Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Sempre più utilizzate, le piastrelle ceramiche di grande formato hanno bisogno di prodotti ad alte prestazioni per una posa accurata. Gli adesivi cementizi Mapei rispondono alle esigenze di committenti, progettisti e posatori grazie alle eccellenti performance tecniche. Indice degli argomenti: Cosa si intende per piastrelle grandi formati? Le soluzioni Mapei Gli adesivi adatti per grandi formati e materiali lapidei La norma UNI 11493 Da tempo il settore ceramico è in grado di proporre al mercato piastrelle di grandi dimensioni e di ridotto spessore. Sono i cosiddetti “grandi formati“, prodotti che, per dimensioni e caratteristiche, suscitano l’interesse di committenti e di architetti sempre più orientati verso questo trend. Coprono infatti grandi superfici, riducono le interruzioni tecniche del rivestimento (fughe e giunti) e accelerano i tempi di posa. Ma cosa si intende per piastrelle grandi formati? La norma Uni 11493-1 del 2016 (che ha modificato la 11493 del giugno del 2013 che contiene le linee guida per la posa di ceramica “Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”) definisce di grande formato le piastrelle con un lato di lunghezza superiore a 60 centimetri (com’è noto, sono presenti sul mercato piastrelle che superano i 3 metri di lunghezza e possiedono spessori ridottissimi: da 3 a 6 millimetri; nda). Nella posa delle piastrelle di grande formato, per impedire la flessione delle lastre, occorre prestare molta attenzione ad alcune operazioni, come la loro movimentazione in cantiere, che avviene mediante carrelli, ventose o strutture fisse. Altro aspetto cruciale per una corretta posa in opera riguarda la cura del sottofondo: queste lastre, proprio in relazione al loro ridotto spessore, esigono un sottofondo perfettamente planare e privo di irregolarità. Inoltre, serve prestare attenzione alla stesura dell’adesivo, che deve avvenire con una doppia spalmatura, sia sul sottofondo sia sul retro della lastra, ciò per evitare la presenza di vuoti al di sotto della superficie del materiale. L’adesivo deve essere steso con spatole adeguate, tale da trasferire la giusta quantità. Una volta posata, la lastra ceramica va compressa manualmente o con una piastra meccanica vibrante per assicurare il massimo contatto lastra-adesivo-supporto. Vanno sempre realizzate, nonostante si sia in presenza di lastre di grandi dimensioni, le fughe tra un elemento e l’altro, come peraltro prescrive la normativa. Le fughe vanno poi riempite con materiale da scegliersi in funzione delle caratteristiche del rivestimento. Per la posa dei grandi formati, come stabilisce la norma 11493 del 2013 e le sue successive modifiche (la 11493-1 e la 11493-2 entrambe del 2016) occorre impiegare un adesivo deformabile. È preferibile impiegare un adesivo di classe ad alta deformabilità, classificato come S1 o S2 in accordo alla normativa EN12004 (Classificazione degli adesivi). Tali indicazioni sono stampate sui sacchetti delle confezioni del prodotto e sulle schede tecniche dei materiali. Le soluzioni Mapei Per questo tipo di posa, è possibile utilizzare la famiglia degli adesivi Ultralite. Si tratta di adesivi a base cementizia, monocomponenti e alleggeriti. Utilizzando materiale riciclato alleggerito, la confezione del prodotto pesa 15 chilogrammi, contro i 25 del prodotto tradizionale. Oltre alla diminuzione di peso, la presenza di materiale alleggerito nell’impasto conferisce una maggiore fluidità all’adesivo, che scorre quindi più facilmente sotto la spatola durante la posa. Terzo vantaggio riguarda il consumo: il prodotto alleggerito permette, infatti, di coprire una superficie di posa più ampia rispetti ai sistemi non alleggeriti. La combinazione di queste caratteristiche e dei relativi vantaggi si rivela molto più utili nel caso dei grandi formati, per la posa dei quali la stessa normativa stabilisce che non vi debbano essere dei vuoti tra sottofondo e lastra. Proprietà e caratteristiche che si ritrovano nei prodotti Mapei Ultralite S1 e S2. Ultralite S2 Come indicato nella stessa normativa, la posa dei grandi formati richiede la doppia spalmatura di adesivo, sia sul fondo, mediante una spatola dentata, sia sul retro della lastra a zero millimetri. Una volta posata la lastra, la stessa va fatta aderire e comprimendola a mano o a macchina. Le medesime operazioni si applicano anche per la posa di piastrelle in verticale. In questo caso, l’utilizzo degli adesivi Ultralite S1 e Ultralite S2 aiutano a contenere il peso di ogni singolo elemento di rivestimento. Un’ulteriore distinzione va operata per quanto riguarda gli adesivi rapidi e non. Questi ultimi infatti richiedono tempi di asciugatura piuttosto lunghi, secondo i casi da dieci a quindici giorni. Gli adesivi rapidi invece hanno tempi di asciugatura più contenuti: anche solo tre giorni. Il Keraquick Maxi S1 è un adesivo rapido, deformabile e viene utilizzato nei casi in cui occorre operare rapidamente o quando si deve incollare una pietra naturale. Keraquick Maxi S1 Infine, anche per quanto riguarda la posa dei grandi formati, occorre provvedere alla realizzazione delle fughe, così come peraltro stabilisce la normativa di riferimento. Gli adesivi adatti per grandi formati e materiali lapidei Ultralite S1 È un adesivo cementizio monocomponente, alleggerito, ad alte prestazioni, deformabile, a scivolamento verticale nullo e tempo aperto allungato, con tecnologia Low Dust, ad alta resa, facile spatolabilità, adatto per piastrelle di ceramica e materiale lapideo. Ha un alto contenuto di materiale riciclato, bassa emissione di sostanze organiche volatili e produce meno polveri in fase di impasto. Ha un’alta resa e un peso minore delle confezioni: caratteristiche che permettono di ridurre i consumi e i costi di trasporto. Ultralite S1 grazie alla sua deformabilità di Classe S1 ha una buona capacità di assorbire i movimenti del sottofondo o le variazioni dimensionali delle piastrelle riducendo quindi possibili fenomeni di distacco. Inoltre l’adesivo Ultralite S1 grazie alle sue proprietà tissotropiche è indicato per la posa di piastrelle anche a parete. La durata dell’impasto è di oltre 8 ore, il tempo aperto di 30 minuti. Può essere reso pedonabile in circa 24 ore, mentre la messa in esercizio è di circa 14 giorni. Disponibile nei colori grigio e bianco. L’applicazione avviene a spatola (4-5-6-10), il consumo è pari a 1,5-2,5 kg/mq, le confezioni sono in sacchi da 15 kg. Ultralite S2 È un adesivo cementizio monocomponente, alleggerito, ad alte prestazioni, altamente deformabile, a tempo aperto allungato, con elevata capacità bagnante sul retro della piastrella, alta resa e facile spatolabilità. Adatto per piastrelle in ceramica e materiale lapideo e per la posa di grès porcellanato di grande formato e a basso spessore, anche in facciata esterna o su isolamento a cappotto. Ultralite S2, con deformazione trasversale superiore ai 5 mm, ha un’ottima capacità di compensare eventuali movimenti del sottofondo, dilatazioni termiche o variazioni dimensionali delle piastrelle senza causare il distacco delle stesse. L’impasto ha una durata di 8 ore e tempo aperto maggiore di 30 minuti. Può essere reso pedonabile in circa 24 ore, mentre la messa in esercizio è di circa 14 giorni. Disponibile nei colori grigio e bianco. L’applicazione avviene a spatola (4-5-6-10), il consumo è pari a 0,8 kg/mq per millimetro di spessore ed è pari a 1,5-2,5 kg/mq, le confezioni sono in sacchi da 15 kg. Keraquick Maxi S1 È un adesivo cementizio ad alte prestazioni, a presa e idratazione rapida e scivolamento verticale nullo, deformabile, per piastrelle in ceramica e particolarmente indicato per materiale lapideo anche di grande formato. Ha basse emissioni di sostanze organiche volatili. Idoneo per spessore di adesivo fino a 15 millimetri. La durata dell’impasto è di 45 minuti, il tempo aperto di 20. Può essere reso pedonabile in 2-3 ore, mentre la messa in esercizio è di 24 ore (3 giorni per vasche e piscine). Disponibile nei colori grigio e bianco. Il consumo è pari a 1,2 kg/mq per millimetro di spessore, le confezioni sono in sacchi da 25 e 23 kg, le scatole pesano da 4 x 5 kg Alupack. La norma UNI 11493 La norma Uni 11493 è stata introdotta nel 2013 e regolamenta la posa delle piastrelle ceramiche a pavimento e a parete, interne ed esterne, installate principalmente con adesivi, ma anche con malta cementizia o con altri sistemi. La norma, valida a livello nazionale, regola la scelta dei materiali, la progettazione, l’installazione, l’impiego e la manutenzione e specifica quali sono le soluzioni da adottarsi per assicurare il raggiungimento di un alto livello qualitativo e il suo mantenimento nel tempo. Sebbene non costituisca testo di legge, la norma Uni 11493 si pone comunque come testo di riferimento per il settore, in quanto viene sempre più spesso utilizzata nella stesura dei capitolati d’appalto, oltre a essere adottata come paradigma di un lavoro svolto o meno a regola d’arte nel caso si rendano necessarie perizie tecniche nel corso di un contenzioso. La norma basa la qualità di una piastrellatura ceramica sulla conformità ai requisiti di regolarità, durabilità, manutenibilità, sicurezza e sostenibilità. La conformità a tali requisiti deve essere conseguita con il contributo indispensabile di tutte le figure coinvolte nella progettazione, installazione, utilizzo e manutenzione della piastrellatura. Tali funzioni sono chiaramente definite all’interno della norma stessa (committente, progettista, direttore lavori, posatore, produttori e venditori dei diversi materiali). Le piastrelle di ceramica, utilizzate per il rivestimento superficiale di pavimenti e pareti, hanno due funzioni fondamentali: una funzione tecnica, cioè resistere alle sollecitazioni di esercizio (chimico-fisiche, meccaniche, termiche e igrometriche) garantendo la sicurezza delle persone e dell’ambiente, e una funzione estetica. Entrambe le funzioni sono fondamentali per la soddisfazione dell’utilizzatore e nessuna delle due può essere sacrificata. Le prescrizioni contenute nella norma considerano le piastrelle essenzialmente nella loro funzione tecnica, come un materiale da costruzione e non come componente di arredo. Nel giugno del 2016 è stata pubblicata la prima revisione della norma 11493, elaborata dal Gruppo di lavoro Uni. La modifica si è resa necessaria per correggere alcune imprecisioni della norma originaria: non era del tutto chiaro, ad esempio, il dimensionamento delle campiture su superfici esterne verticali e di facciata o le caratteristiche tecniche dei profili preformati per giunti di dilatazione. Inoltre, sono state meglio specificate le caratteristiche minime dei massetti su cui è possibile effettuare la posa di piastrellature ceramiche, in funzione delle diverse classi di esposizione. Nella versione precedente si raccomandavano sottofondi con almeno 40 MPa di resistenza alla compressione per posa a pavimento in esterno, indipendentemente dal tipo di traffico a cui erano sottoposti; tale valore è stato corretto in 30 MPa per superfici soggette a solo traffico pedonale. Nell’occasione, l’Uni propose al gruppo di lavoro anche di predisporre una nuova norma riguardante la figura del posatore, da cui è scaturita la Uni 11493-2. Più precisamente ora sono disponibili l’Uni 11493-1: 2016 dal titolo “Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete – Parte 1: Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione” (che sostituisce la norma Uni 11493: 2013) e la Uni 11493-2: 2016 “Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete – Parte 2: requisiti di conoscenza, abilità e competenza per posatori di piastrellature ceramiche a pavimento e a parete”. Fonti Mapei e Assoposa Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento