Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo della tecnologia per decarbonizzare l’edilizia

Le tecnologie digitali possono trasformare il mondo dell’edilizia, contribuendo alla transizione energetica e digitale. Per riuscirci occorre comprendere lo stato dell’arte, i punti critici e le opportunità: da qui nasce il position paper di GBC Italia, un utile strumento pensato per la filiera, per i professionisti e per i decisori

di Vittorio Gabrielli

Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo della tecnologia per decarbonizzare l’edilizia

Il valore della digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici va compreso e messo in pratica. Per vari motivi: innanzitutto vanno ridotte sensibilmente le emissioni dell’edilizia esistente e vanno realizzati edifici a emissioni zero. Questo richiede la nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), che l’Italia sarà chiamata a recepire entro gennaio 2026.

L’ultima versione della Energy Performance Buildings Directive porta all’attenzione l’importanza che hanno i Building Automation and Control Systems” (BACS), ovvero i sistemi di monitoraggio, controllo e automazione, “e più in generale le tecnologie intelligenti, hanno nel miglioramento dell’efficienza energetica per il soddisfacimento dei servizi di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione ed illuminazione, e il benessere degli occupanti”. Lo ricorda Green Building Council Italia, che ha presentato il position paper “Smart Building: la digitalizzazione per il Net Zero”.

La conferenza stampa di presentazione del position paper “Smart Building: la digitalizzazione per il Net Zero” di GBC Italia

Un documento destinato al legislatore, alle autorità di regolazione di mercato, al mondo accademico, agli ordini professionali e ai progettisti, «con l’obiettivo di sensibilizzarli sui temi sviluppati nel documento, offrendo loro una chiara visione delle prospettive a breve e lungo termine», specifica GBC Italia.

Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo dei BCS e dei digital twin

I benefici della digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici possono avvenire in molti modi. Lo evidenzia il position paper, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e di Torino, con il supporto di partner tecnici come Schneider Electric e Harpaceas. Serve, però, una visione ampia, ha evidenziato Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia, rilevando che «la sostenibilità non può essere più un valore per pochi, a maggior ragione se si vogliono raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 e al 2050».

Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia
Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia

Il documento nasce sulla linea del percorso tracciato dal World Green Building Council, che incardina il paradigma di transizione energetica del settore degli edifici nei tre pilastri di Energy Sufficiency, Efficiency e Decarbonization.

L’edilizia è chiamata a una profonda trasformazione e la digitalizzazione è una leva per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione.

«Con tale lavoro ci siamo focalizzati sulla fase d’uso degli edifici, illustrando strategie e tecnologie capaci di ridurre i consumi e le emissioni. Per progettare gli edifici il mercato già oggi offre soluzioni per centrare l’obiettivo: nella fase d’uso non è così consolidato l’approccio e gli strumenti da mettere in campo per ridurre i consumi. Per questo abbiamo voluto illustrare le soluzioni tecnologiche adatte», ha spiegato Stefania Striato, referente area certificazione di GBC Italia. Proprio lei ha messo in rilievo che il lavoro si è concentrato sui BACS e sui digital twin, utili per fare manutenzione predittiva e per ottimizzazioni real time e programmare interventi a lungo termine per ridurre i consumi. Dalla combinazione tra i due sistemi si ottiene una risposta ottimale, efficace ed efficiente.

Il contesto da cui si parte

Oltre a fare un punto sullo stato dell’arte, sulle criticità e le prospettive, il lavoro di GBC Italia illustra il quadro regolatorio europeo e nazionale. In particolare, ricorda che il nuovo codice appalti (D.Lgs 36/2023) evidenzia la necessità di una digitalizzazione diffusa nel settore delle costruzioni, estendendo l’uso delle tecnologie digitali ben oltre la fase di progettazione, coinvolgendo tutte le fasi preliminari, come la pianificazione e l’aggiudicazione, così come quelle successive, come la costruzione, l’esercizio e la manutenzione. Il focus si sposta in particolare sulla gestione e manutenzione degli edifici, con l’obiettivo di ottimizzare l’intero ciclo di vita delle opere.

La digitalizzazione del settore delle costruzioni

Inoltre, GBC Italia intende mettere in luce l’importanza della digitalizzazione quale strumento abilitante per l’integrazione sistematica delle tecnologie digitali lungo l’intero ciclo di vita dei processi edilizi, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità degli edifici. Per questo, rileva,

“Un elemento centrale di questa strategia è la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD), più volte rivista e integrata, che stabilisce linee guida e obiettivi per il miglioramento delle performance energetiche. In continuità con questa direttiva, il BIM e i Digital Twin si confermano strumenti chiave per aumentare la trasparenza e l’efficienza nei processi di progettazione e costruzione”.

La struttura del documento

EPBD pone in rilievo il ruolo e il valore che potrà avere lo Smart Readiness Indicator, l’indicatore attraverso cui valutare la predisposizione degli edifici a sfruttare tecnologie intelligenti.

Direttiva europea e SRI trovano spazio nella prima delle due sezioni in cui è strutturato il position paper: una prima focalizzata sulla gestione energetica e automazione negli edifici; una seconda centrata su BIM (Building Information Modeling) e Digital Twin.

«L’intento è, da una parte dare al mercato dei benchmark di riferimento per diverse destinazioni d’uso legato allo SRI; dall’altra, su BIM e gemelli digitali si è lavorato in particolare per arrivare a definire anche delle tabelle di maturità digitale per sfruttare pienamente i vantaggi dei sistemi digitali», ha specificato ancora Striato.

Dai dati alle decisioni, con la giusta consapevolezza

La volontà del documento è chiarire il valore dell’elemento digitale, partendo dalla sua base: i dati. La crescente disponibilità di grandi volumi di dati di monitoraggio energetico ambientali, la penetrazione di sistemi di automazione, e l’avvento di moderni approcci di analisi dati afferenti al campo dell’intelligenza artificiale, “si traduce in una opportunità senza precedenti di implementazione di strategie di gestione energetica ottimizzata attraverso cui è possibile raggiungere i più alti livelli di funzionalità e automazione per i diversi servizi in un edificio”, specifica ancora GBC Italia.

Ma questa opportunità va compresa profondamente per essere attuata. L’integrazione delle tecnologie digitali avanzate, come il BIM, i Digital Twin e i BACS, sta inducendo una trasformazione significativa nel settore edilizio. Le direttive europee e nazionali, tra cui la Direttiva EPBD e il Codice Appalti, supportano questa transizione, ponendo l’accento sull’importanza delle tecnologie intelligenti in tutte le fasi del ciclo di vita degli edifici. Tuttavia, rileva il position paper,

“questa evoluzione richiede un rafforzamento delle competenze interdisciplinari e una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dalla digitalizzazione. Le problematiche relative alla gestione dei dati eterogenei e alla formazione specialistica sono cruciali per garantire il successo della transizione verso un ambiente costruito più sostenibile e tecnologicamente avanzato.”

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