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Le fondazioni del campanile, più strette e maggiormente caricate rispetto a quelle della chiesa, mostravano cedimenti più marcati rispetto a quest’ultima. In pratica era in atto un cedimento differenziale, con il campanile in movimento rispetto al resto dell’edificio che risultava fermo e stabile sulle proprie fondazioni. La soluzione Per la posizione del campanile, interamente inglobato tra le mura della chiesa, un intervento di sottofondazione tradizionale (micropali, jet grouting, ecc.), avrebbe comportato evidenti problemi d’invasività. Sarebbe stato necessario, infatti, intervenire portando i macchinari all’interno dell’edificio con ovvie conseguenze per gli altari, la pavimentazione, il coro e tutte le preesistenze di una chiesa di grande valore storico. La soluzione è stata individuata nella metodologia di consolidamento URETEK DEEP INJECTIONS® che utilizza una resina capace di esercitare un’elevata pressione d’espansione, migliorando lo stato di addensamento generale del terreno di fondazione, pur rimanendo localizzata nel volume di terreno significativo sotto la fondazione stessa. Un sofisticato sistema di monitoraggio delle fessure ne ha evidenziato la chiusura durante le fasi d’iniezione e non ha rilevato variazioni significative in seguito. L’intervento è stato completato in sette giorni lavorativi. L’intervento In assenza di un vero e proprio sistema fondale, i fori sono stati realizzati nelle immediate vicinanze della muratura portante in modo da raggiungere con precisione il terreno sottostante. Sono state eseguite iniezioni di tipo colonnare, estraendo il tubo d’iniezione con velocità controllata da un apposito estrattore. Partendo dalla profondità di -7,5 m da p.c., le iniezioni terminavano alla quota del piano d’imposta delle fondazioni o al primo segnale di sollevamento (>= 1 mm). Per non invadere l’interno della chiesa, forando la pavimentazione esistente e disturbando le attività di culto, si sono eseguite perforazioni oblique che, dalla sala interna al campanile, raggiungevano in profondità lo strato di terreno da consolidare. All’interno della cella campanaria, a ogni foro verticale è stato associato un foro obliquo con inclinazione tale da attraversare il muro di fondazione e coprire in profondità tutta l’area prevista dal progetto. Controlli e verifiche – Durante le iniezioni, che hanno interessato lo strato di terreno maggiormente gravato dalle tensioni indotte dal carico soprastante, l’intera struttura e le zone limitrofe sono state monitorate per mezzo di livelli laser con precisione di 1 mm. – Durante le fasi di perforazione è stato anche possibile verificare puntualmente la profondità delle fondazioni del campanile, variabile tra 2.7 m. e 3.5 m. – Un raffinato sistema di monitoraggio, iniziato prima dell’intervento e tuttora in corso, ha evidenziato la chiusura delle crepe durante le fasi d’iniezione e una generale situazione di stabilità del manufatto dopo la fine lavori. Torre Campanaria del 1600 Tipo di struttura: Edifici storici e di pregio Tipo servizio: Deep Injections Comune: Borgolavezzaro Provincia: Novara Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento