Digitalizzazione degli edifici: elemento chiave per la sostenibilità, l’efficienza e il benessere

Applicare in modo integrato la tecnologia digitale, a partire dal sistema KNX, favorirà miglioramenti in termini di efficienza e sostenibilità degli edifici, ma anche il benessere ambientale. Lo evidenzia il libro “Sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX”

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Digitalizzazione degli edifici: elemento chiave per la sostenibilità, l’efficienza e il benessere

L’era della digitalizzazione degli edifici è giunta con l’avvento della Energy Performance Buildings Directive. La nuova versione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (nota anche come “direttiva case green” intende contribuire a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 60% nel settore edilizio entro il 2030 rispetto al 2015 e di arrivare a contare su un parco edilizio a emissioni zero entro il 2050.

Come sarà possibile? Innanzitutto, si rende necessario l’apporto delle tecnologie digitali, ma si dovrà lavorare in un’ottica rinnovata e integrata, non solo in termini di soluzioni, ma anche di competenze.

L’edilizia è chiamata, quindi, a un’evoluzione che richiede a tutti gli addetti ai lavori, dai progettisti fino ai realizzatori, di lavorare insieme per costruire edifici intelligenti, capaci di interagire con chi li abita, oltre che efficienti e sostenibili.

Roberto Rocco, autore del libro “Sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX”Le tecnologie intelligenti rappresentano un elemento irrinunciabile per raggiungere obiettivi tanto ambiziosi quanto complessi. «Il principio-guida diventa quindi quello di realizzare edifici che siano in grado di reagire dinamicamente al mutare delle condizioni ambientali, interne ed esterne, e delle esigenze delle persone», afferma Roberto Rocco, autore del libro “Sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX” (Editoriale Delfino).

L’era della digitalizzazione degli edifici

L’opera di Roberto Rocco, ingegnere con una solida competenza nei settori elettrico, illuminotecnico, HVAC e contabilizzazione, nonché esperto KNX, è una seconda edizione di un’opera nata 15 anni fa. Molto è cambiato da allora: concetti come smart building, digitalizzazione e standard KNX sono conosciuti, rispetto alla visione quasi pionieristica della versione originaria.

«Questo progetto editoriale è nato in maniera completamente diversa – racconta l’autore –. Nel frattempo, dalla prima edizione a oggi, il mercato si è ampliato, il numero di specialisti che lavora con il sistema KNX, si contano numerosi centri di formazione. Parlare di tecnologia, quindi, non ha più il valore originario perché questo tipo di sistema è divenuto quasi una commodity. Nel frattempo, però, ci siamo resi conto, lavorando sul campo, che esistevano svariati edifici e di progetti per cui sarebbe stato ottimo utilizzare questa tecnologia. Però, in realtà, sono stati progettati in maniera pressoché tradizionale, pur essendoci budget ampiamente sufficiente per applicare tecnologia integrata, innovativa e digitale».

Rocco illustra il contributo che può dare KNX – primo standard di building automation aperto, approvato come standard europeo e mondiale, sviluppato da KNX Association – alle crescenti esigenze di efficienza energetica, sostenibilità e benessere ambientale.

Come sottolinea bene Massimo Valerii, presidente KNX Italia nella premessa del libro, «il testo si concentra più sul “perché” impiegare il sistema KNX e sui relativi benefici, piuttosto che sul “che cos’è” il sistema KNX.

I fruitori del libro

A chi si rivolge “Sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX”? «A vari interlocutori, perché quando si parla di sostenibilità e di benessere ambientale, l’interesse è ubiquo, sin dal progettista dell’involucro», risponde Rocco, evidenziando che sostenibilità ed efficienza sono – devono essere – intimamente legate al benessere ambientale. Ormai il 90% di tutti noi vive gran parte della giornata in ambienti confinati. Poter contare su standard di qualità indoor adeguati è fondamentale per migliorare il comfort e la stessa qualità di vita. Da questo punto di vista, la platea di lettori interessati al libro: il committente, il progettista architettonico, dell’involucro e degli interni, ma anche l’utente finale.

Cover libro Sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX
Il merito di Rocco, quindi, è di mettere in luce un aspetto fondamentale dell’automazione degli edifici che non può più essere trascurato e che questo libro spiega chiaramente: se nel 2002 la pubblicazione della direttiva EPBD aveva posto l’attenzione sul sistema complessivo edificio-impianti, oggi è evidente che occorre considerare comfort e benessere delle persone, che trascorrono la maggior parte del proprio tempo negli edifici. Al centro di ogni buon progetto di automazione bisogna perciò mettere le esigenze di benessere e comfort, conciliandole con quelle di efficienza energetica e sostenibilità: in questo contesto il sistema KNX è destinato a svolgere un ruolo di primo piano.

La struttura e i temi esposti

Nel libro è esaminato ed evidenziato qual è l’intersezione fra le tecniche digitali per controllare e monitorare l’edificio e le prescrizioni in termini di sostenibilità, efficienza energetica e benessere ambientale. Il testo si apre con una introduzione al sistema KNX e offre una panoramica sulla tecnologia, trattando di temi quali progettazione, pianificazione e mettendo in luce soluzioni peculiari quali KNX Secure, IoT e DALI.

È poi il momento di trattare di edifici intelligenti, della loro classificazione e di aspetti che troveranno spazio in prospettiva: uno su tutti lo Smart Readiness Indicator, l’indice comune dell’UE per valutare la predisposizione degli edifici a utilizzare le tecnologie intelligenti, introdotto nella versione 2018 della EPBD e che, con la nuova versione della direttiva, troverà concrete possibilità di applicazione.

Oltre che intelligenti, si va sempre più verso edifici sostenibili: come illustra il libro, delineando gli standard che pongono la sostenibilità al centro (ITACA, GBC, BREEAM, LEED).

L’efficienza energetica trova spazio nel quinto capitolo, dando evidenza, in particolare, al ruolo degli smart metering.

Sostenibilità ed efficienza trovano più di un legame con il benessere ambientale, negli edifici, reso possibile anche grazie all’adozione del sistema KNX. Sulla qualità degli ambienti interni Rocco dedica un capitolo, a partire dal contesto normativo fino a illustrare gli aspetti tecnologici più importanti.

Conclude il libro un capitolo dedicato al riconoscimento e all’incentivazione dei sistemi di automazione e controllo.

Il ruolo della nuova EBPD

Nel libro, come accennato, il ruolo della Direttiva “Case Green” è messo in rilievo. «Il valore aggiunto della Energy Performance Buildings Directive, nella sua ultima release, lo si deve al suo intento di non essere più solo una proposta volontaria, ma fornisce indicazioni su cosa fare, tanto negli edifici non residenziale quanto in quelli residenziali».

Si vanno a ribadire concetti espressi nel Decreto “Requisiti minimi” (DM 26 giugno 2015), dove si specifica che edifici non residenziali con impianti termici di potenza superiore a 290 kW devono essere dotati entro il 2025 di sistemi di automazione e controllo di Classe B, come definito dalla norma UNI EN 15232. Quindi, in realtà i progettisti sono già da tempo tenuti a operare in questa direzione. «Stavolta, però, la direttiva, fornisce indicazioni anche per gli edifici residenziali. Inoltre, collega l’automazione alla possibilità di fare efficienza energetica e per il benessere ambientale».

Prevede che da maggio 2026 sia adottato un sistema di monitoraggio dell’efficienza energetica e della salubrità ambientale. Il destinatario di questa raccomandazione (il manutentore tecnico, il progettista o lo stesso cliente finale) deve valutare il funzionamento del sistema e poi permettere di intervenire laddove l’efficienza non fosse quella prevista come obiettivo. Questo tipo di approccio mette insieme building automation e smart metering, quindi due tecnologie digitali. Ciò è molto interessante perché porterà le persone a una maggiore consapevolezza e a un ruolo attivo nel verificare come sta andando l’edificio», conclude Rocco.

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