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C’è un po’ di tutto questo nel lavoro firmato da Aymeric Zublena con gli architetti Alessandro Martini, Edoardo Monaco e Pippo Traversi. Un progetto architettonico che porta con sé un messaggio di libertà, di superamento dell’ideologia, ma che rivolge al contempo una grande attenzione all’aspetto sociale. L’area scelta per il nuovo ospedale è situata ai piedi della propaggine più meridionale dei Colli di Bergamo, segnata dalla villa settecentesca detta “La Benaglia”; è delimitata a nord dalla linea ferroviaria Bergamo-Carnate-Lecco, a sud dall’asse interurbano, ad est e ad ovest da due importanti raccordi fra l’asse interurbano stesso e la maglia viaria principale della città. Queste infrastrutture compongono un quadrante piuttosto marcato in termini strutturali e percettivi, che si sovrappone ad un ambiente ancora sostanzialmente intatto. Il complesso ospedaliero vuole interpretare, nell’architettura degli edifici e nel trattamento del suolo, nelle zone a parco e nelle aree esterne, l’idea di un “ospedale nel verde”, un progetto contemporaneo che si appoggia dolcemente sul territorio e rispetta l’ambiente. Gli elementi principali e l’architettura del progetto Il nuovo Ospedale di Bergamo è composto da tre elementi principali: – il complesso dei servizi di diagnosi e cura e dei servizi generali e amministrativi, organizzato all’interno di una piastra centrale volumetricamente articolata; – i 7 corpi distinti delle degenze, alti 5 piani, disposti lungo tre lati della piastra, al piede dei quali sono distribuiti gli ambulatori per i pazienti esterni; – i tre rami della “Hospital Street”, che connettono degenze, ambulatori, servizi e piastra centrale, e si aprono all’interno su patii sistemati a verde e all’esterno sulle vedute del parco e dei Colli. La soluzione a corpi distinti scelta per le degenze deriva da specifiche ragioni organizzative e distributive, ma allo stesso tempo conferisce all’edificio una migliore apertura verso il verde e assicura alla maggior parte delle camere una vista più o meno diretta verso il panorama privilegiato della Città Alta, nel rispetto sempre di esposizioni corrette dal punto di vista del soleggiamento. L’articolazione concettuale e funzionale dell’ospedale trova una precisa corrispondenza nel trattamento architettonico degli involucri dei vari edifici e dei loro spazi interni, con l’obbiettivo di dare a ciascuno degli elementi principali del complesso una caratterizzazione precisa e adeguata. I corpi delle degenze distribuiti sul perimetro dell’ospedale sono caratterizzati da grande leggerezza e trasparenza, con ampie superfici vetrate, in grado di offrire immediatamente un’immagine gradevole e aperta a chi si avvicina. Questi corpi in alluminio e vetro sono arricchiti da una facciata composta con un sistema di frangisole e passerelle esterne che ne accentuano la trasparenza e la leggerezza, anche nelle ore serali, senza pregiudicare la privacy dei pazienti. La grande piastra centrale, dove si concentrano i servizi, le prestazioni e le tecnologie più sofisticate, costituisce di per sé un insieme di funzioni estremamente articolate e complesse, che il progetto distribuisce ordinatamente secondo una griglia modulare di percorsi e di connessioni, intervallata da patii e corti. La grande complessità interna viene ricondotta ad un’immagine architettonica unitaria mediante la sovrapposizione di un grande tetto a tre falde, convergenti con dolce pendenza verso il piazzale del pronto soccorso. Le grandi gallerie vetrate convergenti sull’ingresso assicurano ai visitatori e ai pazienti esterni la possibilità di individuare e raggiungere con facilità tutti i servizi medici e tutti i servizi accessori offerti dall’ospedale (centro di accoglienza, informazioni e consulenza, bar, ristorante, negozi, ecc.). Gli spazi di accoglienza chiamati “Hospital Street” e progettati con altezze ridotte in modo da non impedire le viste dei Colli dagli assi viari, sono destinati a diventare il luogo pubblico per eccellenza dell’ospedale e, con la loro luminosità, trasparenza e apertura, ne rappresentano lo spirito e l’immagine che si imprime nella memoria. Il progetto vive nella realtà dei gesti umani che favorisce: è scandito dai camminamenti, dalla possibilità di raggiungere i diversi luoghi, per favorire un rapporto con gli spazi verdi per conquistare un paesaggio armonico. L’approccio progettuale è importante proprio nella sua matrice umanistica e non ideologica, proprio quando si rivolge a un luogo di cura, dove è importante la tecnica medica, dove è necessario un rispetto di standard qualitativi, dove soprattutto è necessario un coinvolgimento emotivo e creativo forte da parte dell’architettura. Le soluzioni tecnico-architettoniche Le strutture utilizzano una maglia quadrata di m. 7.20 x 7.20 per i corpi delle degenze e degli ambulatori, ed una maglia di 6.60 x 6.60 per la piastra sanitaria ed i servizi generali che assicurano una perfetta modularità e flessibilità. In termini strutturali, queste maglie si traducono in un sistema molto semplice, costituito da pilastri circolari con camicia d’acciaio e travi reticolari autoportanti a struttura mista acciaio-calcestruzzo, prodotti da Tecnostrutture s.r.l. di Noventa di Piave (VE), con solai composti da lastre prefabbricate di tipo “predalles”. Grazie alle soluzioni strutturali del Sistema Rep®, l’esigenza architettonica di ridurre al minimo gli ingombri delle strutture verticali e di garantire quindi la massima fruibilità degli spazi – assicurando un intradosso dei solai privo di ingombri accompagnato dalla massima flessibilità in fase progettuale e adattabilità nel tempo – si incontra perfettamente con la necessità di uno schema strutturale collaudato, economico ed in grado di assicurare temipistiche di costruzione brevi, per poter rispettare i tempi di consegna stabiliti in 42 mesi. . Lo schema strutturale a maglia è utilizzato in quasi tutto il complesso, con le sole ovvie eccezioni della sala congressi, del parcheggio pluripiano e della Hospital Street. Per quest’ultimo spazio, che avrà un involucro trasparente in alluminio e vetro, la struttura sarà costituita da travature composte in tubolari di acciaio, adatti a sostenere le impennate verticali e orizzontali e le schermature frangisole. Maglie, modularità e flessibilità La complessità di tutte le componenti che costituiscono l’insieme di un ospedale tecnologicamente appropriato ed avanzato, necessitano di scelte di base semplici e rigorose sia per quanto riguarda gli aspetti distributivi che quelli strutturali ed impiantistici. Nell’edificio è stata introdotta una maglia per le degenze e gli ambulatori basata su moduli spaziali strutturali di m. 7,20 x 7,20 idonei a contenere sia grandi ambienti che, nei sottomultipli m. 3,60 x 3,60 e m. 3,60 x 7,20, ambienti medi e più frazionati (degenze, studi, sale visita, etc.). Mentre per la Piastra Sanitaria (servizi di diagnosi e cura), e per i Servizi Generali e Amministrativi è stata adottata una maglia di m. 6,60 x 6,60 che, risulta più calibrata per contenere i locali. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento