Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La piscina Penguin di Barcellona, per neonati e donne in gravidanza, è studiata ad hoc per riprodurre le condizioni igienico – sanitarie del ventre materno e il calore della famiglia, ma accoglie anche i genitori che desiderano socializzare e lavorare al computer a cura di Claudia Capperucci, foto Eric Pamies Un seminterrato su due piani, nel quartiere Sarrià di Barcellona, dove c’era un campo da squash: così si presentavano i locali dove ora sorge il centro sportivo Penguin con la piscina di 14×7 metri insieme agli altri spazi per bambini e genitori, come l’area delle docce e le vasche per il bagnetto dei più piccoli, un caffè attrezzato con tavolini dove all’occorrenza si può anche lavorare. Lo racconta l’interior decorator catalana Pia Capdevila, con studio a Barcellona e a Mallorca, dove vive attualmente. Per realizzare il progetto ha lavorato insieme all’architetto Ferran Besa dello studio Arq71, entrambe con l’intento di ottenere un ambiente pulito e asettico come richiedevano le esigenze dei suoi fruitori (donne incinte e bambini piccoli, appunto), ma anche caldo, accogliente e con una forte appeal familiare. “Volevamo uno spazio con decorazioni “per bambini”, ma in cui i genitori non si sentissero fuori posto. Colore ma senza abusi, consapevoli che la luce naturale sarebbe stata un elemento complicato (essendo un seminterrato n.d.r.), in cui la piscina fosse il gioiello della corona, ma il resto dello spazio fosse progettato in dettaglio per fornire tutti i servizi. Uno spazio sportivo, insomma, ma in cui sentirsi anche a casa, caldo e amichevole”, spiega la progettista. Tutto ruota attorno all’acqua della piscina principale, ma ce n’è anche una con acqua salata. Il rivestimento in mosaico esalta il colore cristallino dell’acqua priva dell’odore di cloro tipico delle piscine. Pavimenti in ceramica con tonalità legno sono invece stati scelti per i rivestimenti a bordo. E grazie ai due pilastri strutturali che sono stati mantenuti dalla proiezione della piscina, è stata creata una zona splash progettata per i più giovani. Le vaschette per i neonati e i fasciatoi sono posizionati anche direttamente nella zona della piscina, per consentire alle mamme di cambiare i piccoli senza dover andare negli spogliatoi. Per la realizzazione di questi complementi è stato impiegata la solid surface Hi-Macs che, come dichiara Capdevila: “È molto resistente, antibatterica, facile da pulire e senza giunzioni visibili. Inoltre, la pietra acrilica di LG Hausys ha permesso di progettare tutto su misura”. Anche le sale degli spogliatoi sono molto particolari, anch’essi provvisti di vaschette per il bagnetto dei neonati, così come di docce e di lavandini su diverse altezze, sempre in Hi-Macs Arctic White. Essendo una superficie priva di pori impedisce a sporco e batteri di annidarsi, ed è estremamente facile da pulire. Il materiale, inoltre, può essere modellato tramite termoformatura per conferirgli qualunque forma, anche la più astratta e scultorea. I genitori possono attendere e guardare le lezioni nella sala relax con caffetteria e tavolini che attraverso una grande vetrata affaccia sulla piscina. Un ambiente asettico e accogliente ma non troppo colorato, non esclusivamente per bambini. Scheda progetto Progettista: Ferran Besa (Arq71), designer Pia Capdevila INTERIORISMO Luogo: Barcellona, quartiere Sarrià Committente: Penguins Barcelona Superficie di intervento: piscina 14×7 metri Cronologia realizzazione: 2016 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento