Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Da anni è consolidata la tendenza a dotare gli uffici dei più moderni sistemi per rendere funzionale e confortevole l’ambiente di lavoro: collegamenti per reti informatiche, telefoniche, e canalizzazioni per la climatizzazione. E’ esigenza sempre più pressante, poi, quella di avere degli ambienti flessibili e adattabili grazie, per esempio, alla dotazione di pavimenti sopraelevati. Importante tener conto del design di questi elementi e quindi della finitura che può essere realizzata con materiali eleganti come il gres porcellanato.Indice: La struttura portante del pavimento sopraelevato I pannelli modulari per pavimenti sopraelevati Per far fronte a ciò, si sono progettati pavimenti semplicemente appoggiati su una struttura metallica, tali da consentire il passaggio degli impianti nell’intercapedine che viene a crearsi, rendendone facile l’ispezione e consentono di modificare con facilità il layout degli uffici in base alle esigenze di chi li deve utilizzare. Sono così nati i pavimenti sopraelevati, la cui finitura superficiale, all’inizio, è stata realizzata con materiali tradizionali, con particolare preferenza per i materiali plastici e tessili. Negli ultimi due decenni si è fatto uso, sempre più frequentemente, di materiali di finitura più pregiati come marmi e pietre, in quanto oltre all’esigenza di funzionalità, si è aggiunta anche quella estetica. Tra questi, dall’inizio degli anni novanta, si è inserito, di prepotenza, anche il gres porcellanato a tutta massa, sia nella versione naturale, sia in quella levigata, nel formato 60×60 e tra questi anche quello di Impronta Italgraniti, Almatec, in particolare. In collaborazione con partner tecnici, si sono messi a punto sistemi che collocano il gres porcellanato in diretta concorrenza con tutti gli altri materiali di finitura. Il pavimento sopraelevato è, di norma, costituito da: struttura portante, (o sottostruttura); pannelli modulari. La struttura portante del pavimento sopraelevato La struttura portante, è costituita da due elementi fondamentali: supporti regolabili e travi componibili. I supporti, regolabili in altezza, sono formati essenzialmente da tre elementi: una testa uno stelo filettato una base. La testa e la base sono in acciaio pressopiegato. Sulla testa, è posizionata una guarnizione in gomma che, può essere conduttiva od isolante, con funzione di coibenza acustica; la base è dotata di fori predisposti per eventuale fissaggio al solaio; lo stelo filettato è in acciaio zincato ed è dotato di dado di regolazione. Le travi componibili realizzate in acciaio stampato, zincate, hanno una sezione a omega e possono essere inserite a scatto nella testa dei supporti, creando un sistema rigido e con continuità elettrica. Sia le travi che la testa dei supporti sono dotate di asole e fori per consentire l’inserimento di bulloni e/o di viti di fissaggio; anche le travi hanno una guarnizione con funzione, oltre che di tenuta all’aria e alla polvere, di coibenza acustica. Questo tipo di struttura presenta continuità elettrica per messa a terra, ottima tenuta al flusso d’aria, elevata resistenza ai carichi incidenti, estrema facilità di montaggio e smontaggio. I pannelli modulari per pavimenti sopraelevati I pannelli modulari sono formati, essenzialmente, da quattro elementi: anima strutturale, rivestimento superiore, rivestimento inferiore, bordo perimetrale. L’anima strutturale può essere costituita da: un conglomerato minerale inerte ad alta densità (> 1850 Kg/m 3.) a base di silicato di calcio armato con fibre strutturali di processo. un conglomerato a base di solfato di calcio e fibre di cellulosa a media densità (superiore ai 1.500 Kg/m 3.), originale Knauf. un conglomerato di legno, avente densità dell’ordine dei 750 Kg/m 3. con potere calorifico pari a 4.550 Kcal/Kg. Si consiglia di adottare l’anima strutturale a base di legno solo qualora si sia certi che i carichi applicati e le condizioni di esercizio, temperatura ed umidità, in particolare, lo consentano. In caso di incertezza sul tipo di sollecitazioni che il pavimento sopraelevato dovrà subire si consiglia di adottare l’anima strutturale a base di solfato e/o silicato di calcio. Il rivestimento superiore è realizzato con il gres fine porcellanato ottenuto con tecnica innovativa Almatec, o tradizionale, Impronta Italgraniti nelle versioni naturale, bocciardato, lappato o levigato, in formato 60×60. Esso, in quanto materiale ceramico, è un prodotto non combustibile: come reazione al fuoco è da considerare di classe 0; esso presenta una notevole resistenza all’abrasione da calpestio, normalmente superiore, a quella delle pietre naturali, consente una facile manutenzione e permette di avere sicurezza di igiene.. Il rivestimento inferiore viene realizzato o mediante una lamina, in materiale plastico auto estinguente, o in alluminio, qualora si debba incrementare la conducibilità del pannello scaricando le eventuali correnti statiche. Questo s’incolla sul retro dell’anima strutturale e si applica a tutte le tipologie di pannello. Il bordo perimetrale, costituito da materiale plastico auto estinguente, di spessore ridotto, è fornito nel colore standard nero e, su richiesta per quantitativi significativi, può anche essere realizzato in un’ampia gamma di colori da abbinare alle lastre di finitura scelte dal committente. Ha la funzione di protezione dagli urti, quando i pannelli vengono movimentati per ispezionare l’intercapedine. Lo spessore del bordo estremamente contenuto è prerogativa peculiare del pannello. Il pavimento sopraelevato proposto da Impronta Italgraniti, Projects Department in collaborazione con i propri partner tecnici, ha le seguenti principali caratteristiche che occorre rispettare: Il pavimento sopraelevato è un materiale di finitura e, come tale, va posto in opera quando le opere edili e la posa di tutta l’impiantistica sono terminate. Gli impianti a pavimento saranno posati tenendo conto dell’interasse tra i supporti (diametro di 10 cm) e che a ridosso delle pareti occorre lasciare uno spazio libero da impianti di almeno 15 cm. La soletta, su cui appoggiano i piedini, non deve essere cedevole, ma liscia, priva di incrostazioni: è buona norma che sia finita a frattazzo fine. E’ bene prevedere una verniciatura della soletta con vernici antipolvere. E’ possibile realizzare anche pavimenti sopraelevati senza travi, è’ praticabile solo in caso di uso non gravoso del pavimento stesso. La garanzia è quella prevista dalle leggi vigenti, se le condizioni di esercizio sono quelle indicate: -Temperatura: min. 10 °C, max 40 °C -Umidità relativa dell’aria: min. 40%, max 70% -Carichi incidenti: al di sotto dei carichi di sicurezza prescritti. Quanto detto vale nel caso di pannelli standard e in condizioni di utilizzo standard, altezza del pavimento sopraelevato finito entro i 20-30 cm; quando le condizioni di impiego lo richiedano, possono essere studiati e realizzati pannelli di spessore diverso, e con altezze del pavimento sopraelevato finito decisamente più ragguardevoli, le cui caratteristiche fisico-meccaniche e le resistenze ai carichi dovranno essere testate e garantite volta per volta. La manutenzione dovrà essere fatta nei termini e secondo le prescrizioni indicate. Per quanto riguarda i prodotti di pulizia, occorre, comunque, evitare l’uso di acqua o vapori in quantità, privilegiando l’uso di stracci umidi e ben strizzati, in considerazione della presenza di impianti nell’intercapedine. Per ulteriori informazioni www.impronta.it Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento