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Per l’acquisto di un box auto di nuova costruzione si può richiedere la detrazione IRPEF del 50% prevista dal Bonus Ristrutturazione: cosa serve e come si indica nel 730 Indice degli argomenti: Detrazione box auto 2022, le novità dell’Agenzia delle Entrate Come funziona la detrazione box auto Quando un box può essere considerato pertinenziale? Come si richiede il bonus garage 730: dove indicare l’acquisto del box auto Le detrazioni box auto previste dalla legge fanno parte del “pacchetto” del bonus Ristrutturazioni, confermato fino al 2024. Tempi e modi per richiederlo, documenti da allegare e requisiti del box o del parcheggio sono indicati dall’Agenzia delle Entrate, tra questi il vincolo di pertinenzialità rispetto all’unità immobiliare. Esattamente come per il Superbonus 110% anche per la detrazione IRPEF box auto, il richiedente può scegliere tra sconto in fattura e credito d’imposta, con la possibilità di cedere il credito a terzi. Tuttavia non tutti i garage godono del regime fiscale agevolato: vediamo le ultime indicazioni, gli importi e come compilare il 730 per recuperare parte di quanto speso. Detrazione box auto 2022, le novità dell’Agenzia delle Entrate Anche per il 2022 sarà possibile richiedere un’importante detrazione – con sconto in fattura o cessione del credito – confermata nella Legge di Bilancio fino al 2024. Ne possono beneficiare coloro che acquistano un box auto o un parcheggio pertinenziale di nuova costruzione. Sul punto sono stati necessari diversi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, il primo e più importante è la risposta ad interpello del 19 settembre 2018 in cui si afferma che: “Nei vari documenti di prassi il riferimento normativo al termine “realizzazione” di autorimesse o posti auto è stato sempre inteso come esecuzione di un intervento “ex novo” (cfr. circ. n. 121 del 1998 e circ. n. 7 del 2018); si tratta dell’unica fattispecie in cui le spese sostenute per interventi di nuova costruzione assumono rilevanza ai fini dell’agevolazione”. Fonte: pixabay E dunque come ribadito nella Circolare n. 95/2000, la detrazione spetta soltanto per i box auto il cui vincolo di pertinenzialità rispetto all’abitazione principale risulti nell’atto notarile di compravendita o nel contratto preliminare. Ecco come funziona L’unico caso in cui si può usufruire della detrazione IRPEF è per la nuova realizzazione di posti auto e parcheggi ad uso pertinenziale di abitazioni singole o condomini. In tutti gli altri casi la legge esclude l’accesso al bonus Ristrutturazioni. Non sono ammessi i cambi di destinazione e nemmeno i lavori di adeguamento perché la legge impone un acquisto ex novo dal costruttore, e non da un terzo già proprietario. La spesa sostenuta sarà detratta nel 730 esclusivamente dall’intestatario e proprietario dell’immobile a cui il garage è collegato. Nome e cognome del beneficiario devono essere indicati e ben visibili nel bonifico bancario o postale con il quale è disposto il pagamento. Fonte: pixabay Altro requisito imprescindibile è il possesso dei permessi a costruire da parte del Comune, senza i quali non è in alcun modo possibile accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito. La detrazione permette di recuperare la metà di quanto speso, entro un tetto massimo che spiegheremo nei paragrafi a seguire. Quando un box può essere considerato pertinenziale? A questo punto bisogna chiarire cosa intende la legge per “box di pertinenza”, uno dei requisiti per richiedere l’agevolazione. Spesso si fa confusione tra due concetti simili ma non uguali: la pertinenza e la pertinenzialità. La prima indica una costruzione fisicamente e strutturalmente collegata ad un immobile principale; la seconda invece indica il vincolo che unisce due costruzioni, non necessariamente vicine e collegate. Ai fini della detrazione al 50%, è sufficiente che il garage o il parcheggio siano funzionalmente collegati all’abitazione principale anche se distanti. Questo significa via libera al bonus anche se il box auto è distaccato rispetto all’unità immobiliare del richiedente. Ci sono, però, delle condizioni da soddisfare circa il vincolo di pertinenzialità: deve essere palese e indicato nel contratto; in caso di garage o parcheggio da costruire, il costruttore deve impegnarsi a prevederlo. Come si richiede il bonus garage La Legge di Bilancio per il 2022 ha prorogato l’estensione del bonus Ristrutturazione e con esso la detrazione sull’acquisto di box auto. L’agevolazione prevista è del 50% sulla spesa complessiva sostenuta, ma con il limite massimo di 96.000 euro. Tempi e modi per richiedere il bonus garage sono tassativamente indicati all’articolo 121 del Decreto Rilancio. Le opzioni messe a disposizione del contribuente sono due (tra loro alternative): lo sconto in fattura dello stesso importo del corrispettivo dovuto. La ditta di costruzione incaricata dei lavori potrà recuperare la somma sotto forma di credito d’imposta con la possibilità di cedere ulteriormente il credito ad istituti di credito e intermediari finanziari; la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare conservando la facoltà di cederlo successivamente ad istituti di credito e altri intermediari finanziari. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo. Attenzione a conservare la fattura dell’impresa costruttrice e la dichiarazione con la spesa totale: entrambi i documenti sono necessari per richiedere l’agevolazione all’Ente della Riscossione. 730: dove indicare l’acquisto del box auto Come le altre agevolazioni, la detrazione IRPEF al 50% destinata ai box auto va indicata nel Modello 730. A tal fine il contribuente dovrà conservare i documenti che attestino la spesa sostenuta e l’atto di acquisto del garage. Quindi serve: l’atto di compravendita o il preliminare (debitamente registrati) in cui è indicata la pertinenzialità del box auto costruito o ancora da costruire; una dichiarazione scritta della ditta costruttrice dalla quale si evinca il costo complessivo del garage; la copia del bonifico bancario o postale intestato al beneficiario della detrazione che deve anche essere il proprietario o il titolare del diritto reale dell’immobile su cui è costituito il vincolo di pertinenza. Con questi atti e documenti, il richiedente deve indicare la detrazione nel modo seguente: nel quadro E del modello 730, precisamente nella sezione III-A, la spesa sostenuta; nella sezione III-B i dati catastali dell’immobile. Si precisa che nell’indicazione dei costi da parte della ditta costruttrice è importante che risulti in modo chiaro la distinzione tra spese di realizzazione del parcheggio/box ed i costi accessori, questi ultimi infatti non rientrano nella detrazione. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento