Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’ing. Jean Regad, che ha partecipato al progetto di consolidamento, ha sottolineato che “si tratta di un complesso costituito da nove parti, costruito all’inizio del XIX secolo e precisamente nel 1828. Si tratta di edifici residenziali costruiti sulle fondazioni delle opere di fortificazione della città di Ginevra. Il lato strada dell’edificio, infatti, è stato appoggiato sulle fondazioni dell’antico muro di cinta, tuttavia, la gran parte della costruzione è impostata su un antico riporto.” Ci sono innumerevoli evidenze del cedimento in corso. Le fessurazioni, come ad esempio quelle presenti nell’atrio dell’edificio, negli ultimi anni si sono notevolmente allargate. “L’abbassamento della fondazione è stato rilevato per la prima volta nel 1976. La velocità del fenomeno all’inizio è raddoppiata ed infine ha raggiunto valori pari ad otto volte quella iniziale. La situazione ci ha quindi portato ad adottare le necessarie contromisure.” Un’attenta analisi della situazione ce la offre Jean Claude Griessen, geologo, anche lui nel pool di professionisti incaricato del progetto di consolidamento: “Già all’epoca della realizzazione dell’edificio la fondazione del lato ceduto è sprofondata nello strato di riporto. Ciò ha portato all’importante abbassamento che oggi possiamo osservare; stiamo parlando di un cedimento differenziale di complessivi 20 cm. In questo contesto non erano possibili lavori che limitassero l’accesso alle cantine e così abbiamo cercato il metodo di consolidamento meno complicato. Questa scelta ci ha permesso di gestire il problema con facilità senza dover svuotare completamente il piano cantina.” L’intervento Uretek® è stata incaricata del consolidamento del terreno di fondazione di questo complesso storico lungo un’estensione di 280 m complessivi. Con il metodo brevettato Uretek Deep Injections®, Uretek® inietta nel terreno la speciale resina Geoplus® che espandendosi, per effetto di una reazione chimica, sviluppa un’elevata pressione di rigonfiamento che compatta il terreno in profondità così come ci spiega Hanspeter Müller, amministratore delegato di Uretek Schweiz Spa: “Il metodo Uretek Deep Injections®, così come dice il nome, prevede la realizzazione di iniezioni a diversi livelli di profondità. In primo luogo si realizzano le perforazioni con perforatori manuali, dopodiché si inseriscono nei fori i tubi di iniezione di diverse lunghezze che vengono in seguito spinti nel terreno a vibrazione.” I tubi di 12 mm di diametro di varie lunghezze, fino ad un massimo di 5 m, sono posati in opera con un’interasse regolare di ca. 80 cm in corrispondenza dei muri portanti, sia all’interno delle cantine, così come, in parte, anche all’esterno dell’edificio. La resina è iniettata allo stato liquido e si espande nel terreno ca. 10/15 volte. Grazie all’ausilio di un sistema laser, in grado di rilevare movimenti millimetrici, i lavori di consolidamento sono stati costantemente monitorati. Hanspeter Müller: “Il progetto ha previsto la realizzazione di prove penetrometriche comparative, realizzate a campione, che hanno evidenziato il netto miglioramento dei parametri di rigidezza del terreno.” Ing. Regad: “Per quanto concerne la durata dei lavori siamo molto soddisfatti: il cantiere è stato ultimato in meno di un mese ed i risultati evidenziano che il lavoro ha avuto complessivamente successo.” Jean Claude Griessen: “È stata fatta molta esperienza in lavori di questo tipo ed Uretek® ha potuto perciò dimostrare di avere grande professionalità e capacità operativa in situazioni difficili come questa.” Al termine dei lavori rimane solo qualche piccola traccia delle iniezioni realizzate, mentre sulle strade di Ginevra la vita continua indisturbata. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento