Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Una tendenza in crescita, riflesso dei cambiamenti socialiDifferenza tra smart home e casa domoticaUltime soluzioni tecnologicheCa’ delle Alzaie a TrevisoBRA.VO S di VorticeDomovea di Hager Bocchiotti Termovalvole Fybra ThermCronotermostato Smart di SiemensCome si può trasformare la casa in una smart home (e in una casa domotica) e quanto costa? L’intelligenza artificiale è ormai presente nelle nostre abitazioni da tempo e in diverse forme e declinazioni, gestisce sicurezza, climatizzazione, grandi e piccoli elettrodomestici, qualità dell’aria e ha automatizzato le principali funzioni domestiche. I grandi vantaggi sono due: la possibilità di dialogare con la propria abitazione anche a distanza e l’ottimizzazione dei costi di mantenimento di riflesso al contenimento degli sprechi. Se infatti installiamo un sistema domotico attraverso un cablaggio, oppure dotiamo alcuni elementi della casa di sensori di rilevamento collegati con app al telefono, possiamo, per esempio, disporre che la ventilazione si interrompa nel momento in cui si apre la finestra con il conseguente azzeramento di sprechi di energia elettrica. Una tendenza in crescita, riflesso dei cambiamenti sociali Emerge anche da uno studio recente dell’Osservatorio Groupama Assicurazioni: nel decennio che verrà gli italiani acquisteranno in media 3,8 dispositivi digitali in più rispetto al passato, per rendere le proprie case più tecnologiche e connesse. E, seppure ci sia ancora poca consapevolezza dei rischi legati alla cybersecurity, il 38% del campione ha dotato le proprie abitazioni di luci di emergenza, in caso di blackout; il 22% ha dispositivi antiscivolo nella doccia e per le scale; il 20% copri prese elettriche; a cui si aggiunge un 18% che ha installato rilevatori di fughe di gas e un 13% che ha anche un estintore in casa. “In Italia ci sono molti “tecno-entusiasti”, spiega l’architetto Diego Thomas commentando i dati della ricerca, “un entusiasmo verso l’innovazione soprattutto quando si parla di efficienza energetica, da ottenere principalmente attraverso interventi edilizi ma anche, in misura minore, attraverso la domotica, intesa non tanto come accessori smart a comando vocale, ma per la gestione delle risorse”. Una tendenza – riflesso dei cambiamenti sociali e di un approccio più fluido alla fruizione degli spazi abitativi. Un tempo la cucina serviva a preparare le pietanze, si mangiava in sala da pranzo e si dormiva in camera; oggi queste rigide distinzioni sono sempre più flebili, per esempio in cucina si mangia, si lavora al computer, si legge, i figli fanno i compiti, si chiacchiera. Differenza tra smart home e casa domotica Il termine “domotica” deriva dall’unione di domus, casa, e ticos, un vocabolo greco che introduce l’ambito semantico delle scienze applicate, tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia. La parola domotica ha quindi un significato molto ampio e trasversale ed è in qualche modo utilizzata ogniqualvolta si parli di miglioramento della qualità di vita in casa in riferimento all’introduzione di nuove tecnologie. Sia la smart home che la casa domotica hanno a che fare con l’intelligenza artificiale (IA), ma mentre la smart home funziona generalmente con apparecchi wireless, la casa domotica prevede l’installazione di impianti cablati che integrano e fanno dialogare i diversi dispositivi. Ultime soluzioni tecnologiche Ca’ delle Alzaie a Treviso La casa domotica si fonda su una rete di professionalità e sulla trasversalità delle discipline che intervengono. Un esempio su tutti, in questo senso, è uno dei più recenti interventi residenziali firmati da Stefano Boeri Architetti, Ca’ delle Alzaie a Treviso, risultato del recupero di un’area ex produttiva di circa 11.000 mq, a pochi passi dal centro storico di Treviso. Il complesso è composto da tre fabbricati di sette piani, in classe energetica A4 NZEB. Negli appartamenti Bticino ha realizzato l’impianto elettrico e la domotica hardware ed estetica: sono stati inseriti i videocitofoni connessi, con home touch da sette pollici e comandi vocali Amazon Alexa. Uno degli appartamenti di Ca’ delle Alzaie a Treviso In ogni appartamento sono presenti sistemi per la gestione dei carichi e la visualizzazione consumi, termoregolazione per sistemi a pavimento e canalizzati, antifurto IP e integrazioni con sistemi meccanici di terze parti tramite driver manager. Soluzioni BTicino per l’impianto elettrico e domotico E sono presenti anche un web server per la connessione remota, quadri elettrici e flatwall completi di interruttori di protezione e salvavita. Nelle zone comuni sono state previste batterie tampone e sganciatori di emergenza, gruppi di continuità elettrica per pompe, prese di ricarica per autoveicoli e un sistema per la diffusione sonora digitale. Gli interni dell’appartamento in foto sono realizzati da A|N STUDIO – Nicole Masetti e Antonio Lancellotti. Lo sviluppatore del complesso Ca’ delle Alzaie è Cazzaro Costruzioni. Le placche dei cinquantotto appartamenti sono della linea Living Now di Bticino. BRA.VO S di Vortice Tra le più innovative tecnologie della smart home, e in particolare quelle relative al miglioramento della qualità di vita, c’è quella che permette di monitorare la qualità dell’aria indoor e risanarla se necessario. Il dispositivo si chiama BRA.VO S, di VORTICE, ha un design compatto ed essenziale e monitora la qualità dell’aria nei vari spazi della casa. Ogni ambiente della casa infatti, nasconde delle insidie nell’aria: nella cameretta dei bambini può essere utile monitorare la quantità di anidride carbonica, nelle stanze che si affacciano su una strada è bene tenere sotto controllo i PM (Particolato Solido), mentre in taverna o in lavanderia a volte l’aria è un po’ troppo umida. È per questo motivo che ne sono state realizzate quattro versioni che si differenziano per la loro capacità di monitorare parametri ambientali diversi, quali temperatura e umidità relativa e dei principali inquinanti indoor quali VOC (Composti Organici Volatili), Microparticolato (PM2.5 e PM10) e CO2. Il dispositivo è connesso e si può controllare dalla App BRA.VO, scaricabile da Google Play e Apple Store, attraverso la quale il sensore può essere integrato al funzionamento della VMC puntuale BRA.VO M. Inoltre, il sensore può funzionare a supporto dei recuperatori di calore centralizzati IoT della serie NETI, FLAT e PHANTOM, tramite la relativa App. BRA.VO è un Sistema che VORTICE ha creato per identificare gli oggetti connessi della casa, prodotti di ventilazione che migliorano la qualità dell’aria e che sono tutti compatibili con la domotica di Apple attraverso l’application layer Apple Home. “In questo modo i temi della ventilazione si avvicinano all’utente smart, appassionato di connettività, un utente che magari conosce tutto il tema della domotica ma non conosceva la possibilità di “cambiare” l’aria attraverso un’applicazione e quindi in maniera facile e intuitiva”, spiega Francesco Ciceri, responsabile della Divisione Clienti Direzionali di VORTICE. “Abbiamo individuato una serie di dispositivi deputati al ricambio dell’aria o al recupero di calore che interagiscono con sensori di qualità dell’aria. Mettendo in comunicazione questi sensori con le unità ventilanti, l’aria viene ricambiata automaticamente sulla base dei valori rilevati: se c’è troppa CO2 nella stanza dei bambini e nella stanza è stato installato un dispositivo per il ricambio dell’aria, il servizio si attiva automaticamente. Questi automatismi privilegiano il tema della salubrità dell’aria, con un occhio di riguardo al risparmio energetico perché agiscono ad hoc, su dati certi, ottimizzando il consumo di energia dei dispositivi. Negli ultimi anni c’è stato un interesse crescente verso i temi legati alla casa smart, si è visto bene soprattutto attraverso il canale diretto delle vendite online. L’obiettivo per il futuro è quello di diffondere la tecnologia BRA.VO su diversi prodotti del catalogo VORTICE e ovviamente lavorare a nuovi prodotti connessi che nasceranno già con la prospettiva di operare su piattaforme ed ecosistemi esterni, pronti per interagire con una grande varietà di dispositivi di terze parti destinati a creare una casa smart efficiente e confortevole”. Domovea di Hager Bocchiotti Un organismo centrale per controllare da remoto le principali funzioni della casa lo propone Hager Bocchiotti con il sistema KNX che caratterizza domovea, usato anche come gateway IP per configurare gli impianti KNX. Le automazioni degli ambienti residenziali e del terziario (illuminazione, tapparelle, tende, termostati, gestione carichi ed energia, stazioni meteo, ecc.) possono essere controllate da remoto, tramite un’unica App, non solo da tablet e smartphone ma anche da Apple Watch o attraverso l’utilizzo di assistenti vocali. Inoltre, domovea interagisce con tutte le principali applicazioni smart del mondo IoT (IFTTT, Google Home, Alexa, Philips Hue, Sonos, Netatmo, etc.). Tra le caratteristiche, il controllo intelligente della temperatura attraverso termostatati virtuali con notevoli vantaggi impiantistici ed economici, potendo interagire con semplici sonde anziché con termostati KNX ed assicurando comunque comfort e risparmio energetico. Per l’illuminazione, domovea consente di controllare fino a 500 dispositivi creando specifici scenari. Termovalvole Fybra Therm Tra le startup italiane, Fybra ha presentato, all’ultima edizione di Klimahouse di Bolzano, le termovalvole Fybra Therm che dialogano con il sistema in cloud Fybra e permettono un risparmio in termini di energia: la misurazione in ambiente comporta, infatti, una maggiore precisione rispetto alle termovalvole tradizionali e allo stesso tempo viene contemplato il tempo di inerzia del sistema per ottimizzare l’apertura delle valvole consentendo un risparmio di energia fino al 20% rispetto ad un sistema tradizionale. Inoltre, il sensore Fybra, grazie all’ algoritmo predittivo, monitora i parametri dell’ambiente indoor e avvisa gli utenti quando è necessario aprire o chiudere le finestre o attivando in maniera automatica serramenti o motori di ventilazione meccanica. Cronotermostato Smart di Siemens Impostazione simile per il Cronotermostato Smart di Siemens in grado di dialogare con gli assistenti vocali come Google Home: abilita il controllo e la gestione professionali dei sistemi di riscaldamento in ambito residenziale. Dal design essenziale, rimane sempre connesso con l’ambiente grazie alla presenza di sei sensori che monitorano temperatura, umidità, illuminazione, prossimità, presenza delle persone e qualità dell’aria. Come si può trasformare la casa in una smart home (e in una casa domotica) e quanto costa? La smart home non richiede lavori strutturali e quindi non prevede l’intervento di figure professioniste specifiche dell’ambito edile. È importante dotarsi di una adeguata rete wireless a cui agganciare i dispositivi presenti in casa (assistente vocale, tablet o smartphone con le diverse applicazioni). Diverso il discorso per la casa domotica, che richiede un cablaggio specifico e quindi la collaborazione tra installatore e operatore edile. Il costo di un impianto di cablaggio per automazione per un appartamento di medie dimensioni (100/120 mq) è di alcune migliaia di euro, a partire da 3 mila euro circa, fino oltre i 15 mila euro. I costi della smart home (con plug-in per funzioni wireless), invece, sono relativi ai diversi dispositivi e sensori che si acquisiscono e che dialogano con il sistema centrale. Il costo della rete (abbonamento Wi-Fi) si aggira intorno a 25 euro al mese. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento