Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Un processo di fusione brevettato permette l’utilizzo di plastica post-consumo e rifiuti post-industriali per la realizzazione di parti stampate per compressione. La composizione media è 32-38% polietilene a bassa densità (LDPE), 27-33% polietilene ad alta densità (HDPE), 8-12% polipropilene (PP), 8-12% polistirene (PS), 3-7% acrilonite butadiene stirene (ABS), 3-7% carta, 2-3% poliammide (PA), 0,8-1,2% polietilentereftalato (PET), 0,8-1,2 polivinilcloruro (PVC) e 1-1,4% legno, alluminio, tessuto e altri materiali inerti. L’azienda produttrice recupera annualmente oltre 1 milione di tonnellate di rifiuti altrimenti destinati alle discariche. Possibili progettazioni e dettagli funzionali includono centine rinforzate, parti bugnate per il settore ferramenta, componenti di ancoraggi a scatto (snap-fit). Il materiale è resistente all’umidità, non si decompone, né scheggia, ed è resistente ad usura, impatti, acqua, sale, olio, agenti chimici ed insetti. È disponibile in tre blend compositi e resistenze che includono la versione economica (base poliolefinica, contenuto non industriale) per applicazioni non strutturali, standard (base poliolefinica, contenuto post-industriale fino al 50%), per singoli carichi e studiata per carichi multipli (base poliolefinica, contenuto post-industriale fino al 80%), con proprietà meccaniche determinate dalla durezza. Il carico di rottura arriva a 248 MPa (36,000 psi), il modulo di allungamento a 2.227 MPa (323.000 psi) e il modulo elastico a flessione a 2.158 MPa (313.000 psi). Il costo è concorrenziale rispetto a quello dei termoplastici non riciclati e significativamente più basso rispetto al legno. Le parti sono indicate per utilizzo in interni ed esterni, le applicazioni includono arredi, componenti per immagazzinaggio, attrezzatura per il settore marino, industriale e ricreazionale per esterni. Codice MC: 6045-01 Partnership Questa scheda di Infobuild è realizzata in collaborazione con Material ConneXion®, il più grande centro di documentazione e ricerca sui materiali innovativi e processi produttivi provenienti da tutto il mondo. Fondata negli USA nel 1997 da George M. Beylerian, nel corso degli anni ha raccolto nella sua Library, oltre 3.000 materiali e processi produttivi. La Library si arricchisce ogni mese di 30-45 nuovi materiali, selezionati da una giuria internazionale e interdisciplinare, tra i tanti inviati direttamente dalle aziende o ricercati da tecnici specializzati. I materiali, una volta scelti, vengono inseriti nel database on-line e fisicamente sia nella sede di New York che in quelle di Milano e Colonia e diventano le novità di prodotto più interessanti dal punto di vista dell’innovazione, delle caratteristiche tecniche e delle possibilità applicative. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento