenti atmosferici, senza richiedere la stesura dello strato di intonaco,
- blocco portante, per la realizzazione di murature portanti ordinarie oppure armate.
I blocchi faccia a vista, inoltre, possono soddisfare le più svariate richieste estetiche grazie alla possibilità di trattare la superficie con tecniche differenti rendendola, per esempio, liscia, sagomata, graffiata, bocciardata ecc.
La pulizia dei blocchi in cemento
Per poter garantire la qualità della muratura nel tempo e preservare le caratteristiche estetiche è consigliabile sottoporre a pulizia e trattamenti le superfici.
Questa operazione è richiesta soprattutto per le murature faccia a vista, per la cui realizzazione è importante utilizzare sempre blocchi e malte idrorepellenti.
Nel caso questo non avvenga è possibile trattare le superfici eseguendo dei trattamenti specifici con vernici trasparenti silossaniche. Questo trattamento preserva l’estetica della muratura e la protegge dalla possibile formazione di efflorescenze causate dalla penetrazione di acqua.
E’ possibile, inoltre, effettuare operazioni di pulizia tramite getto d’acqua con l’uso di idropulitrici.
Blocchi in cemento vibrocompresso
Costituiti da una miscela “tradizionale” i blocchi in cemento vibrocompressi sono utilizzati per la loro grande resistenza meccanica. Diffusi già nei primi decenni del secolo, in parallelo al progressivo affermarsi del calcestruzzo, come elementi poveri in concorrenza al mattone pieno di laterizio, in seguito all’ampia richiesta e diffusione e all’evoluzione delle tecnologie produttive, il livello prestazionale dei blocchi di calcestruzzo è migliorato a tal punto da aver loro assicurato delle notevoli fette di mercato.
Blocchi in cemento di M.V.B, utilizzati per la realizzazione di murature e caratterizzati da una varietà di finiture in grado di rispondere a ogni necessità estetica e funzionale
I blocchi in cemento comune, rispetto ai mattoni in laterizio possiedono dei vantaggi che possiamo definire propri dei diversi tipi di blocco, cioè le maggiori dimensioni e di conseguenza tempi ridotti di posa e costi complessivi minori. I vantaggi specifici legati al materiale cementizio sono invece legati ad una ottima resistenza meccanica a compressione.
Blocchi in cemento vibrocompresso portanti e non portanti
I blocchi in calcestruzzo vibrocompresso possono essere portanti o non portanti, ciò dipende dal rapporto di foratura. Generalmente l’aumento della capacità portante va a discapito soprattutto della leggerezza e in secondo luogo dell’isolamento termico, questo a causa della maggior compattezza e omogeneità del calcestruzzo.
Possiamo dividere i blocchi in cemento da muratura portante in due tipologie specifiche:
- blocchi da rivestire mediante intonaco o altro materiale da finitura
- blocchi in cemento idrorepellenti faccia a vista.
Quest’ultima tipologia è quella che ha subito maggiori innovazioni negli ultimi tempi: particolari tecniche di produzione e l’introduzione nell’impasto di nuovi materiali come per esempio la graniglia di marmo, hanno permesso di mettere sul mercato una vasta scelta tra finiture di superficie e colori.
Possiamo infatti distinguere tra blocchi dalle varie colorazioni a superficie liscia, slittata, burattata, levigata o addirittura anticata. Per ottenere inoltre effetti particolari di texture sono stati studiati blocchi che presentano sulla superficie esterna disegni realizzati mediante fresatura.
Grazie all’elevata resistenza di questi manufatti è possibile anche realizzare grandi murature con rapporti di snellezza sempre maggiori, rispondendo alla sempre maggiore richiesta di realizzazioni come per esempio quelle legate alla grande distribuzione.
Questi sistemi possono infatti puntare sulla loro compatibilità con i manufatti in calcestruzzo precompresso, sull’elevata curabilità e sulla precisione dimensionale data dalla produzione industriale. La gamma dei blocchi è integrata dal corredo di pezzi speciali da utilizzare per tratti di irrigidimento verticale o orizzontale (corree).
Oltre ai blocchi in cemento portanti, però, esiste tutta una serie di pezzi per murature da utilizzare in altri tipi di applicazioni.
Non avendo proprietà portanti, essi si possono impiegare in muri di tamponamento o di divisione tra unità immobiliari, garantendo una sufficiente barriera termica e acustica. Un ulteriore utilizzo può essere addirittura quello di partizione interna, composta da blocchi di minore spessore generalmente pari a 8 cm.
Blocchi in calcestruzzo alleggerito
La tecnologia produttiva, facendo ricorso ad aggregati leggeri, si è indirizzata verso elementi a sempre più elevate prestazioni. Stiamo parlando dei blocchi in calcestruzzo alleggerito.
I blocchi in calcestruzzo alleggerito vengono classificati in base al tipo di aggregato adottato, possiamo distinguere infatti tra:
- calcestruzzo alleggerito con prodotti minerali (argilla espansa),
- calcestruzzo alleggerito con prodotti sintetici (polistirene).
Questo ultimo tipo ha avuto un minore sviluppo e quindi presenta un minore interesse.
L’accoppiamento del calcestruzzo con l’argilla espansa, materiale isolante a struttura interna cellulare, gode del favorevole rapporto resistenza/peso e caratterizza i blocchi prodotti con questo impasto di bassi valori di trasmittanza e buona resistenza al gelo.
Il materiale di cui sono composti è dotato di una buona resistenza meccanica che permette la costruzione di edifici in muratura portante fino a tre piani fuori terra.
Tra i blocchi per muratura portante possiamo distinguere tra elementi pieni, preferibili per le barriere al fuoco, elementi multicamera, che presentano migliori capacità isolanti, ed elementi per muratura in zona sismica, caratterizzati da una limitata percentuale di foratura e buone caratteristiche di resistenza, coadiuvate da un sistema di costruzione a muratura armata.
All’interno della vasta produzione però, si trovano anche blocchi in cemento non portanti adatti alla realizzazione di pareti di tamponamento, pareti doppie o divisori interni.
Blocchi in calcestruzzo cellulare
Da un particolare ciclo produttivo è possibile ottenere blocchi in cemento dalle caratteristiche e dalla messa in opera molto singolari. Il calcestruzzo cellulare è un materiale utilizzato per ottenere blocchi per muratura con elevate caratteristiche prestazionali, tra cui fondamentali sono il ridotto peso specifico e un alto isolamento termico.
Esso viene prodotto a partire da una miscela di sabbia ad alto tenore di silice, acqua, cemento, calce e alluminio. Il tutto viene amalgamato in apposite vasche metalliche alla temperatura di 20°C, dove la calce reagisce con l’alluminio sviluppando gas.
Questo fa “lievitare” l’impasto e gli conferisce la fine e uniforme porosità che caratterizza la struttura interna del calcestruzzo così ottenuto. Dopo l’indurimento infatti, le forme vengono tagliate in blocchi che in genere hanno lunghezza di 50 cm, altezza di 20 cm e spessore variabile. Essi vengono infine fatti maturare in autoclave.
Le componenti basilari della miscela, essendo presenti in grande quantità sul nostro pianeta, fanno del cemento cellulare un prodotto ecologico realizzato con materie prime naturali. Da esse, come abbiamo già detto, si ottiene un conglomerato dotato di un elevatissimo numero di pori a celle chiuse, che lo rendono leggero, ma caratterizzato da buone prestazioni strutturali.
Da sottolineare è anche la durabilità di questo prodotto naturale, che essendo molto simile al calcestruzzo, senza possederne i difetti, non subisce alterazioni delle sue caratteristiche fisiche nel tempo. Un’ampia gamma di blocchi di vari spessori, permette di realizzare diversi tipi di murature. Le murature portanti, rappresentano uno degli impieghi più congeniali per questo materiale.
La sua buona resistenza meccanica permette la costruzione di strutture anche multipiano. Nei casi staticamente più impegnativi si possono inoltre inserire irrigidimenti in c.a. sia verticali (utilizzando l’apposito blocco), sia orizzontali (disponendo i blocchi a canaletto).
Le murature di tamponamento, in cui le funzioni strutturali sono affidate ad intelaiature in c.a. o a struttura metallica, possono essere realizzate sia in soluzione monostrato, sia a più strati. L’applicazione più frequente è però nelle partizioni interne, data la velocità di esecuzione e l’estrema semplicità di inserimento degli impianti.
Il vantaggio della leggerezza dei blocchi in cemento cellulari
La leggerezza dei blocchi in cemento cellulare, rispetto alle loro dimensioni, permette infatti di avere un vantaggio economico per quanto riguarda i tempi di posa. Il processo industriale inoltre ne garantisce la precisione dimensionale e quindi la semplificazione delle operazioni da effettuare per ottenere superfici perfettamente piane. I pezzi di dimensioni non modulari vengono ricavati con poca fatica tagliandoli con una semplice sega.
Il sistema di costruzione è poi corredato da appositi collanti cementizi che devono essere steso in uno strato sottile, garantendo un’ottima resistenza meccanica, e allo stesso tempo riducendo i ponti termici tra i blocchi, velocizzando ulteriormente i tempi di realizzazione in cantiere.
Blocchi in cemento portanti per murature
L’utilizzo di scanalatori elettrici o manuali dotati di apposite frese permette di ricavare nelle murature tracce di dimensione idonea all’alloggiamento delle canaline e dei tubi dei vari impianti, evitando inutili spaccature e riducendo i tempi di ripristino della planarità delle parete.
Questa stessa caratteristica di facile attrezzabilità, insieme all’estrema leggerezza ne fanno un materiale ideale per le opere di ristrutturazione. La facilità di posa rende non necessario l’impiego di manodopera specializzata anche nelle operazioni di risanamento e isolamento di murature preesistenti. In interventi di recupero inoltre l’integrabilità con gli altri materiali da costruzione tradizionali permette il soddisfacimento di qualsiasi esigenza progettuale.
La struttura a celle chiuse garantisce ai blocchi una bassa conducibilità termica che rende superfluo l’utilizzo di ulteriori materiali isolanti nelle murature perimetrali. La formazione di condensa è evitata anche dalla buona permeabilità al vapore, che fa traspirare i muri. Sempre grazie alla struttura porosa dei blocchi inoltre una parete di calcestruzzo cellulare garantisce anche un buono smorzamento delle onde sonore, isolando acusticamente gli ambienti e offrendo un confort ambientale adeguato.
Queste murature funzionano infine anche come barriera per il diffondersi delle fiamme. Classificato come materiale incombustibile, con il calcestruzzo cellulare si realizzano ottimi muri tagliafuoco.
FAQ – Blocchi in cemento: elementi costruttivi ad elevate prestazioni
A cosa servono i blocchi di cemento?
Grazie alle loro qualità e alle caratteristiche possedute, i blocchi di cemento hanno conquistato il campo delle murature. Nello specifico questi elementi sono utilizzati per la realizzazione di:
- murature portanti,
- murature termicamente isolanti,
- murature di tamponamento,
- murature tagliafuoco,
- murature secondarie.
I blocchi in cemento trovano applicazione in ogni ambito, permettendo di realizzare murature per edifici a destinazione residenziale, industriale, commerciale e pubblica.
Che misure hanno i blocchi di cemento?
I blocchi di cemento possono essere realizzati su misura per soddisfare ogni tipo di richiesta. Generalmente sono proposti sul mercato con le lunghezze standard di 40/50/100 cm, ma sono disponibili in formati differenti che permettono di realizzare diverse tipologie di muratura.
Come si fanno i mattoni di cemento?
Per capire come viene prodotto il cemento bisogna partire dall’estrazione delle materie prime, principalmente calcare e argilla, che vengono frantumate e miscelate per ottenere la cosiddetta “farina cruda” successivamente cotta in forni rotativi a temperature superiori ai 1.400 °C.
Da questa cottura si ottiene il clinker, componente principale del cemento, che viene macinato e miscelato con gesso e altri additivi per dare forma al cemento utilizzato in edilizia.
La combinazione del cemento con acqua, sabbia e ghiaia permette di formare il calcestruzzo, da cui è possibile realizzare blocchi in cemento utilizzando apposite casserature nelle quali il blocco è lasciato a maturare e che ne definiscono la forma finale.
Oggi la produzione industriale permette la produzione di centinaia di blocchi in cemento ogni ora grazie all’utilizzo di macchinari automatizzati altamente tecnologici.
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