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Adibire una stanza a Media living Room permette di vivere l’esperienza del cinema a casa; questo non sempre è possibile, ma i progettisti ci dicono che ci sono soluzioni intermedie, altrettanto interessanti. La realizzazione della sala home theatre, dalla progettazione alla scelta degli elementi, in un ambiente dedicato oppure in una porzione del living, l’importante è farsi guidare da un professionista Indice degli argomenti: Intervista all’architetto Umberto Valentini (ARCH-HIFI) Rassegna prodotti: Bose, Onkyo, Sony, Leuform Mai come negli ultimi anni ci siamo accorti di quanto possano essere utili gli strumenti per l’intrattenimento nel proprio habitat domestico e di come sia possibile valorizzare alcuni ambienti con l’integrazione di contenuti tecnologici. Ma in merito a questo argomento è importante sfatare alcuni miti. Il primo è proprio quello secondo il quale per realizzare uno spazio home theatre in casa sia necessario avere una stanza dedicata, molti progettisti riferiscono infatti che è possibile realizzare una varietà disparata di progetti anche utilizzando porzioni ristrette del living, soluzioni anche molto gradite ad architetti e interior perché ben integrate con l’impianto elettrico e nello stile dell’arredo. Le soluzioni quindi sono molteplici e differenziate, in grado di adattarsi a tutte le esigenze, le configurazioni spaziali e i vari budget a disposizione. Di base possiamo dire che gli elementi che configurano uno spazio home theatre sono: un televisore o uno schermo (scelti accuratamente in base all’uso che se ne fa e allo spazio a disposizione; una fonte audio video sintonizzatore satellitare o tv digitale terrestre oppure un Hard Disk di rete, ma anche smatphone, ipod; un sistema di amplificazione – elemento che rappresenta la centrale di gestione- e un sistema di diffusione – si va da 2 diffusori di un semplice angolo di intrattenimento, fino a 11+1 del più evoluto home theatre. Quello che sicuramente è imprescindibile è il progetto e la consulenza di un professionista in materia. Intervista all’architetto Umberto Valentini (ARCH-HIFI) Quali requisiti deve avere un’abitazione per poter realizzare uno spazio Home theatre? Premesso che praticamente tutte le abitazioni possono potenzialmente ospitare un impianto Home theatre, se ben progettato, bisogna distinguere subito due situazioni di partenza che influiscono in modo determinante: casa in costruzione o da ristrutturare e casa già esistente e abitata. Nel primo caso, individuato il locale (generalmente il soggiorno), è sufficiente progettare per bene il posizionamento e l’installazione dei vari componenti per realizzare le opportune canalizzazioni e quindi i collegamenti, senza vincoli particolari e con risultati prestazionali prevedibili e garantiti. La seconda situazione richiede invece una serie di compromessi sul posizionamento delle componenti in base agli arredi e alla distribuzione esistenti e interventi mirati per cercare di mimetizzare gli inevitabili cavi e ottenere buone prestazioni. Che cosa si intende esattamente per spazio Home theatre? È uno spazio in cui ricostruire un evento audiovisivo con il massimo realismo possibile, paragonandolo a quanto si può ottenere nelle apposite sale cinematografiche e/o da concerto (semplificando, home theater = cinema in casa). Questo spazio non necessariamente deve essere una stanza (anche se l’ideale è proprio poter dedicare un locale specificatamente arredato e progettato), ma potrebbe essere anche una porzione di un ambiente più grande opportunamente sonorizzato. Possiamo dire che esistono varie tipologie di tali spazi e vari livelli, in base alla disponibilità di spazio e a quanto si è disposti a investire? Ovviamente si può installare un impianto anche nella cameretta dei ragazzi, come nel grande salone di una casa di lusso, o meglio ancora in un locale dedicato solo all’home theatre ed è altrettanto ovvio che le tipologie sono via via più complesse e conseguentemente più onerose. Si può partire da una semplice soundbar magari con subwoofer, passando all’impianto classico dotato di un amplificatore multicanale (almeno 5.1, ovvero 2 diffusori frontali + 1 centrale + 2 diffusori posteriori per gli effetti e 1 subwoofer per le frequenze più basse), fino agli impianti più sofisticati dove si può arrivare anche a 11 diffusori + 2 subwoofer, generalmente indicati per locali dedicati a causa della loro complessità di installazione. Può darmi un range di prezzo? Per quanto detto precedentemente, è facile intuire che non è semplice dare una risposta simile. Diciamo che, escludendo lo schermo (che merita una trattazione a parte a seconda che si parli di TV o proiettori), ovviamente con livelli prestazionali appena accettabili e quindi per una soluzione “basica”, una soundbar entry-level si può acquistare anche intorno a 150/200 euro. Per iniziare però a parlare di vero home theatre, a mio avviso, bisogna arrivare a investire almeno 1000/1500 euro (sempre escludendo schermo ed eventuali opere di installazione, da computare caso per caso). Ma per raggiungere un risultato veramente appagante per la maggior parte della clientela, direi che ci si debba attestare intorno ai 3000/5000 euro (oltre a schermo e installazione). Ad alti livelli, in realtà, non esistono limiti, si possono raggiungere anche diverse centinaia di migliaia di euro e oltre, ma siamo fuori da normali considerazioni di mercato. Tra questi scaglioni esistono ovviamente infinite soluzioni intermedie, da valutare e “cucire” addosso al cliente e alla sua casa a seconda delle esigenze. Quali elementi non possono assolutamente mancare? Per prima cosa occorre uno schermo per visualizzare le immagini: può essere un TV color, diciamo tra i 40” (in cameretta) e i 77” (in soggiorno o sala dedicata) in base alla distanza (vedi tabella schermi), con costi che indicativamente variano tra i 400 e i 4.000 euro circa. Discorso a parte merita la soluzione con proiettore, che intanto comporta la presenza di uno schermo (meglio evitare la proiezione su parete se si cerca la qualità) e si possono facilmente raggiungere e superare i 100”. Bisogna poi individuare una posizione consona per il proiettore vero e proprio che generalmente è un parallelepipedo non bellissimo da vedere e di circa 50x35x15 cm. Spesso vengono installati a soffitto, o con staffe a vista, o nascosti nel controsoffitto, anche con supporti motorizzati. Alcuni modelli possono essere anche posizionati molto vicini alla superficie di proiezione, grazie a ottiche particolari, senza penalizzare le dimensioni dell’immagine. Per i costi, per apparecchi degni di attenzione, si parte da circa 500 euro, per arrivare (e come sempre superare anche abbondantemente) i 4/5.000 euro per i modelli top con risoluzione 4k. Risolto il problema schermo, abbiamo bisogno di una sorgente (che al limite può essere il solo TV, magari dotato di uno dei servizi di streaming tipo Netflix o Prime, o di decoder SKY) per “leggere” i nostri contenuti audio video: qui si spazia da lettori DVD, ai Blu Ray, fino ai lettori universali. Oggi quasi tutti permettono anche di leggere supporti solidi come chiavette USB, hard disk o NAS di rete, e se ne trovano da 70/80 euro, fino a diverse migliaia di euro, diciamo che un buon compromesso si ottiene già tra 300 e i 1.000 euro. A questo punto servirà un amplificatore (dotato o meno di sezione radio, anche web) multicanale, ovvero che abbia una sezione di amplificazione separata per ogni canale (frontali, centrale, surround e sub nelle diverse configurazioni). Anche in questo caso i costi sono molto variabili: si parte da circa 200 euro, per un entry level 5.1 canali, per arrivare a cifre iperboliche per amplificazioni con tutti i moduli finali separati e un preamplificatore-processore. Diciamo che una buona soluzione di ingresso si può trovare a circa 500/1200 euro. Per quanto riguarda l’ultimo anello della catena, i diffusori acustici, si apre un mondo: intanto bisogna scegliere se averli esterni, o se ricorrere a soluzioni “a incasso” sia nelle murature, che in mobili appositamente progettati, che nei controsoffitti esistenti o da realizzare. In questa trattazione è impossibile sviluppare un discorso esaustivo, possiamo dire che le soluzioni sono realmente infinite e si parte da poche centinaia di euro fino a dove il nostro portafoglio ci permette di arrivare. Ha avuto qualche richiesta per realizzare spazi di questo tipo, può parlarcene? La clientela di cui mi occupo generalmente mi chiede impianti di un certo livello e, di conseguenza, tendo a evitare di pubblicare foto delle case e degli impianti per evitare “visite sgradite” Posso dire che la richiesta più appagante per me è proprio quella che parte da un ambiente in costruzione e da un cliente che abbia già in mente il risultato che vuole ottenere e soprattutto un budget cha lasci margini per progettare al meglio: in questo caso si parte dalla composizione dell’impianto e dalla collocazione ottimale delle sue componenti, per poi studiare tutti i collegamenti e le opere collegate necessarie, che siano canalizzazioni nella muratura, o controsoffittature e false pareti, fino a mobili studiati “ad hoc”, o addirittura diffusori acustici (esterni o mimetizzati) progettati su misura. *architetto Umberto Valentini (ARCH-HIFI) Rassegna prodotti Bose – Soundbar 700 Ha un design pulito e lineare e contiene tutta la tecnologia home theatre più evoluta: Bose DSP, trasduttori personalizzati a basso profilo e tecnologia QuietPort, dialogo cristallino per Netflix e realismo drammatico per lo sport (L98xP10,8xH5,7 cm). Prezzo: da 899,95 euro. Bose – Soundbar 700 Onkyo – HT-S7805 Include un potente ricevitore A/V, amplificatori Dolby Atmos, DTS: X, video 4K/60 Hz/HDR e audio FlareConnect, trasmissione dal ricevitore agli altoparlanti wireless opzionali. Front/Height (L15,5xP18,3xH46,7 cm, Center L42xP11,9xH11,5 cm, Surround L11,5xP9,6xH23 cm, Subwoofer L23xP41xH42,5 cm). Onkyo – HT-S7805 Sony – HT-RT3 Soundbar con audio surround a 5.1 canali per home cinema. Trasforma la casa in una sala cinematografica con i suoi 600 W di potenza. Grazie al Bluetooth integrato, è possibile ascoltare in streaming, in modalità wireless, tutta la musica contenuta nel proprio smartphone. Prezzo: 300 euro. Sony – HT-RT3 Leuform – Around (divano tecnologico) Divano con fusto composto di pannelli di multistrati in pioppo, spessore 18 mm e listelli in abete massello. L’imbottitura del sedile, schienale e braccioli in poliuretano espanso autoestinguente. Il telaio è composto da longheroni in tubo d’acciaio con piedini sferici in PE (polietilene). La versione panca è disponibile con il tavolo in MPF (Medium Density) con spessore di 25 mm. Dotato di elettrificazione USB/SCHUKO (L97,5xP68,5xH87 cm). Prezzo da 456 euro. Leuform – Around (divano tecnologico) Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento