L. Mies van der Rohe: Neue Nationalgalerie – Berlino, 1962-1968

La Nuova Galleria Nazionale, con la sua doppia articolazione distributiva, rappresenta un punto di arrivo emblematico di questa riflessione sul rapporto tra spazio e struttura applicata al concetto di flessibilità. L’edificio è infatti realizzato su due livelli: superiormente vi è un ampio spazio libero circondato da una vetrata, destinato alle esposizioni temporanee; mentre al piano inferiore, caratterizato da una serie di spazi fissi, trovano posto le collezioni permanenti.
Anche i dettagli della struttura costituiscono un elemento di estremo interesse di questo progetto: in particolare il dettaglio della connessione tra le otto colonne cruciformi in acciaio e la lastra di copertura, costituita da una griglia strutturale a maglia quadrata di profilati di acciaio.
La connessione, in linea con la massima “less is more” viene ridotta ai minimi termini. Quello che avrebbe potuto configurarsi, secondo il linguaggio classico, come un capitello viene reinterpretato da Mies van der Rohe che ne propone una versione spogliata da ogni valenza decorativa e in cui il disegno del componente traduce semplicemente il funzionamento statico del giunto.

Le immagini sono tratte dall’archivio LSA.2, foto A.C.
I disegni sono riprodotti da: Peter Carter, Mies van der Rohe at Work, Pall Mall Press, 1974

* Andrea Campioli, Prof. associato architetto membro, del gruppo di ricerca LSA2, presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

LSA2 Laboratorio di sperimentazione dell’architettura
Anna Mangiarotti, Prof ordinario architetto coordinatore
Andrea Campioli, Prof associato architetto membro
Marisa Bertoldini, Ricercatore dottoressa membro
Alessandra Zanelli, Ricercatore architetto membro
Ingrid Paoletti, Assegnista di Ricerca architetto membro
Monica Lavagna, Assegnista di Ricerca architetto membro
Carol Monticelli, Dottoranda architetto collaboratore
Eugenio Morello, Dottorando architetto collaboratore

L’attività di ricerca ha come tema principale la cultura tecnologica del progetto di architettura nelle sue diverse declinazioni: dalla cultura politecnica ai sistemi costruttivi innovativi per l’architettura, dalla qualità ambientale per il progetto di architettura alla compatibilità della produzione edilizia.
Per contatti:
anna.mangiarotti@polimi.it

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