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Indice degli argomenti: CAM, Criteri ambientali minimi, edilizia, rifiuti e arredi interni: pubblicati i nuovi decreti Cosa cambia dopo l’aggiornamento dei CAME A cosa servono i CAM e in che settori si applicano L’Esecutivo uscente, in adempimento agli “affari correnti”, ha pubblicato i decreti che aggiornano i CAM, i Criteri minimi ambientali nel campo dell’edilizia, dei rifiuti urbani e degli arredi per interni e uffici. Si tratta di tre distinti decreti, uno per ciascun ambito di applicazione, visibili nella Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2022. Per la loro entrata in vigore, tuttavia, si dovrà attendere ancora qualche mese. I nuovi criteri saranno adeguati alle indicazioni UE e applicabili al settore degli appalti pubblici e degli enti erogatori dei servizi di trasporto, energia e acqua. Nello specifico serviranno a conseguire: “gli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento nella documentazione progettuale e di gara almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.” CAM, Criteri ambientali minimi, edilizia, rifiuti e arredi interni: pubblicati i nuovi decreti Il Ministero della Transizione ecologica ha annunciato l’aggiornamento dei criteri minimi ambientali per le singole fasi del processo di esecuzione, acquisito e progettazione degli appalti. Serviranno a garantire un migliore efficientamento energetico e rispetto ambientale, riducendo i consumi e razionalizzando le spese. I decreti sono tre, rispettivamente per edilizia, arredi e gestione dei rifiuti urbani: Criteri ambientali minimi per l‘affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, della pulizia e spazzamento e altri servizi di igiene urbana, della fornitura di contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani, della fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti e per lo spazzamento stradale. (22A04306) (GU Serie Generale n.182 del 05-08-2022) Criteri ambientali minimi per l‘affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi. (22A04307) (GU Serie Generale n.183 del 06-08-2022) Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni. (22A04308) (GU Serie Generale n.184 del 08-08-2022) Entreranno ufficialmente in vigore il 3, 4 e 6 dicembre 2022, trascorsa la vacatio legis. Da quel momento sulle stazioni appaltanti graveranno nuovi obblighi: inserire nelle documentazioni di gara le specifiche tecniche indicate; indicare i “criteri premianti”nelle gare aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Cosa cambia dopo l’aggiornamento dei CAM L’intervento del MITE adegua i criteri applicabili all’edilizia per perseguire diverse finalità, in primis il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, ridurre lo spreco energetico e favorire lo smaltimento dei rifiuti. Nello specifico: massimizzare la raccolta differenziata, migliorandone qualità e quantità; prevenire e ridurre la produzione di rifiuti edili, provenienti dalla costruzione/demolizione e classificati come rifiuti speciali (richiedono uno speciale procedimento di raccolta e smaltimento); promuovere materiali riciclabili come legno, acciaio, cemento, asfalto, cartone e carta; promuovere veicoli e attrezzature di ultima generazione. Passando poi agli “arredi interni”, altro ambito a cui si applicano i CAM, ai sensi del decreto 23 giugno 2022 – questi si applicano per: l’affidamento della fornitura di arredi per interni; per l’affidamento del servizio noleggio di arredi per interni per l’affidamento del servizio di estensione della vita utile di arredi per interni. A cosa servono i CAM e in che settori si applicano I CAM in ambito edilizio si applicano agli edifici di nuova costruzione, in caso di ristrutturazione/manutenzione e per la gestione dei cantieri. Ma l’edilizia non è l’unico ambito in cui trovano applicazione questi indicatori “ambientali e socio-economici”; essi si applicano anche per: apparecchiature elettriche negli uffici e negli ambienti pubblici; arredo urbano e d’ufficio; prodotti per l’igiene e la pulizia personale; illuminazione urbana e gestione dei rifiuti; ristorazione; Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento