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Non è ancora passato il tempo del pianto e del saluto a coloro che hanno perso la vita nel terribile terremoto del 24 agosto, ma è comunque arrivato il momento di pensare alla ricostruzione. Quanto fatto nel post sisma dell’Emilia del 2012 ci conforta. Si può costruire bene ed in sicurezza. Sarà necessario rivedere gli errori del passato, è vero; i soldi mai spesi o malamente investiti; gli sprechi ed i ritardi. Il centro Italia è a forte rischi sismico: è necessario intervenire con strutture adeguate, iniziando dagli edifici pubblici, come scuole ed ospedali, per poi passare alle strade e alle vie di comunicazione in genere. Serve che il Governo si faccia carico di estendere l’ecobonus del 65% per l’antisismica; serve che i comuni e le città facciano campagne di prevenzione e di aggiornamento; serve che i cittadini capiscano quanto sia importante la prevenzione e la verifica statica continuativa di ciò che esiste già. Serve la cultura del costruire. Gli esempi che seguono lo dimostrano. A Soliera, in provincia di Modena, è stata realizzata una scuola primaria in legno, materiale per eccellenza, cui Protezione Civile, geologi, architetti, progettisti e privati fanno riferimento per la ricostruzione in zone a rischio sismico. Scuola Garibaldi in provincia di Modena Meno di 80 giorni sono serviti per la costruzione a Cento, in provincia di Ferrara del complesso scolastico che è tornato ad accogliere quasi 700 studenti: grande flessibilità, resistenza e capacità di dissipazione dell’energia del sisma per la struttura realizzata con tecnologia Xlam. Polo Scolastico di Corporeno costruito con tecnologia XLam Struttura a pannelli in cemento armato gettati orizzontalmente e successivamente assemblati, per la Scuola Galliera in provincia di Bologna Scuola a Galliera – Bo Sistema costruttivo a secco per un edificio costruito in soli 5 mesi: un volume puro, quasi monolitico con un’unica grande apertura percepibile dall’esterno che permette la vista dei campi dagli spalti. Palestra in Emilia Romagna dopo il sisma del 2012 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento