Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La percezione di uno spazio e il benessere psicofisico di un individuo sono fortemente influenzati dall’illuminazione di quel luogo. Ecco perché è importante realizzare un progetto illuminotecnico che valorizzi lo spazio conferendo comfort visivo. A cura di Gaia MussiIndice: Cos’è la luce e le principali grandezze fotometriche Il progetto illuminotecnico e il comfort visivo Non dimentichiamo il risparmio energetico! La luce è stata oggetto di studio in diverse discipline e nel campo dell’architettura le si è attribuito più volte un grande valore artistico, simbolico e progettuale. L’illuminotecnica è quella disciplina che studia l’illuminazione degli spazi interni ed esterni e richiede competenze interdisciplinari legate alla natura dell’occhio umano, all’elettrotecnica, al mondo impiantistico e ai principi di progettazione architettonica. L’obiettivo di un progetto illuminotecnico è offrire una condizione di comfort tale per cui siamo in grado di svolgere al meglio le attività che siamo chiamati a compiere in un determinato luogo, in cui l’equilibrio tra luce naturale ed artificiale sia il migliore possibile. Cos’è la luce e le principali grandezze fotometriche La luce è un’onda elettromagnetica che si propaga nel vuoto, è quello stimolo fisico che ci permette di percepire il colore e le forme degli oggetti. Questa energia si diffonde attraverso delle radiazioni ondulatorie e il nostro occhio è sensibile in modo differente alle diverse lunghezze d’onda, che appartengono ad un intervallo, detto spettro del visibile. Ogni oggetto che è in grado di emanare una radiazione diviene una sorgente luminosa.Quando si realizza un progetto illuminotecnico si fa riferimento ad alcune grandezze fotometriche che influenzano le caratteristiche della luce e dell’illuminazione, sia artificiale che naturale. Tra queste: il flusso luminoso, cioè la quantità di energia emessa da una sorgente luminosa in un’unità di tempo; il livello di illuminamento, che possiamo intendere come la quantità di luce in un ambiente; la luminanza, quindi l’entità della luce emessa in direzione del soggetto; l’intensità luminosa emessa da una sorgente in un ambiente; la distribuzione della luce e la sua incidenza sugli oggetti; la resa cromatica e la temperatura della luce. Una corretta regolazione di questi fattori permette una condizione di benessere visivo, da studiare in relazione alle attività previste nei diversi ambienti. Il progetto illuminotecnico e il comfort visivo Realizzare un progetto illuminotecnico significa studiare una soluzione che permetta le migliori condizioni di illuminazione in un ambiente, sia esso esterno o interno, sulla base delle sue caratteristiche fisiche e funzionali. Progettare l’illuminazione quindi comporta la scelta degli apparecchi illuminanti da predisporre in un locale, con considerazioni riguardo il numero, la tipologia e la posizione. Anche la manutenzione dell’impianto e dei corpi illuminanti è fondamentale già in fase progettuale e condiziona l’efficacia del progetto nel corso del tempo. Per il progetto illuminotecnico, è possibile far riferimento anche a dei software che sono in grado di simulare le condizioni di illuminamento in uno specifico spazio e il comportamento delle diverse superfici. Studio dell’illuminazione in un ambiente interno. Fonte: Manuale illuminotecnico pratico, Zumtobel Tra i principali fattori da considerare per il progetto illuminotecnico c’è il livello di illuminamento dell’ambiente, che influisce sulla capacità e sulla velocità di percepire lo spazio. In Italia non esiste una legge a cui sottostare per una corretta progettazione dell’illuminazione, ma sono state recepite le Norme Europee EN 12665:2002 Luce e illuminazione. Termini base e criteri per requisiti specifici di illuminazione e dall’ottobre 2004 la EN 12464 Light and Lighting. Lighting for work place. Indoor Work Places, che specifica i requisiti di illuminamento per le postazioni di lavoro in ambienti chiusi. Il progetto dell’impianto di illuminazione può soddisfare il livello massimo di illuminamento necessario in un ambiente e poi prevedere regolazioni automatizzate durante il giorno e grazie a dei sensori di luce diurna è possibile regolare la luce artificiale in base alle condizioni della luce naturale. Allo stesso modo l’installazione di dimmer permette all’utente di regolare autonomamente l’illuminamento in base alle proprie esigenze e attività. In ogni caso è previsto un valore minimo di 20 lux e uno massimo di 4000-5000 lux, al di fuori dei quali il soggetto è in condizioni di disagio. Inoltre, la progettazione deve garantire una giusta distribuzione delle luminanze. Un contrasto troppo basso può rendere difficile la lettura degli oggetti e creare ambienti poco stimolanti, così come un contrasto eccessivo può dar luogo a disagio nel soggetto. Un esempio è il fenomeno dell’abbagliamento, per una variazione repentina o eccessiva dei contrasti e può essere diretto o riflesso a seconda della fonte di abbaglio. Attenzione quindi alla scelta dei corpi illuminanti, alla loro distribuzione e alle finiture delle superfici in un locale o del piano di lavoro.Un altro importante parametro da considerare per il progetto illuminotecnico è rappresentato dalla resa cromatica della luce. Per valutarne la tonalità si fa riferimento alla temperature di colore di una sorgente, che quando è bassa corrisponde a luci “calde” (2000°K arancione) e quando si alza corrisponde a tinte “fredde” (4000°K bianco freddo). Colore e luce Non dimentichiamo il risparmio energetico! Oltre alla ricerca del benessere visivo, il progettista non deve mai dimenticare che l’illuminazione artificiale ha un grande peso anche in termini di efficienza energetica. Per cui è importante scegliere tecnologie a basso consumo e sfruttare nel migliore dei modi l’illuminazione naturale. Risparmio energetico nell’illuminazione Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento