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Indice degli argomenti: Legge di Bilancio 2023, un’assenza che pesa Legge di Bilancio 2023: nessuna novità per la cessione del credito La grande assente nella Legge di Bilancio 2023 è l’edilizia. Dopo l’approvazione arrivata dal Consiglio dei Ministri, la Manovra, che vale 35 miliardi di euro, è giunta direttamente in Parlamento, dove, con ogni probabilità la discussione si protrarrà fino alla fine del 2022. Buona parte delle risorse sono rivolte al sostegno di famiglie e imprese per combattere il caro energia. Sono per esempio confermati, e anzi potenziati, per il primo trimestre del 2023, i crediti d’imposta per le aziende, a compensazione dei maggiori oneri dovuti all’acquisto di energia elettrica e gas (dal 35 al 45% a seconda che si tratti imprese energivore o meno). E’ confermata anche per il prossimo anno l’agevolazione per l’acquisto della prima casa per gli under 36 con Isee entro i 40.000 euro. Sono due le assenze, che fanno discutere: il Superbonus e la cessione del credito. Il fatto che, all’interno della Legge di Bilancio 2023 non sia stata fatta menzione diretta ai due provvedimenti, farebbe intuire che difficilmente ci sarà un’abrogazione del Decreto Legge n. 176/2022, ossia il Decreto Aiuti Quater, le cui disposizioni, a questo punto, non dovrebbero essere inserite direttamente all’interno della Manovra. Ricordiamo che lo scorso anno, il decreto n. 157/2022 era confluito direttamente all’interno della Legge n. 234/2021. Legge di Bilancio 2023, un’assenza che pesa Cosa comporta il fatto che il Superbonus e la cessione del credito non siano presenti nel testo della Legge di Bilancio 2023? In estrema sintesi, a meno che non intervengano degli eclatanti colpi di scena dell’ultimo momento, sarà necessario attendere l’eventuale conversione in legge del Decreto Aiuti Quater, per sapere se le detrazioni fiscali, previste per gli interventi di riqualificazione energetica e di efficientamento sismico siano confermate o annullate. Stesso discorso, ovviamente, vale per la cessione del credito. La conversione in legge è prevista per il 18 gennaio 2023. Questo, sostanzialmente, significa che il Superbonus continuerà ad essere operativo? Sì, certo: sarà necessario tenere conto della diminuzione dell’aliquota di detrazione. E nonostante le nuove condizioni e le innumerevoli modifiche, che sono intervenute nel tempo. Le agevolazioni vengono confermate, benché sia necessario fare i cosiddetti distinguo del caso. Le regole previste al di fuori della Legge di Bilancio 2023 per i condomini – compresi quelli con un massimo di quattro unità posseduti da un’unica persona fisica – sono le seguenti: l’agevolazione al 110% si applica solo e soltanto fino al 31 dicembre 2022; la percentuale scenderà al 90% nel corso del 2023. Attenzione, però, per gli interventi la cui CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022 e per gli interventi in condomini, la cui delibera assembleare di approvazione dei lavori è stata adottata entro il 24 novembre 2022, l’agevolazione resta al 110%; le agevolazioni saranno applicate al 110% nel caso in cui ci siano degli interventi di demolizione e ricostruzione se, al 24 novembre 2022, risulta essere stata presentata un’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Superbonus: gli edifici unifamiliari Anche per gli edifici unifamiliari e per unità indipendenti situate in edifici plurifamiliari, mancando indicazioni dirette all’interno della Legge di Bilancio 2023, sono confermate le seguenti condizioni: fino al 31 marzo 2023 viene prorogata l’agevolazione del 110% per le spese sostenute, purché ci sia un SAL con il 30% dei lavori terminati al 30 settembre 2022; per gli interventi avviati dal 1° gennaio 2023 l’aliquota dell’agevolazione scenderà al 90%. Le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2023. Per poter accedere alla misura l’unità immobiliare deve essere l’abitazione principale del contribuente. Il reddito di quest’ultimo non deve superare i 15.000 euro, calcolato in base al cosiddetto quoziente familiare. Il contribuente, inoltre, deve essere proprietario o titolare del diritto reale di godimento sull’abitazione. Il Superbonus 110% viene, inoltre, confermato: per IACP e Cooperative, fino al 31 dicembre 2023, purché entro il 30 giugno 2023 siano completati almeno il 60% dei lavori; ai soggetti che svolgono attività di prestazione di servizi socio sanitari e assistenziali e per interventi effettuati in territori colpiti da eventi sismici, che si sono verificati dal 1° aprile 2019. I diretti interessati potranno accedere alla misura fino al 31 dicembre 2025. Legge di Bilancio 2023: nessuna novità per la cessione del credito Nel corso della conferenza stampa che aveva preceduto l’approvazione del Decreto Aiuti Quater, Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, aveva specificato che erano al vaglio alcune soluzioni per sbloccare il mercato dei crediti. All’interno del Decreto Legge n. 176/2022, infatti, è stato introdotto un aumento delle eventuali rate per la cessione, che di fatto sono raddoppiate. Nelle bozze della Legge di Bilancio 2023 non sono state introdotte ulteriori novità. Dato che le attività saranno principalmente concentrate nel definire la Manovra secondo quanto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, appare decisamente improbabile che nell’immediato possano arrivare nuove alternative, benché siano state chieste da più parti, a fronte di un mercato completamente saturo e chiuso da parte degli operatori. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento