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Il Superbonus 110% è un’occasione anche per riqualificare e mettere in sicurezza gli edifici destinati alla villeggiatura, che spesso vengono trascurati rispetto alle abitazioni principali.Indice degli argomenti: Il Superbonus 110% si applica anche alle case di villeggiatura? Superbonus 110 seconde case: le opportunità Il Superbonus 110% è nato con il Decreto Rilancio con l’obiettivo di favorire gli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli edifici. Un’opportunità che hanno colto in molti e la cui proroga fino al 2023 è contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2022. Il testo non è ancora stato approvato, ma ad oggi sono previsti alcuni cambiamenti rispetto a quanto valido finora. Nel caso degli edifici unifamiliari, il termine utile per sostenere spese detraibili è il 31 dicembre 2022, purché la pratica sia avviata entro il 30 settembre 2021. Per i condomini, invece, la proroga è fino al 2023, per poi proseguire con una riduzione della percentuale di detrazione, fino al 2025 con una percentuale del 65%.Tra le novità il fatto che come richiesto dal decreto Anti-frode – sarà necessario il visto di conformità e asseverazione della congruità dei prezzi per fruire del Superbonus anche in caso di scelta del meccanismo di detrazione fiscale, oltre che per la cessione del credito e lo sconto in fattura. Inoltre, per le spese sostenute nel 2022 le rate non saranno più 5, ma quattro, sempre di pari importo. Per quanto riguarda i lavori che permettono di accedere alla detrazione, con la distinzione tra trainanti e trainati, non dovrebbe subire modifiche. Il Superbonus 110% si applica anche alle case di villeggiatura? Il Superbonus 110% è applicato per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica, incluse le seconde case. Il limite posto è quello di non poter richiedere la detrazione per più di due unità immobiliari. Fanno eccezione tutti gli interventi per l’antisismica, che invece possono essere detratti per tutte le abitazioni che si possiedono, purché si rispettino tutti i requisiti richiesti per gli interventi. Tornando al tema della riqualificazione energetica, invece, una volta che non si supera la condizione del numero massimo di due unità immobiliari per cui si può richiedere il maxi bonus, non si fanno differenze tra le prime e le seconde case.A questo punto vale la pena soffermarsi su cosa si intenda con seconda casa: ai fini fiscali, non si tratta solo ed esclusivamente di case di villeggiatura, ma di tutti gli immobili che un individuo possiede senza risiedervi come abitazione principale. Ne sono un esempio anche le case date in affitto. Questo significa che, anche per le “case per le vacanze”, il Superbonus 110% diventa un’occasione per intervenire sugli edifici esistenti. Dopo di che, c’è un ulteriore vincolo da considerare, che riguarda la categoria catastale dell’edificio. La detrazione, infatti, non può essere applicata alle abitazioni signorili (A/1), abitazioni in villa (A/8), castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico (A/9). Allo stesso tempo, non è possibile richiedere l’accesso al Superbonus nel caso in cui un immobile sia destinato ad attività lavorativa. Superbonus 110 seconde case: le opportunità Una volta verificata l’ammissibilità degli immobili, la possibilità di beneficiare del Superbonus 110% per la riqualificazione delle case di villeggiatura dipende dai lavori che vi si vogliono eseguire. Le detrazioni fiscali spettano a chi esegue: Interventi di isolamento termico dell’involucro (almeno per il 25% della superficie disperdente lorda); La sostituzione degli impianti per la climatizzazione invernale sulle parti comuni con impianti centralizzati (nel caso dei condomini) o dell’edificio unifamiliare; Interventi antisismici, per ridurre il rischio sismico. Questi interventi sono fondamentali per accedere al bonus e sono definiti “trainanti”. Nel caso delle case di villeggiatura, sia l’isolamento termico, che la scelta del nuovo impianto per la climatizzazione, è importante fare attente valutazioni rispetto alla località e all’utilizzo dell’edificio. L’obiettivo è sempre quello di favorire l’efficientamento energetico, per cui l’isolamento termico dovrà essere fatto con spessori e materiali adeguati, così come il calcolo della potenza dell’impianto dovrà essere corrispondente alle reali necessità. Nel caso si sia proprietari di un appartamento, si potrà beneficiare del Superbonus purché si esegua almeno uno degli interventi trainanti sopra citati. A questi interventi trainanti, si possono abbinare ulteriori interventi trainati, come ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici, la sostituzione degli infissi, l’installazione di schermature solari, la sostituzione del sistema di distribuzione del calore, l’installazione di colonnine elettriche. A seconda della tipologia di edificio e dell’uso che se ne fa, quindi si possono valutare quali interventi sono più indicati.Sfruttare il Superbonus per la riqualificazione delle seconde case è un’opportunità per intervenire su edifici che, abitualmente, si tendono a trascurare rispetto alle abitazioni principali. Molto spesso, infatti, le case dedicate alle vacanze sono meno soggette a manutenzione e si preferisce ridurre gli investimenti sulle abitazioni che non si vivono con regolarità. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento