Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Che cos'è e come funziona una facciata ventilataVentilazione naturale o meccanicaVantaggi di un sistema di facciata ventilataDifferenze tra facciata ventilata e facciata tradizionale con cappottoMateriali di rivestimento utilizzati nei sistemi ventilatiQuanto costa installare una facciata ventilata?Quale manutenzione è necessaria per una facciata ventilata?Una facciata ventilata migliora l’efficienza di un edificio?Normativa di riferimento per le facciate ventilateEsempi di progetti con facciate ventilateRecupero villa a BeneventoRiqualificazione edificio commerciale e residenziale a BergamoRiqualificazione villa a Castelnuovo di Porto (Roma)Polo Scienze della Terra dell’Università di PadovaComplesso residenziale Triborgo a MilanoRiqualificazione edificio monofamiliare a Bristol (Inghilterra)Ampliamento scuola elementare a Montijo (Portogallo)Casa singolaIceland Parliament Hotel a ReykjavikFacciata ventilata: le soluzioni proposte dalle aziendeEdiltec – POLIISO® FBBrianza Plastica – Isotec+ElycemEtex – EquitoneRockwool – REDAir™Saint Gobain – Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VNSogimi – AlucobondSTIFERITE FIRE BStoVentec Glass: sistema di facciata ventilataTerreal – Facciate ventilate in terracottaVM Zinc – Sistema di facciata ventilata a doghe Ogni edificio “comunica” e si relaziona con l’esterno attraverso le facciate. L’isolamento termico e acustico, la quantità di luce e aria, dipendono dalla conformazione delle facciate, che hanno proprio lo scopo di proteggere e regolare i rapporti tra “dentro” e “fuori”. Esistono diverse tecnologie per realizzare l’involucro esterno, ciascuna con i propri pregi e difetti. La facciata ventilata, tra le soluzioni tecniche innovative per il miglioramento dell’efficienza energetica, della sostenibilità e dell’estetica degli edifici, ha un ruolo di rilievo, grazie anche all’evoluzione costante del settore. Opzione moderna e performante, offre diversi vantaggi, tra cui anche una grande libertà di espressione progettuale, grazie alla varietà di sistemi e di finiture oggi disponibili sul mercato. Cosa è una facciata ventilata? Le facciate ventilate sono un sistema di rivestimento esterno dell’edificio, che viene installato a secco, capace di migliorarne le prestazioni termico-energetiche, oltre che quelle estetiche, grazie a una apposita intercapedine d’aria. Il sistema è adatto sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione dell’esistente. Una facciata ventilata, prevede un’intercapedine tra la parete perimetrale dell’edificio e il rivestimento esterno. Il pacchetto costruttivo prevede che la finitura più esterna sia posta separata dalla struttura portante, al fine di lasciare uno spazio sull’intera superficie in cui l’aria possa circolare. Un ulteriore strato per l’isolamento termo-acustico, protetto da materiale impermeabile traspirante, è posizionato in aderenza alla costruzione. La norma UNI 11108 in merito, definisce la facciata ventilata come un “tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”. Come funziona la facciata ventilata? Il principio alla base di qualsiasi sistema a facciata ventilata è la convezione dell’aria, ovvero il suo movimento in funzione della temperatura all’interno di una apposita intercapedine, in tal caso creata posando il rivestimento esterno a distanza dall’involucro primario sottostante: quella fredda entra nella cavità dal basso, mentre la calda esce superiormente. In corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite dalle facciate ventilate sono ottime, proprio per queste caratteristiche, cui si aggiunge la flessibilità architettonica che offrono, proprio per questo questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea. Una facciata ventilata basa il suo funzionamento sul movimento d’aria che si innesca all’interno della camera d’aria. Si tratta di un moto convettivo naturale, che dipende dalla differenza di temperatura che si crea tra interno ed esterno dell’intercapedine. Nel funzionamento estivo, l’innalzamento della temperatura dell’aria nell’intercapedine causata dalla radiazione solare sul rivestimento, provoca il cosiddetto “effetto camino”, responsabile di un moto d’aria verso l’alto. In questo modo, il calore viene “portato via”, riducendo la temperatura sulla parete interna. Nei mesi invernali, invece, quando la radiazione è meno intensa, l’intercapedine mantiene in equilibrio la temperatura interna della parete, riducendo così i problemi legati ad umidità e condensa superficiale. Questa circolazione naturale dell’aria (chiamata anche “effetto camino”) aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio, fungendo, inoltre, da barriera a umidità e possibili infiltrazioni d’acqua. Sulle pareti viene posato uno strato isolante continuo, che può essere realizzato con pannelli appositamente studiati e realizzati per le facciate ventilate. Oltre alle prestazioni termiche, è opportuno considerare anche la resistenza al fuoco e la durabilità del materiale, che rimane per tutta la sua vita utile esposto nell’intercapedine. Le facciate ventilate sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo. A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioedilizia, è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. L’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità. Ventilazione naturale o meccanica Le facciate ventilate possono avere flusso d’aria sia naturale sia meccanico. Il primo, sistema più comune in questo tipo di doppie pelli architettoniche, si basa esclusivamente sul movimento fisico dell’aria: quella calda, più leggera, sale e fuoriesce da appositi fori di espulsione, quella fredda entra dal basso. Più economica di quella meccanica, la ventilazione naturale richiede anche una minore manutenzione del sistema, ma può essere poco efficace in alcune condizioni climatiche. La ventilazione meccanica invece è gestita mediante apparecchi – ventilatori, appunto – che la rendano performante in modo costante. Efficaci e automatici, questi sistemi di ventilazione implicano però l’utilizzo di energia per il suo funzionamento e programmi di manutenzione più frequenti. La scelta tra i due tipi di facciata ventilata dipende da più fattori, tra cui, come abbiamo visto, il clima difficile di un luogo, la complessità volumetrico-dimensionale di un edificio e il budget a disposizione per la realizzazione. Quanto è spessa una parete ventilata? La norma UNI 11018 (relativa a Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico – Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione – Rivestimenti lapidei e ceramici) segnala che l’intercapedine d’aria di una parete ventilata per funzionare correttamente non deve avere spessore inferiore a 2 cm (al fine di far defluire correttamente l’acqua meteorica). Il suo dimensionamento deriva tuttavia da un rapporto matematico tra larghezza della facciata da rivestire e tipo di ventilazione desiderata (debole o forte), considerando anche la resistenza termica dell’intercapedine in base al flusso d’aria sulla facciata. Lo spessore di un pacchetto finito, ovvero comprendente tutte le componenti agganciate a secco alla struttura primaria (inclusa intercapedine), può così arrivare fino a 30 cm e oltre, a seconda di quelli di rivestimento esterno, intercapedine, strato isolante. Se poi si desideri rendere ispezionabile il vuoto in cui circola l’aria (per consentire il passaggio di tecnici e operatori addetti alla manutenzione), allora il pacchetto finale può avere spessori importanti, anche superiori a 60 cm. Vantaggi di un sistema di facciata ventilata Gli aspetti positivi di una facciata ventilata sono sicuramente rilevanti, poiché, oltre al miglioramento estetico implicano un sostanziale upgrade dell’efficienza e della durata nel tempo della costruzione. In sintesi i vantaggi di una facciata sono: efficienza energetica, poiché l’aria nell’intercapedine isola l’involucro sottostante, riducendo di conseguenza l’impegno di risorse ed economico per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti interni; durata nel tempo di un edificio, dato che la facciata ventilata protegge la struttura retrostante dagli agenti atmosferici; manutenzione ridotta, poiché dopo l’installazione non sono necessarie azioni particolari o impegnative; miglioramento estetico, grazie alle tante possibilità materiche e alla flessibilità compositiva dei sistemi per facciate ventilate, declinati in una ampissima gamma anche di finiture cromatiche e di texture. Isolamento acustico; Eliminazione dei problemi di condensa superficiale e di umidità; Valore architettonico ed estetico delle facciate, gestite liberamente dal progettista, sia in termini cromatici, che materici. Ci sono svantaggi nell’optare per una facciata ventilata? I contro sono davvero ridotti, rispetto ai pro di una facciata ventilata e si possono ricondurre essenzialmente alle fasi iniziali di scelta e di posa in opera. Una soluzione di questo tipo infatti ha un costo iniziale maggiore, rispetto a gran parte delle proposte di rivestimento e/o di isolamento tradizionale, e richiede sia una progettazione accurata sia da ultimo una posa professionale, ad opera di personale qualificato. Differenze tra facciata ventilata e facciata tradizionale con cappotto Facciata ventilata e facciata tradizionale con cappotto sono soluzioni che nascono per proteggere l’edificio e renderlo performante dal punto di vista energetico. La differenza sostanziale è però la presenza o meno dell’aria: i sistemi per le facciate ventilate sfruttano infatti una intercapedine arieggiata per isolare e preservare l’involucro costruttivo di un edificio, mentre le facciate tradizionali con cappotto hanno invece il materiale coibente in aderenza alla struttura architettonica. Una opzione, questa seconda, più semplice da progettare e da installare, a patto tuttavia che si rispettino alcune regole nel processo di installazione, relative alla completa eliminazione di ponti termici tra esterno e interno (per non inficiare il risultato dell’intero lavoro). Materiali di rivestimento utilizzati nei sistemi ventilati I materiali utilizzati come finitura esterna di un sistema a facciata ventilata sono praticamente i medesimi di quelli di una realizzazione tradizionale: la differenza sta nella posa in opera, che in questo caso richiede una contro-struttura portante metallica (di acciaio o di alluminio) in grado di sostenere i pannelli creando nel contempo una intercapedine per il passaggio dell’aria. Generalmente vengono scelti: ceramica e gres, in lastre anche di grandi dimensioni che riprendono l’estetica di molti materiali naturali pur garantendo una ottima resistenza alle intemperie; metallo (in particolare alluminio e zinco, ma anche zinco-titanio), lavorato in elementi da agganciare con graffe, a scandola o a doghe. I pannelli generalmente sono disponibili in diversi colori e lavorazioni, con effetti luminosi dalla grande valenza estetica. L’alluminio in particolare è un materiale che dona uno stile inconfondibilmente contemporaneo agli edifici. Tra le sue caratteristiche più importanti ricordiamo la durezza, la leggerezza e la duttilità. pietra naturale o ricostituita, in lastre di diverse misure (le seconde anche molto grandi). La pietra è una materiale naturale, adatta per gli esterni in quanto è impermeabile e resistente. Anche in questo caso sono svariati i colori, le forme e le texture tra cui scegliere. Anche il cotto si presta ai rivestimenti per esterno, garantendo un aspetto contemporaneo e naturale all’edificio. vetro, per sfruttarne la trasparenza; laterizio, di elevata resa espressiva e in continuità stilistica con la tradizione costruttiva. Materiale naturale per eccellenza, il legno viene appositamente trattato per essere installato all’esterno, per evitare problemi legati all’invecchiamento e all’esposizione agli agenti atmosferici, garantendo efficienza e grande impatto estetico. Offre un ottimo isolamento termico e acustico, è resistente alle sollecitazioni e, opportunamente trattato, è in grado di durare a lungo se esposto alle intemperie La scelta materica dipende comunque dalle esigenze funzionali del progetto specifico, oltre che ovviamente estetiche. Come scegliere il tipo di facciata ventilata più adatto La scelta della tipologia di facciata ventilata dipende dall’effetto architettonico finale desiderato (più o meno high-tech, tradizionale, espressivo), dalle condizioni climatiche del sito, da eventuali vincoli specifici del progetto e non da ultimo dal budget di spesa disponibile. Un progettista specializzato o un consulente esperto può valutare caso per caso e determinare quale opzione sia la più indicata per il risultato voluto. Considerazioni di progetto delle facciate ventilate Il design di una facciata ventilata richiede considerazioni ad hoc, riguardanti analisi e dimensionamento di tutte le parti – rivestimento esterno, intercapedine d’aria, strato isolante impermeabile, fori di aerazione –, selezione del sistema di aggancio alla struttura primaria dell’edificio e dei materiali (che devono rispondere a precisi requisiti di resistenza al fuoco, agli agenti atmosferici, al carico), previsione delle fasi e delle modalità di intervento manutentivo. Quanto costa installare una facciata ventilata? L’impegno economico per la realizzazione di una facciata ventilata varia notevolmente in base soprattutto all’estensione e alla tipologia delle superfici architettoniche che fanno da supporto al sistema e dal tipo di materiale scelto come finitura esterna, Tuttavia i vantaggi a lungo termine di una facciata ventilata ad alta efficienza energetica – tra cui soprattutto le performance isolanti e quelle di durata nel tempo – possono compensare la spesa iniziale più elevata. Un involucro di questo tipo offre infatti diversi benefici in termini di risparmio per un lasso di tempo particolarmente lungo, che può arrivare fino a 30 anni o più. Quale manutenzione è necessaria per una facciata ventilata? Poiché le facciate ventilate sono sistemi di rivestimento esterno che prevedono una separazione tra finitura esteriore e involucro retrostante hanno numerosi vantaggi anche per quanto riguarda la manutenzione. Che risulta relativamente semplice, con il controllo periodico – generalmente annuale – di tutti gli elementi architettonici al fine di evidenziarne l’integrità e assicurarsi che non vi siano difetti, come crepe e fessurazioni, infiltrazioni, impedimenti alla ventilazione nell’intercapedine. In tal caso, oltre alla pulizia delle lastre di finitura da smog e polvere (a cadenza biennale o triennale), è meglio sostituire o riparare le parti ammalorate, al fine di garantire il medesimo grado di efficienza iniziale del pacchetto e una maggiore resistenza ai fenomeni meteorologici. Tutte operazioni che conviene affidare a esperti professionisti del settore. Una facciata ventilata migliora l’efficienza di un edificio? Un sistema che sfrutti la ventilazione naturale nell’involucro esterno può migliorare le prestazioni di un edificio in diversi modi: aiuta a ridurre la dispersione di calore in inverno e il suo accumulo d’estate, creando nel contempo una barriera al vapore che inibisce la formazione di condensa e di conseguenza di muffa e di ammaloramenti delle componenti architettoniche. Inoltre, questa soluzione migliora anche l’isolamento acustico del complesso. In particolare, dal punto di vista dei benefici in termini di risparmio energetico di una facciata ventilata, si riducono i consumi: nella stagione fredda l’intercapedine d’aria diventa uno strato isolante che trattiene il calore all’interno dell’edificio, riducendo la necessità di accendere il riscaldamento; d’estate, al contrario, la convezione naturale dissipa il calore verso l’esterno, allontanandolo dalla struttura portante e così diminuendo il bisogno di raffrescamento. Gli sbalzi termici vengono eliminati e il comfort degli ambienti interni risulta ottimale. Un risultato che deriva tuttavia da alcuni fattori importanti nella realizzazione della facciata ventilata, ovvero la qualità dei materiali e della componentistica, della progettazione iniziale, dell’assemblaggio e non da ultimo di una manutenzione regolare. Normativa di riferimento per le facciate ventilate La norma di riferimento per la realizzazione di una facciata ventilata è la già citata UNI 11018, risalente al 2003 (per ora l’unica specifica nel nostro paese): ne dà la definizione, individua le tipologie principali, precisa le formule per una progettazione corretta dell’intercapedine d’aria e più in generale dell’insieme. Da luglio 2022 è invece in vigore un nuovo decreto ministeriale sulle norme tecniche di prevenzione incendi. La RTV (regola tecnica verticale) si pone l’obbiettivo di limitare la propagazione di incendio, sia internamente sia esternamente agli edifici, attraverso “le chiusure d’ambito” (l’involucro esterno di una architettura, ovvero fronti e coperture), e la caduta a causa del fuoco di elementi di tali chiusure. Vengono classificati gli edifici a seconda del rischio e indicati, per le costruzioni più pericolose, precisi requisiti di reazione al fuoco di tutti i componenti delle facciate, incluse quelle ventilate. Per le quali sono previste prescrizioni ad hoc, come ad esempio l’interruzione a ogni piano dell’intercapedine con elementi a tenuta fumi o la protezione da irraggiamento da fiamma della pelle interna. Esempi di progetti con facciate ventilate Recupero villa a Benevento Una casa monofamiliare abbandonata in fase costruttiva e situata nella campagna fuori dal centro abitato di Benevento, con un ampio giardino mediterraneo, è stata completamente ridisegnata e riqualificata dagli architetti Laura Lampugnale e Rosanna Giallonardo per renderla funzionale e contemporanea. La ricchezza materica delle nuove facciate di pietra naturale, di intonaco bianco e a doghe WPC – Wood Plastic Composite esalta i volumi architettonici, organizzati su due piani abitativi. L’involucro è stato reso energeticamente prestazionale grazie al sistema termoisolante composito Isotec Parete di Brianza Plastica: un pannello di poliuretano espanso rigido, rivestito con lamina di alluminio su entrambi i lati, dotato di correntino metallico asolato preassemblato industrialmente che funziona sia da supporto al rivestimento finale sia da elemento per creare una camera di ventilazione. Posato a secco, in orizzontale (qui con passo di 65,2 e di 40 cm), asseconda le scelte estetico-progettuali garantendo elevati vantaggi in termini di contenimento energetico. Riqualificazione edificio commerciale e residenziale a Bergamo Il progetto di riqualificazione di questo edificio a destinazione mista, sia commerciale sia residenziale, si è focalizzato sulla sostituzione di una facciata ventilata preesistente – installata una quindicina di anni fa – con una pelle, sempre ventilata, più leggera e performante. La soluzione datata mostrava infatti problemi statici, dovuti anche al peso delle lastre di rivestimento di pietra naturale Calacatta. Per ovviare a tutto ciò, garantendo un risultato sicuro ma soprattutto efficiente, si è optato per una finitura in lastre ultra-compatte Dekton® di Cosentino, frutto di una miscela affinata di materie prime in grado di resistere ai raggi UV, alle macchie, alle temperature estreme e di garantire la stabilità sia dimensionale sia cromatica nel tempo. Ogni unità, spessa 12 mm e pesante 50 kg, nella tonalità Entzo della serie Natural Collection, ispirata proprio al marmo Calacatta Gold, riprende l’effetto del materiale in natura, come richiesto per un intervento di sostituzione in centro storico. E posa di sottostruttura della parete ventilata, strato isolante e rivestimento ha richiesto solo due settimane di lavoro di tre operai. Riqualificazione villa a Castelnuovo di Porto (Roma) Rispettoso dell’orografia collinare del sito in cui è ubicato, questo edificio monofamiliare costruito oltre vent’anni fa a Castelnuovo di Porto è stato totalmente trasformato nell’aspetto e nelle prestazioni energetiche dall’architetto Sergio Iaquinta grazie a una nuova facciata ventilata ROCKWOOL REDAir® per la superficie convessa del volume. In tinta antracite a contrasto con le altre finiture, è realizzata con pannelli di lana di roccia Fixrock 33 VF abbinati esteriormente a pannelli precompressi Rockpanel Colours Special, sempre di lana di roccia. Materiale scelto anche per isolare a cappotto le restanti facciate e la copertura, date le proprietà eco-compatibili e reversibili a fine vita, oltre che incombustibili (dato che ci si trova in un bosco), degli elementi. I lavori, che includono nuovi impianti di climatizzazione a pompa di calore, pannelli fotovoltaici e serramenti performanti, hanno portato l’edificio dalla classe energetica D alla classe A4, riducendo i consumi energetici annui da 146,33 kWh/mq a 14,48 kWh/mq. Polo Scienze della Terra dell’Università di Padova I fronti dell’edificio destinato ai corsi di laurea in geologia del complesso universitario padovano sono ventilati e isolati con il sistema STIFERITE Fire B, dall’elevato livello di sicurezza nei confronti degli incendi. I pannelli isolanti in schiuma poliuretanica polyiso sono rivestiti con un velo di vetro mineralizzato sulla superficie maggiormente esposta al rischio di incendio e con un velo di vetro addizionato con fibre minerali denominato STIFERITE Fire B facer® sull’altra. Stratigrafia del sistema STIFERITE Fire B In tal modo si raggiunge l’euro-classe di reazione al fuoco B s1 d0, che rappresenta il grado di sicurezza più elevato ottenibile con un materiale organico. Il colore nero dello strato isolante lo rende “invisibile” in presenza di giunti ampi tra gli elementi di facciata. Complesso residenziale Triborgo a Milano Fascino di un borgo, vantaggi di una città: da queste prerogative è nato il complesso residenziale Triborgo in zona Bicocca, nel capoluogo milanese, progettato dallo studio UNO-A e votato alla sostenibilità e al benessere abitativo. I tre corpi indipendenti che compongono il sito – Tree, case con giardino, appartamenti e “ville urbane sui tetti”, Tower, quattrodici piani con unità di diverso taglio, Town, per l’abitare temporaneo –, e che includono anche destinazioni commerciali al piano terra, si distinguono per le facciate ottimizzate. Sia lapidei sia trasparenti, con volumi rientranti o in aggetto, i fronti ventilati sono stati studiati in collaborazione con Sto Italia, che ha ridotto i carichi termici estivi del sistema parete, favorendo anche una illuminazione diurna indiretta e aumentando il comfort interno agli edifici, migliorando le prestazioni termiche generali dell’involucro. Riqualificazione edificio monofamiliare a Bristol (Inghilterra) L’immobile prima dell’intervento di riqualificazione Vincitore del riconoscimento South West Building of the Year 2022 per il Royal Institure of British Architects (RIBA), il progetto a firma dello studio di architettura inglese CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture ha riportato a nuova vita una abitazione monofamiliare originale degli anni ’60. L’edificio dopo l’intervento di riqualificazione Completamente rivisitato, sia internamente dal punto della qualità degli spazi e delle prestazioni degli impianti, sia esternamente con un nuovo involucro ventilato, al fine di massimizzare gli obbiettivi sostenibili pur con un budget contenuto, l’edificio stilisticamente si ispira alle abitazioni locali di mattoni scuri. Facciata e copertura ventilate, che isolano l’intero volume, sono infatti finite con lastre ceramiche nere e blu, mentre tutti i serramenti sono stati sostituiti con modelli a triplo vetro in alluminio composito e la struttura portante originaria resa ulteriormente ermetica da una membrana isolante ma traspirante. Ampliamento scuola elementare a Montijo (Portogallo) Per l’estensione della scuola elementare EB Joaquim de Almeida nella cittadina portoghese di Montijo, lo studio di architettura lisbonese Falanstério ha progettato un nuovo volume cubico, destinato a mensa e aree di lavoro, di vetro e alluminio, protetto da una facciata ventilata con finitura in solid surface HIMACS. Il disegno del rivestimento esterno, forato da incisioni triangolari che ne dinamizzano la superficie e lasciano passare sufficiente luce naturale, si ispira allo stile decorativo tradizionale del Portogallo. I pannelli in tonalità Alpine White (nella versione S728 certificata ETA – European Technical Approval) e Black, scelti per la resistenza agli agenti atmosferici, sono fissati a secco con tasselli sulla struttura portante. Casa singola Rivestimento di facciata con gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin Materiale inerte completamente riciclabile, ottenuto da componenti naturali, ignifugo, il gres porcellanato in lastra di Ceramiche Refin – qui Orobica, che reinterpreta l’omonima pietra estratta alle pendici del monte Clemo, sulla sponda nord-occidentale del lago d’Iseo, dai caratteristici clasti (sassi) di diversa grandezza – è perfetto per i sistemi di facciate ventilate. La resistenza agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, così come al passare del tempo, assicura infatti elevate prestazioni tecniche, con l’aggiunta di una grande libertà di formati, colori, texture. L’aggancio a secco con elementi di acciaio alla struttura portante di lega di alluminio può essere di diversi tipi: a profilo visibile e a scomparsa, con fori o intagli Keil. Iceland Parliament Hotel a Reykjavik credit img Gunnar Sverrisson Nel cuore della capitale islandese, l’Iceland Parliament Hotel progettato da THG Arkitektar – di cui è socio l’architetto italiano Paolo Gianfrancesco – si compone di sette edifici, sia nuovi sia storici, tra cui la vecchia sede delle telecomunicazioni, la prima scuola femminile islandese e la Independence Hall. I fronti dei nuovi corpi accostano la pietra diorite dei volumi più vecchi a materiali contemporanei, come la pelle di zinco in diverse gradazioni cromatiche della facciata ventilata – soluzione performante in termini di resistenza, durata, pregio estetico – dell’espansione dedicata alle camere dell’albergo, il rivestimento ceramico di gres effetto pietra Quarzite tinta ghiaccio di FMG Fabbrica Marmi e Graniti (Iris Ceramica Group), il cemento armato. Facciata ventilata: le soluzioni proposte dalle aziende Abbiamo approfondito in precedenza le caratteristiche delle facciate ventilate e quali sono i vantaggi di questo sistema. Ma quali sono le novità proposte dalle aziende in questo campo? Ecco un breve excursus sui materiali e sulle soluzioni più all’avanguardia. Ediltec – POLIISO® FB POLIISO® FB di Ediltec è un pannello in schiuma polyiso rigida a celle chiuse caratterizzato da una faccia superiore in velovetro addizionato con fibre minerali e da una faccia inferiore in velovetro saturato mineralizzato, ideale per la realizzazione dell’isolamento della facciata ventilata.Il pannello isolante è fornito in dimensioni standard di 600 x 1200 mm ed è disponibile negli spessori da 30 a 160 mm. La reazione al fuoco è la migliore per un isolante organico ovvero B s1 d0. Nel rispetto della norma europea EN 13165 dichiara i seguenti valori: λD pari a 0,027 W/mK per spessori fino a 40 mm, λD pari a 0,026 W/mK per spessori da 50 a 90 mm, λD pari a 0,025 W/mK per spessori superiori. Brianza Plastica – Isotec+Elycem L’innovativa soluzione di Brianza Plastica Isotec + Elycem permette la realizzazione di una facciata ventilata con finitura rasata ad intonaco tradizionale. Brianza Plastica – Isotec+Elycem La lastra porta-intonaco Elycem, in abbinamento al pannello Isotec Parete, ha una funzione schermante dai raggi solari, protegge inoltre l’involucro edilizio dalle intempere e garantisce un’elevata resistenza agli urti. Facciata Ventilata Brianza Plastica in un edificio a Riese Ma non solo: questo pannello, leggero e facilmente lavorabile, dalle ottime prestazioni termo-igrometriche, permette una posa in opera economica e veloce, garantendo che la parete sia perfettamente isolata, duratura e resistente, con l’estetica tipica delle tradizionali murature intonacate. Etex – Equitone EQUITONE è la linea di rivestimenti in fibrocemento ecologico per facciate ventilate. I pannelli, prodotti negli stabilimenti di Etex Group in Belgio e Germania, sono disponibili in diverse finiture, colorate in massa o verniciate, con superficie liscia o sabbiata, ed in varie colorazioni. EQUITONE per il Centro per la scienza e l’innovazione di Boston EQUITONE si contraddistingue per il suo aspetto naturale ed elegante, la sua durabilità e la grande flessibilità progettuale: i pannelli possono essere tagliati in qualunque forma e misura, incisi e forati, per dare vita a facciate dallo stile moderno e di grande impatto architettonico. Etex – Equitone, nella nuova tonalità grigio scuro Qualità che vengono particolarmente valorizzate nella nuova tonalità grigio scuro della gamma EQUITONE, il TE85 Grafite: questa finitura, colorata in massa e con sottili linee di levigatura, ha un aspetto naturale ed è particolarmente apprezzata da architetti e progettisti. Le facciate ventilate realizzate con EQUITONE sono sottili e leggere, prodotte con un utilizzo minimo di materie prime. Rockwool – REDAir™ Per l’isolamento e il rivestimento di facciate ventilate, sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di ristrutturazione, Rockwool propone REDAir, soluzione che unisce le ottime caratteristiche prestazionali dei pannelli in lana di roccia ROCKWOOL alla versatilità e alle diverse configurazioni estetiche garantite dai pannelli ROCKPANEL. ROCKPANEL METALLICS Il sistema è particolarmente adatto nei casi in cui sia necessaria una grande attenzione alla finitura estetica: per esempio hotel, edifici commerciali, edifici plurifamiliari, strutture sanitarie, scuole ecc. REDAir è stato utilizzato nella riqualificazione di un condominio di dieci piani a Cologno Monzese Grazie ai parametri tecnici e alla natura fibrosa a celle aperte dei pannelli isolanti ROCKWOOL, REDAir assicura ottime prestazioni a livello di isolamento termico e acustico, garantendo ottimo comfort abitativo. Tra i molti plus il sistema di facciata ventilata mantiene le proprie caratteristiche nel tempo: i rivestimenti ROCKPANEL non perdono il colore delle finiture e il rischio di degrado dei pannelli isolanti ROCKWOOL è ridotto grazie alla loro consistenza e alla stabilità al variare delle condizioni igrometriche. Rapido e facile da installare, REDAir protegge dal fuoco, è sostenibile ed ecocompatibile. REDAir è disponibile in 7 gamme di finitura lavorabili in diversi formati, decorati o ad effetto bugnato, con possibilità di montaggi planari o curvi. Saint Gobain – Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN Saint Gobain propone un sistema per l’isolamento termico e acustico della facciata ventilata composto dalla lastra Glasroc® X e da un pannello autoportante Isover X60 VN in lana di vetro G3 di dimensioni 60×140 cm e spessore variabile. Saint Gobain – Sistema Glasroc® X e pannello Isover X60 VN I pannelli sono compatibili sia con i rivestimenti di facciata più comuni (marmo, ceramica, vetro, legno, alluminio) che con gli innovativi sistemi a secco in lastre per esterno. Il pannello è rivestito su una faccia con un velo di vetro nero e vanta ottime prestazioni di incombustibilità e idrorepellenza che lo rendono particolarmente adatto per installazioni su pareti perimetrali, dall’esterno, in intercapedine ventilata. Il pannello è conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi). Pannello Isover X60 VN La lastra in gesso fibrorinforzata Glasroc® X adatta per applicazioni in esterno assicura i vantaggi costruttivi e prestazionali della facciata ventilata abbinando una finitura con intonachino di tipo tradizionale. Sogimi – Alucobond Per quanto riguarda i rivestimenti, un brand di riferimento è Sogimi. Il rivestimento di facciata Alucobond è costituito da due lamine di alluminio accoppiate a un nucleo minerale. Sogimi – Alucobond I suoi plus? È robusto, resiste agli urti e grazie alla verniciatura PVDF resiste molto bene all’attacco degli agenti atmosferici. Ricordiamo che la doppia lamina di alluminio rende la superficie estremamente piana. STIFERITE FIRE B Il pannello STIFERITE FIRE B per l’isolamento di facciate ventilate vanta ottime prestazioni di resistenza al fuoco, raggiungendo infatti l’euroclasse di reazione al fuoco B s1 d0, ovvero il livello di sicurezza più alto ottenibile con un materiale organico. STIFERITE FIRE B Realizzato in schiuma polyiso STIFERITE FIRE B, è costituito da un lato da un rivestimento in velo vetro mineralizzato, dall’altro, quello maggiormente esposto al rischio incendi, dal velo vetro addizionato da fibre minerali STIFERITE FIRE B facer®. Hotel Beach International – Lignano Sabbiadoro (UD) La scelta del colore nero per il rivestimento rende “invisibile” lo strato isolante, anche nel caso di giunti relativamente ampi tra gli elementi che formano la facciata continua, non rendendo necessaria la posa di teli scuri, con risparmio di tempi e costi. Tra le altre caratteristiche assicura ottime prestazioni isolanti durature nel tempo. I pannelli STIFERITE FIRE B sono conformi ai CAM – Criteri Ambi8entali Minimi – e accedono alle agevolazioni fiscali dell’Ecobonus 110% previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. StoVentec Glass: sistema di facciata ventilata StoVentec Glass è il sistema di facciata ventilata con giunti colorati con vetro . I sistemi StoVentec sono composti da pannelli di facciata, una parte di isolamento e una sottostruttura. StoVentec Glass è un sistema caratterizzato da pannelli in vetro con fissaggio non visibile e pannelli in facciata con giunti in evidenza per la decorazione di superfici in vetro di alta qualità. Garantisce la ventilazione posteriore della facciata, la protezione contro umidità, rumore e caldo estivo. Terreal – Facciate ventilate in terracotta Terreal propone soluzioni di facciata ventilata in terracotta, materiale al 100% naturale e traspirante, bello da vedere, che garantisce diversi vantaggi tra cui ottimo comportamento termo-igrometrico ed energetico, protezione dall’acqua e dagli agenti atmosferici, isolamento termico e acustico. Inoltre i vari elementi costruttivi possono essere facilmente smontati e il sistema non necessita di manutenzione nel tempo. Nell’intervento di riqualificazione energetica NZeb di Palazzo Mandela, Piazza Catena – Asti, la terracotta Terreal, Piterak Slim, è usata in lastre, con tecnologia in facciata ventilata, a secco, pensata per la rapidità e l’elevata possibilità di razionalizzazione Il sistema di facciata ventilata Terreal viene montato completamente a secco, è infatti formato da elementi in cotto estrusi messi in opera con l’aiuto di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico. Il sistema è disponibile in una vasta gamma di prodotti in terracotta a doppia pelle: le 3 finiture di superficie (liscio, sabbiato e rigato) sono disponibili in diversi colori e tonalità. Facciate ventilate in cotto Terreal – Piterak Slim Piterak® Slim, di design elegante e contemporaneo, è un nuovo prodotto doppia pelle di grandi dimensioni a giunto orizzontale chiuso che garantisce un’ottima schermatura alla pioggia, e presenta eccellenti caratteristiche tecniche, pur avendo peso e spessore ridotti (30 mm per 48 kg/mq). VM Zinc – Sistema di facciata ventilata a doghe Il sistema di facciata ventilata a doghe di VMZinc è adatto sia per nuove costruzioni che per interventi di ristrutturazione. Prevede la posa di profili ad incastro su una sottostruttura di metallo o legno ancorata alla struttura portante, al tamponamento o alla carpenteria primaria. VM Zinc – Sistema di facciata ventilata a doghe Il sistema permette l’isolamento termico a cappotto e la ventilazione della facciata. Le doghe sono disponibili in diverse finiture: QUARTZ-ZINC®, ANTHRA-ZINC®, PIGMENTO® (rosso terra, blu cenere, verde lichene o marrone corteccia) e zinco grezzo AZENGAR® Data creazione articolo 3 settembre 2019 – Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento