Pavimenti in resina: che cosa sono, dove usarli e quanto costano

Di gusto assolutamente contemporaneo, il pavimento di resina è una superficie continua dai numerosi vantaggi, sia funzionali sia estetici, soprattutto grazie alle ultime preparazioni, dalla posa ottimizzata e più sostenibili. I pavimenti in resina hanno caratteristiche come elevata resistenza meccanica, alla temperatura e agli agenti chimici. La loro durevolezza, combinata alla grandissima flessibilità estetica offerta, li rende perfetti in molti contesti differenti.
Vantaggi e costi della resina per pavimenti, sempre più scelta sia per ambienti di tipo industriale e commerciali che per quelli residenziali.

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Pavimenti in resina: caratteristiche, vantaggi e costi

Il pavimento di resina è una soluzione contemporanea e versatile sia in ambito domestico che residenziale. Realizzato con miscele sintetiche ad hoc, si distingue per la superficie continua, priva di fughe, dall’elevata resistenza meccanica e declinabile in una gamma materico-cromatica pressoché infinita. Semplice e veloce da posare, il pavimento di resina si adatta a ogni progetto e stile di arredamento, anche per coprire vecchie finiture ammalorate o passate di moda, e oggi si presenta anche in veste green, più attenta all’ambiente. 

Si tratta di pavimenti tecnologici, come i pavimenti in microcemento, solid surface, vinile o laminato, con interessanti caratteristiche di facilità di applicazione e manutenzione, resistenza e durata.

Come per qualsiasi altro materiale la cosa più importante è scegliere il prodotto giusto in base alle proprie esigenze.

Cosa è il pavimento in resina

Il pavimento in resina è una superficie continua, senza fughe, ottenuta con preparati sintetici di diversi tipi, classificabili in base alle componenti principali.

Cosa è il pavimento in resina

Applicato su massetto o rivestimento preesistente (anche in verticale, ad esempio su vecchie piastrelle), forma uno strato compatto, solidale con il supporto sottostante.

Tale strato può essere unico, a film sottile dallo spessore ridotto (ideale come rivestimento a parete), oppure multistrato, dalla maggiore durezza e più resistente. Esistono anche soluzioni autolivellanti, che portano a livello un sottofondo non perfetto, al fine di ottenere una pavimentazione liscia e uniforme.

La finitura ultima dipende dai prodotti e dalle esigenze di utilizzo, oltre che dal gusto: il pavimento di resina può essere infatti lucido, opaco, texturizzato.

Le resine possono essere utilizzate anche sulle pareti, nei casi in cui si debbano ottenere superfici impermeabili e resistenti ad esempio, si parla, quindi, più in generale di un materiale per rivestimenti.

Questa tipologia di pavimento si presenta completamente uniforme, senza fughe o punti di giunzione, ma sotto forma monolitica e omogenea, assicurando un piacevole impatto visivo. La resina è inoltre un materiale resistente anche dal punto di vista chimico, molto igienica, visto che il pavimento è continuo e senza fughe, facile da pulire e insensibile a muffe e batteri.

Inoltre il pavimento in resina è una soluzione adatta anche nelle abitazioni dotate di riscaldamento a pavimento, scelta sempre più condivisa negli interventi di ristrutturazione, la resina aiuta infatti il passaggio del calore.

Sono proprio tutti questi vantaggi che, negli ultimi anni, hanno fatto sì che la resina raccogliesse tanto consenso anche nel settore privato. La resina vanta inoltre proprietà impermeabilizzanti, motivo per cui viene utilizzata anche in esterni.

Le principali tipologie di pavimento di resina

Le pavimentazioni continue sono realizzate con prodotti differenti, classificabili in base alle componenti base principali. Le quali hanno proprietà tecniche diversificate e sono quindi da selezionare in base alle esigenze di progetto.

Pavimento di resina epossidica

Molto comune, soprattutto in ambienti industriali e commerciali, data la resistenza all’utilizzo, alle sostanze chimiche, agli sbalzi termici (ma non ai raggi UV).

Pavimento di resina epossidica

la resina epossidica è costituita da due componenti (resina stessa e indurente) da miscelare al momento della posa.

Pavimento di resina poliuretanica

Superficie maggiormente elastica di quella epossidica, quindi più resistente alle vibrazioni e agli urti, oltre che ai raggi UV e agli sbalzi termici, è adatta in interni domestici e nei complessi scolastici e sportivi.

Pavimento di resina acrilica

Economico e semplice da applicare, poiché monocomponente, è impermeabile e resistente, oltre che veloce da essiccare e ideale per spessori elevati.

Pavimento di resina cementizia (microcemento)

La resina cementizia è caricata con polvere di cemento (o con granuli di pietra naturale o sintetica di calibro maggiore, per un effetto “a terrazzo”) e con pigmenti minerali. L’aspetto superficiale è molto simile a quello del calcestruzzo industriale battuto, più o meno grezzo, ma in pochi millimetri di spessore.

Inoltre, esistono delle resine speciali, studiate per applicazioni specifiche: ad esempio additivate con fibre diverse, che ne aumentano stabilità e prestazioni chimico-meccaniche, oppure quelle dalle proprietà ionizzanti e purificanti dell’aria, grazie all’aggiunta di principi attivi o di perossido di idrogeno con ioni d’argento.

Pavimento in resina autolivellante

Questo tipo di pavimento in resina è progettato per essere autolivellante, quindi la resina viene versata sul pavimento e si distribuisce uniformemente da sola. Questa caratteristica lo rende ideale per la creazione di superfici lisce e uniformi in ambienti commerciali e industriali.

Pavimento di resina green

L’evoluzione del settore sta portando a una maggiore sensibilità nei confronti del rispetto ambientale e della sostenibilità e le aziende hanno a catalogo sempre più prodotti ecologici.

Le resine attuali sono così per la maggior parte a base acqua, invece che solvente, dunque più sicure e atossiche. Queste nuove formulazioni sfruttano materie prime naturali e leganti green, a basse, se non addirittura zero, emissioni di composti organici volatili (VOC). Oppure contengono derivati vegetali (come le biomasse) in grandi percentuali.

Inoltre, le soluzioni più qualitative per la realizzazione dei pavimenti di resina sono ormai certificate – LEED® o BREEAM – per poter essere utilizzate in edifici sostenibili e virtuosi.

Pavimenti di resina, dove posarli

Un altro fattore che incide sulla differenziazione dei pavimenti in resina è la tipologia di posa in opera.

La prima cosa da fare quando si posa un pavimento in resina è quella di verificare il fondo su cui verrà applicata, perché nel caso fossero presenti rotture o irregolarità di una certa entità è necessario provvedere a sistemarlo. Invece, nel caso si tratti di una nuova realizzazione, è sempre opportuno verificare che il supporto sia completamente asciutto e stabilizzato. Comunque, per favorire l’adesione al supporto si può scegliere di applicare un primer fissativo.

Una volta verificato il supporto e fatte le operazioni del caso, è possibile procedere con l’applicazione della resina, operazione che può essere svolta grazie all’utilizzo di un apposito rullo o di spatole. A differenza di molti altri pavimenti, quello in resina prevede la posa di un unico “elemento” ovvero proprio l’impasto di resina e polimeri, che man mano solidifica e asciuga. Un’ultima operazione, se ritenuto necessario, è quella di applicare anche uno strato protettivo. In linea di massima, dopo alcuni giorni il pavimento risulta calpestabile.

Tra le applicazioni principali si trovano le resine autolivellanti, in forma liquida e in grado di autolivellarsi in fase di indurimento, con uno spessore finale di circa 2 mm. Sono generalmente i pavimenti più uniformi e lisci. In alternativa, ci sono le resine multistrato, ossia posate in più strati sovrapposti di uno spesso di circa 1,5 mm, per ottenere caratteristiche di resistenza più elevate, perfette nei locali industriali. La pavimentazione spatolata, invece, si presenta più materica e meno liscia, distinguendosi anche da un punto di vista estetico rispetto a quella autolivellante.

Al di là della tipologia scelta, la posa di un pavimento in resina richiede sempre di preparare adeguatamente il supporto, che deve essere liscio e uniforme, ma anche asciutto e stabile. Dopo di che, si procede con la posa, che può richiedere un primer fissativo per favorire l’adesione della resina, di cui è sempre meglio si occupi personale qualificato e competente.

In origine proveniente dall’ambito extra domestico, soprattutto industriale, una pavimentazione di resina grazie alle prestazioni, oltre che all’estetica, si adatta a molteplici applicazioni anche in casa.

Pavimenti di resina per uso domestico

Le superfici di resina da interni sono ideali per qualsiasi ambiente, inclusi quelli umidi, grazie alla semplicità di pulizia e all’impermeabilità della resina. Inoltre, poiché la superficie risulta priva di giunti o fughe, si ampliano le prospettive e si conferisce un senso di continuità all’insieme.

Pavimenti di resina industriali

In campo non residenziale, le pavimentazioni di resina si possono trovare nei magazzini, nei laboratori, nelle officine e nelle industrie alimentari, ma anche nelle palestre e nei centri commerciali. Una eterogeneità data dalla resistenza, anche ad agenti chimici e solventi, oltre che al traffico intenso, dei prodotti adatti a questo tipo di edilizia, e all’igienicità, data dalla facilità di manutenzione e dall’inattaccabilità.

IPM Italia ha realizzato tutte le pavimentazioni di resina della Città dei bambini e dei ragazzi di Genova, intervento di recupero che ha conservato le vecchie pavimentazioni preesistenti, fessurate e ammalorate, con il massetto epossidico IPM Blindo ad alto spessore, addittivato con fibre Technibond per aumentarne la coesione, regolarizzando le aree disomogenee.

IPM Italia ha realizzato tutte le pavimentazioni di resina della Città dei bambini e dei ragazzi di Genova
Pavimentazioni di resina di IPM Italia per la Città dei bambini e dei ragazzi di Genova

A bassissime emissioni di VOC, dalle prestazioni chimico-meccaniche elevate, il massetto è stato completato poi con superfici IPM Aquaperm® Design, idro-disperse traspiranti decorative ad effetto spatolato. Rapide da posare (e addittivabili con IPM Sanix, capace di eliminare fino al 99,9% dei batteri), sono resine che resistono ad alti tassi di umidità, a zero VOC e solvent free. In questo caso inglobano anche stampe adesive sotto a un leggero strato antisdrucciolo, che indicano percorsi e aree esperienziali.

Personalizzazione e stile con il pavimento in resina

La resina è un alleato da non sottovalutare quando si parla di restyling della propria casa. Sognate di cambiare look alla cucina o al bagno senza dover spendere una cifra eccessiva?

Sappiamo perfettamente che cambiare i pavimenti è una delle voci più costose nel budget di una ristrutturazione. Ecco perché la resina si presenta come una scelta economica e semplice da applicare perché non richiede la demolizione della pavimentazione precedente.

Dopo aver parlato delle sue interessanti caratteristiche tecniche, è il momento di fare un breve excursus anche sull’aspetto estetico. Sappiamo bene che anche l’occhio vuole la sua parte: la resina offre un ampio ventaglio di opzioni e palette cromatiche che consentono di creare lo stile dei propri desideri.

Tra le diverse finiture è possibile optare per una finitura lucida, sempre molto elegante e perfettamente adatta ad un’abitazione dallo stile classico oppure ad un ufficio. Per ricreare uno stile raffinato l’ideale è scegliere una resina effetto marmo: ricercata, glamour e decisamente più economica del prezioso materiale.

Perché non provare a ravvivare l’ambiente con una finitura dall’effetto particolare? La resina cementizia permette di riprodurre la sensazione tattile e visiva del cemento. Una scelta ideale per chi vuole ricreare un mood industrial e contemporaneo.

Le possibilità di personalizzazione non si esauriscono qui. La resina consente di “giocare” con le finiture e scegliere tra opaco, lucido, satinato, spatolato. Basta un pizzico di creatività per rendere unico ogni ambiente.

La resina non limita la creatività, anzi lascia libero spazio ai gusti e ai diversi arredamenti grazie ai tanti colori dai più tradizionali e delicati ai più accesi, alle nuance più brillanti e cangianti, all’aspetto, dalle finiture opache a quelle lucide, con il possibile inserimento di inserti decorativi, alla consistenza, ruvida o liscia per effetti sorprendenti e unici, in grado di personalizzare le stanze.

Spatolato, monocromatico, nuvolato. Sono davvero tantissimi gli effetti che è possibile ottenere con la resina.

Cementoresina Color Collection di Kerakoll
Cementoresina Color Collection di Kerakoll

Cementoresina Color Collection di Kerakoll, finitura a pavimento di resina con texture spatolata colorata in pasta ad effetto naturale high-performance, ha una texture caratterizzata da increspature, marezzature cromatiche e vibrazioni materiche frutto delle imperfezioni della lavorazione artigianale. In 5 strati (per un totale di 3 mm di spessore) trasferisce alle superfici orizzontali un carattere decisamente espressivo. Data l’impermeabilità è adatta anche a piatti doccia e vasche, oltre che agli ambienti umidi. Facile da pulire, resistente ai batteri, idoneo agli impianti di riscaldamento radianti, Cementoresina non rilascia VOC. Appartiene alla Color Collection dell’azienda, gamma di colori e di superfici per la decorazione di interni declinata con pitture e resine ecocompatibili, coordinate in una palette di 150 colori contemporanei e 15 texture.

Vantaggi e svantaggi di un pavimento di resina

Rispetto a una pavimentazione tradizionale, il rivestimento di resina offre una serie di vantaggi:

  • resistenza all’abrasione, allo sporco, agli agenti chimici, ai raggi UV e all’umidità;
  • durata nel tempo, per via della compattezza, richiedenti una manutenzione minima;
  • impermeabilità, grazie alla superficie compatta e priva di fughe, per questo adatto anche in ambienti umidi, come cucina e bagno;
  • igienicità, data la non porosità del film, semplice da pulire e da sanificare;
  • versatilità, disponibile in una ampia gamma di colori e di finiture che, uniti ad eventuali ulteriori lavorazioni superficiali, danno un risultato personalizzabile e sempre diverso.

Pavimento in resina in una cucina
A queste qualità fanno da contraltare solo due nodi critici, nella scelta dei rivestimenti di resina:

  • necessità di un posatore professionista, per un lavoro a regola d’arte (un tecnico esperto sa infatti come operare correttamente e riconosce anche lo stato di fatto del massetto preesistente, che deve essere pulito, liscio, senza crepe e umidità, pena la mancata adesione perfetta della resina, che potrebbe staccarsi nel tempo);
  • impegno economico, generalmente più elevato di alcune finiture tradizionali, anche se tutto dipende dal prodotto, dallo spessore della colatura, dall’estensione della superficie da ricoprire e dagli eventuali effetti decorativi desiderati (spatolato, nuvolato, sabbiato, con additivi speciali…).

Durata negli anni e manutenzione ridotta delle pavimentazioni di resina possono tuttavia ridurre l’incidenza della spesa iniziale, facendo propendere per tale opzione.

Manutenzione di un pavimento di resina

Questo tipo di rivestimento è molto semplice da gestire, soprattutto se si trova in ambito domestico. Per la pulizia ordinaria basta infatti rimuovere polvere e sporco superficiale con aspirapolvere o scopa e passare un panno bagnato con acqua e detergente neutro, risciacquando con acqua pulita.

Pulizia dei pavimenti in resina

Attenzione solo ai detergenti aggressivi o abrasivi, che possono danneggiare il film superiore della resina. In caso di macchie persistenti si possono usare prodotti sgrassanti ad hoc, con formulazione specifica per i pavimenti di resina, ma in tal caso è importante seguire le istruzioni riportate dal produttore sulle confezioni.

Quanto costa un pavimento di resina

Il costo dei pavimenti di resina varia considerevolmente, a seconda di diversi fattori, in primis la tipologia di prodotto, con caratteristiche e quindi prezzo differente. Altre variabili sono lo spessore della resina (uno strato maggiore richiede più quantità di materiale), la finitura, soprattutto se con effetti decorativi particolari (spatolato, nuvolato, 3D…). A ciò vanno aggiunte eventuali opere di preparazione del fondo e la manodopera in generale.

Indicativamente il range di prezzo varia tra le poche decine di euro al metro quadrato, per una resina spatolata monocroma dallo spessore di euro, fino al centinaio di euro ed oltre per soluzioni più sofisticate o con trattamenti particolari.

Il costo del pavimento in resina, compresa la posa, quindi, corrisponde alla la somma di:

  • Eventuali interventi di ripristino del fondo;
  • Resina e altri materiali, come il film protettivo;
  • Eventuali lavorazioni particolari;
  • Mano d’opera.

FAQ Pavimenti in resina

Quanto dura un pavimento di resina?

Una pavimentazione continua di resina ha una durata e una resistenza negli anni sensibilmente maggiori rispetto ad altri materiali più soggetti ad usura e ad invecchiamento – ad esempio il parquet – ma sono comunque necessarie alcune accortezze.

È chiaro che, come tutte le pavimentazioni, può essere soggetta a usura nel corso del tempo: si suggerisce di scegliere di utilizzare un trattamento ad hoc o una certa finitura per il tipo di ambiente in cui viene posato il pavimento. Un esempio è il trattamento impermeabilizzante, ideale per le superfici che vengono poste in bagno oppure negli ambienti esterni. Le tipologie di trattamento sono differenti: oltre all’impermeabilizzazione è possibile applicare sigillanti antimacchia o soluzioni indurenti. Per ripristinare la bellezza di un pavimento e rigenerarlo non è necessaria una manutenzione complessa: il professionista di riferimento potrà utilizzare un prodotto protettivo trasparente per ripristinare il suo aspetto originario. 

La qualità dei materiali è sempre un fattore importante che va a determinare la durata di una pavimentazione, così come le tecniche di posa: tutti questi fattori sono strettamente legati alla scelta del professionista che segue il lavoro. L’esperienza, la qualità dei materiali e l’attenzione sono elementi fondamentali che possono fare la differenza per il vostro progetto.

Non dimentichiamo infine le piccole accortezze quotidiane: per la manutenzione ordinaria di un pavimento in resina dovrete pulire prontamente le macchie laddove si presentino. Il pavimento in resina non ha fughe e quindi è estremamente semplice da pulire e in generale è un iter meno impegnativo di un parquet o del marmo.

In primis la selezione del materiale, il suo spessore (multistrato è più duro di un film sottile) e una posa a regola d’arte, poi la frequenza di utilizzo e la manutenzione. Ovviamente un pavimento di resina in ambiente industriale è soggetto a maggiore ammaloramento superficiale rispetto ad uno residenziale. Anche la cura ha la sua importanza, controllando e riparando eventuali danni, lucidando le aree eventualmente opacizzate e pulendo la superficie con prodotti non aggressivi. In questo modo una resina può avere un tempo di vita anche ultradecennale.

Qual è la differenza tra resina e microcemento?

Entrambi materiali per la realizzazione di pavimenti continui, dall’aspetto moderno, resina e microcemento differiscono per la miscela di componenti ma soprattutto per l’effetto finale. La resina infatti ha un aspetto liscio, più o meno lucido. Il microcemento è ugualmente un preparato a base resinosa, ma include nel mix polveri di cemento, aggregati minerali e pigmenti. Ha un aspetto più materico e texturizzato, molto simile alle superfici di calcestruzzo, ed è steso in spessori sottili, poiché non ha proprietà autolivellanti come molte resine.

La scelta tra le due opzioni dipende dalle esigenze specifiche di un progetto, considerando aspetti come l’estetica, le prestazioni nonché il budget a disposizione.

Wall2Floor di Novacolor: microcemento per pavimento e rivestimenti
Wall2Floor di Novacolor

Wall2Floor di Novacolor è un microcemento per superfici orizzontali e verticali, Rivestimento bicomponente, è particolarmente adatto ad ambienti umidi o a contatto con l’acqua. In pasta, è spatolabile e la superficie risulta ad elevata resistenza all’usura. Disponibile in una ampia gamma cromatica, è certificato A+ per le basse emissioni di sostanze volatili nell’aria.      

Il pavimento di resina è adatto anche all’esterno?

I pavimenti di resina da esterni sono sempre più diffusi. date le numerose qualità di questa finitura. La resina (soprattutto poliuretanica) è infatti resistente agli agenti atmosferici e mantiene inalterate le sue caratteristiche nel tempo: ideale per terrazze e balconi, piscine e aree gioco, grazie alla non porosità semplifica la manutenzione e può avere anche una texture antiscivolo, ideale in situazioni outdoor.

Perché usare la resina per la pavimentazione outdoor? Le motivazioni sono davvero tante: è resistente all’usura, agli urti e alle abrasioni. Ma non solo: l’idrorepellenza è un altro plus legato all’uso di questo particolare materiale. Tra le altre qualità citiamo anche la facilità di pulizia e sanificazione e ovviamente anche la proprietà antiscivolo: le superfici in resina sono trattate per garantire una maggiore sicurezza.

Resina per pavimenti e rivestimenti Spaziocontinuo® di Litokol

Spaziocontinuo di Litokol – finitura SpazioMetallo, OcraAll’acqua e totalmente sostenibili, le resine decorative per interni Spaziocontinuo® di Litokol offrono una ampia selezione di superfici, di effetti materici e di colori per texture epossidiche all’acqua flessibilizzate: SpazioCemento, decorativo ad effetto spatolato dalla tonalità materica e uniforme, particolarmente resistente, SpazioResina, ad effetto spatolato liscio con delicate ombreggiature cromatiche, SpazioLamina, con effetti metallici particolarmente espressivi. A bassissime emissioni VOC, certificate, le resine sono prodotte con tecnologia Zherorisk® rispettosa dell’ambiente e delle persone. Inoltre, la tecnologia Sanithized abbatte il 99,9% di batteri a 24 ore e il 99,7% di carica virale a 6 ore dal contatto in superficie.


15/09/2023

Pavimenti in resina 3D: creativi e originali

Quando si parla di personalizzazione non possiamo non citare una delle tendenze più creative in fatto di pavimentazioni: la resina consente di creare originali decorazioni tridimensionali.

I pavimenti in resina 3D riproducono in modo realistico l’immagine desiderata. Un mare azzurro, una spiaggia oppure un prato disseminato da piante e fiori: la resina effetto 3D come “per magia” dà vita a ogni fotografia o motivo decorativo portando in casa composizioni creative e inusuali.

Il “fattore sorpresa” è assicurato: la tridimensionalità dell’immagine colpisce al primo sguardo ed è un ottimo mezzo per catturare l’attenzione del pubblico negli spazi commerciali.

Pavimenti in resina 3D decorativi di Pavimento Moderno
Pavimenti in resina 3D decorativi di Pavimento Moderno

I costi del pavimento in resina 3D possono variare in base al tipo di lavorazione. In linea generale possiamo stimare che il prezzo per la stampa tridimensionale può andare dai 200 euro al metro quadro a salire. 


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