Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Siamo tornati dal Batimat, la grande fiera dell’edilizia che si è tenuta a Parigi, dal 4 all’8 novembre con una grande speranza, forse una certezza. Il paese Italia ce la farà ad uscire dalla attuale situazione tanto drammatica grazie ai suoi piccoli e medi imprenditori. Questo paese, nonostante tutte le difficoltà create da una classe politica spesso corrotta, senza idee e incapace di esprimere una qualsiasi strategia di medio e lungo termine, riuscirà comunque a ritornare la Nazione che rappresentava la quinta potenza industriale a livello mondiale. Grazie ai nostri imprenditori che in ogni settore merceologico si battono per produrre valore, con una tenacia rara e una lungimiranza che meriterebbe un sostegno da parte dell’apparato statale e non una continua mortificazione. Bisogna conoscerli, vederli in faccia gli oltre 200 responsabili delle aziende presenti in fiera per capire che loro sono la parte sana del nostro paese. Bisogna sentirli parlare per capire la loro voglia di combattere, di aprire nuovi mercati con nuove opportunità per sopperire al drammatico calo del lavoro nel settore dell’edilizia che coinvolge quasi 3 milioni di addetti (gli ultimi dati di Federcostruzioni dicono che ce ne erano 125.000 in più nel 2011). Si percepisce in questi imprenditori la voglia di lottare, per sé, per la propria azienda, per i propri collaboratori: operai, impiegati, venditori, e tutti coloro che nelle loro imprese medio piccole rappresentano un tutt’uno con il titolare, consci che solo insieme possono affrontare le difficoltà del mercato. Noi eravamo lì e abbiamo raccolto alcune testimonianze che volentieri riportiamo per dare fiducia a tutti quegli imprenditori che ancora non hanno intrapreso la strada dell’export che rappresenta una concreta possibilità per dare nuova linfa alle loro aziende, perchè anche nel comparto delle costruzioni, nel mercato dell’edilizia, il Made in Italy può sicuramente essere vincente. Per questo noi di Infobuild.it abbiamo pensato di fornire nuovi strumenti per diffondere la conoscenza delle aziende italiane sui mercati esteri: nel 2014 saranno online 4 nuovi Portali in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola. Un grosso impegno che riteniamo doveroso per sostenere le esportazioni made in italy. Fassa Bortolo “Da qualche tempo in Fassa Bortolo, abbiamo adottato per l’export una strategia selettiva di mercato e di ottimizzazione delle risorse: è più importante focalizzarsi su alcune aree ben selezionate. Le difficoltà da superare e l’energia che richiedono l’esportazione nei mercati sono notevoli: basta solo pensare alla logistica per la tipologia di prodotti come i nostri, dove il trasporto ha una notevole incidenza. Questo non esclude quindi eventuali importanti investimenti, anche produttivi in altri paesi. Attualmente, stiamo cercando di allargare e migliorare ulteriormente la nostra presenza all’estero, nonostante Fassa sia già presente direttamente con uno stabilimento produttivo in Portogallo e con filiali commerciali in Spagna, Svizzera e Francia. Lo stesso ufficio export è stato contemporaneamente rafforzato e ampliato perché riteniamo sia fondamentale puntare e investire sempre più in questo, cercando di attivare anche collaborazioni complementari e creando dove possibile delle sinergie locali. Fassa Bortolo può godere del marchio “Made in Italy”, molto importante all’estero, poiché riconosciuto e apprezzato per il suo significato intrinseco di eccellenze, qualità, contenuto tecnico, efficacia e unicità. Un importante asset, che attrae e assume ancora rilevanza, a cui aggiungere altri punti di forza della filosofia aziendale per l’export: solidità e pragmatismo. Solidità intesa come concretezza, capacità di avere un focus, ma anche solidità finanziaria aziendale. Pragmatismo come capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze dei vari mercati stranieri, consapevoli che la flessibilità è una dote propria, tipica delle piccole e medie aziende italiane. Da troppo tempo le nostre aziende vivono più sulla difensiva che sull’offensiva, l’Italia ha infatti diminuito progressivamente in pochi anni la propria quota di mercato nel commercio internazionale. Crediamo sia ora il momento di invertire questa tendenza, convinti che, i buoni prodotti, adeguati alla qualità del mercato che li caratterizzano, si differenzino sempre in ogni contesto territoriale. Fassa Bortolo, sta continuando ad investire in questo, passo dopo passo, non senza difficoltà, ma con la tenacia e la grinta che l’accompagna sempre, perché consapevole che i prodotti e le tecnologie costruttive che sta esportando e facendo conoscere all’estero, sono di ottima qualità che hanno alle spalle una lunga storia e un’accurata ricerca. Il successo economico di un paese, la sua forza e capacità manageriali, si misurano anche dalla capacità di saper uscire dai propri confini specie in questo periodo storico. Noi lo stiamo facendo”. Geosec – Ingegner Marco Occhi, Amministratore unico Per la prima volta presenti al BATIMAT di Parigi, quale è la vostra esperienza con il mercato estero? “La nostra realtà è quella di una PMI italiana che già nel 2008 aveva saputo prevedere le imminenti difficoltà dell’attuale crisi mondiale. Nonostante la dimensione medio piccola della nostra società, mentre molti progettavano verso mercati extraeuropei, iniziammo un percorso di inserimento nei mercati Europei per esportare le nostre tecnologie, le nostre soluzioni, le nostre esperienze. Dapprima con la Spagna, a seguire con la Francia e poi il Belgio, grazie al mercato libero, abbiamo superato le tradizionali barriere prevalentemente culturali che oggi più che mai si rivelano una interessante opportunità per le PMI italiane. L’Italia di oggi rimane purtroppo un paese ancora paralizzato, mentre le nostre PMI fanno fronte ogni giorno a concorrenti stranieri che usufruiscono, grazie ai loro governi e al sistema produttivo sociale del loro paese, di attenzioni e strumenti altamente competitivi rispetto ai nostri sul loro territorio e sul nostro. Ciò nonostante l’Italia delle imprese, con i suoi prodotti spesso d’eccellenza, con le sue esperienze manifatturiere del “saper fare bene”, all’estero trova ancora importante considerazione. Quest’anno al BATIMAT di Parigi, era presente un promettente numero di aziende Italiane, molte della quali PMI. Un’ulteriore dimostrazione di quanto le nostre imprese siano orgogliosamente determinate ad affrontare comunque le difficoltà con le “proprie mani” senza smettere mai di sperare che un giorno, quando si potrà competere con concorrenti stranieri ad “armi pari” sarà davvero per il nostro paese la ripresa o meglio ancora l’inizio di un futuro migliore”. Scrigno – Francesco Bigoni, Direttore Marketing “La presenza di Scrigno al Batimat conferma la nostra volontà e decisione di proseguire sul terreno dell’internalizzazione e dell’espansione in nuovi mercati, una strategia già intrapresa negli anni e che ha sostenuto la crescita dell’azienda. Quest’ultima edizione è stata contraddistinta da una maggior presenza straniera, anche se prevalentemente di area francofona, che, generando nuovi contatti, ha dato ragione alla nostra strategia. Nel mondo il prodotto di qualità made in Italy continua ad essere un punto di riferimento in molti settori, compreso il comparto dell’edilizia e l’alta numerosità di espositori italiani ne è una piacevole conferma”. Alberto Greco, editore di Infobuild.it Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento