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Indice degli argomenti: Faq progettazione dei giardini Cos’è la progettazione dei giardini? Perché affidarsi a un progettista di giardini? Quali elementi considerare nella progettazione del giardino? Le fasi della progettazione di un giardino Analisi del sito e delle esigenze Sviluppo del concept e progetto esecutivo La scelta delle piante, irrigazione e manutenzione Tipi di giardini e stili di design Giardino Mediterraneo Giardino Zen Giardino all’Italiana Consigli per la progettazione di giardini di piccole dimensioni Costo della progettazione e realizzazione di un giardino Tendenze nella progettazione dei giardini per il 2024 AirCampus La realizzazione di un giardino nello spazio della propria abitazione, sia esso un piccolo spazio esterno al piano terra, come un angolo sul balcone, rappresenta un importante valore aggiunto, per la qualità dell’abitare (la salubrità dell’aria, l’ampliamento dello spazio abitabile, la presenza di una risorsa bioclimatica) fino anche al valore economico dell’abitazione (secondo le stime di alcune agenzie, il giardino accresce di oltre il 5% il valore dell’immobile in fase di vendita). E se in tempi di pandemia ha rappresentato l’elemento più desiderabile della casa, ricodificando il proprio ruolo nel settore residenziale, il giardino è da sempre un must e non ha mai conosciuto crisi nel corso della storia. Tuttavia per migliorare la qualità della vita e il valore della proprietà è importante riflettere sul progetto più idoneo. Oggi chi progetta un giardino non deve basarsi solo sui canoni della bellezza perfetta e irraggiungibile, ma soprattutto su quelli della sostenibilità e della facile gestione. Il giardino contemporaneo non può non tenere conto del nuovo contesto climatico e della sostenibilità sia ambientale sia economica. L’obiettivo quindi non è più avere un insieme di piante collocate solo per dare l’impressione di un giardino già adulto; al contrario, realizzare un giardino ad hoc per le proprie esigenze e calibrato sul contesto che lo ospita: siepi a portamento libero per la suddivisione delle aree; un tappeto erboso con poca necessità di acqua e limitate esigenze di tagli; un giardino che ospita biodiversità, trattiene gli elementi inquinanti, limita la presenza di insetti indesiderati e costituisce un beneficio non solo per il proprietario ma anche, e soprattutto, per l’ambiente circostante. Faq progettazione dei giardini Cos’è la progettazione dei giardini? La progettazione dello spazio verde ha origini antichissime (basta pensare ai giardini pensili babilonesi del 500 a.C.) e deriva dal bisogno di rendere più ospitale ed esteticamente gradevole lo spazio esterno, spazi privati come terrazzi e giardini, ma anche lo spazio pubblico della città. La progettazione dei giardini indaga diverse componenti dell’ambiente che ci circonda e richiede competenze professionali diverse per questo è sempre indicato affidarsi all’intervento di un architetto o di un paesaggista. La progettazione dei giardini procede per fasi: si analizza lo spazio di progettazione, il contesto in cui è inserito, il clima, il paesaggio, le piante autoctone; poi si dialoga con chi dovrà vivere quello spazio verde, per capire esigenze e desideri, insieme al tempo che potrà essere dedicato a cure e manutenzione del verde. Quindi, in base al budget, si procede alla planimetria del progetto, con l’indicazione delle diverse piantumazioni, arbusti, siepi, fioriture, l’ordine che avrà la struttura nel suo complesso, la divisione funzionale delle aree e l’eventuale inserimento di pietre o ghiaia. Dunque si progettano gli impianti accessori, ma determinati per il funzionamento del giardino: irrigazione, illuminazione, eventuale entertainment system. E infine l’inserimento degli arredi se richiesti. Se il progettista ha familiarità con la tecnologia è possibile realizzare prospetti in 3D, video, rendering, o altri supporti grafici che possano simulare il progetto in anteprima (Garden Planner, Landscape Designer, Real 3D garden design). Il contributo di un professionista è determinante per la progettazione dei giardini perché solo chi ha determinate competenze può esplorare il contesto naturale e fare le giuste scelte in termini di posizione e scelta delle piante. La progettazione di un giardino, esattamente come quella di un ambiente costruito, è soggetta a regole molto strette, se non vengono rispettate oppure se si ignora la logica specifica del genius loci, il giardino risulterà probabilmente poco sostenibile e avrà vita molto più breve. Perché affidarsi a un progettista di giardini? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ricorrere alle competenze di un progettista professionista permette di risparmiare tempo e denaro perché riduce il margine di errore e quindi aumenta le possibilità che un eco-stistema organico qual è un’area verde, ottimizzi, in tutto, il suo funzionamento. Tra i principali vantaggi della progettazione professionale c’è, infatti, l’aspetto ecologico, oggi molto dibattuto: la vera sfida non è avere un giardino bello e accogliente, ma avere un giardino gradevole in tutte le stagioni, sostenibile, quindi con piante che non richiedano un’eccessiva manutenzione e che sia autosufficiente, ovvero in grado di trattenere l’acqua piovana e utilizzarla per il proprio approvvigionamento idrico. Un progettista interviene e orienta le scelte dei committenti in base alle proprie conoscenze del verde e alle richieste. Quali elementi considerare nella progettazione del giardino? Partendo dal presupposto che il giardino “perfetto” è vivibile tutto l’anno, il primo passaggio per una corretta progettazione è lo studio del contesto: lo spazio e i volumi ci danno le indicazioni principali per la progettazione e per la scelta delle piante. La vivibilità di un giardino è data anche dalla corretta distribuzione nello spazio delle piante. Quindi si può procedere con: analisi del luogo soggetto alla progettazione, se urbano, di periferia o contesto rurale, questo offrirà spunti per attuare precise scelte botaniche; analisi dell’ambiente pedoclimatico come orientamento alle scelte botaniche. Le fasi della progettazione di un giardino Analisi del sito e delle esigenze L’analisi del contesto ambientale parte dall’esame del microclima, l’esposizione al sole, la presenza del mare o di altri corsi d’acqua; attraverso sopralluoghi e rilievi fotografici si acquisiscono informazioni sulla morfologia del terreno, il drenaggio, la vegetazione autoctona, il clima e le condizioni atmosferiche. Contemporaneamente si registrano le esigenze del committente: il progetto del giardino dovrà conciliare i due aspetti, ovvero compatibilità con il contesto ambientale e aspettative dei committenti. Un utile strumento per individuare la zona climatica e le tipologie di piante che possono crescervi è l’USDA Plant Hardiness Map, un parametro che rappresenta la media delle temperature annue più basse e consente di suddividere in aree un territorio. Anche l’Italia ha la sua suddivisione in zone USDA, sono 6 e vanno dalle zone 5 e 6 della fascia alpina (le più fredde), alla 10, con temperature più alte che interessano soprattutto le aree mediterranee in prossimità della costa e che corrispondono (progressivamente dalla zona 5 alla zona 10) a specie arboree di conifere, faggi, castagni, oliveti, agrumi. Tuttavia l’Italia si caratterizza per una varietà di microclimi che consentono una corrispondente varietà di coltivazioni diverse, basti pensare all’area microclimatica presente nelle aree lacustri, è quindi opportuno andare ad analizzare i territori nella loro specificità, registrando anche eventuali cambiamenti dovuti alla crisi climatica. Sviluppo del concept Attraverso un disegno a mano libera che può essere, più nello specifico, un diagramma concettuale, si rappresenta il giardino nel suo complesso. Questa fase serve soprattutto per identificare le aree e metterle in relazione tra di loro (perimetro, aiuole, orto, camminamenti, zone rocciose). Una successiva piantina, più dettagliata, andrà a definire le scelte di piante, elementi d’arredo e altri elementi presenti nel giardino. Progetto esecutivo A questo punto si può procedere con il progetto esecutivo, lavorando sul campo per la definizione del sito, l’installazione delle strutture necessarie in legno o metallo, la piantumazione e la messa a dimora delle specie, la predisposizione degli impianti di irrigazione e illuminazione. La scelta delle piante In base all’ambiente in cui mi trovo posso decidere se utilizzare piante autoctone o esotiche: se siamo in un ambiente immerso nel paesaggio naturale è importante utilizzare piante che abbiano un riferimento alla flora circostante sia per evitare un impatto visivo inutile (per esempio le siepi di Photinia nelle campagne non sono il massimo dell’estetica) sia per avere la certezza di usare piante in grado di prosperare in quell’ambiente. Se opero in un centro urbano potrò utilizzare una maggiore varietà botanica rispetto ad interventi nel paesaggio. Inoltre, ogni scelta deve essere effettuata in base alle esigenze delle singole piante e a quelle del gruppo nella sua complessità, il giardino è un complesso organico fatto di organismi viventi. È importante valutare quanta acqua sarà disponibile nei momenti di maggiore criticità e quanto tempo è possibile dedicare alle cure. Anche la stagionalità è un fattore determinante. Se il giardino è stato concepito come uno spazio da vivere, come un’estensione dell’abitazione, andranno studiate una serie di consociazioni botaniche che possano offrire spunti estetici in tutto l’arco delle stagioni. Sul fondo del giardino potranno essere utilizzate piante dal fogliame cangiante in autunno con foglie e bacche, fioriture invernali, piante i cui tronchi hanno caratteristiche particolari, forme e colori, che appaiono in inverno. Più in prossimità della casa, piante dalle fioriture profumate o luminose, gradevoli alla vista e che invoglino a uscire. Nelle parti centrali fioriture semplici, prolungate, di impatto visivo che rendano piacevole vivere il giardino, sia di giorno che di notte. Irrigazione e manutenzione Lo studio della corretta irrigazione per un giardino è un fattore imprescindibile, anche per quei giardini definiti “asciutti”. Il giardino non deve essere una preoccupazione ma un luogo dove stare bene, rilassarsi, godere di momenti di convivialità. Le moderne tecnologie permettono la realizzazione di impianti “intelligenti” che somministrano acqua in base alle reali condizioni ambientali e alle esigenze delle piante. Monitorano i consumi ed offrono un’analisi dello stato del giardino. Gli impianti a pioggia sono stati introdotti in Italia nel 1976, quelli a goccia poco dopo, nel 1985 circa, da allora c’è stato uno sviluppo nei materiali, nelle centraline, nella logica di funzionamento, arrivando all’impiego dell’AI per una gestione sempre più sostenibile (gestione programmata e da remoto). La sostenibilità e semplicità di gestione di un giardino dipendono da come è stato impostato. Qualche suggerimento per una manutenzione semplice ma efficace è introdurre le siepi non solo mono-specie, selezionate per essere a portamento libero e non squadrate; il prato naturale con taglio robotizzato coniuga la bellezza del tappeto erboso con un ridotto consumo idrico; alberi proporzionati allo spazio per evitare potature di contenimento. Partendo da un progetto ponderato per un giardino vivibile e sostenibile i benefici dei risultati saranno decisamente notevoli. Con poche cure stagionali il giardino sarà sempre florido e rigoglioso: concimazioni organiche in autunno e a fine inverno, potature se strettamente necessarie, prato tagliato dal robot, impianto d’irrigazione evoluto solo da monitorare. Il giardino così concepito permette la massima fruibilità con un minimo apporto di cure. La realizzazione di un giardino in contesto urbano ad opera di Piante Mati. La realizzazione di Piante Mati a tre anni dal progetto Tipi di giardini e stili di design Giardino Mediterraneo Il giardino mediterraneo si caratterizza per la presenza delle piante tipiche della macchia mediterranea e in particolare delle fasce costiere. Ha il vantaggio di avere un mantenimento molto snello perché le piante non hanno bisogno di una manutenzione elaborata e molte di esse sono utilizzate anche in cucina (piante aromatiche) e protagoniste del settore agricolo italiano, come gli olivi. Un giardino mediterraneo realizzato da Pellegrini Giardini in una masseria pugliese, a pochi chilometri dal mare. Vi si trovano Olivi secolari e bordure di cespugli con fioriture di Rose, Gaura, Solanum e Rosmarino. Tutti gli alberi scelti (Acacie, Cipressi, Querce e Olivi, Pini) rispettano l’ambiente circostante. Un altro esempio di giardino mediterraneo realizzato da Pellegrini Giardini, caratterizzato da una quercia secolare e da fioriture colorate. Si tratta di una villa di campagna con alberi che si alternano ad aiuole al cui interno prosperano piante aromatiche e fioriture di varia natura, cipressi sullo sfondo e un esemplare di carrubbo. In un casale con vista su un borgo antico, una scarpata adiacente alla struttura è stata recuperata e adibita a giardino mediterraneo. Nel progetto firmato Pellegrini Giardini sono presenti molti alberi e piante mediterranee, un albero di canfora e cespugli vari della macchia che decorano la piscina dalla forma organica. Giardino Zen I giardini zen (karesansui) sono molto di tendenza soprattutto nei contesti in stile moderno. Derivano la loro origine dal Giappone, e hanno il carattere di giardini secchi, ovvero, privi di corsi d’acqua. Alla vegetazione si affiancano generalmente le rocce, sassi o ghiaia. Non sempre i modelli occidentali che si ispirano a questa particolare tipologia orientale rispecchiano fedelmente le caratteristiche originarie. Nella ristrutturazione di una villa moderna, si è scelto di destinare una porzione di parco a giardino zen. L’aspetto è minimale e rigoroso ed è stato realizzato con la tecnica dello xeriscaping, ovvero con l’utilizzo di sabbia, ghiaia, rocce e senza prato (che avrebbe richiesto l’uso dell’acqua). L’unico elemento decorativo sono le Ortensie, irrigate con un impianto a goccia per limitare il consumo dell’acqua. Progetto Pellegrini Giardini Giardino all’Italiana Il giardino all’italiana nasce alla fine del Rinascimento e si caratterizza per il disegno geometrico delle aiuole e delle sezioni verdi. Era un giardino progettato per le ville nobiliari e tutt’oggi ne resta testimonianza in alcuni dipinti dell’epoca. Si chiama anche giardino formale e si caratterizza per la stilizzazione delle aiuole. In una antica dimora, Pellegrini Giardini ha realizzato questo tradizionale giardino formale con le siepi di Buxus sempervirens (Bosso) che definiscono il carattere ordinato, simmetrico ed elegante degli spazi. Il giardino formale (all’italiana) si caratterizza anche per la presenza di elementi decorativi in pietra e sculture (statue, fontane). Consigli per la progettazione di giardini di piccole dimensioni Anche negli spazi ridotti si possono realizzare gradevoli aree verdi. Sia per i giardini a terra che per i terrazzi, il primo passaggio è occuparsi del perimetro, intervenendo per preservare la privacy, per esempio con siepi, piccoli arbusti o piante rampicanti (per esempio il Rincospermo, con i fiori bianchi e il Plumbago che fa i fiori azzurri); successivamente si possono inserire piante di differenti altezze e tipologie diverse, per movimentare lo spazio o anche per creare aree funzionali (una zona pranzo, un piccolo angolo lettura). Se siamo in ambiente mediterraneo si può spaziare nell’ampio range di specie, dalle aromatiche, agli alberi (limoni, melograni, fichi). Un’altra interessante soluzione per ottimizzare gli spazi ridotti e avere un florido giardino anche in pochi metri quadri è optare per i progetti verticali. Si procede con strutture metalliche applicate a parete, spesso attrezzate con ulteriori impianti/accessori per la fertilizzazione e l’irrigazione del sistema. La progettazione di questo giardino verticale ad opera di Pellegrini Giardini avviene all’ombre di una pergola bioclimatica. La struttura metallica a parete viene arricchita con una sorta di materassino ad alta tecnologia che trattiene l’acqua e consente l’attecchimento delle radici delle piante. Al suo interno è contenuto anche il sistema di irrigazione attraverso un tubo micro-forato e tasche che contengono capsule di concime a lunga durata. Costo della progettazione e realizzazione di un giardino I fattori che influenzano il costo della progettazione e realizzazione di un giardino sono molteplici: le condizioni dell’ambiente, la superficie, le richieste della committenza, i materiali che verranno utilizzati e quindi il tipo di giardino che si vuole ottenere. Esprimendo una media molto approssimativa, possiamo dire che il costo della progettazione del giardino si aggira intorno ai 200 euro per un giardino di 100/150 mq) e che comprende sopralluogo e analisi del contesto, disegno con la collocazione delle aree e l’ordine delle piante scelte, eventuali lavori grafici (rendering, video 3D). Più elevato il costo della realizzazione che diciamo parte da una media di 1.000/1.300 euro. È sicuramente utile chiedere un preventivo a monte e ipotizzare, con il progettista, scelte che potrebbero permettere di ammortizzare i costi, come sistemi di irrigazione a controllo remoto, oppure programmati per entrare in funzione solo quando è necessario; così come l’utilizzo di piante autoctone che necessitano poca acqua e che resistono molto bene al clima del luogo. Tendenze nella progettazione dei giardini per il 2024 Il giardino è smart e sostenibile: tra le tendenze più attuali, confermate anche durante l’ultima edizione di MyPlant & Garden, c’è la volontà di creare giardini e aree verdi intelligenti, soprattutto in città, quindi progetti multifunzionali e a risparmio idrico, è il caso delle aiuole rialzate per orti cittadini. Ma anche tecnologie orientate al monitoraggio delle piante e al risparmio idrico ed energetico, centraline per irrigazione che rilevano i fabbisogni idrici delle piante ed evitano gli sprechi. Alla tendenza del “kitchen-garden”, si affianca la ricerca di contenitori riciclati, vasi realizzati con rifiuti marini recuperati al 100%, contenitori in resina e cocco, polpa di legno, torba, mais biodegradabile. E in merito alla scelta delle piante, i progettisti consigliano sempre di privilegiare la biodiversità autoctona della flora. AirCampus AirCampus – ©Pepe Fotografia A Nyon, in svizzera, un originale progetto di ecoLogicStudio ha dato vita allo spazio rigenerante AirBubble, il primo giardino sanitario biotecnologico al mondo che combina colture di alghe purificatrici dell’aria con piante medicinali. Pensato per un’azienda svizzera di prodotti sanitari, stabilisce una nuova simbiosi tra natura e uomo e si inserisce nel più ampio progetto denominato AirCampus (che include AirBubble, AirOffice, uno spazio di lavoro interno simbiotico che combina giardinaggio avanzato e filtrazione dell’aria, e il recente AIReactor, il purificatore d’aria desktop biotecnologico). AirCampus – ®Pepe Fotografia – Medicinal plants catalogue AirCampus è concepito come una soluzione architettonica pionieristica per la salute e il benessere sul posto di lavoro, dagli spazi interni a quelli esterni e dalla salute fisica a quella mentale. In quanto progetto di innovazione del biodesign, lo spazio ristorativo AirBubble è un sistema architettonico replicabile, anche in scala, che può essere installato in qualsiasi ambiente di lavoro a livello globale. “Abbiamo ricercato le origini della produzione farmaceutica studiando il giardino medicinale di Padova dove venivano coltivate essenze e piante medicinali come parte di un parco comunitario”, spiega Marco Poletto, co-fondatore di ecoLogicStudio. “Abbiamo poi tradotto questo concetto nell’era biodigitale, dove le sostanze possono ancora una volta essere coltivate nella sfera pubblica”. A partire dal 2021, ecoLogicStudio ha iniziato a esplorare come integrare i sistemi biotecnologici nell’architettura, negli interni e nella progettazione del paesaggio. L’obiettivo è coinvolgere gli utenti nelle varie fasi del processo di purificazione dell’aria, evidenziandone i benefici per la salute umana, il benessere negli spazi privati e lavorativi e creando nuove aree verdi all’interno degli stabilimenti produttivi. AirBubble è composto da una struttura cilindrica in legno alta 6 metri articolata su 3 livelli, avvolta in una membrana ETFE, situata sulla cima di un tumulo paesaggistico. AirBubble – ®Pepe Fotografia La sezione centrale della struttura in legno ospita 36 grandi bioreattori in vetro borosilicato che contengono 350 litri di colture vive di alga verde Chlorella in grado di filtrare un flusso di aria inquinata di 150 litri/minuto. Mentre il mezzo liquido lava le particelle, le alghe mangiano attivamente le molecole inquinanti e l’anidride carbonica per poi rilasciare ossigeno fresco e pulito. Interno AirBubble -®Pepe Fotografia I visitatori entrano su una superficie di gomma composta da un mix di verde chiaro e scuro e sfumature di particelle marroni che conducono ad un’ampia area salotto su due livelli. Due sinuose lastre di metallo Corten (scelte dagli architetti per la resistenza agli agenti atmosferici), creano una scultura centrale a forma di petalo, dove la membrana del tetto converge in un piccolo giardino di acqua piovana. Un secondo elemento in corten evidenzia il perimetro dove, sulla superficie gommata sono fissate 11 sedute in sughero. I sedili sono realizzati con trucioli di sughero che sono stati inumiditi per rilasciare una resina naturale, formando diversi blocchi di sughero marrone scuro che sono stati poi tagliati a CNC in morfologie più morbide. La struttura in legno è ancorata con 26 viti a terra. Evitando l’uso di pali di cemento o blocchi di pilastri, questa soluzione strutturale non disturba il paesaggio ed è completamente reversibile. Inoltre, implementando piante locali che crescono secondo la stagione e integrando la raccolta dell’acqua piovana, lo spazio rigenerante AirBubble non utilizza l’acqua di irrigazione preservando così le risorse naturali. Lo spazio rigenerante AirBubble è circondato da un giardino medicinale composto da 47 fioriere. Più vicino alla struttura principale ci sono quattro tipi di piante a fioritura autunnale e invernale: Alchemilla vulgaris, Iberis sempervirens, Camellia japonica e Helleborus. Allontanandosi dal centro, sono distribuite 16 specie che fioriscono in primavera ed estate tra cui piante officinali comuni come Salvia officinalis, Thymus vulgaris, Melissa officinalis, Mentha piperita, e piante con proprietà più specifiche come Pulmonaria officinalis, tradizionalmente utilizzata per curare i disturbi legato al sistema respiratorio, o Nepeta cataria, con proprietà medicinali legate al benessere mentale e al sollievo dallo stress. 16/04/2021 Giardini e aree verdi: progettazione, tipologie e costi L’architetto paesaggista ha il compito di pianificare e gestire progetti del verde in spazi sia urbani che rurali, sia per committenti privati che pubblici. Chiamare un progettista per il giardino assicura un risultato coerente dal punto di vista ambientale, funzionale e di armonia con il contesto. Quali sono le fasi della progettazione dei giardini, le tipologie a cui ispirarsi, le scelte da prendere per le piante, i materiali, gli accessori e i costi da sostenere? a cura di Gaia Mussi Indice degli argomenti: Come si progetta un giardino? Le fasi da seguire Le diverse tipologie di giardino I giardini a bassa manutenzione Arredo da giardino, materiali decorativi e illuminazione Quanto costa progettare e realizzare un giardino? Progettista giardino: a chi rivolgersi La progettazione di giardini ed aree verdi è un’attività che ha lo scopo di dar vita a spazi urbani pubblici e privati piacevoli, belli e anche funzionali. Le piante e la vegetazione hanno un’influenza positiva sull’ambiente, sulla qualità dell’aria, sul tasso di umidità, sulla temperatura, ma anche sul benessere delle persone. Un giardino può avere differenti scopi, può essere solo decorativo o viceversa uno spazio dedicato al tempo libero, al gioco e al relax. A seconda degli obiettivi che ci si pone, si dovrà studiare un progetto su misura per lo spazio in questione e per far sì che il risultato sia soddisfacente, è importante rivolgersi al giusto progettista giardino. È l’architetto paesaggista che si occupa della progettazione e degli interventi relativi ad aree verdi e paesaggio, a diverse scale: ampie aree verdi e spazi pubblici, interventi in aree protette, riqualificazione di aree dismesse o degradate e, infine, la progettazione di parchi, orti e giardini, sia pubblici che privati. Un architetto del paesaggio ricorre a strumenti e metodi specifici ed ha competenze in diversi ambiti: ha capacità progettuali e di pianificazione, ha dimestichezza con la normativa del settore, con il disegno, l’estetica, i principi architettonici, le tecniche di rappresentazione, la sostenibilità, la botanica, la storia e la tutela del paesaggio, la conservazione ambientale e l’ecologia. Quando si cerca un progettista per il giardino, quindi, si parla con un professionista che si occupa di progetti di pianificazione paesistica, in grado di intervenire coerentemente in giardini privati, parchi e orti, ma anche in grandi aree verdi, in zone protette e in contesti di riqualificazione urbana. Come si progetta un giardino? Le fasi da seguire Lo scopo di un progettista di un giardino è quello di creare un ambiente naturale in armonia con il contesto e con l’uomo. Questo significa fare uno studio delle forme, dei colori, dei volumi, della planimetria, ma anche dei profumi, dell’arredo e del contesto. È facile intuire che alla base della progettazione dei giardini non possano che esserci un sopralluogo e un incontro con il committente (sia esso pubblico o privato), così da conoscere le richieste e le esigenze della committenza. L’architetto paesaggista procede poi con un’analisi attenta del luogo oggetto di intervento e delle condizioni climatiche, approfondendone a pieno tutte le caratteristiche. Nel fare ciò, inizia a sviluppare le prime idee, ragionando sui materiali e sulle tecnologie adatte allo spazio in questione. La vera e propria progettazione inizia quando tutte le idee vengono rappresentate e determinate, con un progetto preliminare che ha lo scopo di comunicare al cliente l’idea progettuale di base, attraverso disegni, planimetrie, fotoinserimenti e anche modelli. Il committente e l’architetto valutano insieme ogni dettaglio, come la scelta degli arredi, dell’illuminazione, delle pavimentazioni da esterno, dei materiali e del sistema di irrigazione. Grazie alle competenze del progettista, anche la scelta delle piante sarà coerente sia con l’estetica del progetto, che con le esigenze ambientali del luogo. Si arriva così al progetto definitivo, che vede la produzione di disegni più di dettaglio e rendering, utili a definire tutte le componenti del giardino: verde, architettura, pavimentazioni, illuminazione e arredi. Sulla base di questo lavoro, si definiscono tutti i dettagli per progetto esecutivo, che il progettista del giardino condivide con le altre maestranze coinvolte nel cantiere, come giardinieri, impresa edile e impiantisti. In questa fase, viene realizzato anche un computo metrico preciso di tutti gli interventi, che per il committente diventa un preventivo dettagliato. Le diverse tipologie di giardino I riferimenti e le idee per la progettazione di un giardino possono essere davvero moltissimi. Tra le principali tipologie di giardino possiamo individuare: Il giardino inglese nasce nel Settecento e ha un aspetto spontaneo e selvaggio, con forme irregolari e stile romantico. In realtà, i progetti sono ben studiati ed è fondamentale una corretta manutenzione. Si usano alberi ad alto fusto e gli spazi devono essere adeguati. Il giardino all’italiana ha origini nelle ville nobili del ‘400, è elegante, geometrico e ben definito. Siepi, cespugli, fiori e alberi sono distribuiti secondo un preciso ordine, che trasmette armonia ed equilibrio. In questo caso, sono fondamentali una corretta progettazione e una manutenzione puntuale del verde. Il giardino mediterraneo ha un aspetto naturale e si arricchisce delle specie, dei profumi e dei colori tipici della macchia mediterranea. Si ricorre a fiori e cespugli, alberi dalla chioma larga e piante grasse. Ci sono zone d’ombra e dedicate al relax, spesso accompagnate dalla presenza dell’acqua. Oltre a queste tre tipologie, ci sono i giardini moderni, che ricorrono a forme e disegni che si allontano dai giardini più tradizionali, ad esempio sostituendo il verde con pietre e pavimentazioni. Sempre più in voga, anche in occidente, ci sono i giardini esotici, come quelli giapponesi, improntati sui valori tipici della cultura di riferimento. Infine, non meno importanti, sono i giardini pensili, verticali, le terrazze e i tetti verdi, ovvero giardini alternativi alle soluzioni tradizionali. Esistono differenti soluzioni per ciascuna di queste tipologie, che nel complesso rappresentano un modo per garantire lo sviluppo del verde anche in luoghi in cui, apparentemente, non sarebbe possibile realizzare un giardino. I giardini a bassa manutenzione Oltre a conoscere le tipologie di giardini esistenti, è importante ricordare che il progetto deve rispettare tutte le esigenze del committente. Oltre a definire spazi adeguati alle attività che vi si dovranno svolgere, è fondamentale prendere in considerazione il livello di manutenzione del giardino che sarà richiesto. Se si desidera ridurre l’impegno per le attività necessarie alla conservazione del giardino nel tempo, è fondamentale rivolgere chiaramente questa richiesta al progettista del giardino. Oltre all’impianto di irrigazione, che rende automatico il processo di innaffiatura, l’architetto seguirà alcuni principi durante la progettazione dei giardini. Ad esempio, è consigliabile ridurre le aree destinate al prato, optando invece per pavimentazioni, percorsi e pacciamature. Scegliendo le essenze, è meglio orientarsi su specie sempreverdi, che non richiedono potature importanti e possibilmente autoctone, così che possano sopravvivere più facilmente al clima locale senza particolari attenzioni. Arredo da giardino, materiali decorativi e illuminazione Oltre alla scelta e alla disposizione delle piante, quando si progetta un giardino si devono prendere decisioni relative a tutta una serie di componenti “accessorie” altrettanto importanti. Un giardino può essere arricchito con pietre o rocce, per delimitare gli spazi, per creare luoghi che si stacchino dal verde circostante o per realizzare particolari disegni. Ne esistono di forme e colori diversi, adatti a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Anche la scelta della pavimentazione può diventare parte di un progetto coordinato di materiali e superfici. Sul mercato ci sono ormai moltissimi prodotti adatti a qualsiasi esigenza insorga durante la progettazione dei giardini, con materiali più o meno naturali, pregiati e innovativi. Lunix ® è un prodotto Ferrari BK che permette di realizzare pavimentazioni esterne che si integrano perfettamente con il paesaggio naturale. Adatto sia per giardini, che per aree urbane, richiede poca manutenzione e garantisce una pavimentazione drenante. Altrettanto importante sono le luci e il sistema di illuminazione, che concorrono sia a rendere il giardino fruibile di sera, che a completarne l’estetica e l’immagine. Molto spesso, infatti, la luce ha uno sconvolgente effetto decorativo e dovremo scegliere tra lampioncini, faretti, lampade sospese, catene luminose e così via. Il progettista del giardino dovrà porre attenzione anche ad aspetti come l’inquinamento luminoso, soprattutto nel caso di grandi aree verdi, da illuminare con sistemi più potenti. Il proiettore per esterni TYK+ di PERFORMANCE iN LIGHTING, premiato con il Red Dot Design Award nella sezione Product Design 2021, unisce design minimalista ed elegante e tecnologia, assicurando un’illuminazione nitida, omogenea e molto confortevole e illuminando con precisione superfici orizzontali e verticali. La tecnologia di illuminazione architettonica utilizzata permette la realizzazione di gruppi ottici progettati su misura. Non da meno è la scelta dell’arredo da giardino, che oltre a sedute, fontane ed elementi decorativi, includono anche elementi architettonici come gazebi e pergolati, utili per creare spazi coperti. R 205 Pergobeach di BT Group, è una struttura autoportante piana, in alluminio, adatta all’arredamento di piscine, giardini, ristoranti ed hotel. Una soluzione per assicurare il comfort all’aperto anche d’estate. Quanto costa progettare e realizzare un giardino? Il costo della progettazione dei giardini può variare molto in base alle dimensioni, alla tipologia di piante e al tipo di accessori scelti, che incidono anche sui tempi e sulla manodopera necessari alla realizzazione. Pertanto, è difficile individuare un prezzo di riferimento realistico. Piuttosto si consiglia sempre di chiedere diversi preventivi in modo da fare una valutazione migliore. In aiuto a chi è interessato a realizzare un giardino, arriva il Bonus Verde, confermato anche per il 2021, una detrazione fiscale destinata a chi sostiene spese per la sistemazione del verde. La detrazione è pari al 36% della somma spesa, applicabile ad un massimo di 5.000 euro, restituita in 10 quote annuali di uguale valore. Tutti i pagamenti devono essere eseguiti tramite mezzi tracciabili e il bonus spetta solo ai proprietari di immobili con funzione abitativa. La detrazione, infine, non può essere richiesta per le spese di manutenzione ordinaria periodica dei giardini esistenti. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2019 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento