Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Progettare i locali-filtro a prova di fumo sta assumendo un ruolo di crescente importanza nell’ingegneria antincendio in Italia A confermarlo il nuovo codice nazionale di prevenzione incendi, introdotto nel nostro Paese dal decreto ministeriale del 3 Agosto 2015. Il concetto alla base della normativa è semplice: mettendo in sovrappressione il locale di collegamento tra due compartimenti, si previene la possibilità che, in caso di incendio, fumi e gas di combustione provenienti da uno dei due compartimenti possano invadere il compartimento contiguo. I locali che collegano i compartimenti assumono quindi il ruolo di filtro. Nella pratica, uno dei due compartimenti è frequentemente costituito dal vano scale che, in caso di incendio, costituisce una via di esodo privilegiata. Il locale filtro in sovrappressione previene la possibilità che il fumo possa invadere il vano scale. Tale concetto di filtro a prova di fumo, presente ad esempio in Italia e Francia, non è comune a tutti gli ordinamenti Europei. Nei Paesi nei quali non è previsto l’utilizzo dei locali filtri-fumo, si applica la normativa EN 12101-6 che non ne prevede l’esistenza e, come alternativa, prescrive la messa in sovrappressione direttamente del compartimento “vano scala”. Questa presentazione, dedicata alle soluzioni di pressurizzazione AF Systems, inizia con un focus sulla normativa attuale e vuole definire concetti spesso poco chiari ed evitare le frequente e impropria sovrapposizione di due norme (EN 12101-6 e DM 30/11/1983 ripreso dal DM de 3/8/2015-) che hanno contesti di applicazione diversi. Come utilizzare i filtri e i compartimenti nell’antincendio Ma cos’è un filtro? Il filtro è un particolare compartimento antincendio avente: a. classe di resistenza al fuoco non inferiore a 30 minuti b. due o più porte almeno E 30-Sa munite di congegni di autochiusura c. carico di incendio specifico qf non superiore a 50 MJ/m2. Filtro a prova di fumo Il FILTRO A PROVA DI FUMO è un filtro con una delle seguenti caratteristiche aggiuntive a. dotato di camino di ventilazione ai fini dello smaltimento dei fumi d’incendio, adeguatamente progettato e di sezione comunque non inferiore a 0,10 m2 , sfociante al di sopra della copertura dell’opera da costruzione b. mantenuto in sovrappressione, ad almeno 30 Pa in condizioni di emergenza, da specifico sistema progettato realizzato e gestito secondo la regola dell’arte. Compartimenti a prova di fumo: Normativa EN 12101-6 La normativa armonizzata EN 12101-6 disciplina la pressurizzazione dei compartimenti a prova di fumo, principalmente vani scala. Detta Norma rappresenta il riferimento europeo per i paesi in cui non esiste il concetto di “filtro-fumo”. Gli impianti deputati a codesto scopo sono generalmente di grandi dimensioni e hanno poco a che fare con i kit di sovrappressione cui i D.M. 03/08/2015 e precedenti fanno riferimento. Infatti le caratteristiche richieste sono molteplici, e definiscono i seguenti parametri: Pressione all’interno del comparto 50 Pa Velocità del flusso di aria in uscita dal vano porta se la stessa fosse aperta da 0.75 a 2.00 m/s a seconda della classe Massimo sforzo accettabile da applicare all’apertura delle porte del compartimento 100 N Presenza in tutti i compartimenti adiacenti di una serranda fumi automatizzata sfociante all’aperto. COMPARTIMENTI In caso di compartimenti comunicanti, perché un compartimento sia considerato a prova di fumo, deve essere realizzato in modo da garantire una delle seguenti misure: a. il compartimento è dotato di un sistema di pressione differenziale conforme alla norma UNI EN 12101-6 b. i compartimenti comunicanti da cui si intende garantire la protezione dall’ingresso di fumo sono dotati di SEFC che mantengono i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione c. il compartimento è dotato di SEFC e i compartimenti comunicanti da cui si intende garantire la protezione dall’ingresso di fumo sono dotati di SEFC d. il compartimento è separato con uno spazio scoperto dai compartimenti comunicanti da cui si intende garantire la protezione dall’ingresso di fumo e. il compartimento è separato con filtro a prova di fumo dai compartimenti comunicanti da cui si intende garantire la protezione dall’ingresso di fumo f. il compartimento è separato con altri compartimenti a prova di fumo dai compartimenti comunicanti da cui si intende garantire la protezione dall’ingresso di fumo. I kit di sovrappressione per filtri-fumo possono in effetti gestire anche pressioni di 50 Pa o più, ma non sono in grado di ottemperare a tutte le altre richieste della normativa Europea. Per questo motivo le apparecchiature presenti in commercio non possono essere considerate conformi alla Normativa EN 12101-6 se non per il semplice dato di sovrappressione. Per ottenere dei compartimenti a prova di fumo, ci sono quattro possibilità: 1. Dotare i compartimenti di impianti di pressurizzazione conformi alla normativa Europea EN 12101-6, complicati e costosi 2. Dotare i compartimenti di impianti di estrazione fumi certificati e dimensionati secondo UNI 9494, complicati e costosi 3. Separare i compartimenti con degli spazi scoperti (a cielo libero), soluzione raramente percorribile 4. Separare i compartimenti interponendo locali filtro a prova di fumo in conformità ai DM 03/08/2015 e 30/11/1983. AF System produce Impianti di Sovrappressione per Filtri-Fumo AF M 400, sistema di pressurizzazione a flusso parzializzabile conforme al D.M. 3 Agosto 2015 e specifico per i locali filtro fumi AF M400 – SISTEMA ANTI-FUMO è un impianto integrato monoblocco al cui interno sono presenti sia l’unità di alimentazione e controllo sia l’unità di pressurizzazione. Il Sistema è costituito da: Unità di alimentazione e controllo completa di alimentatore “switching” e accumulatori ad alta capacità dimensionati per funzionamento autonomo di oltre due ore anche in assenza di tensione di rete. Circuito elettronico con possibilità di remotizzare i segnali tramite contatto pulito in scambio (NA-NC) di segnalazione allarme generico Unità di pressurizzazione integrata nell’unità di controllo, composta da elettroventola dotata di griglia con alette ad inclinazione variabile. AF M500 – SISTEMA DI PRESSURIZZAZIONE PER FILTRI FUMO è utilizzato per mettere i filtri in sovrappressione le zone e progettato specificamente per mantenere le zone filtro fumo libere da contaminazioni di fumi e gas di combustione. AF M800 – SISTEMA ANTI – FUMO è il pressurizzatore con portata da 4350 metricubi/ora per filtri con elevate perdite di carico, dotato di capacità di autoregolazione della portata in funzione della pressione e di controllo costante dello stato di carica delle batterie. I sistemi di pressurizzazione AF Systems sono di semplice installazione. Necessitano solo del collegamento dell’alimentazione elettrica e della connessione tra il gruppo di alimentazione-controllo e il gruppo ventilante. Nel caso dell’impianto più semplice (AF M 400), essendo lo stesso monoblocco, non è richiesta neppure quest’ultima. Quando l’attivazione della pressurizzazione deve essere subordinata ad un allarme ricevuto da centrale rilevazione incendi, sarà sufficiente portare un segnale (contatto NC pulito) alla morsettiera del quadro di alimentazione. In mancanza di tale impianto AF Systems può fornire un sistema di rilevazione semplificato da installare nei locali adiacenti alla zona filtro (Norma EN 54). Tutte le apparecchiature componenti il kit di pressurizzazione devono essere montate all’interno della zona filtro-fumo sia per ragioni di sicurezza che per semplicità di montaggio e successiva manutenzione. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento