Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
1. Introduzione: la struttura dei materiali 2. Le facciate a composizione multistrato 3. Le facciate a comportamento dinamico e reattivo 3.1. I materiali trasparenti cromogenici 3.1.1. I dispositivi a cristalli liquidi 3.1.2. I dispositivi elettrocromatici 3.1.3. I materiali termocromici 3.1.4. I gel termocromici 3.1.5. I materiali fotocromici 3.2. I materiali isolanti trasparenti (Transparent Insulation Materials) 4. I vetri assorbenti, riflettenti e a bassa emissività 4.1. I vetri assorbenti 4.2. I vetri riflettenti 4.3. I vetri a bassa emissività 5. La progettazione bioclimatica dell’involucro edilizio 6. Riferimenti bibliografici 1. Introduzione: la struttura dei materiali L’evoluzione della tecnologia ha portato negli ultimi decenni a dei progressivi cambiamenti nella struttura dei materiali che compongono l’involucro edilizio, aumentandone le prestazioni e la complessità, offrendo ai progettisti una gamma sempre più ampia di possibilità nelle scelte costruttive e compositive. In particolare, si assiste a un generale processo di specializzazione degli strati della materia che intervengono a definire la qualità dell’involucro a diversi livelli: dalla configurazione del materiale, che diviene composito o che risulta dall’assemblaggio di molteplici strati realizzati mediante l’integrazione di materiali diversi, fino alla caratterizzazione puntuale dei divesri strati, da quelli più interni, generalmente costituiti dai materiali per l’isolamento o l’impermeabilizzazione. L’evoluzione dei materiali si caratterizza attraverso: • l’accentuazione progressiva della loro funzione di filtro (ad esempio, per la loro capacità di interagire con la luce) • la possibilità di accorpare numerosi sottosistemi del “sistema finestra” tradizionale in una o più lastre dotate, in forma cosiddetta solid state, delle corrispondenti prestazioni • la possibilità di realizzare filtri dinamici, elementi le cui qualità ottiche ed energetiche variano in funzione del carattere ciclico dei flussi radianti. Inoltre, l’impiego nel cantiere di nuovi componenti e materiali per l’involucro edilizio significa l’introduzione di nuovi operatori e figure imprenditoriali (le ditte specializzate nella posa e nell’assemblaggio, spesso espressione del produttore), di nuovi procedimenti organizzativi del cantiere, di nuovi criteri di professionalità della manodopera specializzata nell’applicazione dei nuovi materiali e di una evoluzione delle relazioni tra le imprese e le ditte fornitrici di prodotti nella gestione del cantiere. Tale linea di tendenza si articola secondo questi elementi: • un’ulteriore riduzione delle presenze complessive in cantiere • un ulteriore aumento dei fornitori, poiché con l’introduzione dei nuovi componenti e materiali aumenta l’autonomia di ogni lavorazione rispetto alle altre Per scaricare il documento di 59 pagine in PDF (4,56 MB) clicca qui * Anna Mangiarotti, Prof. ordinario architetto coordinatore, del gruppo di ricerca LSA2, presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. LSA2 Laboratorio di sperimentazione dell’architettura Anna Mangiarotti, Prof ordinario architetto coordinatore Andrea Campioli, Prof associato architetto membro Marisa Bertoldini, Ricercatore dottoressa membro Alessandra Zanelli, Ricercatore architetto membro Ingrid Paoletti, Assegnista di Ricerca architetto membro Monica Lavagna, Assegnista di Ricerca architetto membro Carol Monticelli, Dottoranda architetto collaboratore Eugenio Morello, Dottorando architetto collaboratore Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento