Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il legno, come tutti i materiali, è soggetto nel tempo a deterioramento, un degrado che ne cambia l’aspetto ma, in alcuni casi, anche le prestazioni funzionali. Le cause di questo degrado possono essere diverse e una corretta manutenzione può prevenire interventi di restauro più impegnativi. Il legno nelle nostre case e le cause di possibile degrado Nelle nostre abitazioni utilizziamo il legno in diversi modi, realizzando sia elementi strutturali che arredi, così come viene posto sia all’interno, che all’esterno di casa. Che si utilizzi del legno massello, piuttosto che altri prodotti come i pannelli, l’essenza scelta per la realizzazione dei manufatti ne influenza sia la durata che il comportamento nel tempo. Ma in ogni caso, sicuramente con maggior attenzione per le superfici esposte all’ambiente esterno, il legno deve essere oggetto di una manutenzione periodica. Rimandarla, potrebbe condurre a situazioni in cui è necessario un intervento di recupero maggiormente impegnativo, con costi e procedure più pesanti. Il legno quando viene utilizzato e lavorato, riceve sempre anche un apposito trattamento, ma con il tempo lo strato protettivo si danneggia e viene meno, esponendo il materiale ad esempio all’acqua e all’attacco di microrganismi biologici. L’umidità riveste un ruolo particolarmente significativo per il degrado del legno, così come la temperatura dell’aria. Non da meno è anche il sole, i cui raggi ultravioletti possono penetrare nel legno e indebolirne la struttura. Altrettanto pericolosi possono essere gli insetti e le deformazioni dovute a sforzi e carichi statici, che se eccessive portano a fessurazioni e riduzione della resistenza del legno. Prevenire è meglio che curare: i trattamenti protettivi per il legno Se la manutenzione ordinaria permette di evitare importanti interventi di restauro dei manufatti lignei, è anche vero che questi prodotti vanno, prima di essere messi in esercizio, trattati e protetti accuratamente, a seconda del tipo di legno e delle funzioni che dovrà svolgere. Quindi, in base all’utilizzo che si farà del legno, lo si può sottoporre a un diverso trattamento protettivo, utile a prevenirne il degrado. Ad esempio, l’impregnazione, sia essa più superficiale o profonda, consiste nell’immersione del materiale in apposite sostanze che ne aumentano la resistenza all’acqua, all’umidità e al sole. Allo stesso modo la verniciatura, eseguita anche per fini estetici, serve per creare uno strato superficiale protettivo. Altri trattamenti sono quello idrorepellente, che riduce la capacità del legno di assorbire l’umidità, o quello ignifugo, per migliorare il suo comportamento in caso di incendi. Le vernici ignifughe Amotherm Wood di Amonn, proteggono dal fuoco elementi in legno quali pavimenti, pareti, rivestimenti, soffitti ed arredi interni. Il primo passo: pulire il supporto in legno In realtà il primo passo da compiere quando dobbiamo restaurare e ripristinare un elemento in legno è quello di conoscere a fondo il supporto, l’essenza, le sue condizioni, il degrado che lo ha colpito e le cause di eventuali fenomeni individuati. Una volta presa chiara coscienza della situazione, il percorso per il recupero dell’elemento in legno parte con un’adeguata pulizia del supporto, che prevede l’eliminazione di eventuali incrostazioni, contaminanti organici o eventuali vecchi strati di vernice. In base ai casi, si possono utilizzare degli strumenti meccanici o si può procedere alla pulizia manualmente e in modo più puntuale. Preparare la superficie lignea ad essere trattata Prima procedere alla finitura del legno è importante avere preparato adeguatamente il supporto, al di là di quale trattamento protettivo si voglia poi scegliere. Non è sufficiente la sola pulitura e levigazione, ma ci si deve assicurare che l’umidità non sia eccessiva e, nel caso lo sia, provvedere ad asciugare il supporto con appositi trattamenti, così come si devono eliminare eventuali microrganismi. Si possono utilizzare delle sostanze biocide, che penetrano in profondità e che sono disponibili anche in soluzioni atossiche e inalteranti rispetto le proprietà del legno. Dopo di che, con appositi stucchi per legni, composti da materiali come resine o segature, si procede alla sigillatura, necessaria a ripristinare i supporti molto deteriorati. Si tratta di materiali consolidanti, che permettono di restituire le prestazioni meccaniche originarie. E infine la rifinitura con la verniciatura A questo punto è possibile procedere con la fase di finitura, per la quale è importante scegliere un prodotto che protegga il legno e che sia compatibile con le funzioni a cui è destinato. La procedura di verniciatura, a sua volta, avviene in più fasi successive a partire da una prima mano, seguita da ritocco, rinfresco e rinnovo. FEEL WOOD è la linea di impregnanti e finiture di Fassa, all’acqua e al solvente, per il trattamento e la cura di manufatti in legno Quando si sceglie una vernice, oltre al tipo di supporto su cui si sta intervenendo, si prendono in considerazione anche aspetti come l’atossicità del prodotto, il colore e l’aspetto della vernice, la porosità del prodotto, che determinano il grado di copertura. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento