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Indice degli argomenti: Cosa rientra nella manutenzione ordinaria del tetto Cosa si intende per manutenzione straordinaria del tetto? Quali lavori di manutenzione del tetto sono detraibili Manutenzione della copertura: perché è importante e quando farla La manutenzione della copertura è essenziale per garantirne il corretto stato di conservazione e assicurare che, nel tempo, continui ad assolvere in modo efficace tutte le sue funzionalità. Il tetto, infatti, protegge l’edificio dagli agenti atmosferici esterni e ha un ruolo fondamentale per la conservazione del comfort interno e per garantire le migliori prestazioni energetiche. Il tetto, perciò, deve essere mantenuto sotto controllo, assicurandosi sempre che sia integro e privo di criticità o forme di degrado. Una costante e corretta manutenzione della copertura, inoltre, dovrebbe prevenire guasti o deterioramenti tali da dover intervenire in modo più significativo sulla struttura. Banalmente, un’infiltrazione d’acqua trascurata, per quanto di ridotta entità, nel tempo può causare danni ingenti alla struttura, la cui risoluzione richiede investimenti decisamente maggiori. Occuparsi della manutenzione ordinaria del tetto significa aumentare la sicurezza e la durata nel tempo dei componenti edilizi. L’insieme di interventi utili alla cura della copertura, in base alla loro natura, si possono suddividere in manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria. Cosa rientra nella manutenzione ordinaria del tetto Gli interventi di manutenzione ordinaria del tetto sono quelli necessari ad assicurare il suo funzionamento nel tempo, senza che sia necessario intervenire in modo sostanziale sulla struttura o sugli impianti presenti. È proprio il Testo Unico dell’Edilizia a definirli tali, sottolineando che si parla di manutenzione ordinaria quando si è impegnati semplicemente nel mantenimento in efficienza dell’edificio. Questo significa che attività quali l’ispezione e la verifica del tetto, la sostituzione di alcune parti del manto di finitura, la pulizia delle grondaie o le riparazioni di elementi danneggiati rientrano in questa categoria di interventi. Non esiste a priori una periodicità di verifica che vada assolutamente rispettata, ma il consiglio è chiaramente quello di occuparsi in modo regolare della copertura. Ad esempio, sarebbe buona cosa verificare annualmente, anche solo visivamente, la corretta conservazione della copertura, intercettando per tempo eventuali criticità. Cosa si intende per manutenzione straordinaria del tetto? Per manutenzione straordinaria, invece, si intendono tutti quegli interventi sostanziali sulla copertura. Una grande differenza rispetto alla manutenzione ordinaria del tetto consiste sicuramente nel fatto che questi interventi non si eseguono con elevata frequenza, ma solo nel caso sia necessario farlo o, in ogni caso, con una cadenza di 10/15 anni. La manutenzione straordinaria, quindi, non ha lo scopo di mantenere in buono stato la copertura, ma piuttosto quello di migliorarne in modo significativo le prestazioni (sia in ambito strutturale, che energetico) o di risolvere criticità emerse nel tempo. Questo significa anche interventi mirati e specifici che riguardano solo alcuni componenti del tetto e non la sua interezza. Ne sono alcuni esempi il rifacimento del manto di copertura, l’installazione di pannelli isolanti o la risoluzione di problematiche dovute ad infiltrazioni d’acqua. Si nota subito che si tratta di opere decisamente più invasive di quanto visto per la manutenzione ordinaria e sicuramente più onerose anche da un punto di vista economico. Le tempistiche sono maggiori e generalmente è necessario ricorrere a manodopera specializzata, appositamente selezionata in base alle necessità. Quali lavori di manutenzione del tetto sono detraibili Proprio come avviene per altri interventi edilizi, anche le opere di manutenzione del tetto sono in alcuni casi detraibili, grazie ad incentivi fiscali quali il Bonus Ristrutturazioni o l’Ecobonus. Gli interventi che possono accedere alle detrazioni sono quelli relativi alle opere di manutenzione straordinaria e all’efficientamento energetico. Questo significa che non è possibile detrarre un intervento che prevede semplicemente la sostituzione di alcune tegole in copertura o la pulizia delle grondaie, ma ad esempio si può incentivare il rifacimento del manto con la posa di uno strato di isolamento. In ogni caso, non si detrae l’intera spesa, bensì il 50% dei costi sostenuti nel caso di manutenzione ordinaria e fino al 65% nel caso di riqualificazione energetica. Il consiglio, comunque, è quello di rivolgersi ad un tecnico professionista per valutare tutte le opportunità e redigere la documentazione necessaria. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento