Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Foster + Partners ha costruito quattro stazioni per l’alta velocità che collegano le principali città dell’Arabia Saudita. Si chiama Haramain il sistema ferroviario che unisce La mecca, Medina, Jeddah e King Abdullah Economic City. Un viaggio lungo 2 ore e 20 minuti che attraversa stazioni moderne con caratteristiche architettoniche del mondo arabo. Design moderno, modulare e particolare attenzione alla temperatura interna Quattro stazioni che collegano le principali città dell’Arabia Saudita. 450 km di ferrovia ad alta velocità che regalano punte di circa 300 km/h che creano una nuova spina dorsale infrastrutturale per il Paese. Lo studio di architettura Foster + Partners ha progettato le quattro stazioni interessate cercando di mantenere uno stile moderno, ispirato alle antiche tradizioni architettoniche della regione. Nate per soddisfare la crescente domanda di trasporto, le stazioni sono in grado di ospitare, almeno nella fase iniziale circa 60 milioni di passeggeri all’anno, per poi arrivare a 135 milioni. Luke Fox, uno dei responsabili dello studio, ha dichiarato: “Siamo lieti che il collegamento ferroviario ad alta velocità Haramain stia operando con successo, trasportando i pellegrini nelle città sante della Mecca e Medina. I progetti delle nuove stazioni si concentrano sul comfort dei passeggeri, trasmettendo un senso di eccitazione e meraviglia inestricabilmente legato all’idea del viaggio“. Le stazioni dell’alta velocità: modularità e sostenibilità Foster + Partners hanno costruito le stazioni utilizzando un approccio modulare, con elementi di design coerenti che si ripetono in tutte e quattro le stazioni. Le colonne e gli archi in acciaio, strutture autoportanti che si ripetono in una griglia quadrata, richiamano la forma degli alberi. Questa strutture di base si collegano una all’altra formando un tetto a volta flessibile, una tecnica che rimanda ai colonnati presenti in gran parte dell’architettura araba tradizionale. Le volte in ciascuna stazione sono di un colore diverso, rispondendo all’identità delle diverse città. “Abbiamo progettato tutte e quattro le stazioni, mantenendo un approccio coerente e una strategia di orientamento intuitiva su tutta la rete“, spiega Angus Campbell, partner senior dello studio. “Tutte le stazioni si basano su un modulo comune di 27 metri quadrati abbastanza flessibile da poter essere riconfigurato all’occasione, rendendo anche possibile l’eventuale estensione delle stazioni nel caso in cui dovessero cambiare le esigenze dei passeggeri”. La sostenibilità è un tema importante su cui si basa l’intero progetto. Ciascun edificio è stato realizzato in modo tale da ridurre la temperatura; passando dall’esterno della stazione all’interno, le temperature ambientali si riducono progressivamente senza la necessità di un raffreddamento meccanico. All’interno la temperatura è mantenuta a 28 ° C e grazie ad una serie di grandi ventole e dispositivi di nebulizzazione, l’aria è sempre fresca. I Mashrabiyas, le tipiche griglie in legno intarsiato caratteristiche dei paesi arabi, avvolgono le facciate vetrate e contribuiscono a ridurre le temperature interne, lasciando intravedere la stazione. Gli spazi interni sono ordinati e puliti, la disposizione segue la direzione del viaggio e aiuta i passeggeri a muoversi intuitivamente nelle stazioni. Sia il tetto a volta che le pareti contengono piccole aperture che permettono di controllare il bagliore intenso del sole permettendo ai raggi di luce di raggiungere la superficie e contribuire a creare un ambiente calmo e ben illuminato, grazie anche ai lampadari circolari sospesi tra le arcate, necessari quando scende la notte. img by fosterandpartners.com Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento