Il Corso CEIM si conclude con successo: 40 nuovi consulenti esperti in impermeabilizzazione

Si è conclusa con grande soddisfazione – di docenti, studenti e organizzazione – la terza edizione del Corso CEIM di 1° livelloConsulente Esperto in Impermeabilizzazioni, organizzato da Prospecta Formazione e ospitato dal Politecnico di Milano. Un percorso di eccellenza, con un approccio multidisciplinare tra contenuti tecnici avanzati, casi studio e interazione continua con docenti e aziende.

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Il Corso CEIM si conclude con successo: 40 nuovi consulenti esperti in impermeabilizzazione

Si è conclusa la terza edizione del Corso CEIM di 1° livello – Consulente Esperto in Impermeabilizzazioni, organizzato da Prospecta Formazione e ospitato dal Politecnico di Milano.

Un format che si conferma di alto valore, capace di rispondere in modo concreto alla crescente richiesta di specializzazione nel settore dell’impermeabilizzazione, con un approccio multidisciplinare, pratico e aggiornato.

I 40 professionisti iscritti hanno partecipato attivamente superando con successo la prova finale, il che attesta non solo la qualità della proposta formativa, ma anche l’efficacia dell’interazione con i docenti e le aziende sponsor. Un risultato che premia la chiarezza didattica e la capacità del corso di trasformare la teoria in pratica operativa.

Durante le 5 giornate di formazione, per un totale di 40 ore accreditate (CFP), sono stati affrontati in modo approfondito tutti gli aspetti legati all’impermeabilizzazione: dall’analisi dei materiali alle tecniche applicative, dalla diagnostica alle responsabilità normative e assicurative. Non sono mancati focus specifici su errori comuni, casistiche reali, sicurezza in cantiere, normativa antincendio e fisica delle costruzioni.

E’ stata molto apprezzata la modalità ibrida, che ha permesso a molti partecipanti di seguire le prime quattro lezioni anche da remoto, garantendo flessibilità senza rinunciare alla qualità. L’ultima giornata, svoltasi in presenza al Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, ha rappresentato una bella occasione di networking, per consolidare competenze, confrontarsi con i docenti, incontrare i rappresentanti delle aziende sponsor e vivere momenti di formazione in presenza.

Il corpo docente, composto da dieci tra i massimi esperti italiani in impermeabilizzazione – tra cui tecnici, accademici, architetti e ingegneri con lunga esperienza sul campo – ha saputo offrire ai corsisti un panorama completo e rigoroso dei sistemi e normative, con presentazione di esperienze dirette e soluzioni applicative. Tra loro: Marco Argiolas (patologo edile), Antonino Broccolino (architetto e consulente sistemi impermeabili), Angelo Lucchini, Davide Luraschi e Matteo Fiori (docenti del Politecnico di Milano), Marco Peruzzi (Presidente Comitato Tecnico ASSIMP Italia), Francesco Ucini (IND.E.P.), Cristiano Vassanelli, Luca Bridi e Sergio Vianello.

I partecipanti hanno evidenziato, nelle loro valutazioni, l’elevata qualità della didattica, la completezza dei contenuti e la capacità di trasferire competenze spendibili immediatamente nella professione. Un successo pieno, che rafforza la centralità della formazione nel rispondere alle sfide di un’edilizia sempre più esigente in termini di prestazioni, durabilità e sostenibilità. 

Antonio Broccolino: l’evoluzione dell’impermeabilizzazione e la centralità della formazione

Antonio Broccolino, Architetto e consulente di sistemi impermeabili, ha condiviso la sua lunga esperienza sull’evoluzione del settore dell’impermeabilizzazione in Italia negli ultimi 50 anni. Secondo Broccolino, il cambiamento radicale del mondo dell’impermeabilizzazione è cominciato con l’uso del catrame per le prime coperture stradali, che ha visto una rapida evoluzione con l’introduzione del bitume e dei polimeri, che hanno trasformato il panorama della costruzione. L’introduzione delle membrane bitumino-polimero negli anni ‘70 ha segnato un punto di svolta, portando a una notevole automazione del processo e a una minore necessità di manodopera specializzata, ma allo stesso tempo creando nuove sfide in termini di competenze e conoscenze.

Antonio Broccolino: l’evoluzione dell’impermeabilizzazione e la centralità della formazione
Antonio Broccolino

“Quando è arrivata la membrana bitumino-polimero, nessuno sapeva come posarla”, racconta Broccolino. La sua esperienza in UNI, dove ha lavorato alla creazione di un codice di pratica per la corretta posa delle opere di impermeabilizzazione, è stata fondamentale per la standardizzazione del settore. Nonostante le difficoltà iniziali, il codice di pratica ha gettato le basi per l’impermeabilizzazione moderna, anche se la sua completa adozione non è priva di ostacoli.

Oggi, l’architetto sottolinea l’importanza cruciale della formazione:

“Nonostante le normative e i codici, trovo ancora che l’80-90% degli interventi di impermeabilizzazione siano eseguiti con errori. È fondamentale che i professionisti siano adeguatamente formati”, afferma Broccolino.

Il Corso CEIM, che insegna a progettare e realizzare sistemi impermeabili secondo la regola dell’arte, rappresenta una risposta concreta a questa carenza formativa. Secondo Broccolino, questo corso rappresenta una reale opportunità per chi desidera lavorare nel settore con competenze concrete e certificate.

Dovrebbe essere obbligatorio per chiunque firmi un progetto di impermeabilizzazione avere una formazione adeguata. Altrimenti, su che basi si basa la sua progettazione?”, conclude l’architetto.

 

Marco Argiolas: l’importanza di interventi corretti per evitare danni enormi

Marco Argiolas, Patologo Edile e tecnico specializzato in danni e difetti delle costruzioni, che per primo ha immaginato questo corso, ha chiarito l’importanza della corretta progettazione e realizzazione degli interventi di impermeabilizzazione.

Quando un progetto di impermeabilizzazione non viene seguito correttamente, i danni che ne derivano sono le principali cause di degrado nelle costruzioni”, afferma Argiolas. Secondo studi nazionali, circa il 70% dei danni agli edifici è attribuibile all’acqua, cifra che sale fino all’80% in studi internazionali. Questo significa che proteggere le strutture dall’acqua equivale a evitare l’80% dei danni complessivi, con un impatto devastante sul valore e sulla durabilità del patrimonio edilizio. 

Marco Argiolas: l’importanza di interventi corretti per evitare danni enormi
Marco Argiolas in un momento in aula

Il danno causato dall’acqua non si limita agli edifici privati: il degrado delle infrastrutture pubbliche, come ponti, gallerie e viadotti, rappresenta una perdita di circa 70 miliardi di euro all’anno. Il totale delle perdite per il degrado edilizio e infrastrutturale, che può essere attribuito in gran parte alla mancanza di una corretta impermeabilizzazione, ammonta quindi a 150 miliardi di euro annui in Italia. “Stiamo letteralmente buttando via un’enormità di capitale per non aver affrontato adeguatamente il problema”, sottolinea Argiolas.

In questo contesto, la formazione emerge come il primo passo fondamentale per risolvere il problema.

Argiolas ha raccontato come sia nata l’idea di organizzare il corso “Consulente esperto in impermeabilizzazione”, in collaborazione con Prospecta Formazione:

“Abbiamo un bisogno vitale di specialisti nel settore, poiché i difetti e i danni sono troppi, e i costi per la collettività e per le famiglie sono altissimi. Il nostro ruolo, quello di proteggere gli edifici dall’acqua, ha anche una forte valenza sociale”.

Il corso, che ha visto la partecipazione di 40 professionisti, è stato concepito proprio per rispondere alla crescente esigenza di specializzazione nel settore dell’impermeabilizzazione, con l’obiettivo di formare professionisti capaci di affrontare con competenza e precisione una delle problematiche più gravi nel campo delle costruzioni. 

Azichem: soluzioni su misura per l’edilizia complessa e il benessere abitativo

Durante la giornata conclusiva del Corso CEIM, abbiamo incontrato Michele Gadioli e Roberto Rosignoli di Azichem, realtà d’eccellenza nella produzione di tecnologie innovative per l’edilizia e la bioedilizia. Nella nostra chiacchierata è emerso l’approccio estremamente tecnico e sartoriale dell’azienda: ogni problematica – dall’umidità di risalita alle infiltrazioni, dai ponti termici alla muffa – richiede una soluzione di sistema, studiata ad hoc per il materiale, il contesto e le condizioni specifiche dell’intervento.

Michele Gadioli e Roberto Rosignoli di Azichem
Michele Gadioli e Roberto Rosignoli di Azichem

Il claim aziendale “If you want to solve it” – ci spiegano – significa proprio questo: non credere in soluzioni miracolose, ma nel lavoro serio, supportato da competenze e prodotti evoluti. “Lavoriamo fianco a fianco con progettisti e imprese per proporre pacchetti tecnici dedicati, sostenibili e risolutivi”.

Grande attenzione è riservata anche alla sostenibilità ambientale, con un uso consapevole delle materie prime, valorizzazione dei materiali riciclati certificati UNI PdR88 e una filiera produttiva corta.

La partecipazione al corso CEIM è stata in doppia veste, sia come azienda partner, ma anche come parte attiva nel percorso formativo: “Siamo venuti anche per imparare – raccontano – e ci siamo portati a casa nuovi spunti di ricerca. Per esempio, il Radon è una cosa su cui noi dobbiamo impegnarci di più, abbiamo già delle idee e secondo noi dovremmo implementare determinati nostri prodotti anche in questa direzione”.

SANADRY System: il microcappotto che migliora salubrità e comfort in soli 9 mm

Tra le soluzioni più innovative presentate, spicca SANADRY, il microcappotto minerale sviluppato da Azichem per intervenire con efficacia su muffa, umidità e ponti termici.

Si tratta di una soluzione multistrato a basso spessore (solo 9 mm complessivi) che unisce il tessuto tecnico Sanatex al collante-rasante minerale Sanakoll, offrendo un sistema compatto, leggero e altamente traspirante. È particolarmente adatto per il recupero e la protezione di pareti interne o esterne, anche in edifici vincolati o con spazi ridotti, senza necessità di demolizioni, fissaggi meccanici o rimozione dell’intonaco esistente.

SANADRY, il microcappotto minerale sviluppato da Azichem
Parete in prismi forati di calcestruzzo con intonaco esterno (3 cm) e interno (3cm). Rilevamento della temperatura dopo 1 ora dall’accensione dei termoconvettori Temperatura esterna 5 °C

Agisce come barriera termica nei confronti dei ponti termici e migliora sensibilmente il comfort abitativo, contrastando condensa e muffa. Nelle zone più critiche può essere integrato con il trattamento antimuffa a base di Consilex Muffa Cleaner e Muffa Remover, per un’azione risolutiva e duratura.

La finitura con pitture termiche traspiranti a base di silicati (Sanaxil P Therm) o silossani (Protech SIL P-Therm) completa il sistema, garantendo isolamento, efficienza energetica e benessere abitativo.

Volteco: tecnologia idro-reattiva e protezione dal gas radon

L’Ing. Carlo Pesta, referente tecnico di Volteco, ci ha presentato le caratteristiche uniche di Amphibia 3000 Grip, un sistema impermeabilizzante brevettato dall’azienda, concepito per affrontare in modo innovativo e integrato le sfide dell’acqua, dell’umidità e della protezione dal gas radon.

Ing. Carlo Pesta, referente tecnico di Volteco e Roberto Nardi Area Manager
Ing. Carlo Pesta, referente tecnico di Volteco e Roberto Nardi Area Manager

“Amphibia – ci spiega – è l’unico telo sintetico con comportamento idro-reattivo, capace di autosigillarsi, autoripararsi e autoagganciarsi alle superfici. È un prodotto che unisce il meglio del mondo sintetico (barriera al vapore, elasticità, flessibilità) e di quello bentonitico (reattività e capacità di saturare l’interfaccia tra membrana e struttura)”.

Un aspetto particolarmente rilevante è la protezione dal gas radon, sempre più al centro del dibattito normativo. Amphibia si inserisce in un sistema binario di contenimento, abbinabile a impianti di depressurizzazione del terreno, in linea con le migliori pratiche europee. L’efficacia, spiega Pesta, è dimostrata anche nel caso di ristrutturazioni leggere, senza necessità di scavi invasivi, a patto che non vi siano spinte idrostatiche.

Altro punto di forza: la facilità di posa. “È pensata per essere semplice e sicura: si applica a freddo, senza fiamme, senza saldature, come un grande tessuto che si adatta a ogni geometria. È l’unico telo sintetico che si può inchiodare senza comprometterne la tenuta”.

Pesta sottolinea infine il valore della formazione: “Parte tutto dalla progettazione consapevole e dalla corretta posa. Per questo abbiamo un albo di posatori formati e certificati e per questo crediamo in corsi come CEIM. Abbiamo partecipato con convinzione, apprezzando il livello altissimo della docenza. Personalmente sono particolarmente affezionato a questo corso perché conosco da tanti anni alcuni Professori e Angelo Lucchini è stato il mio professore di tesi”.

Amphibia: la membrana impermeabilizzante a cuore reattivo

Amphibia è una membrana impermeabilizzante multistrato idro-reattiva, pre e post getto, progettata per offrire una protezione totale e continua contro le infiltrazioni d’acqua. Il suo cuore reattivo le consente di rigonfiarsi a contatto con l’umidità, generando una pressione attiva che sigilla ogni interfaccia e garantisce la completa impermeabilizzazione anche in presenza di forature accidentali.

AMPHIBIA 3000 GRIP

Grazie alla sua struttura polimerica coestrusa, Amphibia unisce caratteristiche esclusive: si autosigilla, si autoripara e si autoaggancia alla superficie, senza necessità di fissaggi meccanici invasivi o trattamenti a caldo. Questa tecnologia innovativa permette una perfetta adesione alla struttura in calcestruzzo armato, assicurando al contempo elevate prestazioni meccaniche, elasticità e capacità di fare ponte sulle fessure. 

Oltre alla tenuta idraulica assoluta, Amphibia si comporta anche come barriera al vapore e rappresenta una soluzione efficace per la protezione dal gas radon e dal metano. È particolarmente indicata per la realizzazione di opere in calcestruzzo armato come platee, muri controterra, locali interrati, gallerie, vasche, piscine e infrastrutture, sia in ambito civile che industriale.

Un ulteriore punto di forza è la semplicità di posa: si tratta infatti di un sistema applicabile a freddo, senza l’impiego di fiamme libere o saldature, che consente ispezioni visive dirette e offre grande maneggevolezza, anche in presenza di geometrie complesse. Amphibia rappresenta quindi una risposta concreta e altamente tecnologica per chi cerca un’impermeabilizzazione sicura, durevole nel tempo e facile da installare, senza rinunciare alla cura dei dettagli e alla qualità dell’intervento.

Casali: innovazione e versatilità nelle soluzioni impermeabilizzanti

Casali, storica azienda nel settore delle impermeabilizzazioni, ha partecipato al Corso CEIM con l’obiettivo di far conoscere le proprie soluzioni innovative per l’edilizia moderna. L’Arch. Diego Cea, direttore responsabile dell’Ufficio Tecnico, ha sottolineato l’importanza di una progettazione accurata e ben definita, ricordando come una buona impermeabilizzazione dipenda in gran parte dalla corretta stratigrafia, dall’utilizzo di materiali adeguati e dalla gestione attenta del cantiere.

Arch. Diego Cea, Direttore responsabile dell'Ufficio Tecnico e Paolo Castiglioni, responsabile commerciale di area di Casali
Arch. Diego Cea, Direttore responsabile dell’Ufficio Tecnico e Paolo Castiglioni, responsabile commerciale di area di Casali

Nel corso dell’intervista, l’arch. Cea ha evidenziato come le soluzioni impermeabilizzanti di Casali siano perfettamente adattabili sia alle nuove costruzioni che agli interventi di ristrutturazione.

Con un’offerta che spazia dalle membrane bituminose tradizionali a impermeabilizzanti liquidi di nuova generazione, Casali ha saputo integrare materiali innovativi per rispondere alle esigenze di resistenza, durata e semplicità di applicazione. “Abbiamo visto che, in molte situazioni, possiamo combinare soluzioni tradizionali e liquide per ottenere la massima prestazione, come nel caso di resistenza a fuoco o resistenza all’impatto della grandine”, ha spiegato Cea, sottolineando come le nuove membrane liquide stiano sempre più prendendo piede in affiancamento ai sistemi tradizionali.

Ma l’innovazione non si ferma qui: tra le soluzioni di punta, Casali ha presentato la gamma Supra Light, un prodotto davvero innovativo nel mondo delle impermeabilizzazioni.

Supra Light: il futuro delle membrane impermeabilizzanti

La gamma Supra Light di Casali segna un significativo passo avanti nella tecnologia delle membrane impermeabilizzanti. Grazie alla Tecnologia Light Tech, Supra Light offre un perfetto equilibrio tra innovazione, prestazioni elevate e facilità di applicazione. Questa tecnologia è basata su una formulazione avanzata che unisce un compound di bitume distillato con copolimeri elastoplastomerici e polimeri di sintesi metallocenica, conferendo alla membrana eccellente adesività e una straordinaria leggerezza.

Membrana impermeabilizzante Supra Light di Casali

Il prodotto è disponibile in diverse varianti per soddisfare tutte le necessità applicative: dalla Supra Light Plus (-20°C), ideale per coperture monostrato o multistrato, alla Supra Light Antiradice, pensata per le coperture verdi e la protezione dalle radici, fino alla Supra Light Mineral, con autoprotezione in ardesia, perfetta per applicazioni visibili in sistemi multistrato.

Oltre alla sua leggerezza, che facilita le operazioni di trasporto e posa, Supra Light offre prestazioni superiori in termini di resistenza termica e meccanica, nonché un’eccezionale durabilità nel tempo. La speciale armatura in poliestere rinforzato e le proprietà avanzate di adesione permettono alla membrana di resistere a forti escursioni termiche e sollecitazioni meccaniche, prolungando la vita utile del sistema impermeabilizzante.

Adatta a una vastissima gamma di applicazioni, Supra Light si presta perfettamente per coperture civili e industriali, superfici piane e inclinate e substrati cementizi e bituminosi. Con la sua versatilità e facilità di posa, Supra Light rappresenta una soluzione ideale per chi cerca prodotti innovativi, sicuri ed efficienti.

WestWood: soluzioni avanzate con resine liquide e versatilità in cantiere

WestWood è un’azienda specializzata nell’utilizzo delle resine liquide a base di PMMA, che offre soluzioni innovative per l’impermeabilizzazione di superfici orizzontali e verticali. Alessandro Stevanella, Direttore Commerciale di WestWood, ha approfondito i numerosi vantaggi che queste resine apportano al settore edile, in particolare la continuità della superficie, la rapidità di asciugatura e la versatilità di applicazione.

Alessandro Stevanella, Direttore Commerciale di WestWood

“Le resine liquide, come quelle a base di PMMA, permettono di ottenere superfici continue senza giunzioni, garantendo così una protezione costante contro l’acqua, sia su superfici orizzontali che verticali”, spiega Stevanella. Inoltre, il materiale si asciuga rapidamente, rendendolo praticamente insensibile agli eventi atmosferici, una caratteristica che consente applicazioni anche in condizioni meteo avverse.

Un altro punto di forza delle soluzioni WestWood è la facilità di installazione: le resine possono essere applicate a rullo, spatola o pennello, con grande attenzione ai dettagli, come raccordi, angoli e canali. Questa versatilità rappresenta un vantaggio rispetto ai sistemi preformati, che richiedono operazioni più complesse, come tagli e preparazione minuziosa del materiale.

WestWood si distingue anche per la sua capacità di personalizzare le soluzioni in base alle esigenze del cliente. Grazie al sistema Wecryl, è possibile risanare coperture piane o superfici complesse, come quelle carrabili, mantenendo sempre alte prestazioni, resistenza allo scivolamento e, soprattutto, impermeabilità. “Con il sistema Wecryl, possiamo progettare soluzioni taylor-made che rispondano esattamente alle necessità di ciascun cliente, come nel caso delle superfici carrabili che richiedono resistenza meccanica e impermeabilizzazione contemporaneamente”, continua Stevanella.

La capacità di gestire le dilatazioni termiche è un altro aspetto distintivo delle soluzioni WestWood, grazie all’effetto Power Strip, che consente di compensare i movimenti di dilatazione e contrazione dei materiali. Questo sistema garantisce la stabilità e la durabilità della protezione impermeabilizzante nel tempo. 

Case History: risoluzione delle infiltrazioni in un parcheggio a Milano

Un esempio dell’efficacia delle soluzioni WestWood è il progetto realizzato per un parcheggio privato in Milano, situato sopra una fondazione privata. Il parcheggio, che ospita circa 40 posti, lamentava importanti problemi di infiltrazioni che compromettevano la struttura.

La soluzione proposta da WestWood ha evitato l’uso di tecniche invasive come la demolizione e il rifacimento completo delle impermeabilizzazioni. L’intervento ha infatti previsto la preparazione meccanica del supporto senza rimuovere la pavimentazione esistente, seguita dall’applicazione di un sistema impermeabile carrabile, che includeva anche un trattamento antiscivolo e una colorazione personalizzata.

risoluzione delle infiltrazioni in un parcheggio a Milano con soluzioni WestWood
Fasi di lavorazione

Uno dei principali vantaggi di questa soluzione è stata la velocità di applicazione: mentre una soluzione tradizionale avrebbe richiesto tempi lunghi, con la conseguente chiusura prolungata del parcheggio, l’intervento di WestWood è stato realizzato durante la chiusura natalizia, riducendo al minimo il disagio per gli utenti. Inoltre, grazie allo spessore ridotto (circa 7 mm) del sistema, non è stato necessario rivedere le quote o intervenire sulle soglie e i collegamenti con altre strutture, come le rampe di accesso.

risoluzione delle infiltrazioni in un parcheggio a Milano con soluzioni WestWood
La membrana impermeabile è stata posata a freddo in una sola mano a spatola senza tessuto

La personalizzazione estetica è stata un altro aspetto del progetto: WestWood ha riprodotto il tono di colore della pavimentazione esistente, mentre l’uso di inerte di granulometria differente ha aumentato la resistenza allo scivolamento, migliorando la sicurezza e la funzionalità dell’area. 

Winkler: innovazione e sostenibilità con Wingum Plus® H2O

Winkler, azienda da sempre all’avanguardia nel settore delle impermeabilizzazioni, ha partecipato al Corso CEIM portando l’attenzione sui propri sistemi impermeabilizzanti a base di resine liquide, con un focus particolare su Wingum Plus® H2O, un prodotto che si distingue per la sua innovazione e sostenibilità.

Leonardo Castelvecchio, Tecnico Commerciale di Winkler, ci ha parlato della filosofia aziendale che guida la progettazione dei prodotti: “Per noi è fondamentale proporre soluzioni facili da utilizzare, sostenibili e che abbiano un impatto ambientale ridotto. Dal 2005, infatti, abbiamo eliminato i solventi dai nostri prodotti, puntando su resine ibride e a base d’acqua”.

Leonardo Castelvecchio, Tecnico Commerciale di Winkler
Leonardo Castelvecchio, Tecnico Commerciale di Winkler

Una delle soluzioni più richieste, sia per nuove costruzioni che per interventi di riqualificazione, è proprio Wingum Plus® H2O, un impermeabilizzante liquido fibrarinforzato, a base di resine modificate di alta qualità, che offre eccezionale resistenza al ristagno d’acqua e agli agenti atmosferici, con una durabilità senza pari. Grazie alla sua composizione, è particolarmente indicato per tetti piani, terrazze, balconi e per il ripristino di manti bituminosi ossidati.

L’azienda ha anche fatto un passo avanti verso il futuro delle impermeabilizzazioni, con la creazione del prodotto Wingum Plus® H2O BRoof T2, che non solo offre una protezione impermeabile di lunga durata, ma è anche certificato per la reazione al fuoco esterno (Classe BRoof T2, secondo la norma UNI EN 13501-5). Questo lo rende particolarmente adatto a coperture destinate a ospitare pannelli fotovoltaici, un mercato in continua crescita.

La versione Reflex di Wingum Plus® H2O BRoof T2 ha una riflettanza solare che risponde alle necessità dei progettisti di coperture sostenibili e sicure, perfette per ambienti con forte esposizione al sole.

Uno degli aspetti che distingue i sistemi Winkler è anche la facilità di applicazione. “Wingum Plus® H2O si applica facilmente grazie alla sua formulazione liquida, che permette di coprire ogni tipo di superficie senza interruzioni o giunzioni. Questo è uno dei principali vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali”, sottolinea il tecnico. La flessibilità e la versatilità dei prodotti Winkler permettono di adattarsi a vari tipi di substrato, come metallo, legno, mattoni e fibro-cemento, risolvendo anche le difficoltà di riqualificazione in ambienti complessi e riducendo notevolmente i disagi in fase di applicazione.

Wingum Plus® H2O: impermeabilizzazione e protezione al fuoco

Wingum Plus® H2O BRoof T2 è una delle soluzioni più avanzate nel campo delle membrane liquide impermeabilizzanti.

Grazie alla sua formulazione fibrorinforzata e senza solventi, rappresenta una soluzione ideale per chi cerca un prodotto sostenibile e performante. Con una durabilità certificata e una resistenza eccezionale agli agenti atmosferici, questo prodotto è perfetto per coperture piane, terrazzi, balconi e riqualificazioni di strutture esistenti.

Wingum Plus® H2O: impermeabilizzazione e protezione al fuoco
Wingum Plus® H2O

Una delle sue principali caratteristiche è la protezione contro il fuoco, che lo rende particolarmente adatto per le coperture fotovoltaiche e gli impianti HVAC. L’alta resistenza al fuoco garantisce che, in caso di guasti o malfunzionamenti, la copertura non propaghi le fiamme, una caratteristica fondamentale nelle strutture ad alto rischio.

Wingum Plus® H2O è conforme alle linee guida EAD 030350-00-0402, offrendo una protezione impermeabilizzante a lungo termine con un impatto ambientale ridotto. Grazie alle sue caratteristiche uniche, è un prodotto ideale anche per superfici complesse, che necessitano di interventi non invasivi, riducendo notevolmente i tempi di applicazione e i costi di manutenzione. 

General Membrane: impermeabilizzazione e fotovoltaico in un’unica soluzione

“Fermare l’acqua, catturare il sole” la sintesi perfetta della filosofia con la quale General Membrane affronta il tema del fotovoltaico integrato all’impermeabilizzazione delle coperture. Lo abbiamo approfondito con Luca Saccon, responsabile dell’ufficio tecnico, che ci ha raccontato caratteristiche e vantaggi del sistema General Solar PV, una delle soluzioni più innovative e complete sul mercato per coniugare produzione di energia rinnovabile e impermeabilizzazione della struttura.

Luca Saccon, responsabile dell’ufficio tecnico

Il cuore del sistema è rappresentato dalla membrana impermeabile Phoenix Solar Tech -35 °C, sulla quale viene applicato un modulo fotovoltaico flessibile. La grande innovazione consiste proprio nell’integrazione totale tra componente energetica e strato impermeabile: il sistema non richiede né fori passanti, né zavorre strutturali, risultando quindi ideale per coperture leggere, edifici esistenti e interventi in contesti con vincoli paesaggistici.

“Con General Solar PV – spiega Saccon – possiamo lavorare sia su nuove coperture che in interventi di rifacimento. L’importante è valutare lo stato di fatto e adattare il sistema in modo corretto. E lo facciamo sempre con il supporto in cantiere, perché la formazione e la corretta posa sono fondamentali per ottenere le prestazioni attese”.

Il sistema è inoltre certificato, sia dal punto di vista elettrico che per quanto riguarda la resistenza al fuoco esterno e viene proposto con garanzie importanti:

  • 12 anni sui difetti di fabbricazione;
  • 25 anni sulla potenza minima garantita;
  • 20 anni sul pacchetto impermeabile.

General Solar PV: perfetta integrazione tra efficienza energetica e protezione dell’edificio

Lanciato nel 2007 in concomitanza con il primo “Conto Energia”, il sistema General Solar PV si è evoluto fino a diventare un riferimento assoluto nelle soluzioni BIPV (Building Integrated Photovoltaics). Installato su oltre 3 milioni di mq di coperture e con una produzione superiore a 55 MWh/anno, è oggi considerato una proposta altamente sostenibile, in linea con gli accordi internazionali sul clima.

 Esempio applicativo General Solar PV
Esempio applicativo General Solar PV

Tra i vantaggi più apprezzati:

  • la leggerezza (solo 4,29 kg/m²);
  • l’assenza di vetro, zavorre e fori passanti attraverso l’impermeabilizzazione;
  • la calpestabilità;
  • la resistenza alla grandine;
  • la capacità di adattarsi a coperture complesse come volte o shed;

Il modulo fotovoltaico inoltre ha una efficienza del 19,4%, è autopulente grazie a un trattamento superficiale e assicura le prestazioni nel tempo (almeno l’84,3% di potenza minima garantita al 25° anno). Il tutto in un sistema completamente integrato e rapido da installare, che consente di massimizzare i kWp installati (5,2 mq/kWp) riducendo tempi e costi di cantiere.

General Solar PV, nella sua versione più recente Mono Arc, rappresenta la sintesi tra tecnologia impermeabilizzante di lunga durata e innovazione energetica, offrendo a professionisti del settore e imprese una soluzione integrata, durevole, sostenibile e garantita per il presente e il futuro delle coperture.

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