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Indice degli argomenti Toggle Le sfide fondamentali per affrontare la crisi idrica Il rapporto tra risorse idriche e ambiente costruitoLe strategie di water management per il settore edile La crisi idrica globale si sta rapidamente trasformando da una prospettiva futura a una realtà imminente, richiedendo un’immediata e concertata risposta da parte di tutte le sfere della società. In questo contesto di urgenza, emerge con chiarezza il ruolo fondamentale dell’edilizia nel promuovere la sostenibilità idrica e nell’attenuare gli impatti devastanti di questa crisi che incombe. Secondo il report “Building a water-resilient future for everyone, everywhere” del World Green Building Council (WGBC), l’edilizia e la costruzione sono responsabili del consumo del 15% dell’acqua dolce a livello mondiale. Il rapporto del WGBC, attraverso un’accurata analisi dello “stato dell’arte” in materia di consumi d’acqua, sottolinea l’urgenza di affrontare in maniera oculata la crisi idrica e presenta una serie di soluzioni e raccomandazioni per promuovere la sostenibilità idrica nell’ambiente costruito. Queste includono l’adozione di tecnologie innovative per il risparmio idrico, la promozione di pratiche di progettazione e costruzione sostenibili e l’implementazione di politiche che incoraggiano l’uso responsabile dell’acqua. La crisi idrica globale va oltre il semplice consumo di acqua nell’edilizia. Colpisce anche le risorse idriche disponibili per l’agricoltura, l’industria e il consumo umano. Le conseguenze di una gestione irresponsabile delle risorse idriche possono essere devastanti, portando a carestie, conflitti e gravi danni ambientali. Le sfide fondamentali per affrontare la crisi idrica Come evidenziato dal report, la crisi idrica globale ci ha messo di fronte a “quattro sfide fondamentali” che richiedono risposte urgenti e coordinate a livello mondiale. In primo luogo, il divario del 40% tra l’offerta e la domanda globale di acqua entro il 2030 evidenzia la crescente pressione sulle risorse idriche del pianeta, amplificata dall’aumento della popolazione mondiale. Questo divario mette in luce la necessità di strategie innovative per gestire in modo sostenibile le risorse idriche e garantire un accesso equo per tutti. In secondo luogo, il legame tra il 90% dei disastri naturali e l’acqua rileva la vulnerabilità delle comunità di fronte agli eventi meteorologici estremi, sottolineando l’importanza della resilienza e dell’adattamento. Terzo, il fatto che un quarto della popolazione mondiale non abbia accesso ad acqua potabile sicura è una sfida umanitaria urgente che richiede azioni concertate per garantire il diritto fondamentale all’acqua. Infine, il contributo del 10% delle emissioni globali di gas serra dal settore idrico pone l’accento sull’importanza di adottare pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale della gestione dell’acqua. Inoltre, va considerato che il settore edile da solo consuma circa il 15% delle risorse idriche disponibili. Questo dato aggiunge un ulteriore livello di complessità alla gestione delle risorse idriche, poiché evidenzia la necessità di implementare pratiche di costruzione sostenibili e di ridurre il consumo idrico nell’industria edilizia. Questa constatazione rafforza ulteriormente l’urgenza di adottare misure volte a garantire un uso responsabile ed efficiente dell’acqua in tutte le fasi della ciclo di vita di un edificio. Affrontare questi problemi richiede un impegno globale e coordinato da parte di tutti i settori della società. I governi devono mettere in campo politiche che favoriscano la conservazione e l’uso responsabile delle risorse idriche. Le imprese devono investire in tecnologie e pratiche sostenibili che riducano il loro impatto sull’ambiente idrico. I cittadini devono essere consapevoli del proprio consumo di acqua e adottare comportamenti che promuovano la sua conservazione. Il rapporto tra risorse idriche e ambiente costruito L’ambiente costruito rappresenta un notevole consumatore di risorse idriche in tutte le fasi suo ciclo di vita. Questo comprende non solo l’acqua utilizzata direttamente dagli abitanti nelle loro case e comunità, ma anche quella impiegata durante la costruzione, il funzionamento e la demolizione degli edifici. La prospettiva futura è ancor più preoccupante, poiché ci si aspetta un’accelerazione senza precedenti della crescita urbana nei prossimi decenni. L’espansione urbana comporta anche un aumento delle emissioni di gas serra e un uso più intenso delle risorse in generale, contribuendo a una maggiore pressione sull’ambiente. Di fronte a questo scenario, risulta essenziale che il settore delle costruzioni agisca con urgenza per proteggere e preservare le risorse idriche globali. Questo significa adottare pratiche costruttive più sostenibili, utilizzare materiali e tecnologie che riducano il consumo di acqua, e implementare strategie di gestione delle acque piovane e di riciclo delle acque grigie. L’ambiente costruito, che fornisce l’infrastruttura fisica alla base delle nostre società e dello sviluppo economico, si trova ora ad affrontare la pressante necessità di cambiamento in tutte le sue fasi. La catena di approvvigionamento, punto di partenza cruciale per comprendere l’impatto del settore, rivela un quadro allarmante: l’acqua impiegata nella produzione di materiali da costruzione e prodotti viene utilizzata sia in processi diretti, come reazioni chimiche e lavaggio, sia in processi indiretti, quali la produzione di energia. È evidente la necessità di rivedere radicalmente le pratiche di gestione dell’acqua lungo l’intera catena di approvvigionamento, integrando tecnologie di riciclo e riutilizzo per massimizzare l’efficienza e ridurre gli impatti ambientali. Il processo di costruzione rappresenta un altro ambito critico. L’acqua è utilizzata in modo abbondante in varie attività, dalla miscelazione del cemento al controllo della polvere, dall’irrigazione al funzionamento delle attrezzature. In questo contesto, emerge la necessità prioritaria di promuovere l’uso efficiente dell’acqua dolce sul sito di costruzione, insieme a soluzioni innovative di riutilizzo e riciclaggio. Solo attraverso un impegno concreto verso la sostenibilità idrica sarà possibile ridurre l’impatto negativo sulle risorse idriche. L’attenzione si sposta poi sugli edifici stessi, dove il consumo e la conservazione dell’acqua possono influenzare in modo significativo l’ambiente, l’economia e la società. Sfide quali la mancanza di monitoraggio, l’inefficienza degli impianti, la manutenzione inadeguata e la scarsa consapevolezza sono da affrontare con urgenza, attraverso l’adozione di pratiche più sostenibili e oculate. Infine, le città e le comunità sono il contesto in cui la crisi idrica si fa sentire in modo più acuto. Mentre i cittadini richiedono acqua per bisogni primari come bere o lavarsi, le aziende di servizi e le utility municipali dipendono anche dall’acqua dolce per fornire servizi essenziali. È fondamentale affrontare le sfide legate all’infrastruttura insufficiente, alla gestione delle acque reflue e al drenaggio delle acque nelle aree urbane, adottando strategie integrate che promuovano la conservazione e l’efficienza idrica. Le strategie di water management per il settore edile L’acqua dolce è una risorsa vitale per l’intera vita sulla Terra, ma la sua disponibilità sta diventando sempre più limitata. In questo contesto, il settore edile e della costruzione gioca un ruolo cruciale nel trovare soluzioni sostenibili per gestire al meglio le risorse idriche a disposizione. L’ambiente costruito, che include case, uffici, infrastrutture e comunità, richiede una gestione oculata dell’acqua per garantire un futuro sostenibile per tutti. Per affrontare questa sfida, è necessario adottare una serie di principi di water management che possono essere applicati in tutte le fasi del ciclo di vita dei progetti di costruzione. La prevenzione rappresenta il primo passo fondamentale. È importante considerare le esigenze locali e cercare attivamente opportunità per evitare l’uso eccessivo di fonti d’acqua potabile durante la produzione, la costruzione e l’operazione degli edifici. L’utilizzo dell’Atlante dei rischi idrici può essere un valido strumento di riferimento per identificare le fonti alternative di approvvigionamento idrico. La misurazione è altrettanto cruciale per una gestione efficace dell’acqua. È fondamentale comprendere quanto e dove viene utilizzata l’acqua e gestire le perdite e le fughe idriche per ridurre gli sprechi. Il ridimensionamento dell’uso dell’acqua è un altro punto chiave evidenziato dagli esperti del WGBC. Porre come priorità il riutilizzo sul sito o l’utilizzo di fonti d’acqua riciclate locali può contribuire significativamente a ridurre il consumo complessivo di acqua dolce. L’adozione di dispositivi a basso flusso e di tecnologie efficienti durante la produzione e la costruzione può contribuire ulteriormente a minimizzare gli sprechi. Il riutilizzo rappresenta un’opportunità importante per ridurre la dipendenza dalle risorse idriche tradizionali. Tecnologie come la raccolta delle acque piovane e i sistemi di riciclaggio delle acque grigie e nere possono essere implementate per sfruttare al meglio le risorse idriche disponibili. Infine, il ripristino e la protezione delle risorse idriche sono essenziali per garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo termine. Tecniche come il “Water Sensitive Urban Design” possono contribuire a prepararsi per eventi climatici estremi e a trattare le acque reflue in modo sicuro ed efficiente per il riutilizzo o lo scarico finale senza contaminare le fonti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento