Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’eliminazione dei fumi in maniera “naturale”, cioè senza l’ausilio di ventilatori, da un locale in cui si è sviluppato un incendio è un problema molto complicato. E’ difficile infatti conoscere a priori quanto fumo e quanto calore può evacuare una apertura. Solo costosi programmi di fluidodinamica riescono a simulare l’effetto dei numerosi parametri che intervengono durante l’incendio. Per questo motivo la parte centrale della norma è un esperimento che su un EFC in scala reale aperto, simula gli effetti che un forte vento avrebbe durante un rogo. Il risultato di questa esperienza è un valore numerico che indica la superficie della apertura che effettivamente lascia passare fumo e calore. Situazione storica Prima del 1 aprile 2004 (data di inizio del periodo di transizione prima dell’obbligatorietà) e fino al settembre 2006 la situazione in Italia ed in Europa era decisamente diversa. Ogni stato aveva un ente di controllo (in Italia i Vigili del Fuoco) che emetteva norme o regole tecniche per la produzione, le prove e l’installazione di EFC. Ogni norma era diversa ed era molto difficile la libera circolazione delle merci. La norma in vigore in Italia era la UNI CPAI VVF 9494. Ogni EFC installato doveva essere conforme ad un tipo omologato da un laboratorio autorizzato. Istituto Giordano era ed è tuttora un laboratorio autorizzato in questo senso. La direttiva prodotti da costruzione nel caso degli EFC La direttiva 89/106/CEE è basata sul “new approach”. Assieme ad altre direttive crea percorsi preferenziali per arrivare alla marcatura CE: le norme armonizzate. Se un fabbricante costruisce un oggetto utilizzando integralmente una o più norme armonizzate si presume che l’oggetto in questione sia conforme alle direttive citate nell’allegato ZA delle stesse norme. La norma EN 12101-2 è una norma armonizzata per la direttiva prodotti da costruzione. L’allegato ZA è presente in ogni norma armonizzata e contiene i collegamenti dei punti della direttiva, per i quali si presume la conformità, ai relativi punti della norma (vedi tabella estratta dalla EN 12101-2). Tabella ZA.1 – Punti rilevanti Caratteristiche essenziali della direttiva Punto del requisito in questa Norma Europea Livelli e/o classi imposti Note Condizioni di attivazione nominale-sensibilità 4.14.2 Ritardo di risposta (tempo di risposta) 7.1.2 s Affidabilità operativa 7.17.4 Efficacia di estrazione di fumo-gas caldi 6 Superficie utile di apertura 6 m2 Parametri prestazinali in condizioni di incendio 7.5 Resistenza al fuoco Stabilità meccanica 7.5 Capacità di apertura in condizione ambientale 7.27.3 Reazione al fuoco 7.5.2.1 La direttiva prodotti da costruzione impone poi diversi criteri per ottenere la marcatura CE a seconda della criticità del prodotto nella sicurezza degli edifici. Esistono sei diverse possibilità cioè sei sistemi di attestazione della conformità; dal 4 che è il più blando, al più restrittivo 1+, passando per i sistemi 3, 2, 2+ ed 1. Nella norma armonizzata per i nostri prodotti la tabella ZA.2 determina quale sistema utilizzare. Prodotto Impiego previsto Livello/i o classe/i Sistema di attestazione della conformità Evacuatori di fumo e calore naturali Sicurezza incendio 1 Il sistema di attestazione della conformità 1 chiede che siano applicate almeno le seguenti procedure: 1. ITT. (Initial Type Testing) Prove iniziali di tipo; 2. FPC. (Factory Production Control) Controllo di produzione in fabbrica. Compiti del produttore e compiti dell’Organismo notificato. Nel sistema di attestazione della conformità 1 per EFC, le prove iniziali di tipo devono essere eseguite all’inizio della produzione di un nuovo tipo di prodotto, all’inizio di un nuovo metodo di produzione, o comunque quando un intervento può modificare le proprietà dichiarate. Queste prove possono essere eseguite solo da un Organismo Notificato abilitato. Il fabbricante deve inoltre stabilire, documentare e mantenere un sistema FPC per assicurare che i prodotti immessi sul mercato siano conformi ai requisiti minimi della direttiva e alle caratteristiche definite nelle prove di tipo iniziali. Un FPC che soddisfa i requisiti della norma EN ISO 9001 è considerato soddisfacente. La sorveglianza sul FPC può essere eseguita solo da un Organismo Notificato abilitato. Le prove Le prove iniziali di tipo oltre ad individuare il rendimento fluidodinamico devono caratterizzare l’evacuatore rispetto a molte altre situazioni che lo coinvolgeranno durante la propria vita. In particolare un EFC deve poter svolgere il proprio compito in ogni condizione atmosferica, termica e di usura prevedibile. Sarà necessario infatti poter valutare: – quanto calore può sopportare l’EFC prima che risulti impossibile la sua apertura; – quale la massima velocità del vento, quale la minima temperatura e quanto spesso può essere il manto nevoso che lo può ricoprire, senza che ne sia impedita l’apertura nei tempi richiesti; – quanti cicli di apertura chiusura può sopportare con sicurezza. La marcatura CE La norma EN 12101-2 è una norma di tipo prestazionale per cui unitamente alla marcatura CE sul prodotto sono riportati i risultati conseguiti nelle provi iniziali di tipo. Questi sono suddivisi in classi: WL (carico vento), SL (carico neve), T (temperatura), RE (affidabilità), B (calore), Aa (superficie utile). Vicino al marchio CE sarà riportato il numero identificativo dell’Organismo notificato che ha eseguito le prove di tipo e le verifiche sul FPC; nel nostro caso Istituto Giordano porta il numero 0407. La marcatura CE riportata sul prodotto rappresenta la conformità a tutte le direttive di sicurezza applicabili al momento della immissione sul mercato (la direttiva macchine e la direttiva CPD). Istituto Giordano, in forza alle sue autorizzazioni, può seguire il produttore nella procedura di valutazione della conformità di evacuatori di fumo “naturali”. La norma di riferimento per questo procedimento è la UNI EN 12101-2:2004 “Sistemi per il controllo di fumo e calore – Parte 2: Specifiche per gli evacuatori naturali di fumo e calore”. *Resp. Lab. Evacuatori fumo e calore Istituto Giordano Didascalie: Foto 1: Macchina per la verifica della S.U.A. (Superficie Utile Aerodinamica) Foto 2: Consolle di controllo del laboratorio E.F.C. (Evacuatori Fumo e Calore) Foto 3: Esempio di marcatura CE applicata su un EFC Per ulteriori informazioni www.giordano.it Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento