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La messa in sicurezza e l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente sono i due principali argomenti che costituiscono il tema della riqualificazione degli edifici. Oggi esiste una tecnologia innovativa che, in una sola volta, risolve entrambe le problematiche. Un cappotto sismico infatti migliora le prestazioni di un edificio, sia in ambito di sicurezza sismica, che di efficienza energetica. Può essere realizzato con materiali e tecnologie differenti e, in sostanza, è una sorta di cappotto termico “speciale”, con funzionalità aggiuntive. Indice degli argomenti Toggle Sicurezza sismica negli edifici esistentiChe cos’è un cappotto sismico e i vantaggi che offreCome si realizza un cappotto sismicoQuanto costa un cappotto sismico e detrazioni disponibili Sicurezza sismica negli edifici esistenti La sicurezza sismica degli edifici esistenti è una criticità significativa nel nostro Paese, dove la maggior parte degli edifici è stata realizzata prima della normativa vigente in materia di antisismica. Si parla, quindi, di vulnerabilità sismica, definita dalla Protezione Civile come “la propensione di una struttura a subire un danno di un determinato livello a fronte di un evento sismico di una data intensità”. Per fare una valutazione, si ricorre ad analisi con calcoli e approfondimenti specifici, così da valutare il miglior intervento da realizzare, secondo quanto indicato dalle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC 2018). Gli interventi individuati dalle norme, poi, si suddividono in: Interventi di adeguamento sismico, nel caso in cui si raggiungano i risultati prefissati per gli edifici nuovi; Interventi di miglioramento sismico, se migliora il comportamento dell’edificio; Riparazioni o interventi locali, quando non si agisce sulla globalità della struttura. Il cappotto sismico, nello specifico, è una soluzione tecnologica che permette il miglioramento sismico. Nel paragrafo seguente, si spiega di che cosa si tratta e quali vantaggi offre. Che cos’è un cappotto sismico e i vantaggi che offre Il cappotto è un sistema di isolamento termico dell’involucro opaco che prevede la posa di un rivestimento uniforme e continuo su tutte le superfici perimetrali dell’edificio, migliorandone le prestazioni e favorendo il risparmio energetico. Il cappotto può essere realizzato con diversi materiali e spessori, a seconda delle esigenze e degli obiettivi dell’intervento. La scelta, infatti, deve essere guidata da un’analisi dello stato di fatto e dalla definizione dei livelli di isolamento che si vogliono raggiungere. La tecnologia del cappotto non è più una novità e può essere ormai considerata come una soluzione molto diffusa per risolvere i problemi relativi all’efficienza energetica. Questo non significa che la ricerca e lo sviluppo si siano fermati, anzi. Il cappotto, infatti, può essere un’ottima soluzione per migliorare le prestazioni dell’edificio anche sotto altri punti di vista. Ad esempio, oggi c’è un particolare tipo di cappotto che coniuga l’efficienza energetica, con la sicurezza sismica. Il cappotto sismico, infatti, si presenta come un’interessante soluzione al problema della messa in sicurezza degli edifici esistenti, sui quali non è sempre semplice intervenire, soprattutto senza ricorrere a sistemi e pratiche molto invasive. Il normale cappotto isolante viene rinforzato, creando una pelle esterna resistente che protegge l’intera struttura, con la quale è chiaramente solidale, grazie all’uso di specifici ancoraggi. Il primo “interviene” per aumentare la resistenza alle sollecitazioni orizzontali, mentre la seconda si fa ancora carico degli sforzi e delle azioni verticali. Ferrimix SismaCoat è il sistema che permette in un’unica soluzione adeguamento antisismico ed efficientamento energetico dell’edificio. SismaCoat è una soluzione di consolidamento antisismico che, grazie ad un innovativo brevetto, permette di mettere in sicurezza gli edifici operando sulle facciate, senza che sia necessario intervenire all’interno degli appartamenti. Tra i principali motivi che portano a scegliere questa soluzione ci sono sicuramente la facilità con cui è possibile realizzare il cappotto, la bassa invasività dell’intervento e le buone prestazioni assicurate: un sistema di isolamento a cappotto, infatti, permette di migliorare notevolmente le prestazioni energetiche di un edificio, con un risparmio anche superiore al 20%. Si aggiunge, poi, la già detta combinazione con l’isolamento termico, considerando che il cappotto permette di migliorare notevolmente le prestazioni energetiche di un edificio, con un risparmio anche superiore al 20% e che risolve in modo adeguato i ponti termici. Per quanto riguarda il consolidamento, invece, il vantaggio più importante risiede nella possibilità di mettere in sicurezza l’edificio esistente senza dover intervenire in modo invasivo sulla struttura. La messa in sicurezza, con questa tecnologia, dipende dalla collaborazione del cappotto sismico con la struttura esistente. Il primo “interviene” per aumentare la resistenza alle sollecitazioni orizzontali, mentre la seconda si fa ancora carico degli sforzi e delle azioni verticali. Geniale Cappotto Sismico® della Ecosism è formato da una lastra sottile in calcestruzzo armato gettato in opera all’interno di due strati di materiale isolante personalizzabile. Grazie all’uso della maglia in acciaio zincato caratteristica di Ecosism®, il sistema viene fornito con l’isolante pre-assemblato. Come si realizza un cappotto sismico Un cappotto sismico è composto da uno strato esterno all’edificio resistente alle sollecitazioni sismiche e da uno isolante. Lo strato “resistente” è realizzato con del calcestruzzo armato gettato in opera, mentre la tipologia di isolante può variare a seconda delle esigenze, proprio come in un normale cappotto termico. Il getto in calcestruzzo è reso solidale alla struttura esistente mediante appositi ancoraggi, che collegano l’intero sistema a tutti i punti nevralgici della struttura, come le fondazioni e i cordoli dei solai. L’isolante viene posato prima del getto in calcestruzzo, diventando una sorta di cassero a perdere. La progettazione del cappotto sismico deve essere fatta in modo attento prima dell’inizio dei lavori, stabilendo con precisione tutti gli aspetti dimensionali, il posizionamento degli ancoraggi e la tipologia di materiali isolanti da utilizzare. Ecco perché la realizzazione di un cappotto sismico richiede necessariamente le competenze sia di tecnici della termodinamica, che di progettisti strutturali esperti di sicurezza sismica. Infine, come i normali cappotti termici, anche il cappotto sismico può essere rifinito con uno strato finale di intonaco. Quanto costa un cappotto sismico e detrazioni disponibili Il costo di un cappotto termico viene calcolato al metro quadro e varia a seconda di fattori quali il materiale, lo spessore e la tipologia di installazione. Il prezzo, comunque, parte da circa 15/20 euro al mq, a cui è necessario aggiungere alcuni costi, come la manodopera e il noleggio dei ponteggi. Per valutare l’investimento, però, è necessario considerare la possibilità di accedere a ai meccanismi di detrazione fiscale, introdotti dal Governo per la messa in sicurezza del patrimonio esistente. In particolare, il Sismabonus, con percentuali che variano dal 50% all’85%, è valido per i lavori eseguiti fino alla fine del 2024. Si parte dagli interventi che non apportano un salto di classe sismica, detraibili al 50%, fino alle opere in condominio che permettono un doppio salto di classe e che accedono all’85%. La spesa massima ammessa è 96.000 e si può beneficiare del bonus sotto forma di detrazione fiscale in rate equivalenti annuali, con sconto in fattura o cessione del credito. Inoltre, per chi ha già avviato i lavori entro lo scorso anno, è stato possibile godere del bonus in formato “maxi”, grazie al Super Sismabonus, che elevava la percentuale di detrazione al 110%. Questa possibilità prosegue per i condomini, anche se è prevista una riduzione dell’aliquota al 90%. Va detto, infine, che un cappotto sismico è anche un intervento di miglioramento energetico e, di conseguenza, non è da escludere la possibilità di richiedere l’Ecobonus. La valutazione va fatto anche in base all’insieme di interventi che si stanno realizzando al di là del cappotto. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento