Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La tecnologia viene ancora una volta in aiuto all’uomo. Nel caso dei droni, in edilizia sono strumenti utili per molti interventi di ispezione, particolarmente preziosi oggi col Superbonus Indice degli argomenti: Droni per il Superbonus: i servizi possibili Certificato di idoneità statica I droni per il Superbonus possono essere uno strumento determinante per svolgere molti servizi oggi possibili con tecniche costose oltre che complesse. Che i droni in edilizia fossero preziosi già si sapeva. Oggi però con la necessità di eseguire asseverazioni e altri interventi utili per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica assolve pienamente la possibilità di ottenere i dati necessari per sviluppare le pratiche necessarie per le pratiche legate al super ecobonus 110. «In generale si lavora su tre fronti, che sono poi le macro applicazioni principali che si ha nell’edilizia: ispezioni, termografie, rilievi», spiega Alessandro Farina, amministratore di Dasù, impresa specializzata in servizi professionali con droni per l’edilizia. Droni per il Superbonus: i servizi possibili Andiamo allora a elencare i servizi che possono svolgere i droni per gli interventi in edilizia. «Il primo servizio riguarda le ispezioni: fatte col drone comportano benefici in termini di sicurezza, economia e qualità. L’ispezione col drone è quasi sempre migliorativa rispetto alle tecniche tradizionali. I motivi sono diversi: questa tecnologia permette di avere una visibilità su determinate parti difficilmente accessibili in altro modo. Inoltre, è decisamente più sicuro: il drone non richiede l’intervento di un tecnico, con tutti i rischi evitati che comporta non dover intervenire di persona». Infine è più economico: «l’esborso necessario per portare un addetto in altezza (su cestello o mediante piattaforma aerea) per l’ispezione è molto più alto che usare un drone», sottolinea Farina. Ispezione di un tetto con drone L’apparecchiatura volante ha poi un ulteriore vantaggio: la possibilità di svolgere riprese video o fotografiche con un dettaglio e sfruttando anche angolature impensabili a una persona. «Il secondo campo di applicazione dei droni per il Superbonus è la termografia in edilizia, spesso usata per verificare lo stato delle facciate ed eventuali ammaloramenti. Il drone interviene in quest’ambito nei punti in cui da terra non è possibile arrivare». Il terzo fronte, forse il più importante, è il rilievo. «Il drone è uno strumento che permette di elevare in altezza strumenti già disponibili (fotocamera, termocamera, Lidar) con costi decisamente inferiori a quelli di un elicottero o di un aereo per svolgere l’aerofotogrammetria.- rileva ancora Farina –. È in grado di garantire immagini e informazioni utili a software dedicati alla creazione di un modello 3D da una nuvola di punti, base ideale anche per il BIM». Ogni intervento edilizio su un edificio esistente deve partire dal rilievo dello stato di fatto. Oggi, è possibile contare su tecnologie tali da ottimizzare l’intero processo di rilievo e restituzione del manufatto edilizio tramite la creazione di modelli 3D. Tra questi, laser scanner, Scan to BIM e appunto la aerofotogrammetria. Il drone ha il vantaggio in edilizia di svolgere un lavoro di rilievo potendo andare a visionare parti difficilmente visibili o accessibili. Rilievo 3d con drone Resta da comprendere oggi l’impiego dei droni in edilizia. Sono ancora poche le realtà aziendali specializzate, come pure i professionisti che impiegano queste tecnologie per impieghi di progettazione. Ma le opportunità che aprono sono notevoli, ancor più nel futuro quando l’evoluzione tecnologica permetterà di contare su macchine ancora più performanti. Certificato di idoneità statica Oltre che i droni per il Superbonus, questi mezzi sono importanti anche per i certificati di idoneità Statica (CIS). Il regolamento edilizio del Comune di Milano ha reso obbligatorio per gli edifici con più di 50 anni di vita l’ottenimento del CIS. È un documento che viene redatto per attestare la sicurezza delle strutture di un fabbricato. Non solo: esso è necessario per mantenere l’agibilità dei locali, sia per utilizzarli e viverli, sia per non comprometterne la compravendita. Drone per la verifica palazzo Mezzanotte a Milano «Il cosiddetto “primo livello” di indagine si basa sullo stato di fatto del fabbricato, ovvero sullo storico dell’edificio e, soprattutto, sull’indagine visiva delle sue condizioni. Il lavoro all’interno viene facilmente eseguito con semplici visite ai locali, ma per gli esterni? Ecco l’utilità del drone, sotto forma di strumento capace di scattare centinaia di immagini ad alta definizione di ogni angolo del condominio che forniscono così un grande supporto tecnico». L’impresa Dasù, tra l’altro, è forse l’unica in Italia a proporre questo servizio. «Il CIS non viene ottenuto tramite l’impiego di tecnologia specifica di misurazione, come la sensoristica, ma è affidato esclusivamente all’analisi visiva di un addetto ai lavori. In questo modo, però, è difficile avere una visibilità completa dello stabile, quindi non è possibile eseguirla in modo ottimale se non in tre modi: con un addetto posto in altezza, mediante l’impiego di un cestello o piattaforma aerea oppure – molto più agevolmente ed economicamente con l’ausilio di uno strumento come un drone che permette un’analisi accurata. La nostra azienda offre proprio la possibilità di documentare al dettaglio, fornendo al tecnico la giusta base di informazioni», conclude Farina. 13/2/2020 Droni in edilizia: come si usano e i vantaggi I droni sono sempre più diffusi e anche nel mondo dell’edilizia possono essere molto utili, ad esempio eseguendo rilievi topografici e fotogrammetrici. Ecco le regole e gli utilizzi di questi “oggetti volanti”. a cura di Gaia Mussi Indice degli argomenti: Droni e regolamentazioni Come si possono utilizzare i droni in edilizia? Droni: cosa sono e come si usano Anche se oggi si sente parlare moltissimo dei droni, non è scontato che sia chiaro a tutti che cosa sono, come funzionano e di che tipologie ne esistono. Si tratta di un piccolo velivolo in grado di volare, grazie ad apposite eliche, senza che a bordo vi sia un pilota. Questo è possibile grazie al controllo da remoto, tramite Wi-Fi o altri tipi di onde. Proprio questa loro peculiarità, è stata il motivo per cui i droni vennero utilizzati per la prima volta in ambito militare, per arrivare solo in un secondo momento (già negli anni 2000) a diffondersi anche nel mondo industriale, dell’agricoltura, della fotografia, dell’hobbistica e, poi, anche in edilizia. A seconda dell’utilizzo che se ne deve fare, chiaramente si deve scegliere la tecnologia adeguata; ne esistono diverse tipologie, ma tutti quelli destinati ai settori citati sono droni ad uso civile. Questi apparecchi possono poi essere distinti in base alle loro caratteristiche, come ad esempio il peso e il numero dei motori, che ne determinano la potenza e la stabilità in volo. Droni e regolamentazioni Pilotare un drone, proprio come tutte le altre attività di “volo”, richiede necessariamente il rispetto di precise regole, che in Italia sono definite dall’Ente Nazionale Aviazione Civile. L’ENAC ha pubblicato già nel 2013 una prima versione del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio da Remoto (SAPR), aggiornato nella sua terza edizione nel mese di novembre scorso. La pubblicazione di questo regolamento è utile per arrivare a rispettare il nuovo regolamento unico europeo, anch’esso approvato lo scorso anno. Tutti i droni con un peso maggiore a 250 grammi dovranno essere registrati e marchiati con un QR-Code identificativo. Inoltre, per poterne pilotare uno, sarà necessario sostenere un apposito esame online, al superamento del quale verrà rilasciato un attestato. Ma attenzione, perchè l’uso di un drone per scopi professionali rende obbligatorie tutte queste operazioni al di là del suo peso, ovvero la registrazione al portale D-Flight, il QR-Code e l’attestato di competenza che fornisce il permesso di volare. Come si possono utilizzare i droni in edilizia? L’uso dei droni per scopi professionali, come nel caso dell’edilizia, è sempre più diffuso e ha introdotto moltissime novità. Le potenzialità non sono ancora state tutte approfondite e potrebbero nascere nuove idee su come utilizzare un drone in edilizia, settore in cui la sua capacità di monitorare un’area, piuttosto che di condurre ispezioni, lo rendono sicuramente una delle tecnologie del futuro. Gli edifici, infatti, sono “oggetti” di dimensioni considerevoli e un drone può essere un utilissimo supporto tecnologico per mantenere sotto controllo il cantiere. Chiaramente, l’introduzione dell’uso di questi “oggetti volanti” in un cantiere, richiede di valutarne attentamente i rischi e di adottare le misure di sicurezza adeguate. Già da alcuni anni, una delle principali attività svolte dai droni in edilizia è quella dell’esecuzione di rilievi fotografici. Monitorare un cantiere con un drone, infatti, permette non solo di acquisire informazioni in modo semplice e veloce, ma anche di effettuare un monitoraggio costante ed aumentare la sicurezza. Esistono droni per la rappresentazione 2D con telecamere ultra HD, ma anche dispositivi per la rappresentazione 3D. Ad esempio, negli Stati Uniti, già da alcuni anni, si sta lavorando sull’integrazione dei droni con il BIM, o meglio, dei dati raccolti da essi con la modellazione BIM. Inoltre, a queste fotocamere, si possono integrare ulteriori funzionalità, in grado di fornire dati aggiuntivi: ad esempio un’analisi laser delle strutture può indicarne la qualità ed eventuali criticità, così come l’integrazione di una termocamera permette la valutazione dell’involucro di un edificio esistente o la presenza di infiltrazioni d’acqua. In questo modo il drone torna utile come supporto nelle procedure di diagnosi o certificazione energetica. La sua telecamera, oltre all’esecuzione di rilievi, può tornare utile anche per sorvegliare un cantiere, verificando in modo comodo l’intera area interessata. Le ispezioni possono servire anche per monitorare le condizioni di impianti fotovoltaici o solari termici, posizionati spesso in luoghi difficilmente accessibili. Poi, la possibilità di effettuare video e riprese di qualità permette anche di realizzare interessanti video promozionali, che soprattutto nel caso di grandi cantieri possono essere un valido strumento per promuoversi nel mercato immobiliare. Infine, senza sfruttare l’installazione di fotocamere, un drone rimane pur sempre un “oggetto volante” e come tale può essere utilizzato per trasportare materiali, prodotti e oggetti di dimensioni contenute a diverse quote in modo veloce. in questo caso è da valutare la capacità di movimentazione del drone, che non può trasportare in modo sicuro cose eccessivamente grandi e pesanti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento