Nell’attuale contesto di crescente attenzione per la sostenibilità, gli infissi efficienti assumono un ruolo di primo piano nell’architettura tecnica. Le nuove direttive europee, come la EPBD, impongono standard sempre più elevati in termini di efficienza energetica, rendendo i serramenti esterni elementi chiave per ridurre i consumi in bolletta e migliorare il comfort abitativo.
I serramenti esterni hanno un ruolo significativo per le prestazioni di un involucro edilizio: se inadeguati o obsoleti, possono infatti essere causa di gran parte della dispersione energetica di una abitazione, che in molti casi può arrivare addirittura alla metà di quella totale.
Gli infissi sono costantemente esposti agli agenti atmosferici e ai continui cambi di temperatura, per cui nel tempo tendono ad usurarsi. La decisione di sostituirli o meno dipende dalle performance che riescono a garantire, se assicurano buone prestazioni in termini di tenuta all’aria e capacità isolante, è possibile optare solo per interventi di manutenzione ordinaria, altrimenti è bene procedere con la sostituzione. Installare infissi di nuova generazione significa ridurre le dispersioni di calore in inverno e combattere il surriscaldamento in estate, evitando anche problematiche come spifferi e rumori.
Oggi il mercato offre svariate soluzioni di prodotto, ma il risvolto interessante, oltre che dal punto di vista fondamentale delle prestazioni, è anche la maggiore attenzione agli aspetti estetico-formali degli infissi. Come scegliere? Analizzando le proprie esigenze e valutando caratteristiche e prestazioni offerte da ciascun modello. Un consiglio, inoltre, è sempre quello di affidarsi ad esperti del settore, sia per l’acquisto, che per la posa in opera, altrettanto delicata.
Direttiva EPBD per infissi efficienti
La direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive) per le “case green” approvata dal Parlamento Europeo è entrata in vigore in tutti i paesi della Comunità a fine maggio 2024. Si tratta di un importante passo avanti nel contenimento del cambiamento climatico e nella promozione dell’efficienza energetica del settore edilizio. Si pone infatti, come obiettivo principale, la drastica riduzione delle emissioni di gas serra del costruito, migliorando le prestazioni degli immobili, che in Europa rappresentano una delle principali fonti di inquinamento.
Il percorso di ottimizzazione degli edifici, secondo la direttiva, si basa su precisi punti saldi, tra cui i principali sono la riduzione dei consumi energetici e la riqualificazione del patrimonio esistente, al fine di arrivare alle emissioni zero per tutti i nuovi edifici residenziali a partire dal 2030 e alla decarbonizzazione totale del settore entro il 2050.
In quest’ottica diventa importante puntare anche su serramenti efficienti, in quanto parte integrante dell’involucro edilizio.
Infissi per migliorare l’efficienza energetica
Installare infissi per l’efficienza energetica comporta diversi vantaggi:
- riduzione dei consumi energetici per il mantenimento ottimale del grado di comfort interno, ovvero per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti durante l’anno;
- aumento del benessere abitativo, con la limitazione della formazione di condensa e di conseguenza di muffe dannose per la salute umana;
- miglioramento della classe energetica dell’edificio, grazie alle prestazioni dei serramenti isolanti.
Performance che, tra l’altro, oggi non precludono l’estetica: l’innovazione produttiva si indirizza infatti sempre di più verso sezioni e ingombri dei profili estremamente ridotti, che rendono la struttura degli infissi stessi visivamente poco impattante e lasciano passare tanta luce.
Nella scelta di infissi efficienti, a parte le qualità intrinseche di ogni prodotto, bisogna tenere conto di alcune variabili. Non esiste infatti a priori un serramento migliore di un altro, ma ogni soluzione ha i propri punti di forza, da considerare in base a caratteristiche climatiche locali; orientamento dell’edificio, che condiziona il tipo di vetro e di eventuali schermature solari in base all’esposizione solare e requisiti normativi in materia di efficienza energetica per adeguarvi le specifiche richieste ai prodotti.
Inoltre, è importante anche il budget disponibile, che implica una valutazione delle caratteristiche e della qualità, e di conseguenza del prezzo, delle opzioni disponibili.
Materiali performanti e certificati per infissi efficienti
La scelta dei materiali è fondamentale per garantire l’efficienza degli infissi esterni. Altrettanto rilevante è il fatto che risultino certificati, ovvero rispondenti a requisiti specifici – di qualità, di resistenza, di sostenibilità – secondo l’assicurazione di un ente accreditato. Provenienza, produzione e impatto ambientale di una materia prima hanno infatti un ruolo sempre più importante, sia nell’ottica della sostenibilità sia nelle decisioni dei consumatori.
Il legno, dall’elevato isolamento termico, è il materiale della tradizione: infatti è l’opzione obbligatoria in molti centri storici o negli edifici vincolati, per adeguare l’aspetto dei serramenti alle preesistenze stilistiche. Dato che richiede particolare manutenzione nel tempo, viene potenziato con rivestimenti duraturi, come ad esempio la verniciatura poliuretanica, o con profili di altri materiali. La certificazione FSC garantisce che provenga da una foresta e da una filiera di approvvigionamento gestita in modo responsabile.
Il pvc, oltre alle prestazioni di isolamento e di resistenza, non richiede altrettanta manutenzione del legno e ha un buon rapporto qualità/prezzo.
L’alluminio, leggero e stabile dimensionalmente, permette di ridurre il profilo dei telai, conferendo un aspetto tecnico e contemporaneo al serramento.
In alternativa, esistono anche soluzioni pluri-materiche, che abbinano i vantaggi dei diversi materiali: pvc e alluminio con nucleo termo-isolante ottenuto mediante schiume poliuretaniche o aerogel, legno rivestito esternamente con profili di alluminio.
Infissi efficienti e trasmittanza termica
I serramenti più efficienti si identificano mediante il valore della trasmittanza termica, espressa con la sigla Uw. Si tratta della quantità di energia, espressa in watt, dispersa da 1 mq di superficie finestrata (inclusi telaio, vetro, distanziale) con differenza di temperatura di 1K tra interno ed esterno: quanto più il coefficiente è basso, tanto migliore è, ovviamente, la capacità dell’infisso di garantire gli interni caldi d’inverno e freschi d’estate.
Prodotti performanti, efficienti e isolanti, hanno componenti che concorrono al risultato finale:
- profili a taglio termico, realizzati con materiali isolanti, singoli o accoppiati, in grado di evitare i ponti termici e di limitare le dispersioni di energia;
- vetri basso-emissivi, che, grazie ad appositi trattamenti superficiali, riducono la trasmissione del calore – verso l’esterno nei mesi invernali, verso l’interno invece d’estate –, pur lasciando passare la luce solare;
- vetri selettivi, che, sempre grazie a un processo chimico particolare sulla superficie, bloccano le radiazioni luminose in grado di produrre calore, senza diminuire l’illuminazione;
- vetrocamere con intercapedini riempite di gas nobili (come l’argon), che contribuiscono ad aumentare l’isolamento della superficie vetrata.
Doppio o triplo vetro?
La scelta tra doppio o triplo vetro è cruciale nella selezione di infissi per l’efficienza energetica. La decisione finale dipende però da specifiche esigenze: clima del luogo, esposizione dell’edificio, rumorosità, budget.
Il doppio vetro è costituito da due lastre separate da una intercapedine riempita di gas inerte, come ad esempio l’argon. Offre un buon livello di isolamento sia termico sia acustico ed è più leggero di quello triplo, ma ha un grado di trasmittanza superiore.
Il triplo vetro ottenuto con tre lastre separate da due intercapedini (sempre riempite di gas inerte) garantisce un isolamento superiore, ideale per climi rigidi o zone urbane particolarmente rumorose e soprattutto ottimale per una maggiore efficienza energetica e di conseguenza risparmio dei costi per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti interni. Tuttavia, è più pesante del doppio vetro e anche più costoso.
Dunque, se la priorità è massimizzare l’efficienza energetica di un edificio, il triplo vetro è l’opzione migliore, ma se si desidera un buon compromesso tra efficienza energetica e costi, il doppio vetro può essere una soluzione adeguata.
Serramenti intelligenti
L’innovazione tecnologica ha portato allo sviluppo di serramenti intelligenti, dotati di sistemi di automazione e di controllo da remoto.
La domotica consente di gestire apertura e chiusura degli infissi, oltre che la regolazione della luminosità, grazie alla presenza di sensori di temperatura, delle condizioni meteorologiche e, nei casi più raffinati, della qualità dell’aria interna. In questo modo si migliorano costantemente il comfort abitativo e l’efficienza energetica.
Infissi efficienti, ma anche di design
Alle prestazioni tecniche si affiancano anche tendenze stilistiche, che prediligono un disegno minimale del serramento, con grandi specchiature ad effetto “tutto vetro” e profili ultrasottili.
Tale essenzialità è studiata per avere ambienti luminosi e percettivamente più ariosi, in cui interno ed esterno si fondono in modo armonico, grazie alla sensazione di continuità con lo spazio outdoor.
La superficie trasparente è massimizzata, ma la leggerezza delle ante per la movimentazione è assicurata dalla leggerezza della struttura, aiutata da meccanismi ad hoc.
Inoltre, la possibilità di personalizzare finiture e colori dei telai lascia piena libertà espressiva, aprendo a possibilità compositive inedite.
Importanza di installazione e posa in opera
Una posa in opera errata, anche di un serramento esterno altamente performante, può comprometterne le prestazioni. È infatti essenziale che il posatore, un professionista qualificato, rispetti le specifiche fornite dal produttore del serramento stesso e utilizzi materiali di qualità per il giunto di posa. Si tratta infatti di una operazione delicata, che richiede precisione e competenza. Errori comuni possono infatti ridurre, oltre l’efficienza energetica, anche la tenuta ai rumori e la durata nel tempo.
Tra gli errori più frequenti si possono annoverare:
- il rilevamento impreciso delle dimensioni, che porta alla fornitura di serramenti troppo grandi o piccoli rispetto al vano di installazione, o la mancata considerazione delle tolleranze di costruzione e delle variazioni termiche;
- la scelta di materiali sigillanti non adatti al tipo di serramento o al supporto murario, che può portare a distacchi di elementi o a infiltrazioni d’acqua, ma anche utilizzarne di bassa qualità o in quantità insufficiente;
- la posa non a piombo del serramento, che può pregiudicarne apertura e chiusura corrette;
- l’ancoraggio inadeguato, che può compromettere la stabilità del risultato finale e produrre delle deformazioni dimensionali nel tempo, oltre che la formazione di ponti termici.
Anche la mancata verifica della tenuta all’aria e all’acqua dell’infisso, a lavoro terminato, è importante, per poterne certificare l’installazione.
La norma UNI 11673 definisce i requisiti base di una buona posa in opera (mentre le caratteristiche prestazionali degli infissi sono definite dalla norma UNI EN 14351, a cui si aggiunge la EN 16034, in tema di resistenza al fuoco), fornendo anche indicazioni di carattere progettuale e per la verifica delle prestazioni dei giunti e della loro coerenza. Non obbligatoria, tale norma rappresenta però un riferimento fondamentale per assicurare che il risultato rispetti gli standard richiesti.
FAQ Infissi ed efficienza energetica
Quali infissi garantiscono il miglior isolamento termico?
Il miglioramento dell’isolamento termico ottenibile mediante la sostituzione di vecchi infissi con soluzioni performanti non è univoco, legato a un singolo tipo di serramento, ma risulta da un calcolo complesso, influenzato dallo stato iniziale dell’edificio, dalle performance dei nuovi serramenti, dal grado di isolamento generale dell’involucro architettonico, nonché dalla zona climatica.
In generale il miglioramento è pressoché automatico se si opta per prodotti di ultima generazione, forniti di dettagliate schede tecniche sulle performance energetiche, ma è sempre necessaria una valutazione dettagliata, condotta da un professionista abilitato del settore mediante sopralluogo e analisi termo-tecnica della costruzione.
Molto importante, a tal fine, considerare anche la qualità della posa in opera, poiché, anche se il serramento è prestazionale, una installazione errata o non a regola d’arte può compromettere il risultato.
Quanto si risparmia sostituendo gli infissi?
La sostituzione di infissi datati con modelli ad alta efficienza può comportare una riduzione dei costi energetici per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti interni che può variare dal 15% al 30%. E in alcuni casi anche oltre.
In aggiunta al risparmio in bolletta, gli infissi ad alta efficienza migliorano poi in generale il comfort abitativo, tagliando le spese per il mantenimento della salubrità e dell’estetica dei locali (ad esempio evitando la formazione di condensa e quindi di conseguenza di muffa, da eliminare).
Quali incentivi sono disponibili per la sostituzione degli infissi nel 2025?
Per il 2025 sono ancora previsti degli incentivi per la sostituzione degli infissi, al fine di migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Tra questi il Bonus casa, che permette di detrarre il 50% delle spese sostenute, con un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, nel caso di prima casa (per le seconde la detrazione è del 36%, con la medesima soglia di spesa). Una agevolazione che, tra l’altro, è valida anche senza necessità di interventi di ristrutturazione più ampi, oltre al semplice cambio di infissi.
Resta anche l’Ecobonus, che consente di detrarre il 50% delle spese per gli interventi di efficientamento energetico nelle prime case (36% per le seconde case). Per accedervi gli infissi devono però avere determinati requisiti:
- valori di trasmittanza termica (Uw) inferiori o uguali ai limiti massimi stabiliti dalla normativa vigente per la zona climatica di appartenenza dell’edificio;
- miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio;
- certificazioni che attestino il rispetto dei valori di trasmittanza e di efficienza.
Come smaltire e riciclare correttamente i serramenti a fine vita?
Lo smaltimento corretto dei serramenti, per il riciclo corretto dei componenti a fine vita, è un passaggio fondamentale per ridurre l’impatto ambientale, risparmiando materie prime, e promuovere un’economia circolare. Questi prodotti sono composti da diversi materiali, che devono essere separati: una operazione che può essere effettuata da aziende specializzate o, in alcuni casi, presso i centri di raccolta comunali. Anche alcuni rivenditori e installatori di serramenti offrono servizi di ritiro dei vecchi infissi, ma il servizio è da richiedere al momento della stipula del contratto.
Il PVC è un materiale altamente riciclabile, dato che può essere triturato e macinato per ottenere una polvere da riutilizzare nei processi industriali per la realizzazione di nuovi prodotti. L’alluminio è riciclabile al 100% se separato e inviato ad impianti specializzati. Anche il legno può essere riciclato, così come il vetro delle specchiature trasparenti.
Rassegna prodotti Infissi di ultima generazione
Alpac – Ingenius VMC
Il monoblocco Ingenius VMC di Alpac consente di migliorare le prestazioni isolanti ed energetiche dell’involucro edilizio, ventilando costantemente gli ambienti indoor per aumentare benessere abitativo e qualità dell’aria.
La ventilazione meccanica controllata plug-in è infatti integrata: uno scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato controcorrente, che consente un recupero continuo dell’energia termica fino al 91%, assicura un elevato livello di efficienza, evitando bruschi abbassamenti di temperatura legati all’apertura delle finestre per la ventilazione manuale degli ambienti.
La decentralizzazione dell’impianto consente un’effettiva riduzione dei consumi, grazie alla possibilità di gestire tutte le funzionalità della macchina in modo puntuale, rispondendo alle diverse esigenze di ciascun ambiente interno. Un doppio filtro di serie F7 in entrata purifica l’aria esterna prima dell’immissione, bloccando pollini, batteri e polveri sottili PM10 e PM2,5, e vengono espulsi gli inquinanti quotidianamente prodotti internamente, come VOC, anidride carbonica, formaldeide e monossido di carbonio. Inclusa l’umidità in eccesso. Senza necessità di canalizzazioni o di spazi tecnici dedicati, Ingenius VMC è disponibile in tre versioni, per esigenze progettuali e portate differenti.
FAKRO – FTT U8 Thermo
Le finestre da tetto FTT U8 Thermo di FAKRO con il raccordo EHV-AT Thermo hanno un coefficiente Uw pari a 0,58W/m²K, parametro ideale anche per l’edilizia passiva, tanto da ricevere la certificazione del Passivhaus Institut. La vetrocamera è infatti composta da quattro vetri temperati: uno esterno, due intermedi a bassa emissività e uno interno, anch’esso a bassa emissività.
Il tutto contenuto da un battente concepito per minimizzare i ponti termici, assicurando un isolamento ottimale. La struttura di legno di pino di alta qualità è trattata con una efficace impregnazione sottovuoto, per una protezione duratura contro le muffe, e la superficie è rifinita con due strati di vernice acrilica, mentre la maniglia Elegant combina funzionalità ed estetica.
Con sistema a bilico, queste finestre hanno l’asse di rotazione sopra alla linea mediana del telaio e sono disponibili in diverse dimensioni, per tetti con inclinazioni da 15° a 70°. Inoltre, il sistema topSafe rinforza la struttura e aumenta la sicurezza contro le effrazioni.
Internorm – HS330
Il serramento alzante-scorrevole di legno/alluminio HS330 di Internorm, in questa realizzazione sul lago di Como con tripli vetri Eclaz® (tipologia di serie) ad alta trasparenza, aumenta il collegamento visivo con l’esterno grazie al telaio a scomparsa e ai formati XL. La serie, combinabile con le finestre sempre di legno/alluminio HF410, garantisce un isolamento termico che può arrivare a un valore Uw di 0,73 W/m²K e un isolamento acustico fino a 32/40 dB.
La soglia di fibra di vetro, rivestita di alluminio anodizzato, ottimizza isolamento e stabilità anche a terra. Inoltre, gli scorrevoli possono essere equipaggiati con l’azionamento elettrico Comfort Drive, integrabile nei sistemi smart home.
Navello – Omero
Le finestre di rovere lamellare Omero di Navello hanno una stabilità strutturale superiore a quella del legno massello, grazie anche allo spessore maggiorato di 92 mm, che consente il montaggio di vetri tripli a bassissima trasmittanza termica (Uw 0,80 w/mq K).
Le vetrocamere basso emissive (qui installate in edificio storico connesso al Santuario della Madonna degli Angeli di Cuneo) sono riempite con gas argon e utilizzano canaline “warm edge” con capacità isolante doppia rispetto a modelli standard.
Una soluzione estremamente efficace anche contro la condensa nei freddi mesi invernali. Oltre a vetri antisfondamento, tutti i modelli montano ferramenta antieffrazione a scomparsa e maniglie con pulsante, accorgimento sia antieffrazione sia per impedire aperture accidentali dall’interno, soprattutto da parte dei bambini. Disponibili anche veneziane interne alle vetrocamere, controllate da telecomandi wireless.
Oknoplast – Skyline
Skyline di Oknoplast, linea di finestre scorrevoli di alluminio, si distingue per i profili estremamente sottili e raffinati. Il nodo centrale di soli 25 mm, con maniglia integrata, massimizza la superficie vetrata, mentre il telaio può essere completamente incassato su tutti i lati, aumentando l’effetto di continuità visiva tra gli ambienti interni e lo spazio esterno.
Le ante arrivano fino a 4 m di larghezza e 3,2 m di altezza, con un isolamento termico Uw fino a 0,85 W/m²K. Il triplo vetro opzionale e le guarnizioni in elastomero aumentano la protezione dagli agenti atmosferici e l’isolamento acustico anche in condizioni climatiche estreme. Un sistema di scorrimento a rulli permette una movimentazione fluida e leggera delle ante, nonostante le dimensioni generose, da semplificare ulteriormente con l’opzione motorizzata, integrabile con i sistemi domotici comuni. In più configurazioni, a due o tre binari, è personalizzabile nei colori.
Schüco – AS PD 75.HI
Il sistema scorrevole e alzante-scorrevole di alluminio AS PD 75.HI di Schüco è disponibile in tre versioni che introducono per la prima volta la possibilità di avere in uno stesso serramento i profili delle ante totalmente a scomparsa nella muratura e la soglia a filo pavimento.
In questo modo l’effetto “tutto vetro”, dal forte impatto estetico, crea una connessione fluida tra in e outdoor. La dimensione massima arriva a 350×350 cm, per un peso fino a 800 kg, e l’isolamento termico raggiunge lo 0,82 W/m2K, con un abbattimento acustico fino a 44 dB.
WnD – RAVIA EVO
RAVIA EVO di WnD, evoluzione della linea RAVIA, è un serramento di PVC che massimizza l’illuminazione naturale in entrata riducendo il fabbisogno di energia nei mesi più freddi e meno luminosi dell’anno. Grazie al disegno essenziale dei profili, simmetrici e con maniglia perfettamente al centro, dal nodo ridotto, e alle ampie vetrocamere, con fermavetro dalla linea netta, la luce solare è copiosa, nonostante eccellenti parametri di isolamento termoacustico: il valore di trasmittanza termica Uw arriva infatti fino a 0.8 W/m²K, merito anche di una innovativa canalina termica e di una terza guarnizione di serie.
Inoltre, il serramento integra un meccanismo per la micro-ventilazione che permette il ricircolo dell’aria con minima dispersione di calore e pari standard di sicurezza (opzionale l’aggiunta di ferramenta in classe RC2). La versione porta-finestra ha la soglia ribassata di 2 cm e possibilità di anta maggiorata, mentre tutta la gamma è personalizzabile con diverse pellicole decorative, compreso un effetto legno Real Wood iperrealistico anche al tatto.
Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2023
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