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Indice degli argomenti Toggle I rischi di deterioramento per il legno in ambienti esterniCosa dice la normativa sull’utilizzo del legnoCome trattare il legno per esternoTrattamento legno esterno: quando e ogni quanto fare manutenzione Il legno è un materiale naturale molto apprezzato, che spesso viene scelto per rivestimenti, pavimenti e arredi anche all’esterno. Talvolta nascono dubbi sul fatto che sia o meno consigliabile lasciare questo materiale esposto alle intemperie. In realtà non è necessario rinunciare al legno per arredare il proprio giardino o rivestire la casa, ma piuttosto è bene procedere con trattamenti e manutenzioni adeguati per assicurare la durabilità nel tempo dei prodotti scelti. I rischi di deterioramento per il legno in ambienti esterni Il fatto che si possa usare il legno anche all’esterno, non significa che non si corrano effettivamente rischi di deterioramento del materiale. Il legno, infatti, è di origine biologica e, di conseguenza, è soggetto a naturale degrado nel corso del tempo, soprattutto se esposto ad agenti atmosferici, come sole e precipitazioni, umidità e organismi biologici.Si parla, quindi, sia di degrado biotico – dovuto a organismi viventi come muffe e insetti, che non biotico dovuto ad esempio ai raggi ultravioletti del sole. Tutti questi fattori, nel tempo, possono compromettere sia le caratteristiche funzionali e meccaniche dei prodotti in legno, che chiaramente l’aspetto estetico. Si tratta di rischi da non sottovalutare, soprattutto nel caso in cui il legno è utilizzato per realizzare strutture, come le scale. Cosa dice la normativa sull’utilizzo del legno L’utilizzo del legno, soprattutto se all’esterno, è gestito anche a livello normativo, tanto che se ne fa riferimento nelle Norme Tecniche per le Costruzioni. Altre definizioni e informazioni utili sono contenute in altri testi come la UNI EN 1995-1-1:2014 sulla progettazione delle strutture in legno, con regole specifiche per gli edifici; la UNI EN 350:2016, che affronta il tema della durabilità dei prodotti a base di legno agli agenti biologici.O ancora la UNI EN 335-1:2013 “Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno Classi di utilizzo: definizioni, applicazione al legno massiccio e prodotti a base di legno”, che stabilisce 5 classi di utilizzo relative a differenti situazioni a cui può essere esposto il legno. La durabilità del legno dipende anche dalla tipologia di trattamenti che l’uomo effettua sul materiale e da essa dipende anche la durata stimata per un’opera costruita in legno. Infine, è la UNI EN 351-1:2008 a definire una classificazione del legno trattato con preservanti. Come trattare il legno per esterno Per proteggere il legno dall’attacco di agenti esterni si ricorre ad appositi trattamenti preservanti, che possono essere superficiali o profondi. Ne sono un esempio: l’impregnazione, che può anche essere eseguita in autoclave prima della posa in opera del materiale; la verniciatura, applicata con pennello o anche a spruzzo, creando un film superficiale protettivo; il trattamento idrorepellente o ignifugo. Lo scopo di questi trattamenti è, in ogni caso, migliorare le prestazioni del legno, proteggendolo da acqua, umidità, sole. FEEL WOOD di Fassa Bortolo è la gamma di impregnanti e finiture, all’acqua e al solvente, per il trattamento e la cura di manufatti in legno per interni ed esterni Dopo di che, la manutenzione periodica deve essere fatta per conservare le caratteristiche acquisite dal materiale, che nel tempo vengono meno. In questo caso, prima di applicare qualsiasi tipologia di prodotto, è importante pulire tutte le superfici, rimuovendo trattamenti eseguiti in precedenza, sporco e polveri. Il consiglio è quello di utilizzare dei detergenti privi di solventi e non aggressivi o, in alcuni casi, l’acqua ragia. In alternativa, si può ricorrere a soluzioni meccaniche, come la carteggiatura. Inoltre, fori e aperture devono essere sigillati, con appositi stucchi per legno. Attenzione, perché se un componente di un pavimento o di un arredo è altamente degradato, la pulizia potrebbe non essere sufficiente e si deve sostituire la parte danneggiata. Durante la manutenzione è bene effettuare anche appositi trattamenti curativi nel caso siano in corso attacchi da parte di agenti biotici come gli insetti- attraverso appositi prodotti o contenendo il materiale in atmosfera priva di ossigeno. Una volta che il supporto è adeguatamente ripristinato e preparato, è possibile eseguire un nuovo trattamento. In generale, è bene ricordare che l’impregnante si usa principalmente sugli elementi verticali, mentre su quelli orizzontali, come le pavimentazioni per esterno, è meglio utilizzare un olio. Trattamento legno esterno: quando e ogni quanto fare manutenzione Dopo l’inverno, con l’arrivo della primavera, sarebbe opportuno effettuare un controllo accurato delle strutture in legno presenti all’esterno, verificando eventuali problematiche insorte durante la stagione fredda. Proprio in primavera, infatti, la temperatura e l’umidità sono adeguate all’esecuzione dei trattamenti necessari. Durante la stagione invernale vernici e prodotti per il trattamento del legno non asciugano correttamente. Allo stesso modo, durante l’estate, potrebbero seccare troppo in fretta, senza essere adeguatamente assorbiti dagli oggetti in legno. Definito il periodo migliore per programmare la manutenzione di arredi e strutture in legno, è importante anche dire che la manutenzione deve essere fatta con regolarità. Ogni anno è importante verificare le condizioni del materiale e intervenire prontamente dove serve, in modo da assicurare adeguate condizioni per più tempo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento