Il legno: un materiale da proteggere, dal fascino caldo e vitale

Il legno è materia viva e pregiata, dall’estetica e dalla versatilità incomparabili. Il suo aspetto dipende direttamente dalle condizioni ambientali: situazioni avverse possono favorire l’attacco di funghi, muffe e insetti che ne possono compromettere sia la bellezza, sia la funzionalità.Il legno: un materiale dal fascino caldo e vitaleIndice:

Per proteggere adeguatamente il legno e prevenirne il decadimento è di basilare importanza conoscerne la struttura, le varietà e le possibili cause di degrado.

Sarà così possibile scegliere il trattamento più adatto per la protezione iniziale e la successiva manutenzione di ogni tipo di manufatto, dal semplice infisso alle grandi travi portanti delle moderne strutture lamellari.

Le essenze del legno: conoscerle per proteggerle

Parlare genericamente di legno ha poco senso, infatti esistono al mondo centinaia di essenze, tutte con caratteristiche differenti, adatte agli impieghi più svariati. Il legno può essere classificato in modo diverso a seconda della provenienza, delle caratteristiche meccaniche, della lavorabilità, del grado di durezza, della resistenza agli attacchi esterni.

Sauna biologica in legno
Sauna biologica in abete rosso all’Hotel Masl

Conoscere le caratteristiche di ciascuna essenza è fondamentale per chi deve occuparsi della manutenzione e della protezione dei manufatti e delle superfici realizzati con questo materiale. Qui di seguito le principali essenze.

Abete rosso:

  • Provenienza: Europa.
  • Aspetto: Bianco da fresco, diventa giallo stagionando. L’estetica delle finiture può risentire della presenza di nodi.
  • Caratteristiche: Leggero, ha un modesto ritiro. Ha scarsa resistenza alle intemperie ed è soggetto agli attacchi di funghi e insetti. Soggetto ad azzurramento.
  • Lavorabilità: Facile da lavorare, da incollare e da verniciare.

Douglas (Pino dell’Oregon):

  • Provenienza: Nord America (costa occidentale), Irlanda.
  • Aspetto: Di colore bruno rossastro chiaro, è pregiato per l’assenza di nodi.
  • Caratteristiche: semi-leggero a modesto ritiro. Buona resistenza meccanica. Soggetto a variazione di colore sotto l’azione dei raggi solari.
  • Lavorabilità: Usato per imbarcazioni, edilizia, infissi, arredamento. L’affioramento di resina può rendere difficile l’assorbimento di prodotti protettivi e vernici.

Larice:

  • Provenienza: Asia, Nord America, Europa del nord.
  • Aspetto: colore rossiccio.
  • Caratteristiche: semi-pesante a modesto ritiro. Resistente alle intemperie e agli attacchi fungini. Soggetto ad attacchi di insetti.
  • Lavorabilità: Diffusissimo nell’industria del mobile. Essendo molto resinoso può creare difficoltà nella lavorazione.

Pino Silvestre:

  • Provenienza: Europa
  • Aspetto: Colore bianco-rossastro, con presenza di nodi caratteristici.
  • Caratteristiche: semi–pesante a modesto ritiro. Ha una scarsa durezza ed è poco resistente alle intemperie. Teme l’attacco di funghi e insetti. Tende a scurire nel tempo.
  • Lavorabilità: È un legno dolce, facile da lavorare.

Castagno:

  • Provenienza: Europa centrale e meridionale.
  • Aspetto: chiaro rosato, con fibre dritte o a spirale.
  • Caratteristiche: semi-pesante a modesto ritiro, di durezza media. Teme l’attacco di funghi patogeni. Necessita di una lenta stagionatura, si deforma facilmente. Può colorarsi in presenza di umidità, se messo a contatto con metalli.
  • Lavorabilità: Non presenta particolari difficoltà. La lucidatura ha una buona resa estetica.
    Semplice da proteggere con trattamenti idonei.

Faggio:

  • Provenienza: Europa, America, Asia.
  • Aspetto: venato in modo uniforme, di colore biondo rossiccio o rosato, se trattato a vapore.
  • Caratteristiche: Semiduro, compatto e molto flessibile, è soggetto a forti cambiamenti dimensionali dovuti all’umidità. Assai soggetto alle aggressioni dei parassiti.
  • Lavorabilità: Molto usato per mobili, parquet. Facile da lavorare e di buona resa. Necessita di una protezione superiore alla media, pena il rapido degrado del legno.

Frassino:

  • Provenienza: Zone temperate dell’emisfero settentrionale.
  • Aspetto: chiaro, di colore variabile, con fibre dritte e regolari.
  • Caratteristiche: flessibile, piuttosto leggero e poco soggetto a cambiamenti dimensionali. Tende ad annerire se non adeguatamente protetto.
  • Lavorabilità: Facile da piegare e lavorare. Assai usato per mobili rustici. Richiede una protezione superiore alla media.

Iroko:

  • Provenienza: Africa tropicale.
  • Aspetto: Colore giallo bruno, presenta spesso delle impurità grigiastre. È soggetto a fenomeni di ossidazione per l’azione dei raggi solari.
  • Caratteristiche: semi–pesante a modesto ritiro. Modesta durezza, buona resistenza meccanica. È soggetto a fenomeni di ossidazione per l’azione dei raggi solari.
  • Lavorabilità: Utilizzato soprattutto per mobili e parquet. Difficile da verniciare.

Noce:

  • Provenienza: Asia, Europa. Diffuso in Italia.
  • Aspetto: Estetica pregiata, colore bruno.
  • Caratteristiche: Essenza semi-pesante a modesto ritiro. Mediamente poco resistente alle intemperie ed agli attacchi degli insetti.
  • Lavorabilità: Eccellente lavorabilità, ottimi risultati estetici. Protezione indispensabile, non presenta difficoltà.

Olmo:

  • Provenienza: Originario delle regioni temperate dell’emisfero boreale.
  • Aspetto: colore marrone chiaro, presenta vene fibrose con catenate.
  • Caratteristiche: Compatto ed elastico, resistente, ma soggetto a deformazioni. Teme l’attacco dei tarli. Tende a scurire nel tempo.
  • Lavorabilità: Utilizzato per sedie, ripiani e giunti meccanici, in virtù della resistenza all’usura.

Albero di RovereRovere:

  • Provenienza: Europa, Nord America ed Asia.
  • Aspetto: Giallo con picchettature scure.
  • Caratteristiche: pesante e resistente, ma soggetto a variazioni dimensionali. Ricco di tannino e soggetto a cambiamenti di colore. Sopporta bene le intemperie e gli attacchi dei parassiti.
  • Lavorabilità: Facile da lavorare, meno da incollare. Diffusissimo per la realizzazione di mobili e infissi.
    Facile da verniciare, assorbe con difficoltà gli insetticidi.

Mogano:

  • Provenienza: Africa, Sudamerica.
  • Aspetto: Colore marrone rossiccio, grana fine e uniforme.
  • Caratteristiche: pregiato, duro, molto compatto. Resiste bene alle intemperie e ai tarli.
  • Lavorabilità: Particolarmente agevole. Applicare finiture che valorizzino il suo aspetto pregiato.

 Teak:

  • Provenienza: Asia sud orientale.
  • Aspetto: Colore bruno verdastro venato a fibra compatta.
  • Caratteristiche: Ha buone doti meccaniche e, se immerso in acqua, diventa scuro e resistentissimo. La sua resistenza all’umidità e alle intemperie lo ha reso insostituibile nell’industria navale. Difficilmente viene attaccato da funghi e insetti.
  • Lavorabilità: Si lavora facilmente, anche se presenta difficoltà nell’incollaggio. Facile da verniciare.

Cause e tipo di degrado del legno

Radiazioni solari

Il primo fattore di degrado del legno è rappresentato dai raggi ultravioletti (UV). Le radiazioni solari infatti attivano un processo chimico di ossidazione del legno che porta ad ingrigire il colore della superficie.

La causa dell’alterazione cromatica è dovuta al degrado della lignina, che viene “solubizzata” dai raggi ultravioletti e portata in superficie. In tal modo il legno perde il suo caratteristico colore bruno assumendo una colorazione grigiastra.

Variazioni climatiche

Gli agenti atmosferici hanno un’influenza determinante sullo stato di salute del legno e, quindi, del manufatto. Accanto agli effetti deleteri generati dai raggi solari, infatti, è fondamentale considerare prima di tutto l’alternanza del sole e della pioggia che provoca un continuo assorbimento e rilascio di umidità.

Il corretto passaggio di umidità dall’interno all’esterno del legno è fondamentale per mantenere sano il supporto in quanto un accumulo di umidità interna (circa 20%) rappresenta la causa principale della formazione di muffe, funghi e della creazione di un ambiente ideale per lo sviluppo di insetti.

Inoltre le fibre legnose sono soggette a continui rigonfiamenti e ritiri determinando una variazione dimensionale del supporto. In secondo luogo va considerata l’acqua piovana, che con il tempo penetra nel manufatto non adeguatamente protetto danneggiandolo e creando fessurazioni e spaccature verticali. Il legno si degrada e invecchia.

Le aggressioni biologiche

Muffe e funghi

Muffe e funghi si sviluppano in presenza di un’umidità del legno di circa il 20% e in base all’aspetto possono essere di diverso tipo.

I funghi della marcedine che si nutrono di lignina e di cellulosa, provocano la carie bianca e la carie bruna.

La carie bruna o distruttiva, prolifera nelle aree umide, come le cantine, provocando delle crepe ortogonali che portano allo sbriciolamento. Ha la capacità di propagarsi dal legno umido a quello sano, grazie a radici fortissime, in grado di trasportare l’acqua e di oltrepassare i muri. Le parti colpite da carie bruna non sono facilmente riconoscibili.

A differenza di quella bruna, la carie bianca o corrosiva attacca non soltanto la cellulosa ma anche la lignina, conferendo al legno un aspetto biancastro e fibroso, facilmente riconoscibile. I funghi cromogeni creano nel legno alterazioni del colore, con notevoli danni estetici ma senza pregiudicare le caratteristiche strutturali del legno.

I più comuni sono i funghi dell’azzurramento con sfiammate grigio bluastre di intensità e profondità variabile, si diffondono quando l’umidità del legno è compresa tra il 18 e il 40%.

Insetti xilofagi del legno

I “tarli del legno”, come vengono comunemente chiamati, sono in realtà numerose famiglie di insetti xilofagi, le cui larve si nutrono di legno per raggiungere la maturità. Trovano il loro habitat ideale e si sviluppano nel legno in cui c’è accumulo di umidità.Legno rovinato da insetti xilofagiNon tutte le specie hanno lo stesso grado di pericolosità. Alcune si limitano ad attaccare la parte dura del legno, mentre altre giungono fino alla parte tenera e sono in grado di ridurre il legno in una polvere finissima, che cade a terra al momento della fuoriuscita dei tarli adulti. È questo il tipico caso dei Lictidi, diffusi anche in Italia.

Tra le specie più dannose rientrano anche l’Anobium punctatum (Tarlo deimobili), che si adatta a diversi tipi di legno ed il Lynctusbrunneus, che attacca prevalentemente il legno di latifoglia.

I danni più ingenti sono però causati dall’Hylotrupesbajulus (Capricorno delle case) e dall’Hesperophanes, che aggrediscono tetti, pavimenti ed infissi. Sono estremamente pericolosi perché rodono il legno dall’interno, indebolendone la struttura fino al collasso, senza che dall’esterno si possa diagnosticarne la presenza.

Un’altra categoria di insetti xilofagi sono le termiti, di provenienza tropicale ma ormai diffuse anche in Europa.
Si nutrono prevalentemente della cellulosa contenuta nel legno vivo ed hanno una rilevante importanza nell’ecosistema, in quanto sono in grado di divorare con le loro robuste mandibole quasi un terzo del legno prodotto ogni anno nel pianeta.

Le larve delle termiti scavano lunghe gallerie nel legno, per fuoriuscire soltanto al termine del suo sviluppo, che può durare mesi o addirittura anni, a seconda della specie.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento