L’impermeabilizzazione degli edifici è essenziale per la protezione delle strutture edilizie da nemici pericolosi quali l’umidità e la pioggia. Con il passare del tempo e l’azione degli agenti atmosferici, un problema con l’impermeabilizzazione può creare grosse criticità sui componenti dell’edificio, compromettendone la sicurezza e incidendo anche sulla salubrità dell’aria interna, visto che le conseguenze includono anche muffe e funghi.
Al tema dell’impermeabilizzazione Prospecta Formazione – realtà del Gruppo Infoweb – dedica il Corso CEIM di 1° livello – Consulente Esperto in Impermeabilizzazioni, di cui si è appena conclusa una terza edizione di grande successo.
Per quanto sul mercato siano molte le soluzioni disponibili per i trattamenti che rimuovono la muffa o per contenere l’umidità nelle pareti o nei solai, l’obiettivo di ogni buona costruzione dovrebbe essere quello di prevenire le criticità. Soprattutto in alcuni punti critici o maggiormente esposti, come coperture, terrazze e balconi, inserire uno strato di impermeabilizzazione è fondamentale per la corretta protezione dell’edificio. Anche in questo caso, non mancano le soluzioni per impermeabilizzare i solai in modo efficace, si tratta di scegliere il prodotto migliore per le proprie esigenze.
Tra le principali proposte disponibili sul mercato, le guaine liquide e le membrane bituminose emergono come due delle tecnologie più diffuse.
Membrane bituminose: caratteristiche e applicazioni
Le membrane bituminose sono pensate per l’impermeabilizzazione degli edifici e trovano ampia applicazione in edilizia.
Si tratta di guaine realizzate con strati sovrapposti di bitume modificato con materiali polimerici, che possono includere parti rinforzate come tessuti in fibra di vetro o poliestere. In alcuni casi, è possibile inserire anche strati superficiali con particolari caratteristiche, ad esempio con materiali resistenti ai raggi UV o riflettenti per evitare il surriscaldamento in caso di esposizione ai raggi del sole.
L’obiettivo è ottenere, oltre a una buona impermeabilizzazione, anche adeguate prestazioni in termini di resistenza meccanica. In alternativa, è importante che si prevedano strati di protezione al di sopra della guaina, banalmente posando la pavimentazione finale o gli ultimi strati che compongono una copertura.
La loro applicazione avviene in modi diversi a seconda del progetto e del contesto in cui le si sta posando, ma in ogni caso è possibile a grandi linee distinguere tra tecniche a caldo, che si basano proprio sul riscaldamento del bitume contenuto nella guaina, poi pressata; e tecniche a freddo, con sistemi di incollaggio o di fissaggio meccanico.
Vantaggi e svantaggi delle guaine bituminose
Optare per una guaina bituminosa per l’impermeabilizzazione della copertura significa optare per un prodotto che assicura un’ottima protezione dall’umidità e dall’acqua, anche in condizioni climatiche più rigide ed estreme. I suoi vantaggi, però, non finiscono qua.
Si tratta di prodotti che si caratterizzano per un’elevata durabilità, superano generalmente i 20 anni di vita, anche 30 se ben installate e di qualità.
Alcuni produttori dichiarano durate anche maggiori, pertanto si consiglia sempre di verificare eventuali dichiarazioni e di rispettare sempre le indicazioni connesse a posa e manutenzione. Un regolare controllo delle guaine bituminose, infatti, è spesso la chiave per la loro corretta conservazione: sono sufficienti ispezioni visive periodiche per individuare in modo semplice e immediato eventuali datti o deterioramenti. Possono essere anche riparate, nel caso in cui il danno non sia esteso o significativo, evitando la sostituzione integrale dell’impermeabilizzazione. Infine, sul mercato si trovano differenti soluzioni, con grammature e spessori in grado di adattare la guaina a qualsiasi tipologia di esigenza e progetto.
Per contro, la loro posa richiede particolare attenzione e, soprattutto, personale specializzato nell’installazione. Un errore può compromettere l’efficacia dell’intero sistema, senza contare che l’applicazione a caldo espone ad alcuni rischi, per prevenire i quali è importantissimo prestare le dovute attenzioni. Inoltre, soprattutto nel caso di prodotti con spessori maggiori, il peso può influire sull’edificio ed è sempre bene verificare per ogni specifica applicazione.
Guaine liquide sintetiche: caratteristiche e applicazioni
Le guaine liquide sono prodotti polimerici o elastomerici applicabili direttamente sulla superficie mediante rullo o pennelli.
Una volta asciutte, formano una membrana continua e impermeabile, senza giunzioni. Sono utilizzate sia nel caso si debba impermeabilizzare un nuovo edificio, che in occasione di riqualificazioni o ristrutturazioni, grazie anche alla flessibilità offerta da questa tipologia di prodotto.
Si trovano prodotti già pronti all’uso, così come altri da miscelare prima dell’applicazione. In ogni caso, per la loro posa si ricorre a dei rulli, eventualmente anche a delle spatole e dei pennelli. Tutto il procedimento è a freddo e permette di evitare i pericoli connessi alle fiamme libere. Inoltre, generalmente è preferibile sovrapporre due mani di prodotto, in modo che vi sia sulla superficie la quantità adeguata a garantire una perfetta impermeabilizzazione.
Vantaggi e svantaggi delle guaine liquide
Il principale vantaggio delle guaine liquide è senza dubbio connesso alla loro facilità di applicazione, in quanto non necessitano di processi a caldo, né di fissaggi meccanici. Sono applicate in modo semplice e non servono operatori altamente specializzati, per quanto la competenza delle imprese a cui ci si rivolge rimane essenziale per una buona riuscita della posa. Un altro aspetto particolarmente significativo è l’adattabilità alle superfici complesse e irregolari, che permette alle guaine liquide di trovare risposta a qualsiasi esigenza architettonica. Si prestano alla posa su superfici in calcestruzzo, ma anche su metallo, legno o altre guaine impermeabilizzanti precedentemente posate e da ripristinare. Si tratta, poi, di materiali molto leggeri e con bassi spessori, che non incidono sulla struttura esistente. Resistono senza problemi ai raggi UV e agli sbalzi di temperatura.
Anche in questo caso, ci sono alcune questioni da considerare. Prima di tutto è necessario verificare se il supporto su cui si vuole posare la guaina è adatto e compatibile, anche per caratteristiche fisiche e di integrità. Inoltre, la posa potrebbe risultare più complessa in caso di condizioni meteorologiche avverse, soprattutto in caso di elevata umidità o temperature estreme che incidono sulla stesura. Dopo la posa, poi, è fondamentale rispettare i giusti tempi di asciugatura, secondo quanto indicato dal produttore della specifica guaina. La loro durata è generalmente inferiore a quella delle guaine bituminose.
Membrana bituminosa o guaina liquida? Quale scegliere?
Una volta noti tutti i vantaggi e i limiti di ogni applicazione, non resta che confermare che la scelta tra guaine liquide e membrane bituminose dipende fortemente dalle caratteristiche dell’edificio e dalla tipologia di intervento che si sta realizzando.
Si tratta di un intervento su un edificio esistente o di una nuova realizzazione? Quanto è ampia la superficie da trattare? Che tipologia di materiali e strutture si devono impermeabilizzare? Come si preferisce gestire la posa del prodotto? Quali sono il budget a disposizione e i tempi entro cui concludere l’intervento?
In sostanza, è complesso definire a priori una miglior soluzione, ma in base alle specifiche esigenze si possono valutare quali vantaggi portano a prediligere una tecnologia ad un’altra.
Ad esempio, molto spesso negli edifici esistenti si opta per una guaina liquida in modo da ricoprire in modo uniforme quanto esistente, senza dover rimuovere altri materiali. Le guaine liquide sono molto indicate anche in caso di geometrie molto complesse, mentre le guaine bituminose sono spesso utilizzate in nuove realizzazioni con superfici estese da impermeabilizzare.
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