Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Mobilità studentesca e edilizia residenziale universitariaEdilizia universitaria: spazi sempre più flessibili e adattabiliTecnologia e innovazione Sostenibilità ed efficienza energeticaNuovi investimenti in edilizia residenziale universitaria L’edilizia universitaria è in continua evoluzione e rappresenta una sfida molto interessante per i progettisti, in quanto costituisce un ambito in crescita e un terreno fertile per la sperimentazione. Inoltre, nel caso dell’housing per studenti, si coniugano esigenze tipiche del settore residenziale ad un target abitativo molto specifico e con necessità differenti da quelle che si rilevano in un generico contesto abitativo. Per quanto riguarda l’evoluzione dei modelli architettonici, l’edilizia universitaria, proprio per il suo legame con il mondo accademico e della ricerca, è indubbiamente l’occasione per innovare e trovare nuove soluzioni, anche in grado di essere replicate e di rispondere in modo efficace alle esigenze più contemporanee del settore e non solo. Mobilità studentesca e edilizia residenziale universitaria La mobilità studentesca è ormai un fenomeno di ampia diffusione, che coincide anche con un momento storico particolare per il mercato immobiliare, con costi di accesso alle abitazioni sempre maggiori e un’offerta spesso limitata. Per questi e altri fenomeni, l’edilizia universitaria è dovuta mutare nel tempo, rispondendo alle nuove richieste e allineandosi anche a tutte quelle caratteristiche che sono ormai proprie dell’edilizia contemporanea. Si parla di qualità del costruito, di funzionalità e nuovi spazi, di meccanismi sociali, ma anche di sostenibilità ed efficienza energetica. Nel concreto, le motivazioni che hanno portato ad un ripensamento del genere sono diverse, tra cui un graduale aumento del numero di studenti. Secondo i dati forniti dall’Istat, relativi alle serie storiche, nell’anno accademico 2000/01 risultavano 1.703.000 iscritti, mentre con l’anno 2022/23 si sono raggiunti i 1.909.360 milioni di iscritti. A ciò, si aggiunge anche un’evoluzione della didattica, con nuovi metodi e modelli di insegnamento, oltre ad una sempre maggior attenzione alla qualità degli spazi e a temi quali l’inclusività e l’accessibilità. Edilizia universitaria: spazi sempre più flessibili e adattabili Una delle prime questioni da prendere in considerazione quando si progettano edifici universitari riguarda la gestione degli spazi che, come in molti altri contesti, devono essere sempre più flessibili e adattabili al mutare delle esigenze di chi li vive nel tempo. Nascono così soluzioni come pareti a scomparsa, open space, sistemi IT e infrastrutture sempre più innovative, che modificano radicalmente il modo in cui si può vivere e gestire uno spazio, con un’attenzione sempre più elevata anche al tema della collaborazione. Il Wu Campus a Vienna, per la cui realizzazione hanno collaborato sei importanti archistar del panorama internazionale, si caratterizza per l’architettura dai tratti futuristici, con facciata in corten. Il campus è accessibile alla cittadinanza. Un tempo, un’aula universitaria era un ambiente statico, rigido e prettamente funzionale a lezioni frontali. Ora, invece, aumentano i laboratori, le aule interattive e l’organizzazione interna è incentrata su uno schema di rapporti più interattivi. Il compito degli architetti, quindi, è quello di cogliere tutte queste peculiarità e tradurle in un progetto di valore, solido e funzionale, ma assolutamente non statico. Tecnologia e innovazione Come anticipato, la tecnologia estende e supera la dimensione fisica degli spazi, creando un nuovo livello di vita universitaria, in una dimensione digitale. Grazie alla connessione Internet e alle nuove tecnologie, si possono creare anche aule virtuali, strumenti avanzati per la didattica e per sfruttare gli spazi universitari in modo sempre più innovativo. Si superano i confini esistenti e si sfruttano tecnologie quali l’intelligenza artificiale o la realtà aumentata, oltre che tutte le soluzioni IoT di Building Automation. Un fenomeno con notevole impatto anche sul comfort interno e sull’efficienza energetica, con un’ottimizzazione dei consumi e dell’utilizzo degli impianti installati, dal riscaldamento, all’illuminazione, senza alcuna esclusione. Alcuni esempi di applicazioni possono essere i sensori che rilevano il livello di luce naturale e regolano in modo automatico il contributo di quella artificiale, sistemi per la regolazione della climatizzazione interna in base a quanto è occupata una stanza e al clima esterno, piuttosto che soluzioni per la gestione degli accessi e della sicurezza. Sostenibilità ed efficienza energetica La sostenibilità e l’efficienza energetica, insieme all’innovazione tecnologia, sono senza dubbio gli obiettivi principali di ogni nuovo intervento edile. A maggior ragione in ambito universitario, gli edifici devono essere chiaro esempio delle direzioni che il comparto sta prendendo, con l’obiettivo ultimo della decarbonizzazione dell’edilizia entro il 2050. Le principali azioni messe in campo dai progettisti al momento riguardano: Soluzioni di architettura bioclimatica, che prevedono ad esempio lo studio dell’orientamento, dei volumi e delle superfici trasparenti, in modo da sfruttare al massimo tutte le risorse naturali e i sistemi passivi per la gestione del clima interno; L’utilizzo di materiali ecocompatibili, riciclati o riciclabili, locali; Attenta progettazione dell’involucro opaco e del suo isolamento termico, così come dell’involucro trasparente; Corretta installazione dei sistemi di ombreggiamento, per proteggere gli edifici dal caldo; Implementazione di sistemi tecnologici e impiantistici a basso consumo energetico e che favoriscano l’automazione, anche tramite la già citata Building Automation. I principali aspetti da gestire riguardano la climatizzazione dell’edificio, l’illuminazione, la ventilazione meccanica e la gestione delle risorse idriche. Al di là delle scelte prese, la dimostrazione dei risultati raggiunti può avvenire mediante l’ottenimento di certificazioni, ricorrendo a standard di riferimento come il Protocollo LEED o la Certificazione CasaClima. Nuovi investimenti in edilizia residenziale universitaria Data la rilevanza del tema, il PNRR prevede importanti investimenti per favorire la crescita dell’offerta residenziale per gli universitari. A questi fondi, si somma quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, che sottolinea la necessità di sostenere anche gli interventi di ristrutturazione di quanto esistente. In ogni caso, l’obiettivo è creare almeno 60mila posti letto in residenze universitarie entro giugno 2026, favorendo le procedure per lo sviluppo e accelerando i tempi di costruzione. Il Mur ha pubblicato un bando di 1,2 milioni per progetti relativi a residenze, sia pubbliche che private, con almeno 20 posti letto. Fondamentale la localizzazione, in prossimità dei poli universitari o ad essi ben collegate mediante la rete del trasporto pubblico cittadino. Inoltre, nel caso si decida di convertire immobili esistenti in alloggi universitari, si semplifica il cambio di destinazione d’uso, realizzabile mediante SCIA. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento