Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’architettura è chiamata a dare forma a tutti quegli spazi che l’uomo vive e usa per tutte le proprie attività, dal lavoro al tempo libero. Ed è così anche per lo sport, un mondo che possiamo scoprire attraverso moltissime strutture sportive, più o meno imponenti, tecnologiche e sorprendenti. L’architettura e lo sport Il tema dell’architettura del tempo libero non è certo nuovo ed è stato approfondito anche nel corso del Novecento, con le diverse riflessioni sulla forma della città. Negli anni ’20 si diffondono gli stadi polisportivi e con il tempo, l’evoluzione tecnologica legata a nuovi materiali – come il cemento armato – ha permesso lo sviluppo di strutture con capienze sempre maggiori, forme più articolate, innovazioni costruttive. Oggi esistono tantissimi tipi differenti di strutture sportive e se per ogni stagione c’è uno sport, è vero che per ogni sport c’è un’architettura. Quando si parla di attività invernali come lo sci, in campo architettonico si passa da grandi centri sportivi realizzati per i giochi olimpici, agli impianti di risalita sulle piste da sci. Di conseguenza le sfide architettoniche e strutturali da affrontare vanno dalla realizzazione di strutture di grandi dimensioni, al dover costruire in alta quota. Questi edifici devono chiaramente rispondere a precise caratteristiche funzionali, ma allo stesso tempo permettono di sperimentare nuove forme e soluzioni interessanti. Inoltre, anche in questo campo hanno fatto ingresso tematiche attuali come il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento e, ad esempio, sono sempre di più le stazioni sciistiche che soddisfano i propri fabbisogni energetici attraverso fonti rinnovabili. Di altrettanta rilevanza è il linguaggio che contraddistingue queste strutture, molto spesso riconducibile alla tradizione montana, grazie all’uso di materiali locali e richiami formali dell’architettura tipica del luogo, mescolando il tutto con nuove forme espressive contemporanee. Slittovia a Sauze d’Oulx, Alta Val di Susa L’architetto Carlo Mollino ha amato la montagna e questa passione gli ha ispirato la realizzazione di diversi edifici montani, tra cui la stazione d’arrivo della slittovia a Sauze d’Oulx, sul Lago Nero. Stazione albergo al Lago Nero, di Carlo Mollino. Fonte: Politecnico di Torino, sezione Archivi biblioteca Roberto Gabetti, Fondo Carlo Mollino L’edificio, realizzato nel 1947, è stato poi convertito in uno skilift e successivamente abbandonato. Si tratta di un esempio di architettura moderna, realizzata in cemento e rivestita, nella parte superiore, in legno. Mollino ha unito tratti tradizionali ad altri modernisti, con il tetto a due falde sporgente, la forma della terrazza e i pilastri a fungo che sorreggono l’edificio. Skyway Monte Bianco La funivia sul monte bianco in località Courmayeur inaugurata nel 2015 è un progetto dell’architetto italiano Carlo Cillara Rossi. Un esempio contemporaneo e tecnologico di struttura in alta quota che raggiunge i 3466 metri di altitudine. Questa è una delle tre strutture realizzate, la più notevole in termini di ingegneria. Si contraddistingue per la sua trasparenza, per le terrazze a sbalzo e il richiamo a forme naturali tipiche della montagna, in particolar modo al ghiaccio. In questa stazione si trovano diversi servizi, ma tra le cose che meritano una visita rientra sicuramente la terrazza panoramica circolare. Il progetto è stato sviluppato con attenzioni all’aspetto paesaggistico e alla sostenibilità, utilizzando materiali altamente isolanti, installando pannelli fotovoltaici e impianti per la climatizzazione efficienti. Bergisel Ski Jump Innsbruck, Austria La struttura è stata progettata da Zaha Hadid e realizzata tra il 1999 e il 2001 e rientra in un’opera di riammodernamento delle vecchie strutture che anni prima ospitarono a Innsbruck le Olimpiadi Invernali. Le linee del trampolino del salto con gli sci sono sinuose e semplici. La carpenteria metallica ha permesso di realizzare una struttura che si eleva e si allarga in sommità, creando uno spazio che funge da “testa” del trampolino, contraddistinta da una grande vetrata curva. Funivia sul monte Chaserrugg, Svizzera Gli architetti svizzeri dello studio Herzog & De Meuron hanno realizzato un intervento in cima al monte Chaserrugg, che ha visto la riqualificazione di una stazione della funivia. Lo studio svizzero ha progettato una nuova struttura in legno su una fondazione in cemento armato, nella quale si trova un ristorante, che avvolge la stazione esistente in acciaio, costruita negli ’70. Herzog & de Meuron, funivia sul monte Chaserrugg Svizzera. Img by www.herzogdemeuron.com Il nuovo edificio si trova ad un’altitudine di circa 2260 metri e ha lo scopo di completare l’offerta di servizi per i turisti e gli appassionati degli sport invernali. I materiali e l’aspetto si rifanno al tradizionale mondo alpino, intenzione evidente nella scelta del legno di abete locale. Tutti i materiali sono stati trasportati tramite funivia e, a progetto ultimato, dall’interno si può godere di una vista eccezionale. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento