Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Intelligenza artificiale e progettazione si incontrano con il BIM e il design generativoLe suggestioni più originali Il concetto di intelligenza artificiale non è così nuovo come pensiamo. È negli anni ’50 che lo scienziato ed informatico John McCarthy ha utilizzato per la prima il termine “artificial intelligence” aprendo la porta ai ricercatori per l’approfondimento delle dinamiche relative all’apprendimento automatico e segnando la nascita ufficiale della disciplina. Con lo sviluppo di computer sempre più potenti e il progresso della tecnologia, le capacità sviluppate dall’AI hanno iniziato ad espandersi rapidamente. La tecnologia intelligente è stata il meccanismo trainante dietro la trasformazione di numerosi settori: pensiamo al comparto industriale che mediante i progressi dell’intelligenza artificiale e della robotica si è “trasformato” nella sua versione 4.0, sempre più interconnessa e agile. Anche il settore dell’architettura è sensibile al cambiamento portato dall’intelligenza artificiale. L’uso di software text-to-image come Midjourney, DALL-E e Stable Diffusion hanno mostrato il potenziale necessario per apportare grandi cambiamenti nel campo della progettazione. L’intelligenza artificiale non renderà la figura dell’architetto obsoleta. Non importa quanto sia sofisticata, la tecnologia non potrà mai eguagliare le capacità di un professionista nell’analizzare uno scenario e le sue problematiche, come non potrà di certo riuscire ad elaborare un progetto che prenda in considerazione le aspettative del cliente nella loro totalità. Tralasciando questi interrogativi che riceveranno risposta solo nel futuro, attualmente possiamo affermare che l’AI può offrire nuovi strumenti e tecniche per costruire in modo più efficiente ed esteticamente interessante. Intelligenza artificiale e progettazione si incontrano con il BIM e il design generativo Uno dei modi più rilevanti in cui l’intelligenza artificiale sta influenzando l’architettura si esplica nell’uso del Building Information Modeling. Riassumendo brevemente, il BIM è una metodologia progettuale che permette la collaborazione tra le diverse figure coinvolte nella realizzazione dell’edificio. L’utilizzo del BIM consente di ottimizzare le fasi di pianificazione, realizzazione e gestione di un’opera: questo modello parametrico contiene tutte le informazioni relative al ciclo di vita di un edificio, dalle fasi iniziali fino alla sua demolizione. La rappresentazione digitale dell’edificio creata dal BIM permette di ridurre la maggior parte delle congetture e degli errori durante il processo di progettazione assicurando agli architetti di creare modelli di edifici più accurati. L’integrazione tra intelligenza artificiale e architettura permette di ridurre significativamente i tempi di progettazione, ottimizzando così i costi in fase di realizzazione. L’AI offre un’opportunità per creare edifici più sostenibili ed efficienti: il BIM si rivela una risorsa interessante per la progettazione sostenibile poiché permette al team di progetto di valutare appieno l’impatto di un edificio sull’ambiente durante tutto il suo ciclo di vita. L’uso del design generativo è un altro modo in cui l’intelligenza artificiale si sta facendo strada nel campo della progettazione architettonica. Il design generativo, per mezzo di un algoritmo informatico, consente di generare più opzioni di progettazione ottimizzando gli input inviati dal professionista. L’utilizzo del generative design consente di creare progetti innovativi: servendosi dell’intelligenza artificiale, gli architetti possono esplorare un’ampia gamma di soluzioni e identificare così in breve tempo il design giusto per un determinato progetto. Le suggestioni più originali Gli architetti stanno sperimentando in maniera creativa con i software AI per creare degli edifici originali e fuori dagli schemi. È il caso dell’architetta Reem Mosleh, del computational designer Manas Bhatia e del designer Hassan Ragab. I progettisti hanno scelto di affidarsi a Midjourney, la piattaforma AI che genera complesse immagini partendo da un semplice input testuale. Mosleh, ad esempio, ha sfruttato Midjourney per creare degli originali bio-edifici le cui forme richiamano quelle delle tipiche abitazioni della Giordania. Img by profilo IG Reem Mosleh Grazie all’AI Manas Bhatia ha immaginato una città sostenibile e utopica, dove i grattacieli verdi ricoperti da alghe assumono il ruolo di torri biofile in grado di purificare l’aria delle città. Img by profilo IG Manas Bhatia Il progetto AI X Future Cities si serve di Midjourney per immaginare come potrà svilupparsi l’architettura sostenibile del futuro. Il tema del rapporto uomo-natura è particolarmente sentito dall’architetto il quale ha scelto di servirsi di un nuovo strumento per concepire una visione di “futuro utopico” in cui gli edifici sono esseri vivi in grado di adattarsi alle esigenze abitative dei loro abitanti. Questo nuovo approccio “simbiotico” può permettere alla tecnologia di inserirsi nella progettazione architettonica per permettere ai professionisti di creare opere biologicamente integrate con l’ambiente circostante. Gli esempi offerti da Reem Mosleh e Manas Bhatia non sono i soli degni di nota. Tim Fu, designer nella sede londinese dello studio Zaha Hadid Architects e membro del team di ricerca computazionale ZHACODE, si è specializzato in algorithmic design e computational research. Fu esplora il concetto di intelligenza artificiale applicata alla progettazione per creare edifici futuristici. Img by profilo IG Tim Fu Carlos Bañón è un architetto specializzato in Digital Processes and Advanced Manufacturing. Professore associato al SUTD e fondatore di Airlab (Architectural Intelligence Research Lab), Bañón crea edifici, progetti di interni e addirittura oggetti mettendo in campo le infinite possibilità offerte dai software di AI. Img by profilo IG Carlos Banon Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento