Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La stereoscopia non è una nuova tecnologia: già Charles Wheatstone nel 1833, 6 anni prima dell’invenzione della fotografia, ha analizzato le dinamiche percettive che ad essa sottendono, pubblicando parecchi interventi in proposito. Con l’invenzione della fotografia, sembrava naturale che la normale evoluzione della tecnica fotografica fosse la stereoscopia, ma presto gli entusiasti si scontrarono con una tecnica di visualizzazione troppo complessa per il periodo. Inoltre le immagini stereoscopiche della fine dell’ottocento potevano essere visionate da solo un utente alla volta, perdendo così gran parte della propria utilità pratica. Con l’avvento del cinema negli anni ‘20-‘30 del Novecento si assisteva a un momento di nuova euforia con la proiezione dei primi film con filtri anaglifici (tecnica degli occhiali rossi blu). Purtroppo la tecnica di visione richiedeva uno sforzo eccessivo alla vista, stancando gli spettatori e solo negli anni ‘50 con la più vasta applicazione di filtri polarizzati la stereoscopia è ritornata di moda. Anche in quel periodo però i mezzi di produzione e proiezione non erano sufficientemente precisi e quindi il pubblico soffriva frequentemente di mal di testa e nausea, decretando la fine anche di quell’esperienza, almeno su vasta scala. Solo oggi si presentano le circostanze ideali che promettono un vasto rilancio della stereoscopia in diversi settori: nel cinema: l’evoluzione tecnologica ha messo a punto cineprese digitali e sono stati sviluppati potenti programmi software che correggono errori di allineamento; appaiono i primi veri proiettori digitali nella sale. Nel privato o negli studi professionali: computer potentissimi e proiettori di altissima risoluzione a prezzi raggiungibili permettono elaborazioni sia in simulazione sia in fotografia che ancora 10-15 anni fa avrebbero richiesto investimenti a cifre da 6 zeri. Architettura e Stereoscopia L’impiego della Stereoscopia nell’Architettura non è un’esperienza completamente nuova, già con la fotogrammetria, infatti, sono stati impiegati con successo parte dei principi di base della stereoscopia. Al di là degli aspetti tecnologici questa tecnica offre al progettista essenzialmente tre grandi vantaggi. Consente di valutare appieno la plasticità degli oggetti: il momento della visione dell’Architettura come scultura che comunica verso l’esterno viene vissuto dall’osservatore in forma molto più intensa ora che in qualsiasi foto-rending. Permette una percezione empatica dello spazio: a differenza delle tradizionali rappresentazioni prospettiche che, grazie ad una serie di convenzioni culturali, ci trasmettono l’idea della presenza reale di uno spazio fra due muri disegnati, la stereoscopia consente all’occhio di trasmetterci una visione empatica dello spazio progettato. Questa particolarità non solo aumenta la comprensione che un osservatore ha del progetto, ma sottolinea anche dei dettagli e delle sfumature progettuali che normalmente sfuggono ad un’analisi effettuata con la tradizionale visione monoscopica (prospettive, assonometrie, rendering, ecc). Aumenta quindi contestualmente la comprensione e la interiorizzazione del progetto da realizzare da parte delle maestranze (il capocantiere in prima istanza), con un conseguente, per niente scontato, incremento della sicurezza nel cantiere. Permette la percezione empatica dei materiali usati. Non esiste immagine monoscopica che trasmetta in maniera del tutto veritiera l’influenza che hanno i vari materiali sulla vivibilità di uno spazio. L’uso della stereoscopia offre al progettista un mondo di nuove possibilità fino ad oggi impensabili: vedere, vivere e usare la stereoscopia può far capire l’enorme potenziale per un progettista. Cigraph e Dentro 3D Cigraph, co-inventore di Archicad, produce da otre 10 anni dei Plug-Ins per il programma di progettazione architettonica della Graphisoft, ha oggi sviluppato questo nuovo strumento. DENTRO 3D è un Plug-In per ArchiCad che mira a dare un semplice ed efficace strumento di lavoro sfruttando la stereoscopia. Come già anche con gli altri Plus-Ins di Cigraph, il modulo lavora completamente all’interno di Archicad usando tutti i suoi parametri, viste e materiali. Dopo che l’utente ha stabilito la vista in Archicad, il lavoro si svolge in tre passi: • si scelgono con 2 click un punto più vicino e uno più lontano dall’osservatore; • il programma calcola la geometria ideale e offre quindi in una finestra tutti i parametri calcolati per una verifica; • il programma calcola le due viste (Sx, Dx) necessarie per la visione stereoscopica e le salva per successive visioni. Per una scelta strategica di Cigraph per il primo anno verranno realizzate solo immagine singole, non verranno realizzati filmati. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento